Una settimana tra le città delle Alpi orientali

Non ci si pensa, ma la catena montuosa delle Alpi si estende particolarmente verso nord-est, andando a lambire Vienna, nel cuore dell’Europa centro-orientale. Oltre il Friuli e le località austriache più blasonate come Kitzbühel e Klagenfurt, c’è tutto un universo fatto di vette innevate e alture dolci e vitate con attrattive enogastronomiche di primo livello, ma anche di grandi e piccole città dall’elevatissimo valore culturale. 

La Loggia del Lionello a Udine ©Cenz07/Shutterstock
La Loggia del Lionello a Udine ©Cenz07/Shutterstock
Pubblicità

Udine

Udine è una delle città principali del Friuli, ma conserva in parte l’aspetto di un borgo, pur pieno di osterie, pub, taverne e ristoranti, poli commerciali e locali alla moda. Negli edifici più importanti si avverte l’influenza del gotico veneziano – i palazzi sfoggiano loggiati e bassorilievi con leoni marciani –, ma questo non intacca la sua caratteristica anima da borgo medievale.

Facilmente visitabile a piedi, Udine è una città tutto sommato piccola, che si offre a misura d’uomo ma senza attitudini provinciali, anzi, con ambizioni da grande città europea. E infatti ospita non solo gli affreschi di Tiepolo (al Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo), ma anche una delle gallerie di arte moderna più importanti d’Italia (Casa Cavazzini).

Non perdetevi una passeggiata in Piazza della Libertà, da alcuni definita la più bella piazza veneziana sulla terraferma, dove la Loggia del Lionello, un porticato in pietra bianca e rosa, richiama il gotico veneziano e sorregge un magnifico edificio con finestre ad archi trilobati; la semplicità della loggia è la sua arma vincente: posizionandovi al centro dell’atrio, potrete scattare fotografie magnifiche praticamente in ogni direzione.

Di fronte, dall’altra parte della piazza, la cinquecentesca Loggia di San Giovanni, con i suoi archi a tutto sesto, ospita la cappella dedicata ai caduti per la patria ed è sormontata dalla Torre dell’Orologio, sotto la quale, nel Medioevo, si apriva il principale portone d’accesso al castello. Nel weekend, la movida udinese può essere instancabile: attorno a Piazza San Giacomo, faticherete a trovare posto a sedere nei locali. 

Leggi anche:

Gorizia

Vi basterà una breve passeggiata attorno a Piazza della Vittoria per cogliere l’anima multiculturale di Gorizia. Sedetevi in un bar e ascoltate il vociare delle persone: oltre al friulano, orgoglio della regione, sentirete parlare sloveno – il trilinguismo regna sovrano in tutti i locali e gli uffici pubblici.

Il panorama sulla città è dominato dallo splendido castello medievale, che si eleva sopra la piazza, dove il barocco goriziano rimanda agli antichi fasti asburgici. Dal Borgo Castello, vi renderete conto della posizione strategica di Gorizia, sorta in una vallata tra i monti, da cui era possibile controllare la zona, e in prossimità dell’Isonzo, che segnava un confine geografico importantissimo.

Il cuore della vita cittadina si sviluppa tra la piazza, Via Roma e Corso Verdi, dove è concentrata la maggior parte dei locali e ristoranti. Una delle strade più antiche del centro storico è Via Rastello, fiancheggiata da botteghe d’epoca un tempo molto attive, che oggi sono sovente ‘riaperte’ in occasione di eventi particolari. Il nome Rastello sarebbe la forma antica di ‘rastrello’, vocabolo che indicava il cancello che un tempo si calava di notte davanti alle porte delle città; in effetti, in epoca medievale, un cancello nella via chiudeva il passaggio tra la cittadella e la campagna che ancora ricopriva l’area, oggi parte del comune di Gorizia.

Pubblicità
Il Faro della Vittoria a Trieste ©Mazur Travel / Shutterstock.com
Il Faro della Vittoria a Trieste ©Mazur Travel / Shutterstock.com

Trieste

Trieste e il Carso triestino sono la virgoletta a nord-est dell’Italia, una sorta di dito indice che punta alla regione insinuandosi fra l’area mediterranea, il mondo balcanico e la Mitteleuropa. Questo mix di influenze è particolarmente evidente a Trieste, città ricca di suggestioni e coacervo di storie, culture e confessioni religiose, dominato dall’emblematico Faro della Vittoria: un concentrato urbano d’Europa che potrebbe farla individuare come un luogo di sintesi culturale del continente.

Nel brandello d’Istria in territorio italiano, ossia la zona di San Dorligo della Valle, si trovano i bellissimi paesaggi della Val Rosandra, adatta a quiete passeggiate nella natura, tra freschi torrenti provvidenziali nella stagione estiva. L’altra metà del cuore dei triestini è il Carso, altopiano aspro e spazzato dai venti, terra di osterie e vigneti, grotte giganti e paesi di roccia, tiepido sole e sferzante bora, che s’innalza alle spalle della città e ne costituisce il necessario contraltare.

A suo modo, con le tradizioni miste, il confine linguistico quasi impercettibile e le ferite della seconda guerra mondiale ancora dolenti, il Carso continua a parlare non solo di sé e di Trieste, ma di tutta l’Europa.

Leggi anche:

Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Lubiana

Nel corso di tutta la sua storia, Lubiana è stata sempre pervasa dall’atmosfera rilassata da cittadina, più che da quella di una metropoli in espansione, e la sensazione che dà oggi è ancora quella. La sua grande fortuna è stata quella di aver dato i natali all’architetto e urbanista Jože Plečnik (1872-1957), che fu anche uno dei primi maestri dello spirito minimalista.

A partire dai primi anni ’20 del Novecento, Plečnik trasformò quasi da solo la fisionomia barocca e secessionista della città, arricchendola di elementi neoclassici d’ispirazione greca e romana, combinati con motivi tipici del patrimonio bizantino, islamico e dell’antico Egitto. Impreziosì quindi Lubiana di ponti ed edifici magnifici, colonnati, piramidi e lampioni eleganti, che ne fecero una vera e propria opera d’arte; sulla sua scia anche Ivan Vurnik, creatore del celebre Palazzo della Zadružna Gospodarska Banka.

Forse ispirati dal suo lavoro, negli ultimi anni gli urbanisti hanno compiuto passi ulteriori per accrescere il fascino e la bellezza della città. Per esempio, hanno limitato il traffico automobilistico in centro e riservato a pedoni e ciclisti le verdi rive del fiume Ljubljanica. Hanno inoltre avviato politiche ambientali e sostenibili, che fanno ormai testo in Europa e che nel 2016 hanno procurato a Lubiana il riconoscimento di ‘capitale verde’ da parte della Commissione Europea. Allo stesso tempo, hanno resistito alla tentazione di tirare perfettamente a lucido tutti gli edifici storici. Il risultato è il luogo rilassato, gradevole, ricco d’atmosfera e vivibile di oggi: un interessante modello che induce i visitatori a chiedersi, stupiti, perché mai ogni città della terra non cerchi di fare come Lubiana.

Il lago di Wörthersee ©Christopher Moswitzer/Shutterstock
Il lago di Wörthersee ©Christopher Moswitzer/Shutterstock

Klagenfurt e Wörthersee

Klagenfurt è una città vivace, gradevole e soleggiata, con un centro (Inner Stadt) compatto, da cui è facile raggiungere i paesini che sorgono sulle sponde del bellissimo Wörthersee e nei suoi dintorni. Sorprendentemente piena di vita tutto l’anno, anche grazie alla presenza dell’università, con il suo grande lido costituisce il principale punto di riferimento per i divertimenti estivi. La rete dei trasporti la rende inoltre la base migliore da cui partire alla scoperta di tutta la Carinzia.

All’estremità occidentale della cittadina, la vasta distesa verde dell’Europapark e lo Strandbad, il più grande complesso balneare dell’Austria, sulle sponde del Wörthersee, sono il fulcro di numerosi divertimenti acquatici e il posto migliore dove portare i bambini. La principale attrazione del parco è Minimundus, un ‘mondo in miniatura’ che ospita circa 140 riproduzioni in scala 1:25 di alcuni degli edifici più famosi del mondo.

Pubblicità

Graz

Graz, seconda città dell’Austria per numero di abitanti, è anche la più tranquilla, capace di conquistare subito con i suoi spazi verdi, i tetti rossi e il fiume che l’attraversa al centro. Il suo elemento più caratteristico è lo Schlossberg, un’altura su cui svetta la Uhrturm (Torre dell’Orologio), collegata al centro da una scalinata, Schloss Eggenberg, elegante palazzo barocco oggi Patrimonio UNESCO, fu costruito nel 1625 da Giovanni Pietro de Pomis per Johann Ulrich von Eggenberg ed è visitabile solo con una guida, che vi racconterà le storie degli ambienti, degli affreschi e della stessa famiglia Eggenberg. 

Leggi anche:

Vienna

Facciate barocche, maestosi palazzi imperiali, stradine acciottolate, straordinari musei d’arte, raffinati Kaffee­häuser (caffè) e accoglienti Beisln (bistrò) con interni in legno, che servono sostanziose Wienerschnitzel (cotolette di vitello impanate e fritte), Tafelspitz (bollito di manzo) e Gulasch, oltre a un patrimonio musicale immenso: molti dei luoghi d’interesse più famosi di Vienna sorgono lungo la magnifica serie di viali chiamata Ringstrasse, che circonda la Innere Stadt, o all’interno di questo perimetro, incluso il monumentale complesso della Hofburg.

Nel cuore della Innere Stadt, svetta l’imponente Duomo di Santo Stefano, lo Stephansdom. Appena fuori dalla Ringstrasse si trovano alcuni musei eccezionali, tra cui il Kunsthistorisches Museum Wien e il gruppo di musei che formano il MuseumsQuartier, mentre fra le attrattive più lontane dal centro figurano due sontuosi palazzi, lo Schloss Schönbrunn e lo Schloss Belvedere, oltre ai boschi e ai prati del Prater, su cui si staglia l’iconica ruota panoramica di Vienna, la Riesenrad.

Pubblicità

Leggi anche:

Guide e prodotti consigliati:

Guida di viaggio

Alpi On the Road

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Austria Friuli-Venezia Giulia Slovenia
Condividi questo articolo
Pubblicità