I 13 luoghi più spettacolari da visitare in India

15 minuti di lettura

L'India è un caleidoscopio di esperienze, culture, paesaggi, cucine e spiritualità. Pensate a qualcosa, e probabilmente in India lo troverete. Il paese è orgoglioso delle tante ragioni per cui è conosciuto nel mondo e si vanta dei propri numerosi record: un deserto di sale, la più estesa isola fluviale, il parco galleggiante più grande del mondo, un villaggio che scompare durante i monsoni e riemerge in estate, le tigri bianche, una città che sorge su sette laghi. Questi sono solo alcuni degli aspetti unici dell’India. Ai viaggiatori suggeriamo di scegliere una regione o uno stato e dedicarcisi in profondità. Non è possibile apprezzare in una volta sola l'incredibile complessità di un paese in cui cultura, lingua e paesaggio possono cambiare radicalmente nello spazio di pochi chilometri. Non sapete da dove cominciare? Ecco alcuni suggerimenti mirati per scoprire il meglio dell’India.

Il Forte Rosso di Delhi. © Mukul Banerjee/Getty Images
Il Forte Rosso di Delhi. © Mukul Banerjee/Getty Images
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1. Agra, Uttar Pradesh

Il massimo per gli innamorati


Questa città con una grande storia alle spalle rientra nel più popolare circuito turistico dell’India, il Triangolo d’Oro, che include anche Delhi e Jaipur. Ovviamente, il motivo principale per visitare Agra è il Taj Mahal, una delle sette meraviglie del mondo moderno. Considerato da molti il più grande monumento mai dedicato all’amore, fu costruito per volontà dell’imperatore moghul Shah Jahan come tomba per l’amata moglie Mumtaz Mahal.

Il mausoleo di marmo color avorio si trova all’interno di un complesso di cui fanno parte grandi giardini, due moschee e un museo. Più a valle, lungo il fiume, si trova lo spettacolare Forte di Agra in arenaria rossa, famoso per la monumentale porta detta Delhi Gate, per i palazzi e per le moschee che si trovano al suo interno. Molti altri luoghi storici di Agra sono situati a breve distanza sulle rive dello Yamuna.

Il Taj Mahal mostra tutto il proprio splendore all’alba o al tramonto, e le vedute migliori si godono dal parco Mehtab Bagh, sulla sponda opposta del fiume. Agra è famosa inoltre per il petha, una dolce prelibatezza di zucchero candito (è anche un ottimo souvenir).

Una deviazione: a un’ora da Agra si trova un altro straordinario sito storico, la città di Fatehpur Sikri, che era la capitale moghul sotto l’imperatore Akbar (seconda metà del Cinquecento).

2. Delhi

Il massimo per gli appassionati di storia e architettura


La città più popolosa del paese costituisce l’apice del Triangolo d’Oro. Sotto il profilo amministrativo è un Territorio dell’Unione, chiamato ufficialmente Territorio Nazionale della Capitale di Delhi, un distretto del quale, Nuova Delhi, è la capitale dell’India.

L’Antica Delhi (fondata nel Seicento con il nome di Shahjahanabad) e Nuova Delhi costituiscono un autentico patrimonio di edifici storici, antichi monumenti, tombe, moschee e fortificazioni. In cima alla lista delle cose da vedere ci sono gli edifici di epoca moghul e del Sultanato di Delhi, come la Tomba di Humayun a Nizamuddin, Patrimonio dell’Umanità Unesco, il Qutb Minar a sud della città, la moschea Jama Masjid e il Forte Rosso nell’Antica Delhi e l’osservatorio Jantar Mantar a Nuova Delhi. Trovate anche il tempo per visitare il Tempio del Loto, dedicato al culto bahá’í, e l’India Gate, nel cuore del quartiere governativo.

A Delhi, una città così intensa e tumultuosa, hanno origine alcune delle migliori cucine (e street food) del paese. Non è da meno la scena dell’intrattenimento: una serata nei bar e nei caffè di Hauz Khas Village ve lo confermerà. I mercati, poi – tra i tanti, Karol Bagh, Janpath, Paharganj, Sarojini Nagar, Khan Market, Chandni Chowk – sono perfetti per acquistare souvenir e abbigliamento alla moda a prezzi accessibili.

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Il "treno giocattolo" della Darjeeling Himalayan Railway. © Getty Images
Il "treno giocattolo" della Darjeeling Himalayan Railway. © Getty Images
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3. Darjeeling, Bengala Occidentale

Il massimo per gli amanti del tè e gli appassionati di treni


Ex capitale estiva del Raj britannico, Darjeeling si trova alle pendici più basse dell’Himalaya. Il Kanchenjunga (Khangchendzonga) – la terza montagna più alta del mondo dopo l’Everest e il K2, con i suoi 8586 metri – torreggia benevola su questa cittadina, circondata da boschi di abeti argentati, rigogliose piantagioni di tè e valli profonde.

Oltre a studiare le tracce dell’epoca coloniale, potrete fare un trekking fino al Singalila National Park, visitare l’Himalayan Mountaineering Institute (diretto per un certo periodo da Tenzing Norgay, il primo insieme a Edmund Hillary a raggiungere la vetta dell’Everest nel 1953), salire sulla Tenzing Rock, passeggiare e fare shopping su The Mall e degustare alcuni dei migliori tè dell’India in una delle tante piantagioni locali. Per un’esperienza più spirituale, cercate la pace alla Japanese Peace Pagoda, nei monasteri buddhisti di Ghum, Dali e Bhutia Busty, o nel Tempio Mahakal sulla Observatory Hill (dove si trovano insieme divinità induiste e buddhiste).

Un altro vanto di Darjeeling è il piccolo "treno giocattolo" che percorre la Darjeeling Himalayan Railway. Questa ferrovia, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, scende verso New Jalpaiguri (NJP) per collegarsi alla linea per Kolkata, ma la maggior parte dei turisti si concentra sul breve tragitto tra Darjeeling e Ghum, coperto da locomotive a vapore.

Una deviazione: per cambiare scenario tenete presente le belle località collinari collinari nei dintorni di Darjeeling, come Kalimpong, Kurseong e Mirik – tutte raggiungibili con veicoli a quattro ruote motrici condivisi.

Le spiagge di Goa sono una meraviglia, ma non trascurate l’entroterra. © John Harper/Getty Images
Le spiagge di Goa sono una meraviglia, ma non trascurate l’entroterra. © John Harper/Getty Images

4. Goa

Il massimo per rilassarsi


Uno degli stati più piccoli dell’India, il Goa è una meta di prim’ordine grazie al sole, alle spiagge, al cibo e all’atmosfera unica. La cultura locale è molto ricca, con musica, danze, cucina e architettura influenzate da quattro secoli di dominio coloniale portoghese. Potrete ammirare questo patrimonio nelle basiliche in rovina della Vecchia Goa, in antiche dimore come la Figueiredo House e il Palácio do Deão, o nei concerti di musica mando e fado.

Goa vanta una costa sabbiosa lungo la quale si praticano tanti sport acquatici e anche lo yoga. Nell’entroterra si trovano villaggi tranquilli, tradizioni interessanti e vivaci festival. Lo stato è in crescita anche come terra del buon cibo: propone infatti una sintesi di varie cucine indiane e internazionali, ben innestate sulla scena locale.

Suggerimento da gente del posto: il distretto di Goa Nord è famoso per le feste, i mercati notturni, la cultura hippie, le scuole di surf, le spiagge vivaci e i nuovi caffè e bar alla moda. Goa Sud, invece, si fa apprezzare per le bellezze naturali, le spiagge tranquille, le riserve che tutelano la fauna selvatica, come Bhagwan Mahavir vicino a Molem e Netravali vicino a Palolem, e i siti preistorici come Usgalimal.

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Un’uscita a dorso di cammello è un gran bel modo per scoprire il deserto intorno a Jaisalmer. © Dmitry Rukhlenko/Shutterstock
Un’uscita a dorso di cammello è un gran bel modo per scoprire il deserto intorno a Jaisalmer. © Dmitry Rukhlenko/Shutterstock

5. Jaisalmer, Rajasthan

Il massimo per le romantiche atmosfere del deserto


Jaisalmer è la "Città d’oro" dell’India in virtù del colore scintillante delle sue dune di sabbia e degli edifici in arenaria che si illuminano con i raggi del sole al tramonto. L’attrazione principale è il Forte di Jaisalmer, una vera e propria città nella città. Qui si trovano havelis (dimore tradizionali), palazzi reali, templi hindu e giainisti senza tempo, oltre a bancarelle che vendono una enorme varietà di manufatti, accessori, gioielli e dipinti tradizionali.

Oltre al forte, il patrimonio di Jaisalmer è rappresentato da sontuosi palazzi storici come il Kotha Haveli di Patwa (e il suo museo) e dalla Tazia Tower, un edificio a cinque piani situato nel complesso del Mandir Palace. Meritano considerazione anche il cenotafio in arenaria di Vyas Chhatri e gli antichi edifici in pietra intorno ai laghi Gadisar e Amar Sagar.

Suggerimento: le famose dune di sabbia si trovano ai margini di Jaisalmer, nel cuore del deserto del Thar. Le dune di Sam e Khuri sono le più popolari; è possibile anche partecipare a un’uscita notturna a dorso di cammello che si addentra più a fondo nel deserto. Per un soggiorno non privo di comodità, prenotate una notte in uno degli accampamenti di tende nei pressi di Jaisalmer.

Trascorrete una notte a bordo di una houseboat sulle backwater. © Paul Harding/Shutterstock
Trascorrete una notte a bordo di una houseboat sulle backwater. © Paul Harding/Shutterstock
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6. Kerala

Il massimo per le backwater e le spiagge


Paradiso rigoglioso lungo la costa occidentale dell’India, il Kerala presenta splendide spiagge, placide lagune, una ricca fauna selvatica, numerose forme d’arte e una cultura articolata che le fruttano una meritata fama. Ricorrenze locali come l’Onam e il Vishu permettono di gettare uno sguardo sulla ricca vita spirituale e tradizionale del territorio attraverso danze, musica, cucina, artigianato e arti marziali. Cercate di assistere a una performance di danza kathakali o mohiniyattam.

Se siete attratti dalle spiagge, la costa è punteggiata di arenili incontaminati come Kovalam e Varkala, mentre Alappuzha (Alleppey) è il punto di partenza per crociere nelle backwater (la rete di laghi e lagune salmastre che si sviluppa parallela al mare) a bordo di houseboat. Verso est si trovano località collinari come Munnar, Wayanad e Thekkady, dove piantagioni di tè, caffè e spezie si estendono lussureggianti lungo i pendii. Orsi labiati, bovini delle giungle e tigri possono essere avvistati in aree protette come il Mangalavanam Bird Sanctuary, Aralam, Neyyar e Begur, oltre che nei parchi nazionali come la Periyar Tiger Reserve.

Si parte da Leh alla scoperta del Ladakh. © Roop Dey/Getty Images
Si parte da Leh alla scoperta del Ladakh. © Roop Dey/Getty Images

7. Leh, Ladakh

Il massimo per la vita di montagna


Terra mistica situata tra il Karakorum e il Grande Himalaya, il Ladakh regala panorami mozzafiato, cieli limpidi e vallate montane incredibilmente pittoresche. È la destinazione ideale per chi cerca di rilassarsi, disconnettersi dalla contemporaneità o ricostruire un rapporto con la natura.

Le attività avventurose qui non mancano di certo. Si può fare trekking nelle alte valli di Markham e Nubra o cimentarsi con la scalata dello Stok Kangri (6153 metri). Le tortuose strade del Ladakh sembrano fatte apposta per un viaggio on the road epico, in particolare il passo del Khardung La, tra i valichi carrozzabili più alti del mondo.

La maggior parte degli itinerari comincia da Leh, la capitale, dal clima fresco e secco: vi si trovano importanti siti religiosi come lo Shanti Stupa e il maestoso palazzo reale, costruito sul modello del Potala di Lhasa, in Tibet. Nei numerosi monasteri del Ladakh, come il Thiksey Gompa, vicino a Leh, potrete approfondire la cultura tibetana e buddhista. Per riscaldarvi, assaggiate il cibo tradizionale ladakho, che combina influssi indiani, tibetani e nepalesi.

Suggerimento: l’estate è la stagione che presenta le condizioni più favorevoli per visitare il Ladakh, ma è anche il periodo di maggiore affollamento a Leh. Durante l’inverno molte zone sono inaccessibili. Le strade tra Leh, Manali e Srinagar sono generalmente agibili solo tra aprile e novembre, quando i passi montani sono sgombri dalla neve.

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Nei parchi del Madhya Pradesh potrete trovarvi faccia a faccia con una tigre. © Manuel Romaris/Getty Images
Nei parchi del Madhya Pradesh potrete trovarvi faccia a faccia con una tigre. © Manuel Romaris/Getty Images

8. Madhya Pradesh

Ideale per avvistare le tigri


Il Madhya Pradesh si trova nel cuore dell’India. È noto come lo "stato delle tigri" per via dei parchi nazionali, santuari e riserve naturali che tutelano con successo questi animali. La Kanha Tiger Reserve è un ottimo posto per osservare il barasingha (cervo di Duvaucel), una specie minacciata. La Bandhavgarh Tiger Reserve è celebre per la frequenza degli avvistamenti delle tigri, mentre Pench – che molti ritengono abbia ispirato Il Libro della Giungla – ospita le rare pantere nere. Gli scoiattoli giganti indiani hanno il proprio ambiente protetto a Satpura, mentre Panna è la casa di sette specie di avvoltoi in pericolo di estinzione.

Dedicate del tempo alla visita di Khajuraho, Patrimonio dell’Umanità Unesco, i cui templi induisti e giainisti sono famosi per le loro sculture a tema erotico. Altri punti di interesse nello stato sono il sito di pellegrinaggio buddhista di Sanchi e le incisioni e pitture rupestri di Bhimbetka, anch’esse tutelate dall’Unesco, che mostrano le più antiche tracce della presenza umana in India.

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Il ponte vivente presso il villaggio di Nongriat nel Meghalaya. © Abhijeet Khedgikar/Shutterstock
Il ponte vivente presso il villaggio di Nongriat nel Meghalaya. © Abhijeet Khedgikar/Shutterstock

9. Meghalaya

Il massimo per le bellezze naturali


Questa "dimora delle nuvole" nel nord-est dell’India, spesso trascurata dai viaggiatori, è una delle custodi delle bellezze naturali del paese, tra cascate fragorose, verdi colline e un vasto sistema di grotte e di laghi.

Oltre agli amanti dell’avventura, la regione appagherà i buongustai con la propria cucina tradizionale. Qui avrete anche modo di scoprire la cultura degli adivasi (indigeni) dell’India. Assolutamente da visitare il villaggio di Mawlynnong, vicino al confine con il Bangladesh, considerato uno dei più puliti dell’Asia.

Un’altra attrazione dello stato sono i “ponti viventi”, opera del popolo khasi: vengono costruiti intrecciando le radici degli alberi della gomma indiana. Raggiungere queste incredibili strutture, in particolare il celebre doppio ponte vicino a Nongriat, richiede un certo sforzo fisico. Altri ponti di questo genere si trovano nelle zone di Dawki e Cherrapunji (Sohra).

Suggerimento: il periodo più indicato per visitare Meghalaya coincide con la fine del monsone, quando le piogge diminuiscono di intensità ma le cascate sono ancora al massimo della loro potenza. I trasporti pubblici non sono molto efficienti, quindi è consigliabile noleggiare un’automobile con autista.

Il Tempio del Sole a Konark, a forma di carro, è un capolavoro architettonico. © Sumit Kumar/Shutterstock
Il Tempio del Sole a Konark, a forma di carro, è un capolavoro architettonico. © Sumit Kumar/Shutterstock
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10. Odisha

Il massimo per i templi, l’arte e l’artigianato


L’Odisha (già Orissa) è uno stato con molti pregi. Oltre a un ricco patrimonio religioso, vanta una buona (per quanto poco conosciuta) cucina, arte e artigianato di pregio, bellezze naturali, una fauna selvatica prospera e un’affascinante cultura tribale. La storia del buddhismo in India è inoltre declinata qui in oltre 100 siti sacri e monumenti storici.

Non si può prescindere dai templi dello stato. Tra questi spicca il Tempio del Sole di Konark, che ha la forma del carro di Surya, la divinità induista del sole appunto, un capolavoro dell’architettura kalinga. Nella città costiera di Puri sorgono il Tempio di Jagannath, sede di un importante festival chiamato Ratha Yatra (giugno-luglio), dedicato ai carri adibiti al trasporto di raffigurazioni delle divinità.

Cuttack è nota per i lavori in filigrana d’argento, Raghurajpur per i pattachitra (pittura su rotoli di stoffa) e Pipili per i paralumi. Di tutto rispetto anche il contesto faunistico. Gahirmatha ospita le tartarughe bastarde olivacee; a Bhitarkanika vivono coccodrilli marini, a rischio di estinzione, e aironi; Nandankanan è l’habitat della rarissima tigre nera.


Suggerimento per la pianificazione: c’è sempre un festival o una fiera nell’Odisha. Ratha Yatra a Puri attrae il maggior numero di persone, ma anche il Festival di Danza di Konark a febbraio e il Festival della Spiaggia di Puri a novembre sono molto popolari.

Le paludi salmastre del Kachchh, uno scenario quasi ultraterreno. © Shutterstock
Le paludi salmastre del Kachchh, uno scenario quasi ultraterreno. © Shutterstock

11. Rann del Kachchh (o Kutch), Gujarat

Il massimo per i colori del deserto e il silenzio

 

Questa palude salmastra nel deserto di Thar, nel Gujarat, è uno delle più estese del mondo: con la sua bellezza incontaminata lascerà senza fiato gli appassionati di fotografia. La popolazione kutchhi, che vive qui, porta avanti pregevolissime tradizioni nel ricamo. Per quanto riguarda l’aspetto faunistico, il Rann del Kachchh è popolato da specie particolari come i fenicotteri e l’asino selvatico indiano, in pericolo di estinzione: possono essere avvistate nel Kutch Desert Wildlife Sanctuary e nel Wild Ass Sanctuary. Non mancate poi di visitare il sito archeologico di Dholavira. Ogni inverno si tiene nella zona il festival Rann Utsav, all’insegna di arte, danze popolari e musica.


Una deviazione: un’altra importante manifestazione è la Pushkar Camel Fair (novembre), una grande fiera annuale dedicata al cammello: si tiene a novembre nella città sacra di Pushkar, vicino ad Ajmer, nel Rajasthan.

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C’è una luce tutta particolare sul Lago Pichola a Udaipur. © Pete Seaward for Lonely Planet
C’è una luce tutta particolare sul Lago Pichola a Udaipur. © Pete Seaward for Lonely Planet

12. Udaipur, Rajasthan

Il massimo per chi ama le città sui laghi


Il Rajasthan è fiero dei propri appellativi. Jaipur è la “Città rosa”, Jodhpur la “Città blu”, mentre Udaipur è la “Città bianca” e la “Città dei laghi”: un titolo che le calza a pennello, visto che sono ben sette i laghi che la circondano.

C’è molto da fare in questa vivace città. Godetevi il panorama dal City Palace e fate un’escursione fino al Sajjan Garh, noto anche come Monsoon Palace, che si affaccia sul lago Fateh Sagar. Vi consigliamo anche un’uscita in barca sul lago Pichola per ammirare i palazzi galleggianti della città – può sembrare un’attività un po’ turistica, ma ne vale davvero la pena. Udaipur ha anche i propri ghat, le scalinate che scendono fino al bordo dell’acqua: il più popolare è il Gangaur.

Per apprezzare il lato spirituale della città, notate le elaborate sculture che decorano il Tempio Jagdish o prendete la funivia per il Tempio di Karni Mata, in posizione sopraelevata sulla riva del lago. Presso il Ghat Gangaur, il museo Bagore Ki Haveli la sera cambia volto e ospita spettacoli di vario genere, tra cui le danze tradizionali del Rajasthan.

Circondata da un’aura di romanticismo, Udaipur è inoltre un luogo popolare per i matrimoni: durante la permanenza in città potreste imbattervi in un baraat (corteo nuziale).


Suggerimento per la pianificazione: Udaipur è piena di murales. Prendetevi un po’ di tempo per passeggiare nelle stradine strette e ammirare le complesse e coloratissime pitture.

I bagni rituali nel Gange conservano una magia senza tempo. © Getty Images
I bagni rituali nel Gange conservano una magia senza tempo. © Getty Images
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13. Varanasi, Uttar Pradesh

Il massimo per la spiritualità e… lo street food


Varanasi (Benaras), situata sulle rive del Gange, il più venerato dei setti fiumi sacri dell’India, è il luogo ideale per un’immersione nella spiritualità. Lungo il fiume si susseguono i ghat: migliaia di pellegrini li affollano per bagnarsi, accendere pire funebri e celebrare rituali in una rappresentazione ininterrotta dell’intero ciclo della vita e della morte.

La cerimonia del Ganga aarti, che si tiene tradizionalmente al tramonto, è uno spettacolo straordinario. Molti visitatori si recano presso il Manikarnika Ghat per assistere, con il dovuto rispetto, ai riti funebri. Una passeggiata attraverso la città che sta alle spalle dei ghat vi consentirà di scoprire edifici storici come il Forte di Ramnagar, il venerato Tempio Kashi Vishwanath, la Moschea Alamgir e l’osservatorio astronomico situato presso il Man Mandir Ghat. A breve distanza dalla città si trova Sarnath, dove il Buddha tenne la prima predicazione.

Varanasi vanta inoltre una vivace cultura dello street food. Le sue strade intricatissime e i bazar pullulano di venditori che offrono kachori (dolcetti ripieni fritti), chaat (snack salati), jhal muri (riso soffiato con verdure e spezie) e aloo puri (pane azimo accompagnato da patate speziate).


Suggerimento per i visitatori: due souvenir tipici della regione sono il Benarasi paan (involtino di betel) e il sari Benarasi, un indumento tessuto con seta locale e finissimi ricami in oro o argento.

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