Le esperienze fondamentali da non perdere in Marocco
Viaggiate verso il Regno del Marocco ed entrerete in contatto con migliaia di anni di storia che coesistono con lo stile di vita frenetico del nuovo millennio. Il Marocco unisce vecchio e nuovo con freschezza: dalle antiche medine e dai dialetti arabi fino a città caotiche come Tangier e alla magia del cinema moderno nei set cinematografici sul deserto.
Il Marocco rimane in cima al continente africano, proprio accanto alla penisola iberica. Inoltre, è il confine occidentale della regione del MENA (Medio Oriente e Nord Africa), per questo il significato del nome. Marocco significa “l’ovest”, e allo stesso modo il paese è l’unione di culture che si intersecano e geografia che si scontra in questo angolo del mondo. Sia che sia la vostra prima volta nel Regno dell’ovest o che ci stiate ritornando, troverete sempre qualcosa di nuovo da provare. Ecco 10 tra le nostre esperienze preferite in assoluto.
Gli appassionati di outdoor ameranno le montagne, le spiagge e i deserti
Se siete il tipo di viaggiatore che privilegia le meraviglie naturali, il Marocco ha un vasto numero di regioni da esplorare, dalla catena montuosa dell’Atlante fino all’arco di roccia di Legzira Beach. Potrete andare a caccia di fossili nel Sahara dell’ovest o osservare gli ecosistemi unici dell’oasi vicino Ouarzazate, a sud.
Ripercorrete i passi del semi-dio greco nelle Grotte di Ercole vicino a Gibilterra o dirigetevi verso la Grotta di Friourato per tuffarvi in un fiume sotterraneo nel parco nazionale di Tazekka a est di Fez. Vedrete di tutto: da capre appollaiate in alto sugli ulivi fino a Cactus Thieman, la più grande fattoria di cactus del mondo a nord di Marrakech.
Le splendide tombe del Marocco
Il Marocco è stato casa dell’umanità per gli ultimi 300.000 anni e, com’era prevedibile, questa lunga storia ha portato alla costruzione di molte tombe e cimiteri che meritano una visita. Alcuni sono molto sofosticati e belli, come le lussuose Tombe Saadiane o il Mausoleo di Mohammed V e il Mausoleo di Moulay Ismail, recentemente restaurato. Altri, come le rovine del XIV secolo delle Tombe Merenidi o il cimitero di Miaara – il più grande luogo di sepoltura ebraico in Marocco – sono posti affascinanti per imparare di più sul passato del Marocco e le molteplici culture.
Antiche rovine
Mentre città come Tangier e Rabat vantano meraviglie contemporanee come uno dei più rapidi treni ad alta velocità in Africa e il museo di arte moderna Mohammed VI, non potrete mai sfuggire dal passato in Marocco. Non lontano dalla città di Meknès troverete le rovine romane di Volubilis, una città precedente, risalente a circa il II sec d.C che adesso è patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.
Volubilis è uno tra i molti tesori archeologici che spuntano fuori da ogni angolo in tutto il paese, come l’insediamento fenicio di Lixus, che risale al VII sec. Lo storico romano Plinio sosteneva che Lixus fosse la sede del mitologico giardino delle Esperidi, dove secondo il mito Ercole rubò le mele d’oro della conoscenza.
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Le medine del Marocco
Anche se non avete mai visitato il Marocco, avete probabilmente sentito parlare delle medine, ovvero i quartieri storici più antichi di molte città in tutto il mondo arabo. Mettere piede in una medina è come fare un viaggio indietro nel tempo, sebbene questi quartieri siano ancora parte integrante della vita quotidiana in Marocco.
La medina di Fez, conosciuta anche come Fes Al Bali, è sede di moschee, edifici antichi e dell’università di Kairaouine. Kairaouine è uno dei più antichi istituiti di istruzione superiore nel mondo, ed è in funzione continuativamente dall’anno 859. Sebbene non sia l’unico distretto storico della città o persino del Marocco, la medina medievale di Fez è patrimonio mondiale dell’Unesco e per ottimi motivi.
Lo sono anche le medine di Tetouan e Marrakech, che hanno entrambe il loro fascino. Tetouan è rimasta intatta nel tempo e ha legami con l’Andalusia spagnola, mentre la medina di Marrakech viene chiamata alcune volte “La città rossa” per i suoi muri di un caldo color ocra.
Forse la medina più suggestiva in Marocco è quella di Chefchaouen – un labirinto di pareti blu vibrante situato in campagna vicino alle montagne del Rif. Indipendentemente da quale medina scegliate, trovare la kasbah (una fortezza situata nella zona centrale) è più facile che individuare una via d’uscita.
Le moschee marocchine
Le moschee storiche del Marocco sono gioielli dell’architettura oltre a centri della vita spirituale e comunitaria. La moschea di Hassan a Casablanca, per esempio è una delle più grandi moschee del mondo ed è costruita sia sulla terra che sul mare.
La Moschea Spagnola di Chefchaouen fu costruita, come suggerisce il nome, dagli spagnoli durante il periodo di colonizzazione negli anni ’20, ma la moschea venne abbandonata rapidamente dopo la sua costruzione. Oggi funge soprattutto da punto di riferimento per le escursioni da cui si vede al meglio la città blu.
Un’altra moschea quasi abbandonata è la torre di Hassan a Rabat. Il minareto del XII secolo doveva far parte della più grande moschea del mondo, ma il progetto non venne mai terminato. Persino l’università di Kairaouine a Fez ha una moschea che fa parte del campus storico. Mentre l’ingresso in molte moschee attive è vietato ai non-musulmani, ci sono un’infinità di moschee antiche o incomplete in Marocco che sono aperte ai turisti e ospitano storie che vale la pena scoprire.
La musica Gnawa
Originariamente dell’Africa dell’est, la musica Gnawa è un genere musicale che induce uno stato di trance che sembra sia spirituale che organico. I musicisti gnawa sono artisti rispettati che incorporano la poesia e la danza nelle loro commoventi performance. La musica porta le folle nella piccola città di Essaouira ogni anno al Gnawa World Music Festival. L’evento è un must per chi cerca occasioni per creare una connessione profonda con la natura e con gli altri attraverso l’arte.
Atlas Film Studio
A Ouarzazate, Atlas Film Studio, è il più grande studio cinematografico del mondo, dove cimeli di Star Wars, La Mummia e il Gladiatore si consumano per il sole del deserto. I cinefili ameranno la possibilità di visitare location di film di successo dai classici come Casablanca al Trono di Spade. Persino la serie di film dei Pirati dei Caraibi è stata girata qui, dove veri pirati barbari un tempo salpavano regolarmente dalla costa africana attraverso l’Atlantico e viceversa.
Souk e hammam
Secondo una tradizione antica quanto le medine del Marocco, i venditori si radunano ogni giorno in mercati chiamati souk per vendere di tutto da prodotti freschi alla carne, pelli e decorazioni per la casa. In alcune città, come Marrakech, ci sono sterminati souk specifici per ciascuna categoria di oggetti, da tappeti a ciabatte fino a spezie e oggetti in metallo.
Mentre i souk sono sparsi per ogni città e si possono trovare nella maggior parte delle medine, l’Habous Market (conosciuto anche come Nuova Medina) a Casablanca è uno dei più conosciuti. Qui gli artigiani allestiscono negozi pieni di prodotti fatti a mano. Non molto lontano da loro, olive speziate profumano l’aria e appena dietro gli olivi vi attendono altre delizie.
Dopo aver contrattato nei souk, dirigetevi verso uno dei bagni pubblici conosciuti come hammam. Questa tradizione risale al VI secolo e sopravvive ancora in Marocco. C’è un ampio range di hammam che vanno dal lusso ai bagni da tutti i giorni. Gli hammam sono divisi tra uomini e donne e solitamente si avvalgono di personale per esfoliare e massaggiare i clienti con un lavaggio approfondito con un sapone particolare. Dal momento che ci sono così tanti hammam, è meglio chiedere a una guida o a qualcuno del posto per un consiglio nella città o nel quartiere in cui state alloggiando.
Il famoso tè alla menta marocchino
Fuori dal paese, la scritta tè alla menta del Marocco viene appiccicata su innumerevoli etichette di bustine da tè, sebbene questo elisir fumante sia una bevanda quasi completamente diversa. Invece di essere servito in una tazza, il tè marocchino riscalda bicchieri di vetro trasparente che rifrangono le foglie verde scuro appena colte, le erbe e i fiori. Un’ordinazione standard contiene una generosa cucchiaiata di zucchero, ma molto probabilmente ci si possono aspettare un paio di cubetti di zucchero accanto al piattino.
Imparate il darija
L’arabo marocchino viene generalmente considerato come uno dei dialetti più difficili di tutta la lingua, forse perché è così inframmezzato da un mix vertiginoso di francese, spagnolo e amazigh. Persino sotto il termine generico di darija, ci sono molti sottodialetti parlati nelle diverse regioni della nazione.
Il darija è meno comune per iscritto ma è più che usato nelle conversazioni di tutti i giorni. Per muovervi nei souk marocchini, bar e locali commerciali, è meglio imparare un po’ di darija per un’esperienza più autentica e appagante in Marocco. Corsi sono disponibili nelle scuole di lingua arabe, sebbene impararlo mentre siete lì contribuirebbe anche a creare ricordi indimenticabili.