Alla scoperta di 25 spiagge fra le più belle del mondo

22 minuti di lettura

I talentuosi autori Lonely Planet hanno viaggiato in tutto il mondo alla ricerca di litorali magnifici, perfetti per il surf, e di angoli di paradiso lontani dalle rotte più battute. Dalle favolose baie dorate alle insenature poco conosciute, dall'Albania alla Tanzania, non abbiamo trascurato alcun aspetto e alcun luogo durante la nostra caccia alle migliori spiagge del mondo. Il nostro team ha nuotato, fatto snorkelling, bevuto cocktail e camminato nelle foreste pluviali per raccogliere il materiale per la guida definitiva alle spiagge del mondo. Iniziate dunque a pianificare la vostra prossima vacanza al mare con 25 delle nostre spiagge preferite.

La sabbia dorata di Byron Bay vista dalla strada sopraelevata. © Alex Cimbal/Shutterstock
La sabbia dorata di Byron Bay vista dalla strada sopraelevata. © Alex Cimbal/Shutterstock
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1. The Pass, Byron Bay, Nuovo Galles del Sud, Australia

Il massimo per i surfisti di ogni livello


Quando le onde sono favorevoli, The Pass, situato a Cape Byron, il punto più orientale dell’Australia continentale, ha un point break destro che trasforma questo tratto di soffice sabbia rosa in un paradiso per i surfisti. La baia si adatta al livello di ciascun praticante, dai professionisti ai principianti, che qui potranno anche prendere lezioni. Segnaliamo che dal 2023 è illegale fare surf senza il leash, il cordino di sicurezza che lega la tavola alla caviglia del surfista: i trasgressori vanno incontro a multe salate.


Al di là del surf, in ogni caso, a The Pass potrete approfondire la storia dei popoli indigeni dell’Australia, vedere da vicino i koala e fare escursioni lungo sentieri panoramici, alcuni dei quali accessibili alle sedie a rotelle.


Come arrivare: la spiaggia dispone di un parcheggio a pagamento non grandissimo. Arrivate presto o veniteci a piedi dal centro di Byron (20 minuti; sul litorale passa un sentiero praticabile per le sedie a rotelle). Anche le vicine spiagge di Captain Cook e Clarkes dispongono di parcheggi con capacità limitata.

La spiaggia di Ipanema a Rio de Janeiro. © dabldy/Getty Images
La spiaggia di Ipanema a Rio de Janeiro. © dabldy/Getty Images

2. Spiaggia di Ipanema, Rio de Janeiro, Brasile

Il massimo per vivere la cultura locale


Celebre per gli incantevoli tramonti, la spiaggia di Ipanema si estende per circa 2 km e mezzo. I punti di riferimento convenzionali sono le postazioni numerate dei bagnini: per esempio, il Posto 9, situato presso Rua Vinícius de Moraes, richiama giovani alla moda, artisti e hippy.


Praia Farme, situata di fronte a Rua Farme de Amoedo, è il luogo di ritrovo della comunità LGBTIQ+. Presso il Posto 8 si riuniscono i ragazzi delle favelas. Tra Ipanema e Copacabana, il Posto 7 è popolare tra i surfisti, mentre il Posto 10 è teatro di epiche partite di pallavolo, calcio e futevôlei (footvolley).


Come arrivare: Ipanema si trova nella zona sud di Rio de Janeiro. L’Avenida Vieira Souto costeggia la spiaggia e la stazione Metrô più vicina è General Osório.

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Barche  ormeggiate ad Ao Maya. © Drazen Vukelic/Getty Images
Barche ormeggiate ad Ao Maya. © Drazen Vukelic/Getty Images

3. Ao Maya, Ko Phi-Phi, Krabi, Thailandia

Il massimo per la sua bellezza da film


Con una larghezza di soli 15 m e una lunghezza di 250, Ao Maya è una piccola spiaggia nascosta da scogliere calcaree. Forse sono proprio queste caratteristiche ad aver attirato l’attenzione del regista Danny Boyle, che ha scelto le sue acque turchesi e la sua sabbia bianca fine come ambientazione per The Beach, il film del 2000 con Leonardo DiCaprio. Purtroppo, questa popolarità ha innescato ondate di turismo incontrollato e un forte inquinamento, che ha costretto le autorità a chiudere il sito per più di quattro anni in modo da consentire all’ecosistema di riprendersi. Da qualche tempo la spiaggia è di nuovo aperta con nuove regole, tra cui un tetto massimo di visitatori e vari miglioramenti alle infrastrutture, che preserveranno la bellezza di Ao Maya.


Come arrivare: dalla vicina Ko Phi-Phi Don si può fare un tour in barca (20 minuti a tratta), meglio se la mattina presto per evitare gli affollamenti. In alternativa, l’isola è raggiungibile in motoscafo da Phuket e da Krabi.

Il mare di fronte alla spiaggia di Mnemba. © Thomas Pommerin/Getty Images
Il mare di fronte alla spiaggia di Mnemba. © Thomas Pommerin/Getty Images
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4. Isola di Mnemba, Zanzibar, Tanzania

Il massimo per una vacanza di lusso


Dopo alcuni giorni di movimentato safari nella Tanzania continentale, l’isola di Mnemba è perfetta per ricaricare le batterie. Accessibile solo agli ospiti del Resort andBeyond, che può ospitare 23 persone, questa splendida spiaggia di sabbia bianca è di fatto un paradiso per pochi intimi. Concedetevi lunghe passeggiate e godetevi alcune delle migliori opportunità di immersioni e snorkelling di tutta l’Africa.


Come arrivare: per gli ospiti del resort è incluso il trasferimento dall’aeroporto internazionale di Stone Town o di Abeid Amani Karume sull’isola di Unguja, nell’arcipelago di Zanzibar. Da lì Mnemba è velocemente raggiungibile in barca.

Rocce scolpite dall’erosione a Sarakiniko, nelle Cicladi. © Sven Hansche/Shutterstock
Rocce scolpite dall’erosione a Sarakiniko, nelle Cicladi. © Sven Hansche/Shutterstock

5. Sarakiniko, Milos, Grecia

Il massimo per le splendide formazioni rocciose


Dovrete portare tutto ciò di cui pensate di avere bisogno, provviste comprese, a Sarakiniko, una formazione di rocce vulcaniche sbiancate dal sole che si tuffano in un piccolo specchio turchese del Mar Egeo. Secoli di erosione da parte di onde e vento hanno modellato le rocce della spiaggia creando grotte da esplorare e scogliere di alabastro da cui tuffarsi per nuotare o fare snorkelling. Annoverata tra le spiagge più amate della Grecia, Sarakiniko può essere affollata di turisti. Per evitare la folla, veniteci a settembre e ottobre. In alta stagione conviene arrivare di buon mattino.


Come arrivare: Sarakiniko si trova 3 km a nord del porto di Adamas, sulla costa settentrionale di Milos. Da Adamas partono diversi autobus giornalieri durante i mesi estivi; c’è anche un parcheggio. L’aeroporto dell’isola è collegato ad Atene con voli nazionali; è inoltre possibile raggiungere Milos in traghetto dal porto del Pireo (da 2 ore e mezza a 6 ore e mezza) e da altre isole come Santorini (2 ore).

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Surf al tramonto a Chesterman Beach, su Vancouver Island. © SL-Photography/Shutterstock
Surf al tramonto a Chesterman Beach, su Vancouver Island. © SL-Photography/Shutterstock

6. Chesterman Beach, Tofino, Vancouver Island, British Columbia, Canada

Il massimo per il surf in inverno


La maggior parte delle persone viene a Chesterman Beach per fare surf, ma c’è molto altro da vedere e da fare qui. Questo scenografico tratto di costa canadese è ideale anche per il kayak, lo stand-up paddle, il whalewatching e l’osservazione di centinaia di stelle marine colorate, anemoni, ricci e altre creature marine nelle pozze di marea. I tranquilli mesi estivi sono perfetti per i surfisti principianti (sul posto si trovano diverse scuole di surf, con istruttori esperti). L’inverno, con le sue forti mareggiate, presenta condizioni adatte ai surfisti di buon livello e agli agonisti. Portatevi la muta: la temperatura dell’acqua non supera i 14 gradi.


Come arrivare: Chesterman Beach si trova 5 km a sud di Tofino, vicino all’estremità occidentale della Pacific Rim Highway della Vancouver Island. Si può facilmente raggiungere in bicicletta da Tofino. I traghetti di linea collegano la città di Vancouver a Nanaimo in poco meno di 2 ore. Da lì, Tofino dista 200 km in direzione ovest: circa 3 ore di macchina o 4 ore di autobus.

Cabo San Juan del Guía è circondato dalla foresta tropicale. © maphke/Getty Images
Cabo San Juan del Guía è circondato dalla foresta tropicale. © maphke/Getty Images
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7. Cabo San Juan del Guía, Parque Nacional Natural Tayrona, Colombia

Il massimo per la sua bellezza selvaggia


Circondate dalla foresta pluviale, le sabbie dorate e le palme da cocco della costa caraibica della Colombia sono meravigliose. Cabo San Juan del Guía fa parte di un parco nazionale che si estende lungo la costa dal Taganga, vicino a Santa Marta, fino alla foce del Río Piedras, 35 km più a est, e copre circa 120 kmq di terra e 30 kmq di mare ricco di coralli. È necessario camminare un paio d’ore per raggiungere queste incantevoli baie turchesi racchiuse da affioramenti rocciosi, ma ne vale la pena.


Come arrivare: gli autobus partono con buona frequenza dal mercato pubblico di Santa Marta e in un’ora raggiungono l’ingresso del parco di El Zaino, 37 km più a est. Dall’ingresso del parco, i colectivos (minibus) conducono all’inizio del sentiero che porta alla spiaggia, raggiungibile anche con un’escursione di 2 ore o con un viaggio in barca di circa 50 minuti.

Rocce di granito ad Anse Source d’Argent. © Yamagiwa/Shutterstock
Rocce di granito ad Anse Source d’Argent. © Yamagiwa/Shutterstock

8. Anse Source d’Argent, La Digue, Seychelles

Il massimo per chi cerca un angolo di paradiso


Con le sue sabbie bianche incontaminate, ombreggiate da palme da cocco, e le acque turchesi poco profonde che lambiscono dolcemente i massi di granito, Anse Source d’Argent figura spesso nelle rassegne delle migliori spiagge del mondo. Il motivo è semplice: questa è la spiaggia dei sogni. Arrivare qui è un’avventura divertente che prevede una traversata in traghetto e un tratto in bicicletta (o una passeggiata) fino a L’Union Estate, un’ex piantagione di vaniglia e cocco che fa pagare una piccola tassa per accedere alla spiaggia.


Prendetevi un momento per visitare la tenuta trasformata in museo prima di scendere per 700 m lungo la strada per gettare il primo sguardo sul paradiso terrestre. Potrete godervi la spiaggia sorseggiando succhi di frutta freschi (con rum, se lo desiderate) e mangiando noci di cocco in uno dei rustici bar sulla sabbia. Per evitare l’inevitabile folla, veniteci al mattino presto, fate qualcos’altro nelle ore centrali e tornate nel tardo pomeriggio (con lo stesso biglietto d’ingresso) per godervi lo splendido tramonto in solitudine o quasi.


Come arrivare: la Digue è raggiungibile in meno di 3 ore di traghetto da Victoria, sull’isola principale di Mahé, e in soli 15 minuti di traghetto da Baie Ste Anne a Praslin.

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La spiaggia di Balandra, in Messico. © CampPhoto/Getty Images
La spiaggia di Balandra, in Messico. © CampPhoto/Getty Images

9. Playa Balandra, La Paz, Bassa California del Sud, Messico

Il massimo per le attività


Playa Balandra, un’insenatura chiusa con acque poco profonde di un blu intenso, è una delle spiagge più belle del Messico. Oltre che per le splendide vedute, il posto è conosciuto per le attività che vi si possono praticare, dal kayak allo stand-up paddle (barche e tavole sono disponibili a noleggio). Potrete anche rilassarvi presso le pozze di marea o fare escursioni nelle insenature vicine.


Situata in un’area protetta circondata da montagne aride e punteggiate di cactus, la spiaggia fa parte della Balandra Bay, con acque azzurre cristalline e sabbia bianca. Attualmente sono ammesse solo 450 persone al giorno, quindi non è mai troppo affollata, ma è comunque meglio arrivare presto per assicurarsi la fascia oraria più comoda (dalle 8 alle 12 o dalle 13 alle 17). La prima domenica del mese è riservata agli abitanti del luogo. È possibile noleggiare lettini e ombrelloni, ma non ci sono altre strutture.


Come arrivare: da La Paz si impiegano 30 minuti in automobile (è possibile il noleggio in loco); in alternativa prendete un autobus dalla stazione di La Paz Malecón, con partenze ogni due ore circa dalle 9 in avanti.

Dune di sabbia scendono verso il mare a Punta Paloma. © GobyOneKenobi/Shutterstock
Dune di sabbia scendono verso il mare a Punta Paloma. © GobyOneKenobi/Shutterstock
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10. Punta Paloma, Tarifa, Cadice, Spagna

Il massimo per i bagni di fango rigeneranti


Con la sua sabbia soffice, le acque scintillanti e le dune scolpite dal vento sullo sfondo del Marocco e dello Stretto di Gibilterra, Punta Paloma è una delle spiagge più affascinanti della Spagna. L’acqua blu intenso dell’Atlantico è eccellente per nuotare, le dune disegnano scenari abbacinanti e i bagni di fango naturale ricchissimo di minerali sono un toccasana per la pelle.


Sulle colline circostanti si snodano diversi percorsi a piedi e a cavallo, alcuni dei quali conducono a luoghi di interesse come la necropoli preistorica di Los Algarbes. Se preferite rimanere sulla spiaggia, potrete noleggiare l’attrezzatura da kitesurf e prendere lezioni. Avrete modo di avvistare delfini, balene, uccelli migratori e, magari, anche una tartaruga.


Come arrivare: Punta Paloma si trova circa 10 km a nord-ovest di Tarifa ed è collegata da autobus durante i mesi estivi. Tarifa è facilmente raggiungibile in automobile o in autobus da Malaga, Gibilterra, Jerez e Siviglia, tutte città dotate di aeroporti internazionali.

Le acque cristalline della spiaggia di Punta Rata a Brela. © xbrchx/Shutterstock
Le acque cristalline della spiaggia di Punta Rata a Brela. © xbrchx/Shutterstock

11. Spiaggia di Punta Rata, Brela, Riviera di Makarska, Croazia

Il massimo per i tramonti da sogno


Punta Rata si estende per 400 m intorno a un promontorio protetto da una riserva naturale, in un luogo magico dove i pini di Aleppo incontrano il fresco e limpido Mare Adriatico. Annoverata tra le spiagge più belle della costa croata, Punta Rata è ombreggiata da profumate pinete, mentre le sue acque blu intenso offrono temperature ideali (superiori ai 20 gradi da giugno a ottobre) per nuotare, fare snorkelling, kayak o stand-up paddle. Soffermatevi sul lungomare per ammirare magnifici tramonti, con il cielo che si illumina di toni rossi, arancioni e rosa.


Come arrivare: Punta Rata si trova all’estremità nord-occidentale di Brela (facilmente raggiungibile a piedi o in bicicletta), circa 50 km a sud-est di Spalato, sulla costa dalmata. Spalato dispone di un aeroporto internazionale e di efficienti collegamenti via autobus per Brela (un’ora).

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Dune di sabbia ricoperte dall’erba a West Beach, in Scozia. © Melanie Hobson/Shutterstock
Dune di sabbia ricoperte dall’erba a West Beach, in Scozia. © Melanie Hobson/Shutterstock

12. West Beach, Berneray, Ebridi Esterne, Scozia

Il massimo per la natura incontaminata


Le spiagge delle Ebridi Esterne ricordano i Tropici più che la costa atlantica della Scozia. West Beach è tra le più pittoresche: le sue sabbie polverose sono bagnate da acque dai bagliori verdi e blu e hanno alle spalle estesi machair (terreni da pascolo). Questo litorale incontaminato, lungo circa 5 km, è apprezzatissimo dai turisti e dagli abitanti del luogo.


I più coraggiosi potranno fare una nuotata nelle acque fredde (raramente superano i 13 gradi!); gli altri potranno rilassarsi e fare birdwatching ed escursioni. Le collinette erbose che si alzano a ridosso della spiaggia offrono un punto di osservazione perfetto: avvisterete cormorani, sule e tante altre specie. Veniteci in primavera, quando il paesaggio circostante esplode di colori grazie ai fiori selvatici che crescono in abbondanza.


Come arrivare: West Beach si estende lungo l’intera costa occidentale di Berneray. Per raggiungerla è necessario prendere un traghetto da Leverburgh nella vicina Harris (così si chiama la parte meridionale dell’isola più grande delle Ebridi Esterne). Ci sono voli da Edimburgo, Inverness, Glasgow e Southampton per l’aeroporto di Stornoway a Lewis (la parte settentrionale della stessa isola), che è collegata anche da traghetti. Per esplorare l’intera isola è indispensabile noleggiare un’automobile; abbiate cura di prenotare il traghetto in anticipo.

La spiaggia di Rauðasandur, nei Westfjords, in Islanda. © Jiri Stoklaska/Shutterstock
La spiaggia di Rauðasandur, nei Westfjords, in Islanda. © Jiri Stoklaska/Shutterstock
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13. Rauðasandur, Westfjords, Islanda

Il massimo per i sentieri escursionistici


Rauðasandur, situata nei Westfjords islandesi, è una meraviglia selvaggia lunga 10 km, con scogliere mozzafiato e una laguna turchese che serpeggia tra una distesa di sabbia rossa, arancione e rosa, colori che derivano dalle conchiglie di capesante frantumate. Potreste avere la sensazione che la sia spiaggia tutta per voi, se non fosse per la compagnia delle foche grigie e delle foche del porto che a volte si intrattengono a giocare sulla riva. Rauðasandur offre anche eccellenti sentieri escursionistici. È possibile raggiungere a piedi le famose scogliere di Látrabjarg, dove nei mesi più caldi si radunano migliaia di pulcinella di mare, gazze marine, sule e sterne.


Come arrivare: Rauðasandur si trova 30 km a sud di Patreksfjörður, nei Westfjords, ed è raggiungibile con un volo di un’ora da Reykjavík, distante 400 km. In alternativa si può prendere il traghetto Baldur da Stykkishólmur, 170 km a nord della capitale. Le strade dei Westfjords, per lunghi tratti non asfaltate, richiedono tempo, pazienza, pianificazione e un robusto veicolo a quattro ruote motrici.

Pink Beach, in Indonesia. © Gunawan Prasetyo/Getty Images
Pink Beach, in Indonesia. © Gunawan Prasetyo/Getty Images

14. Pink Beach, Isola di Padar, Parco Nazionale di Komodo, Indonesia

Il massimo per la sabbia rosa


Solo poche spiagge al mondo possono vantare la sabbia rosa e soffice come zucchero filato della Pink Beach, situata all’interno del Parco Nazionale di Komodo, in Indonesia. La tonalità deriva dai coralli rosso intenso che nel corso dei millenni si sono frantumati in mare e poi mescolati con i granelli di sabbia bianca e fine. Proprio in virtù dell’abbondanza di coralli la spiaggia è molto frequentata dagli amanti dello snorkelling, attratti anche dai banchi di pesci tropicali, fittissimi in queste acque. Sulla spiaggia sorgono semplici capanne che offrono bevande e pasti semplici, oltre all’unica ombra disponibile su questo assolatissimo tratto di costa. Pink Beach è molto frequentata, quindi è consigliabile arrivare presto o poco prima del tramonto per godersela in tutta tranquillità.


Come arrivare: situata sulla costa nord-occidentale dell’isola di Padar, a circa 40 km da Labuan Bajo, la Pink Beach può essere visitata solo con un tour giornaliero dal villaggio di pescatori o con una crociera privata con un pernottamento a bordo.

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Il faro di Dueodde svetta sulle dune dell’isola di Bornholm, in Danimarca. © Camilla Simonsen/Shutterstock
Il faro di Dueodde svetta sulle dune dell’isola di Bornholm, in Danimarca. © Camilla Simonsen/Shutterstock

15. Dueodde, Nexø, Bornholm, Danimarca

Il massimo per le dune di sabbia innevate in inverno


L’impetuoso Mar Baltico circonda l’isola più soleggiata della Danimarca, Bornholm. Dirigetevi a Dueodde, sulla punta meridionale, e capirete perché è conosciuta e amata per la sua luce naturale: il sole si riflette sulla sabbia perlacea e fa brillare le morbide onde color giada. Camminando nell’acqua bassa avrete quasi l’impressione di essere entrati in un dipinto che prende vita. La sera il tramonto tinge il cielo di rosa, arancione e giallo. I campeggi e i caffè sono piuttosto affollati in estate, quindi non escludete una visita in inverno, quando la gente del posto si diverte a scendere con lo slittino dalle dune di sabbia coperte di neve. Per godere di un panorama incantevole, salite i 196 gradini che portano in cima al faro bianco e blu di Dueodde, risalente agli anni ’60.


Come arrivare: la spiaggia principale di Dueodde si trova 10 km a sud di Nexø, all’estremità meridionale di Bornholm, e circa 200 km a est di Copenaghen. Ci sono parcheggi nelle vicinanze di Fyrvejen e Skrokkegard. L’aeroporto di Bornholm è collegata da voli diretti con Copenaghen tutto l’anno (35 minuti); sono inoltre operative tratte stagionali per Aarhus, Berlino e altre destinazioni. I traghetti compiono traversate regolari per/da Ystad, in Svezia (un’ora e un quarto).

Keem Bay, sull’isola di Achill. © Robert Ormerod for Lonely Planet
Keem Bay, sull’isola di Achill. © Robert Ormerod for Lonely Planet
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16. Keem Bay Beach, Keel, Contea di Mayo, Irlanda

Il massimo per ammirare l’Irlanda dal mare


A soli 8 km dal villaggio di Keel, all’estremità occidentale dell’isola di Achill, nella contea di Mayo, si trova una delle insenature più belle e appartate d’Irlanda: Keem Bay Beach. Le verdeggianti colline digradano verso una profonda baia a forma di ferro di cavallo, dove una spiaggia di sabbia chiara è incorniciata dalle scogliere di Croaghaun e lambita dall’Atlantico, le cui acque in questo tratto sono calme ma piuttosto fresche: condizioni favorevoli per nuotare e fare snorkelling. Nei mesi estivi potrete uscire in kayak per ammirare dal mare i favolosi scenari dell’Irlanda rurale. Potreste anche intravedere i delfini che talvolta entrano nella baia.


Come arrivare: Keem Bay è accessibile lungo la tortuosa strada R319 dell’isola di Achill. L’aeroporto più vicino è l’Ireland West Airport Knock, raggiungibile in un’ora e mezza di automobile.

Tronchi trasportati dal mare e faraglioni presso la Ruby Beach. © Jason Kolenda/Shutterstock
Tronchi trasportati dal mare e faraglioni presso la Ruby Beach. © Jason Kolenda/Shutterstock

17. Ruby Beach, Olympic National Park, Stato di Washington, Stati Uniti

Il massimo per le pozze di marea


Situata a3 km a sud del fiume Hoh e circondata dalla foresta pluviale, Ruby Beach, nell’Olympic National Park, è un ottimo punto di partenza per scoprire lo Stato di Washington e la costa nord-occidentale degli Stati Uniti. Sembra che le acque si siano abbattute con violenza contro la costa fino a sradicare gli alberi; nell’oceano, le onde si infrangono sui faraglioni e li imbiancano di schiuma vorticosa. Questo è un luogo ideale per i cercatori di conchiglie: agate, granati e vetri di mare brillano sulla sabbia, ma le regole del parco vietano di raccogliere qualsiasi cosa, tranne una manciata di conchiglie vuote dalla sabbia (mai dalle pozze di marea).


All’interno delle pozze di marea è possibile vedere anemoni, ricci di mare, stelle marine viola e granchi. Evitate accuratamente di toccare e di disturbare queste creature; è meglio non entrare nelle pozze di marea, ma osservarle dai bordi.


Come arrivare: Ruby Beach si trova sulla costa sud-occidentale della Olympic Peninsula ed è toccata dalla Highway 101, che descrive il perimetro della penisola e del parco. La spiaggia dista circa 285 km dall’aeroporto internazionale di Seattle-Tacoma.

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La spiaggia di Stanhope, nel Prince Edward Island National Park. © Brester Irina/Shutterstock
La spiaggia di Stanhope, nel Prince Edward Island National Park. © Brester Irina/Shutterstock

18. Stanhope Beach, Prince Edward Island National Park, Canada

Il massimo per il birdwatching


La spiaggia di Stanhope, nel Prince Edward Island National Park, è una delle più belle del Canada. Questo tratto di costa atlantica racchiude 40 km di spiagge incorniciate da dune ondulate che offrono rifugio al corriere canore, una specie in via di estinzione. Dalle passerelle sospese al di sopra della sabbia rosso-dorata si godono splendide vedute. Durante l’estate l’acqua è abbastanza calda per nuotare; proprio dietro la spiaggia principale di Stanhope,c’è un campeggio tra gli alberi, molto frequentato, dove è possibile ammirare il tramonto e svegliarsi con il rumore della risacca.


Come arrivare: Stanhope Beach si trova circa 20 km a nord di Charlottetown, capoluogo della Prince Edward Island, che è servita da voli per Toronto, Montréal, Ottawa e altre città in Canada. È possibile raggiungere l’isola anche in auto dal New Brunswick o in traghetto dalla Nuova Scozia. Il parco nazionale è aperto tutto l’anno, ma i servizi sulla spiaggia sono disponibili solo da metà maggio all’inizio dell’autunno.

Radhanagar, sull’isola di Havelock, nell’arcipelago delle Andamane. © stesilvers/Shutterstock
Radhanagar, sull’isola di Havelock, nell’arcipelago delle Andamane. © stesilvers/Shutterstock
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19. Radhanagar, Swaraj Dweep, Isole Andamane, India

Il massimo per la fauna selvatica

Se cercate una spiaggia appartata dove il tempo sembra essersi fermato, Radhanagar è il posto che fa per voi. Situata nelle remote e bellissime Isole Andamane, appartenenti all’India, questa località da sogno, con sabbia finissima, è circondata da una foresta verdeggiante abitata da specie animali che non si trovano in alcuna altra parte del mondo. Qui avrete modo di praticare le immersioni e lo snorkelling come in pochi altri posti dell’India; potrete anche vedere gli elefanti che talvolta vanno a zonzo lungo la costa e unirvi alla gente del posto che trascorre le serate chiacchierando mentre il tramonto tinge il cielo di colori corallini.


Come arrivare: le isole Andamane si trovano quasi 1400 km a est dell’India continentale, quindi arrivare fin qui è un po’ un’avventura di per sé. Volate a Port Blair (il piccolo capoluogo del distretto di Andaman meridionale), poi prendete un traghetto per Swaraj Dweep (2 ore). Radhanagar è situata sulla costa nord-occidentale dell’isola; un paio di resort eco-lussuosi sorgono tra gli alberi.

Un surfista a Pacifico Beach, nelle Filippine. © Wirestock/Getty Images
Un surfista a Pacifico Beach, nelle Filippine. © Wirestock/Getty Images

20. Pacifico Beach, Siargao, Surigao Del Norte, Filippine

Il massimo per il surf e l’atmosfera rilassata


Storicamente molto amata dai surfisti, Pacifico Beach è una spiaggia tropicale da cartolina, con acque azzurre, sabbia ombreggiata da palme da cocco e un’atmosfera tranquilla. Nel 2021 un devastante tifone si è abbattuto sulla regione, ma la popolazione locale ha rialzato la testa con incredibile tenacia e determinazione: nel giro di un anno la ricostruzione era praticamente cosa fatta. Il turismo, va da sé, è essenziale per il benessere dell’isola. Che siate alla ricerca di una spiaggia idilliaca dove rilassarvi, o che vogliate attraversare la laguna con un paddleboard alla ricerca di un reef break sinistro, Pacifico Beach e la località balneare di Siargao fanno al caso vostro.


Come arrivare: Pacifico Beach si trova 21 km a nord dell’aeroporto nazionale di Surigao e 50 km a nord del principale centro turistico dell’isola, General Luna. Il viaggio in auto da quest’ultimo con uno scooter a noleggio dura poco più di un’ora, ma la maggior parte dei visitatori decide di dedicarvi addirittura un’intera giornata, soffermandosi nei numerosi punti panoramici e presso le attrazioni situate lungo il percorso.

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Un’amaca tra le palme sulla Plage de Ta’ahiamanu. © Getty Images/iStockphoto
Un’amaca tra le palme sulla Plage de Ta’ahiamanu. © Getty Images/iStockphoto

21. Plage de Ta’ahiamanu, Mo’orea, Polinesia Francese

Il massimo per lo snorkelling


Non capita spesso di trovare una spiaggia pubblica che sembri un angolo di paradiso (quasi) privato. Eppure la Plage de Ta’ahiamanu, sulla splendida isola di Mo’orea, nella Polinesia Francese, è una delle spiagge più belle della regione, con sabbia soffice, acque turchesi, condizioni ideali per nuotare e fare snorkelling in mare e persino alcune fantastiche opportunità per avvistare la fauna locale, come pesci tropicali e tartarughe marine. Che ci crediate o no, questa meraviglia è aperta tutti i giorni e gratuita per il pubblico.


Come arrivare: la Plage de Ta’ahiamanu è accessibile dalla strada costiera principale che corre lungo il perimetro dell’isola. Si trova circa 16 km a ovest dell’aeroporto di Moorea: arrivarci in automobile richiede di solito meno di mezz’ora. Diversi hotel e locande si trovano a pochi passi dalla spiaggia, mentre l’Hilton Moorea Lagoon Resort & Spa dista circa un quarto d’ora a piedi.

Il tramonto a Palombaggia, in Corsica. ©Alexandre.ROSA/Shutterstock
Il tramonto a Palombaggia, in Corsica. ©Alexandre.ROSA/Shutterstock
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22. Spiaggia di Palombaggia, Corsica, Francia

Il massimo per la sabbia bianca scintillante


Il Mar Mediterraneo non è certo privo di spiagge eccezionali, ma nessuna è paragonabile alla Plage de Palombaggia, in Corsica. È vero, qui si concentrano quasi sempre grandi folle, soprattutto durante l’estate, ma se siete disposti ad affrontare un po’ di calca sarete ricompensati da una lunga distesa di sabbia bianca, acque turchesi che invitano a nuotare e orizzonti apparentemente infiniti che rendono questa spiaggia una delle più belle del mondo.


Come arrivare: la Plage de Palombaggia si trova 11 km a sud-est di Porto-Vecchio: la ventosa Route de Palombaggia si dirama dalla strada statale RT10 e porta alla spiaggia. Di solito è possibile parcheggiare lungo la costa, ma durante l’alta stagione è consigliabile arrivare presto perché i posti vengono rapidamente occupati.

Una colonia di leoni marini a Gardner Bay. © Steve Allen/Shutterstock
Una colonia di leoni marini a Gardner Bay. © Steve Allen/Shutterstock

23. Gardner Bay, Isole Galápagos, Ecuador

Il massimo per la natura selvaggia e incontaminata


Situata su Española, la più meridionale delle Isole Galápagos, Gardner Bay, con i suoi oltre 2 km di sabbia bianca, è una delle mete preferite dai leoni marini e dai turisti in cerca di tranquillità. Per chi desidera fare un po’ di movimento, comunque, questo è un ottimo posto per nuotare, fare snorkelling e andare in kayak. Incontrerete tartarughe marine, iguane marine, tantissimi pesci variopinti e magari anche uno squalo pinna bianca. Sulla terraferma potrete avvistare mimi di Española, poiane delle Galápagos e lucertole di lava, oltre ai già citati leoni marini.


Come arrivare: Gardner Bay è raggiungibile solo in barca. Potete optare per un tour con partenza dall’isola di San Cristobal o per una crociera di più giorni intorno alle Galápagos che include uno sbarco a Española.

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La Playa Manuel Antonio si trova nel parco nazionale più piccolo del Costa Rica. © Droneolff/Shutterstock
La Playa Manuel Antonio si trova nel parco nazionale più piccolo del Costa Rica. © Droneolff/Shutterstock

24. Playa Manuel Antonio, Parque Nacional Manuel Antonio, Costa Rica

Il massimo per le avventure nella foresta pluviale


Il Parque Nacional Manuel Antonio è il più piccolo del Costa Rica, ma questo non gli impedisce di essere il più visitato del paese, e sulla Playa Manuel Antonio capirete il perché. Adagiata lungo una baia riparata, questa distesa di sabbia pulita e dorata è baciata da placide acque turchesi. La foresta che la circonda è ricca di fauna selvatica autoctona: tre specie di scimmie (la scimmia urlatrice, il cebo cappuccino e il saimiri), bradipi, tucani, iguane e molti altri animali . E se desiderate cambiare scenario, incamminatevi lungo i sentieri del parco per scoprire altri aspetti di questa incredibile foresta pluviale costaricana.


Come arrivare: la spiaggia si trova all’interno del Parque Nacional Manuel Antonio, circa 170 km a sud di San José. Alcuni hotel sono situati appena a nord dell’ingresso del parco. Altre sistemazioni sono disponibili a Quepos, distante circa 7,5 km.

La spiaggia di sabbia bianca di Bahía de las Águilas. © onapalmtree/Shutterstock
La spiaggia di sabbia bianca di Bahía de las Águilas. © onapalmtree/Shutterstock
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25. Playa Bahía de las Águilas, Parque Nacional Jaragua, Repubblica Dominicana

Il massimo per la sabbia bianchissima


Punta Cana vanta alcune delle più famose spiagge della Repubblica Dominicana, ma Playa Bahía de las Águilas, sull’altro versante dell’isola, è sicuramente una delle più belle del mondo. Situata all’interno del Parque Naciona Jaragua, tutelato dall’UNESCO, con i suoi 8 km di sabbia bianca come il diamante, le acque turchesi cristalline e la ricca fauna locale è una meta imperdibile per gli amanti del mare. In acqua potreste avvicinare stelle marine e razze, mentre sulla terraferma avrete modo di esplorare una delle foreste subtropicali secche meglio conservate dei Caraibi.


Come arrivare: situata vicino alla punta sud-occidentale della Repubblica Dominicana, Playa Bahía de las Águilas è lontana dai principali centri turistici del paese. Si trova circa 309 km a ovest di Santo Domingo e 503 km a ovest di Punta Cana. Nei dintorni della vicina città di Cabo Rojo troverete alcune locande e lodge, da dove potrete prendere una barca per raggiungere la spiaggia.

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