Viaggio in treno attraverso l’India

Redazione Lonely Planet
7 minuti di lettura

L’India è vasta quanto un continente. Gli stati hanno le dimensioni di nazioni e un singolo biglietto ferroviario può portarvi dalle pendici dell’Himalaya alle coste orlate di palme del Mar Arabico, abbracciando un continente di culture e zone climatiche durante il tragitto. Non sorprende quindi che un viaggio in treno in India si misuri in giorni e notti piuttosto che in ore e minuti.

le conversazioni in treno sono un corso accelerato sugli usi e costumi del subcontinente  ©Pierre Jean Durieu /Shutterstock
le conversazioni in treno sono un corso accelerato sugli usi e costumi del subcontinente ©Pierre Jean Durieu /Shutterstock
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Ogni giorno circa 23 milioni di passeggeri viaggiano sulle ferrovie indiane lungo 68.103 km di binari. Unirsi a loro nella calca di chi sale e di chi scende è un viaggio festoso nell’anima del subcontinente. Ogni viaggio in treno è una lezione che svela i segreti del paese a ogni chilometro percorso. Ma soprattutto, un viaggio in treno consente di fermarsi a riflettere, un lusso che difficilmente ci si può concedere per le strade di questa nazione incredibilmente affollata. Tra memorabili conversazioni con i compagni di viaggio, avrete lunghe ore per guardare fuori dal finestrino, persi nei vostri pensieri, mentre l’India scorre come un documentario oltre il vetro.

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Primo incontro con l’India

Questa è un’esperienza in cui la destinazione è il viaggio stesso, quindi pianificate un itinerario che attraversi il subcontinente per sfruttare al massimo il tempo trascorso sui binari. Se volete fare un viaggio in treno spettacolare, non c’è niente di meglio del Kerala Superfast Express: un viaggio epico di 50 ore e 3031 km che collega la caotica e variopinta capitale dell’India a Thiruvananthapuram (Trivandrum), sulla costa del Kerala. Percorrendo il paese nella sua lunghezza, vedrete il paesaggio cambiare lentamente dalle aride pianure del nord alle giungle e alle spiagge del sud tropicale. Durante il viaggio incontrerete persone di ogni estrazione sociale – studenti, insegnanti, famiglie, santoni – e imparerete in ogni momento qualcosa di più sull’India.

Ma prima vi servirà un biglietto per una cuccetta, il che implica affrontare le frenetiche code per le prenotazioni alla stazione ferroviaria di Delhi o destreggiarsi nel complicato sistema di prenotazione online dei treni indiani. In ogni caso vi farete una prima idea della bizantina burocrazia del subcontinente e proverete il senso di soddisfazione che deriva dal compilare correttamente tutti i moduli senza perdere la calma.

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La Nilgiri Mountain Railway ©chrisontour84/Shutterstock
La Nilgiri Mountain Railway ©chrisontour84/Shutterstock

Da Delhi verso le pianure

Biglietto alla mano, preparatevi a restare piacevolmente sorpresi da quanto le cose funzionino bene nella pratica. La stazione ferroviaria di New Delhi è talmente affollata da far impallidire Woodstock, ma una volta saliti a bordo della vostra carrozza, il rumore e il caos si attenuano e voi potete rilassarvi e godervi il viaggio. Prima di imbarcarvi, fate due passi lungo la banchina per acquistare snack dolci e salati dai venditori della stazione (avrete modo di fare rifornimento anche nelle soste più lunghe lungo il tragitto) e prendere una copia del quotidiano Times of India, per una veloce carrellata sulle questioni di attualità del subcontinente.

Potreste vivere un momento di calma trascendentale quando la cacofonia della stazione di New Delhi si perde in lontananza, ma ogni speranza di rilassarvi con un buon libro sarà presto delusa non appena i vostri compagni di viaggio cercheranno di fare la vostra conoscenza. Non opponete resistenza: le conversazioni in treno sono un corso accelerato sugli usi e costumi del subcontinente. Alla fine del viaggio sarete in grado di orientarvi tra le convenzioni culturali dell’India come dei veri professionisti. Dopo aver condiviso la storia della vostra vita con metà carrozza e aver risposto a decine di domande di politica e sport, sulla vostra religione, il vostro paese d’origine, il vostro stato civile e i prezzi relativi dei beni di prima necessità nel vostro paese, l’eccitazione iniziale svanirà e potrete rilassarvi e sistemarvi per la notte.

La moschea Taj-ul-Masjid di Bhopal ©Oscar Espinosa  /Shutterstock
La moschea Taj-ul-Masjid di Bhopal ©Oscar Espinosa /Shutterstock
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L’India fuori dal finestrino

Forse il piacere più grande dei viaggi in treno in India è osservare la vita quotidiana che si svolge accanto ai binari, lontano dal mondo dei turisti. Nell’oscurità sfilano le pianure in cui scorrazzava il dio hindu Krishna nel Mahabharata e la città del Taj Mahal, Agra, ma all’alba compare Bhopal, antica città musulmana dalla lunga storia che spesso viene oscurata dal disastro industriale del 1984. Valutate l’idea di interrompere il viaggio qui per assaggiare street food nella Città Vecchia e ammirare la Taj-ul-Masjid, un tempo la più grande moschea del mondo. In alternativa, restate a bordo e gustatevi una prima colazione a base di chapati e chai, poi incollatevi al finestrino per assistere a una proiezione in diretta della vita quotidiana indiana in città fuori dai circuiti turistici come Sevagram, dove potrete scendere per visitare l’ashram del Mahatma Gandhi dei tempi dell’indipendenza. La sequenza di incroci ferroviari, templi, case di villaggi e distese di verde è ipnotica: presto sarete così persi nei vostri pensieri che noterete a stento il susseguirsi dei chilometri. Con 50 ore a disposizione – o più se interrompete il viaggio – avrete tutto il tempo di affrontare alcuni dei grandi temi metafisici: il significato della vita, il vostro posto nell’universo e se riuscirete mai a comprendere a fondo questo immenso e splendido paese. I compagni di viaggio che si dedicano ai rituali della puja, ai mantra mattutini e alle preghiere rivolte a ovest verso la Mecca non fanno che accentuare l’atmosfera contemplativa.

Il panorama dei Ghat occidentali  ©Robert Harding Video  /Shutterstock
Il panorama dei Ghat occidentali ©Robert Harding Video /Shutterstock

Un assaggio del torrido Sud

Alla seconda notte dovreste avere ormai perfezionato la routine del convertire rapidamente il sedile in cuccetta per mettervi a dormire. Cullati dal ritmo del treno, vi sentirete ben riposati quando al mattino vedrete il primo scorcio dei Ghati Occidentali, le montagne dell’India del Sud ammantate di giungla. Arrivando nel Sud tropicale si nota un netto cambiamento culturale. Dai menu inizia a sparire la carne, le lingue diventano più ritmiche e le torri dei templi hindu del Nord (shikara) lasciano il posto agli imponenti gopuram, monumentali portali d’ingresso gremiti di variopinte raffigurazioni di divinità hindu.

Verso l’ora di pranzo il Kerala Express arriva a Coimbatore, offrendo la possibilità di interrompere il viaggio e fare una deviazione nella stazione climatica di Ooty (Udhagamandalam), risalente all’epoca del Raj, viaggiando sulla ferrovia a scartamento ridotto Nilgiri Mountain Railway. In alternativa, restatevene tranquilli a bordo e ammirate la vegetazione tropicale. Da Coimbatore la linea ferroviaria entra nel Kerala tropicale, dove il paesaggio si fa sempre più rigoglioso e invaso dall’acqua via via che ci si avvicina alla costa. In mezzo alle palme si iniziano a vedere chiese cristiane, una tradizione religiosa che si narra fu portata in Kerala dall’apostolo Tommaso nel 52 d.C.

Qui vi attendono tappe molto allettanti: potreste scendere a Thrissur (Trichur), che ospita numerose feste, nell’antica città portuale di Kochi, nel distretto di Ernakulam, oppure a Kottayam o a Kollam per un’escursione in barca nelle acque interne del Kerala.

Infine arriverete nella capitale dello stato, dopo un viaggio più lungo dell’Orient Express da Parigi a Istanbul. Dopo aver trascorso due giorni e due notti su un treno sferragliante, potendo lavarvi solo nei servizi a bordo, festeggiate l’arrivo a Thiruvananthapuram con una giornata in spiaggia. Potete raggiungere Varkala in treno o Kovalam in autobus in meno di un’ora, e camminare lungo la battigia pochi minuti dopo, per poi godervi un eccellente piatto di gamberi del Mare Arabico o un molee, curry di pesce al cocco con riso al limone.

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L’ABC delle ferrovie indiane

Viaggiare in treno in India significa districarsi nella burocrazia, ma non ci vuole molto per imparare le basi. Ogni treno ha un numero e un nome, e ogni stazione è identificata da un codice di tre o quattro lettere. Questi sono i dati necessari per fare una prenotazione, quindi iniziate cliccando su ‘Reserved Train Between Stations’ nel sito web delle ferrovie.

Le prenotazioni online possono essere complicate: è più facile utilizzare 12GoAsia, che è il sito ufficiale delle Indian Railways. Per quanto riguarda le classi, la 2a è libera senza prenotazione, ma le cuccette con ventilatore e quelle con aria condizionata (2AC e 3AC) sono più adatte per viaggi diurni o notturni, con letti che si chiudono di giorno per diventare sedili e un servizio di ristorazione al proprio posto. Evitate le ‘chair classes’ e la 1a classe: sarete isolati dagli altri passeggeri e il livello di comfort non sarà granché migliore.

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