Dal deserto alla giungla in Colombia

I 1600 Km di litorale caraibico della Colombia sono molto di più di una sequenza di spiagge orlate di palme. Alle spalle di queste distese di sabbia si cela un connubio di culture contrastanti, ecosistemi eterogenei e storia scolpita nella pietra.

Il  Parque Nacional Natural Tayrona ©Larissa Chilanti/Shutterstock
Il Parque Nacional Natural Tayrona ©Larissa Chilanti/Shutterstock
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Dal brullo deserto costiero della penisola della Guajira è difficile immaginare come il paesaggio muti radicalmente viaggiando verso ovest. Situata a ridosso del confine con il Venezuela, La Guajira costituisce l’estremità settentrionale del continente sudamericano. Questi paesaggi impervi, da attraversare preferibilmente a bordo di un fuoristrada, sono abitati dagli indigeni wayuu, famosi per le loro complesse tecniche di tessitura e per la fiera resistenza alla colonizzazione.

La principale attrattiva della costa per chi visita questa regione per la prima volta è la città fortificata di Cartagena, 400 km a ovest. La sua architettura è rimasta sostanzialmente inalterata per secoli, e il suo fascino e la sua atmosfera non hanno eguali in tutto il paese. Con piazze dall’aria raccolta e possenti fortifica ­ zioni, questo antico porto commerciale è una meta incantevole per gli amanti della storia, del romanticismo e della buona tavola. 

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Un’attività urbana più inebriante e meno assediata dalla folla vi attende a Santa Marta a est, città leggermente più antica dai forti legami con il celebre eroe sudamericano Simón Bolívar, che vi morì nel 1830. La costa nei dintorni di Santa Marta, ai piedi della Sierra Nevada con le sue piantagioni di caffè, è umida e lussureggiante e culmina nella piccola distesa boscosa del Parque Nacional Natural Tayrona, un paradiso di sentieri costieri che conducono a luoghi idilliaci per fare una nuotata. La città funge da base di appoggio per escursioni sulle montagne di Minca, avvolte nella foschia, e alle remote rovine della Ciudad Perdida, antica cittadella della civiltà precolombiana dei tayrona. 

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Nel Golfo di Urabá  ©oscar garces/Shutterstock
Nel Golfo di Urabá ©oscar garces/Shutterstock

Viaggiando di nuovo verso ovest, oltre Cartagena, la costa è meno turistica fino al Golfo di Urabá. Al di là del golfo si trova l’istmo ammantato di giungla del Darién, confine naturale tra l’America centrale e il Sud America. Difficile da raggiungere via terra, questa regione per lo più priva di strade è ancora poco visitata dagli stranieri.

Quasi tutti arrivano in barca e puntano verso la piccola comunità di Capurganá, a ridosso del confine con Panamá. Con la sua atmosfera remota, questa regione poco visitata e ricca di fascino offre un’avifauna esotica e piscine naturali segrete immerse nell’incontaminata foresta pluviale.

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Informazioni pratiche

Cosa mangiare

Gustate arepas calde ripiene di formaggio fuso, lo street food colombiano per eccellenza.

Cosa bere

Raggiungete Minca, nei pressi di Santa Marta, per bere uno dei migliori caffè della Colombia.

Dove dormire

Scegliete un piccolo hotel d’epoca nei quartieri Centro o San Diego a Cartagena.

Cosa fare

Andate a fare tubing sul fiume a Palomino, rustico villaggio costiero tra Riohacha e Santa Marta con sistemazioni economiche.

Come spostarsi

Il principale aeroporto internazionale della regione si trova a Cartagena. Riohacha ha un piccolo aeroporto con voli di linea per Bogotá. Gran parte della costa caraibica è accessibile in autobus, tranne Capurganá che richiede la traversata in barca.

Quando andare

Le spiagge danno il meglio di sé a Natale e Capodanno, quando l’umidità cala. La stagione secca raggiunge l’apice tra febbraio e aprile, quando è raro che una giornata sia interrotta dalla pioggia

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