Le celebrazioni da non perdere in giro per il mondo
In tutto il mondo, le feste assumono mille forme. In Brasile potete scatenarvi per strada al ritmo del Carnevale, mentre, 6500 km più a nord, a New Orleans, baldoria prequaresimale è sinonimo di carri allegorici, perline scintillanti e bande jazz nelle sfilate del Mardi Gras. Ci sono spettacoli in costumi tradizionali in Melanesia, celebrazioni legate alla luna nel Sud-est asiatico e importanti festival musicali in Europa e Nord America. Piccole o grandi che siano, le feste sono un motivo sufficiente per fare le valigie e partire: ecco perché abbiamo raccolto sei delle celebrazioni più esaltanti, in giro per il mondo.
La festa più variopinta dell’India
Chiunque si avventuri per strada durante la festa di Holi si ritrova immancabilmente cosparso di acqua e polvere colorata, mentre un paese intero diventa giallo, blu, rosso, verde, rosa e viola.
Super coppie
Una delle competizioni più insolite d’Europa è il campionato mondiale di trasporto della moglie che si svolge ogni anno a Sonkajärvi, in Finlandia. Il primo premio? Una fornitura di birra equivalente al peso della moglie.
Battaglie d’acqua
Il Songkran, festa thailandese in cui l’acqua è un elemento centrale, segna un periodo di purificazione e rinnovamento, con sfilate in cui ci si bagna parecchio sotto il sole rovente di aprile.
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Il festival degli altopiani in Papua Nuova Guinea
Gli splendidi cortei in costume di questo festival non hanno nulla da invidiare al Carnevale di Rio. Le feste più importanti del paese, come quelle di Mount Hagen e Goroka, si tengono generalmente nel mese di settembre e coinvolgono tutti i sensi: i membri degli oltre 100 gruppi tribali partecipanti indossano copricapi di piume e gonne fruscianti di fili d’erba, e si decorano il viso e il corpo. I gruppi che si esibiscono nei singsing (festival) intonano canti e danze tradizionali, mostrando con orgoglio le proprie radici.
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Il Día de los Muertos in Messico
Se volete scoprire la spiritualità messicana, il Día de los Muertos (giorno dei morti) a inizio novembre, in ricordo dei cari estinti, è quel che fa per voi. Oggigiorno questa festa è un evento nazionale: ovunque la gente pulisce le tombe e le decora con i fiori, organizza veglie al cimitero, cosparge i sepolcri di liquore (anche i morti vogliono divertirsi!) e costruisce elaborati altari per accogliere i propri avi con i loro piatti preferiti. Per gran parte dei mestizos (persone con antenati di varie etnie) è una ricorrenza popolare e familiare. Teschi di zucchero, bare di cioccolato e scheletri giocattolo si vendono ovunque nei mercati, sia come regali per i più piccoli sia come decorazioni funerarie.
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Il naadam in Mongolia
Festa del I mongoli amano i naadam. E come non amare, del resto, questi due o tre giorni di lotta libera, corse di cavalli e tiro con l’arco? Sebbene naadam significhi letteralmente ‘giochi’, i festeggiamenti consistono nel riunirsi con amici e parenti, mangiare un sacco di khuushuur (frittelle di montone) e svuotare qualche bottiglia di vodka. Le feste più tradizionali si svolgono in villaggi come Khatgal, nel nord della Mongolia.
Il Carnevale di Rio, in Brasile
Il Carnevale travolge il Brasile ogni anno cinque giorni prima della quaresima, per raggiungere il suo culmine a mezzogiorno del Mercoledì delle Ceneri. Importazione culturale tra le più importanti del paese, il Carnevale nasce come estensione dell’Entrudo, festa portoghese che precedeva la quaresima. L’evento annuale, e tutto ciò che vi ruota intorno, generano un flusso economico miliardario, oltre a creare uno spazio inclusivo per la comunità LGBTIQ+.
Difficile dire se sia stata l’eterogeneità brasiliana di classi, razze e orientamenti a creare il Carnevale o se invece sia stato proprio il Carnevale a unire il popolo. Quel che è certo è che, quando il sole sorge su Jericoacoara dopo il Mercoledì delle Ceneri, i blocos si sono dissolti, gli studenti sono tornati stremati a Ouro Prêto e i carri vengono smantellati a Manaus. E tutto ricomincia.