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Le ultime news

spettacoli

Anthony Hopkins, 50 anni di sobrietà. Il messaggio per chi lotta: "Scegliete la vita"

"Scegliete la vita e cercate aiuto". Sir Anthony Hopkins celebra 50 anni di sobrietà e rivolge un messaggio a chi lotta contro le dipendenze. L'attore gallese, due volte premio Oscar, ha condiviso un videomessaggio sul suo profilo Instagram ricordando il momento decisivo che lo portò a smettere di bere, il 29 dicembre 1975, dopo aver rischiato la vita guidando in uno "stato di blackout alcolico". "Ho capito che avevo bisogno di aiuto. Cinquant'anni fa è stata la fine", ha detto Hopkins, che compirà 88 anni domani, 31 dicembre. "Senza voler fare il moralista, auguro a tutti di scegliere la vita invece dell'opposto". L'attore ha aggiunto di aver compreso allora che quello che definiva "divertimento" era in realtà alcolismo: "Chi sente di esagerare, ci rifletta. La vita è molto miglior". Nel suo messaggio, Hopkins ha anche voluto congratularsi con chi sta affrontando un percorso di recupero "un giorno alla volta", sottolineando con ironia: "Se sto per compiere 88 anni, forse qualcosa l'ho fatta bene".  Non è la prima volta che l'attore parla apertamente del suo passato. Nel 2018, intervenendo all'Università della California, aveva raccontato di essere stato "molto difficile da gestire" agli inizi della carriera teatrale perché spesso lavorava con i postumi dell'alcol. "Ero disgustato, allo sbando e inaffidabile", aveva ammesso, spiegando di aver cambiato vita dopo un incontro con una donna degli Alcolisti Anonimi nel 1975. Nato a Port Talbot, in Galles, Hopkins è considerato uno dei più grandi attori viventi. È celebre per il ruolo del serial killer Hannibal Lecter ne 'Il silenzio degli innocenti' (1991), che gli valse l'Oscar come miglior attore nel 1992, ruolo poi ripreso in 'Hannibal' (2001) e 'Red Dragon' (2002). Il secondo Oscar è arrivato nel 2020 per 'The Father - Nulla è come sembra' di Florian Zeller. (di Paolo Martini) 
spettacoli

La volta buona, Orietta Berti: "Ballando? Un tormento, non lo farei mai più"

"Un'esperienza che non rifarei". Così Orietta Berti ospite oggi a La volta buona ha ricordato la sua esperienza nella terza edizione del dance show di Rai1 come concorrente. La cantante ha raccontato con sincerità le difficoltà incontrate nella terza edizione dello show condotto su Raiuno da Milly Carlucci: "È stato un tormento. Mai avuto un mal di piedi così forte: tutti dovevano portare la stessa forma di scarpa e io non riuscivo perché il mio piede scivolava in avanti e mi ha fatto tagli alle dita".  A complicare le cose, ha raccontato Berti, anche il maestro di ballo che le era stato assegnato: "Non era alto e grasso, quando mi buttava per aria io cadevo sempre a terra". Poi, con fermezza la cantante ha aggiunto: "È un'esperienza che non rifarei mai più perché non sono in grado". Con scarpe diverse forse, ha concluso con il sorriso, potrebbe ripensarci.  
internazionale/esteri

Yemen, il grande gioco arriva al Somaliland. Mentre Riad e Abu Dhabi sono 'ai ferri corti'

Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti tra tensioni e competizione. Rischia di aprirsi un nuovo dossier per Donald Trump: crisi interna e dinamiche regionali fanno riaccendere i riflettori sullo Yemen, mentre il mondo fa i conti con l'ultimo passo di Benjamin Netanyahu, dopo che Israele ha annunciato il riconoscimento del Somaliland come "stato indipendente e sovrano". Una mossa che per gli analisti è chiaramente basata su ragioni strategiche dettate dalla necessità di alleati nell'area, anche in funzione anti-Houthi. In uno Yemen da anni 'prigioniero' di tensioni interne e regionali, teatro di una grave crisi umanitaria, spaccato da una guerra civile con gli Houthi, che l'Iran è da tempo accusato di sostenere, stamani il capo del Consiglio presidenziale yemenita, Rashad al-Alimi, ritenuto vicino a Riad, ha dichiarato lo stato d'emergenza, per 90 giorni. Ha disposto la chiusura di porti e confini per 72 ore. E ha annunciato, ha riportato l'agenzia yemenita Saba, la fine del patto di difesa con gli Emirati nel mezzo dell'escalation di tensioni nel sud del Paese.  Di recente sono andate aumentando sempre più tensioni tra il 'fronte' governativo sostenuto dai sauditi e il Consiglio di transizione del sud, secessionisti che si ritiene siano appoggiati dagli Emirati. Nelle scorse ore la Coalizione a guida saudita ha reso noto di aver effettuato un' "operazione militare circoscritta" nel porto di Mukalla, nel sud dello Yemen, capoluogo del governatorato di Hadramaut dopo un monito al Consiglio di transizione del sud contro azioni militari nell'area che confina con la monarchia del Golfo e che è stata conquistata nei giorni scorsi. Secondo la Coalizione, sabato e domenica scorsi nel porto di Mukalla sono entrate due imbarcazioni, accusate di trasportare armi e mezzi "per sostenere" il Consiglio di transizione del sud, che punta alla formazione di uno stato separato dal nordovest dello Yemen, in mano agli Houthi dal 2014. E' la seconda operazione di cui si ha notizia in pochi giorni. Secondo fonti saudite, evidenzia il Wall Street Journal, le due imbarcazioni cariche di armi e mezzi erano partite dal porto emiratino di Fujairah, con i sistemi di tracciamento spenti. Stamani il ministero degli Esteri saudita, denunciando minacce per la sicurezza nazionale del regno e per la sicurezza e la stabilità dello Yemen e della regione, ha "sottolineato l'importanza che gli Emirati Arabi Uniti accolgano la richiesta della Repubblica dello Yemen affinché tutte le loro forze lascino" il territorio yemenita "entro 24 ore e pongano fine a qualsiasi forma di sostegno militare o finanziario a qualsiasi parte in Yemen". Non è chiaro, evidenzia la Cnn, quali forze emiratine siano presenti in Yemen. Sabato su X il ministro saudita della Difesa, Khalid bin Salman, aveva pubblicato una dichiarazione con la richiesta al Consiglio di transizione del sud di "consegnare in modo pacifico" al governo due governatorati.  Preoccupazione per gli ultimi sviluppi nel sudest dello Yemen era stata espressa nel fine settimana dal segretario di Stato Usa, Marco Rubio, con la sollecitazione a "moderazione" e "diplomazia" per una "soluzione duratura". Rubio ribadiva la gratitudine per la "leadership diplomatica dei nostri partner, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti", e la posizione favorevole rispetto a "tutti gli sforzi per promuovere i nostri interessi di sicurezza condivisi".  Forse un nuovo dossier per Trump perché sono diventate sempre più complesse le relazioni tra Arabia Saudita, patria del sunnismo, ed Emirati, due Paesi partner degli Stati Uniti che sono stati uniti fino a qualche anno fa in nome della coalizione a guida saudita messa insieme per contrastare gli Houthi, sciiti, che nel 2014 hanno preso il controllo della capitale Sana'a. Obiettivi contrastanti tra Riad e Abu Dhabi. I sauditi sostengono uno Yemen unito, anche se in realtà, con gli Houthi che mantengono in modo saldo il controllo del nordovest e di Sana'a, Riad si è concentrata principalmente - sintetizza il Wsj - sulla gestione dei conflitti interni tra le fazioni yemenite e sul controllo delle zone di confine da parte di proxy. Ora però, rilevano gli osservatori, il Consiglio di transizione del sud controlla buona parte dello Yemen meridionale. Mukalla è a quasi 500 chilometri a nordest di Aden, 'capitale' per le forze anti-Houthi in Yemen da quando gli Houthi hanno preso Sana'a più di 11 anni fa. Proprio gli Houthi hanno minacciato di attaccare un'eventuale presenza israeliana in Somaliland, che si trova in una posizione strategica sul Golfo di Aden. Nei mesi scorsi Israele ha colpito obiettivi in Yemen in risposta ad attacchi degli Houthi che affermavano di agire a sostegno dei palestinesi della Striscia di Gaza martellata dalle operazioni militari israeliane contro Hamas e altri gruppi, scattate dopo l'attacco in Israele del 7 ottobre 2023. E Israele "ha bisogno di alleati nella regione del Mar Rosso per molte ragioni strategiche, tra queste la possibilità di una futura campagna militare contro gli Houthi", ha spiegato il mese scorso l'Institute for National Security Studies, think tank israeliano, come rilancia la Bbc. Così il "Somaliland è un candidato ideale per una simile cooperazione perché può offrire a Israele un potenziale accesso a un'area operativa vicina alla zona di conflitto". Israele sta innanzitutto cercando di contenere l'influenza iraniana nella regione del Mar Rosso, è l'analisi di Cameron Hudson, analista esperto di Africa interpellato dalla rete britannica. "Il Mar Rosso è anche una via di transito per armi e combattenti - osserva - E' sempre stato fonte di sostegno e rifornimenti per i combattenti a Gaza. Quindi, avere una presenza, una presenza di sicurezza, una presenza di intelligence è utile per gli interessi di sicurezza israeliani".  
spettacoli

L'Anno che Verrà, da Sal Da Vinci a Patty Pravo: ecco il super cast su Rai 1

Sarà ancora la Calabria, per la terza volta consecutiva, la cornice del Capodanno di Rai1. La notte del 31 dicembre, 'L'Anno che Verrà' saluterà il 2026 in diretta dal lungomare di Catanzaro, su un palco descritto come "il più grande mai allestito" per l'evento. Alla conduzione, per il secondo anno, Marco Liorni, che guiderà il pubblico in oltre quattro ore di musica e spettacolo subito dopo il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica. Accanto a lui, una testimonial d'eccezione: la cantautrice Nina Zilli. Oltre a esibirsi con i suoi successi, Zilli vestirà i panni di inviata speciale, raccontando le bellezze della regione attraverso una serie di "cartoline" girate nei giorni precedenti. Il piatto forte della serata sarà, come da tradizione, un ricco parterre di artisti. Oltre a Nina Zilli, la lunga notte di Rai1 sarà animata dalle esibizioni di: Serena Brancale, Anna Oxa, Sal da Vinci, Orietta Berti, Cristiano Malgioglio, Rocco Hunt, Patty Pravo, Clementino, Neri per Caso, Settembre, Samurai Jay, Cecilia Gayle, Cugini di Campagna, Ice Mc, Ivan Cattaneo, Gazebo, Rosanna Fratello e Antonino. La big band diretta dal Maestro Stefano Palatresi suonerà dal vivo i più grandi successi di ieri e di oggi. Restano in forse, a causa di un'indisposizione legata a un virus, le presenze di Massimo Ranieri e Nino Frassica, la cui partecipazione sarà confermata a ridosso dell'evento, come è stato spiegato oggi durante la conferenza di presentazione, a Catanzaro. L'evento è il fiore all'occhiello della sinergia tra la Direzione Intrattenimento Prime Time della Rai, Rai Com, la Regione Calabria e la Fondazione Film Commission della Calabria. "L'accordo con la Rai non è solo il Capodanno, che è l'evento più importante, ma un progetto strategico," ha spiegato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. "Prevede che la Calabria sia raccontata nelle sue eccellenze in 50 trasmissioni del palinsesto Rai ogni anno. In tre anni hanno fatto 187 milioni di telespettatori". Per Occhiuto si tratta di un "investimento straordinario che ha fatto conoscere luoghi della Calabria che erano sconosciuti, perché questa regione è stata raccontata sempre per i problemi e mai per le straordinarie eccellenze che ha". Sulla scelta della location, ha aggiunto: "Quest'anno abbiamo voluto che il Capodanno si svolgesse a Catanzaro, sullo Ionio, dove, secondo me, c'è uno dei mari più belli del mondo. Iniziative del genere servono a costruire una maggiore consapevolezza dell'eccellenza che abbiamo". Entusiasmo condiviso dal sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita: "Per Catanzaro è una fine d'anno un po' speciale: abbiamo illuminato il ponte, domani verrà inaugurata la metro. Insomma, è uno slogan un po' facile, però 'andremo in metro al concerto della Rai'. Era una cosa impensabile un paio d'anni fa. Invertire la narrazione serve anche a dare fiducia, a dimostrare che le cose possono avvenire qua e che i progetti che iniziano si completano".  Per la Rai, l'appuntamento di fine anno è una tradizione irrinunciabile. "Ognuno di noi ha passato il Capodanno con un parente che ogni anno è dentro casa: la televisione, la Rai", ha affermato Williams Di Liberatore, Direttore Intrattenimento Prime Time. "Proprio perché è ospitato in famiglia, questo parente non può andare in pigiama, ma deve indossare l'abito più elegante. E quest'anno l'abito è fatto da un cast buono, un'organizzazione performante e una punta di diamante alla conduzione come Marco Liorni, una persona di grande caratura professionale e umana. Quando il 'sistema Paese' funziona, con televisione, amministrazioni e forze dell'ordine che vanno a braccetto, l'evento è un successo garantito". Visibilmente emozionato il conduttore, Marco Liorni: "È bello sentire che l'impatto della Rai valorizza l'immagine della Calabria. Andare sul territorio e sentire questa partecipazione è veramente importante". Sul cast, aggiunge: "È bello sentire, dietro le quinte, artisti di grandissima esperienza che sentono ancora le vibrazioni per questo palco. Quello di Capodanno non è un palco come gli altri, lo senti". Immancabile un riferimento al celebre fuori onda dello scorso anno. "Cosa ho imparato l’anno scorso? Che può succedere di tutto", ha scherzato il conduttore. "Un altro imprevisto che mi augurerei? La neve", ha concluso ridendo, prima di anticipare "un bel progetto per il 2026" di cui parlerà più avanti. Lo show, con la regia di Stefano Mignucci e le scene di Marco Calzavara, sarà trasmesso anche in diretta streaming su RaiPlay e in radiovisione su Rai Radio1, con Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola pronti a raccontare il backstage. Grazie a Rai Italia, gli auguri per il 2026 arriveranno anche a tutti gli italiani nel mondo. 
economia

Eurostar: sospesi tutti i treni tra Londra, Parigi, Amsterdam e Bruxelles. "Traffico in graduale ripresa dalle 15"

Tutti i treni tra Londra, Parigi, Amsterdam e Bruxelles "sono sospesi" fino a nuovo ordine. E' quanto ha annunciato oggi 30 dicembre Eurostar, la compagnia ad alta velocità che collega Londra a Parigi e Bruxelles attraverso il tunnel sotto La Manica, a seguito di un doppio incidente tecnico verificatosi nel tunnel sotto la Manica che coinvolge il gestore del tunnel Getlink. "Si è verificato un problema di alimentazione elettrica del tunnel sotto la Manica, seguito dall’arresto di una navetta shuttle all’interno del tunnel", ha spiegato una portavoce di Eurostar all’Afp, "il che comporta la sospensione, fino a nuovo ordine e in attesa dello sblocco della situazione, di tutti i collegamenti da e verso Londra". La società concessionaria e gestore del tunnel della Manica, Getlink, ha previsto una "graduale ripresa" del traffico ferroviario a partire dalle 15 ora francese, stando a quanto dichiarato da un portavoce della società all'Afp. "Questa mattina si è verificato un incidente legato a un'interruzione di corrente che ha interessato i treni nel tunnel e che ha richiesto un intervento tecnico, attualmente in corso, sui cavi", ha spiegato il portavoce. 
spettacoli

Grande Fratello Vip, da Ventura a Hunziker: chi condurrà dopo terremoto Signorini?

Chi condurrà la prossima edizione del Grande Fratello Vip? Il futuro del reality show di Canale 5 è tutto da scrivere dopo l'autosospensione di Alfonso Signorini da Mediaset. La decisione del conduttore, arrivata in seguito alle accuse mosse da Fabrizio Corona e all'attenzione della procura di Milano, apre ufficialmente la corsa alla successione per uno dei programmi di punta del Biscione, il cui ritorno in onda è previsto per marzo 2026. Mentre la partenza del programma non sembra al momento in discussione, si è ufficialmente aperto il toto-nomi per il nuovo timoniere. Secondo le prime indiscrezioni, sarebbero due i profili favoriti. Il primo è quello di Ilary Blasi, che rappresenterebbe un ritorno alle origini dopo aver già condotto il Grande Fratello Vip dal 2016 al 2018. Il secondo nome forte è quello di Michelle Hunziker, volto di punta della rete e nome ricorrente nelle preferenze del pubblico e dei vertici. Ma la rosa dei candidati è più ampia. In lizza ci sarebbero anche Myrta Merlino e Veronica Gentili, quest'ultima reduce dalla conduzione de 'L'Isola dei Famosi', format che Pier Silvio Berlusconi non ha rinnovato per la prossima stagione. Non si esclude nemmeno l'ipotesi Simona Ventura, che ha da poco concluso la sua esperienza al timone del Gf (Nip) che potrebbe traghettarla verso la conduzione della versione 'celebrity'. Al momento, dai vertici di Cologno Monzese non trapela alcuna conferma ufficiale. 
economia

Fisco, lavoro, pensioni: tutte le misure della Manovra 2026

Fisco, lavoro, imprese, famiglie, le pensioni ma anche l'oro e i pacchi postali: è arrivato oggi martedì 30 dicembre il via libera finale alla Camera alla manovra da 22 miliardi con 216 sì, 126 voti contrari e 3 astensioni.  E sul mese in più per andare in pensione dal 2027 ed allineare le soglie all'aspettativa di vita arriva il commento a caldo del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti: "Nel corso del 2026, se le cose continueranno andare bene sui conti pubblici come sono andati fino a oggi, cercheremo anche di ridurre quel mese in più che partirebbe dal 2027".  TAGLIO TASSE CETO MEDIO - Misura 'regina' del ddl dal valore di circa 3 mld di euro, è la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro. Secondo step del percorso avviato lo scorso anno con il taglio delle tasse per i redditi più bassi nel quadro della riforma fiscale, il nuovo beneficio varia da un minimo di 40 euro l'anno ad un massimo di 440 euro annui. Oltre i 200mila euro si azzera.  ROTTAMAZIONE QUINQUES - Con la manovra parte una nuova stagione di pace fiscale. Con la rottamazione quinques nell'arco di 9 anni, con 54 rate bimestrali, sarà possibile rottamare le cartelle del periodo compreso tra il 2000 e il 2023 derivanti dall'omesso versamento di imposte o contributi previdenziali. Il tasso di interesse sulle rate sarà al 3%. ORO - E' norma la proposta di FdI che attribuisce la proprietà delle riserve auree conservate da Banca d'Italia al popolo italiano. PACCHI - Scatta il contributo di due euro sui pacchi postali in arrivo da paesi extra Ue di un valore entro i 150 euro. SCUOLE PARITARIE E BONUS LIBRI - Stop Imu sulle scuole paritarie che prevedono un corrispettivo medio per le famiglie inferiore al costo medio per studente. Voucher da 1500 euro per i figli alle scuole medio o liceo per le famiglie con Isee entro i 30mila euro. BANCHE E ASSICURAZIONI - Ammonta a oltre 12 miliardi di euro il contributo totale da banche e assicurazioni, un miliardo in più rispetto a quanto inizialmente previsto nello schema del governo. Nel dettaglio per le banche cala la percentuale di deducibilità sulle perdite pregresse delle banche, passando dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027 e dall'aumento dell'Irap del 2% si escludono i soggetti con minore base imponibile e si introduce una franchigia di 90mila euro applicabile sulla maggiore imposta dovuta (+2%) solo per i periodi d'imposta 2027 e 2028. Si prevede inoltre il versamento come acconto dell'85% del contributo sul premio delle assicurazioni dei veicoli e dei natanti dovuto per l'anno precedente. RC AUTO - Sale al 12,5% l'aliquota sulla polizza rc auto per i rischi di infortunio al conducente e rischi di assistenza stradale per i contratti assicurativi stipulati o rinnovati a decorrere dal primo gennaio 2026. TOBIN TAX - Da gennaio l’aliquota dell’imposta sulle transazioni finanziarie passa dallo 0,1% allo 0,2% se la cessione avviene su mercati regolamentati e dallo 0,2 allo 0,4% negli altri casi. Sale dallo 0,02% allo 0,04% l’aliquota sulle negoziazioni ad alta frequenza. DIVIDENDI HOLDING - L'accesso al regime di esclusione è previsto solo con partecipazione diretta nel capitale superiore al 5% o di valore fiscale superiore a 500mila euro. BUONI PASTO - Sale da 8 a 10 euro la soglia di esenzione fiscale per i buoni pasto elettronici.  IMPRESE, TRANSIZIONE E ZES - Prorogate al 30 settembre 2028 le agevolazioni per le imprese che investono in beni strumentali, nuovi materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica o digitale in chiave Transizione 4.0 o 5.0. La misura è maggiorata del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro in relazione "agli investimenti in beni prodotti in uno degli Stati membri dell'Unione europea" o in Stati aderenti all'Accordo sullo spazio economico europeo, effettuati dall'1 gennaio 2026 al 30 settembre 2028. Arrivano 1,3 miliardi per il credito d'imposta Transizione 4.0, i cui fondi sono andati esauriti; e 532,64 milioni per le aziende che hanno fatto domanda per il credito d'imposta per la Zes unica. RITENUTA ACCONTO IMPRESE - Ritenuta d'acconto per le imprese dal 2028 con un'aliquota ridotta dello 0,5%, che sale all'1% dal 2029. LAVORO, BENEFICI RINNOVI - Estesi ai contratti rinnovati nel 2024 i benefici della tassazione agevolata al 5% sugli incrementi retributivi corrisposti dal primo gennaio 2026, con platea di beneficiari ampliata ai redditi fino a 33mila euro. UTILI LAVORATORI - Prorogata anche per il 2026 l'esenzione del 50% dei dividendi corrisposti ai lavoratori e derivanti da azioni attribuite in sostituzione di premi di risultato entro il limite di 1.500 euro annui. UN MESE IN PIU' PER ANDARE PENSIONE DA 2027 - La manovra allinea gradualmente nell'arco di un biennio i requisiti per la pensione di vecchiaia all'allungamento dell'aspettativa di vita. Invece di 67 anni e tre mesi in più tout court, il ddl impone solo 1 mese in più nel 2027 e tre mesi in tutto dal 2028.  STOP ANTICIPO PENSIONE CON PREVIDENZA COMPLEMENTARE - Stop alla possibilità di accedere alla pensione anticipata di vecchiaia cumulando la rendita dei fondi complementari. MENO FONDI PER PRECOCI - Aumentano i tagli all’anticipo pensionistico per i lavoratori precoci, cioè coloro che hanno raggiunto almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età. Il taglio ammonta a 20 milioni dal 2027, a 60 milioni dal 2028 e a 90 milioni dal 2029 al 2032, mentre per il 2033 la riduzione sarà di 140 milioni di euro e 190 milioni dal 2034. TFR - Dal primo gennaio obbligo di versamento del Tfr al Fondo Inps anche per le aziende con 50 dipendenti. Dal 2032 le maglie si ampliano ancora includendo nell’obbligo di versamento le imprese con numero pari o superiore a 40 dipendenti. TFR NEOASSUNTI - Adesione automatica alla previdenza complementare per i neo assunti del settore privato da luglio 2026. Entro sessanta giorni dall'assunzione il lavoratore può comunque optare per la rinuncia all'adesione automatica. PONTE STRETTO - Vengono rifinanziati gli stanziamenti relativi al Ponte sullo Stretto di Messina, "alla luce dell’aggiornamento dell’iter amministrativo e del non perfezionamento degli impegni relativi alle somme iscritte in bilancio nell’anno 2025 in conto residui rinvenienti dall’anno 2024, prevedendo un incremento delle risorse negli anni 2032 e 2033 tali da lasciare inalterato il valore complessivo delle somme autorizzate". PIANO CASA - Le risorse per il Piano casa in manovra calano a 200 milioni nel biennio 2026-2027 (100 milioni l’anno). AFFITTI BREVI - Aliquota al 21% sulla prima casa in affitto inferiore a 30 giorni e al 26% sulla seconda; oltre i due immobili diventa reddito di impresa.  ISEE E CASA - Sale a 200mila euro il limite del valore della casa per l'esclusione dall'Isee per le abitazioni delle famiglie residenti nelle città metropolitane (Roma Capitale, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Sassari). RAI - Oltre 10 milioni di sforbiciata per la Rai. FONDI UE - Il Fondo per lo sviluppo e la coesione viene ridotto di 300 milioni di euro per il 2026 e di 100 milioni per ciascuno degli anni 2027 е 2028. 
cultura

'Fiducia' Parola dell'Anno 2025 supera 1 milione di interazioni

La parola "Fiducia", eletta Parola dell'Anno 2025 dalla Treccani, ha superato il traguardo di un milione di interazioni tra portale, social e newsletter. "Un risultato che testimonia l'interesse crescente del pubblico, con un coinvolgimento particolarmente forte da parte delle generazioni più giovani", fa sapere l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, che nel corso del 2025 ha celebrato i cento anni dalla fondazione. Secondo quanto comunicato dall'Istituto, ragazzi e ragazze hanno letto, commentato, condiviso e rimesso in circolo il termine con curiosità, spirito critico e attenzione, contribuendo a rendere "Fiducia" non solo una parola di attualità, ma un concetto vivo che attraversa età, linguaggi e piattaforme diverse. "Quando una parola attraversa età, linguaggi e piattaforme diverse, non è solo attuale: è viva", si legge nella nota Treccani pubblicata sui social. L'Istituto ringrazia tutti coloro che hanno partecipato, sottolineando come l'interesse dei giovani dimostri che "il futuro è già presente". (di Paolo Martini) 
economia

Barbaro: "Erogazione ottava rata del Pnrr è notizia importante"

“L’erogazione effettiva dell’ottava rata del Pnrr italiano è una notizia importante che conferma la serietà del lavoro fatto dal governo Meloni per rispettare il cronoprogramma e mettere a terra tutte le risorse disponibili del dispositivo di ripresa e resilienza. Ancora una volta va riconosciuto il merito di tutte le strutture e amministrazioni che continuano a sostenere in modo egregio questa sfida del Paese che ci pone primi tra i partner europei". Lo dichiara il sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica Claudio Barbaro. "In particolare, dal punto di vista ambientale e della sicurezza energetica – continua - grazie ad esempio a interventi focalizzati su economia circolare, risorse idriche, modernizzazione digitale, fonti rinnovabili e lotta alla povertà energetica, va un plauso agli uffici del dipartimento Pnrr del Mase, che hanno saputo gestire ancora una volta con strategia e impegno i compiti assegnati per una trasformazione eco-energetica giusta, pragmatica e realmente capace di generare uno sviluppo sostenibile ed efficace”.  “Questo traguardo rappresenta non solo un avanzamento significativo nel percorso di attuazione del Piano, ma anche una conferma della solidità dell’impianto complessivo e della capacità del Paese di rispettare gli impegni assunti a livello europeo. È un risultato che mette in evidenza, in particolare, la qualità degli investimenti attualmente in fase di realizzazione”, conclude Barbaro. 
internazionale/esteri

Iran, la protesta di allarga agli atenei: scendono in piazza gli studenti

Gli studenti universitari iraniani si sono uniti alle manifestazioni in corso contro il governo in Iran, partendo dai loro atenei e scendendo in piazza nella capitale Teheran e a Isfahan, nel centro del Paese. Lo riferiscono i media locali, mentre sui social sono stati condivisi video delle proteste partite dalle università. L'agenzia di stampa Ilna ha precisato che la protesta si è allargata ''a Teheran nelle università di Beheshti, Khajeh Nasir, Sharif, Amir Kabir, Scienza e Cultura, l'Università delle Scienze e delle Tecnologie, oltre che l'Università di Tecnologia di Ispahan". L'account di Iran International ha condiviso la protesta studentesca in diverse importanti università di Teheran. Alla Sharif University, ad esempio, gli studenti hanno cantato "né Gaza né Libano, la mia vita per l'Iran". Gli studenti dell'Università di Tecnologia di Isfahan hanno invece intonato: "L'iraniano muore, ma non accetta l'umiliazione", unendosi al più ampio movimento contro le difficoltà economiche e la repressione.