Alla scoperta di una capitale d’Europa: cosa vedere a Trieste in un giorno

Mix fra ordine asburgico, languore mediterraneo e note orientali, Trieste è la città della più grande piazza aperta sul mare d’Europa, Piazza Unità, del Castello di San Giusto che domina il golfo, dei vicoli marinari della zona Cavana, del Castello di Miramare, residenza da sogno e del Molo Audace, che ‘con audacia’ si protende nel mare sfidando la bora. Come in un gioco a incastri, per un molo proteso nell’acqua c’è un canale che si insinua tra le case del Borgo Teresiano, l’ingrandimento settecentesco della città che è assolutamente una delle 10 cose da vedere a Trieste e che, soprattutto se vi capita di arrivare in treno, è una sorta di biglietto da visita di questa città. Qui le barchette placidamente intente a dondolare sulla acque del Canal Grande hanno come quinta il profilo della Chiesa serbo ortodossa di San Spiridione, non lontano sorgono la Sinagoga (la più grande d’Italia dopo quelle di Roma) e la Chiesa di San Nicolò, di rito greco. Un miscuglio di culture e il frutto aspro e dolce di una lunga storia che fanno di Trieste una capitale d’Europa perfetta da vedere in un giorno.

barchette nel canal grande a Trieste
Le barchette placidamente intente a dondolare sulla acque del Canal Grande ©leoks
Pubblicità

Stretta tra il Carso, sul quale svetta il Faro della Vittoria che veglia sul porto, e il mare, Trieste è una città da visitare a piedi e alla quale dedicare calma e tempo. Con Napoli, è una delle città italiane maggiormente legate al caffè, anche in virtù del porto che è stato per secoli l’hub marittimo principale dell’Impero Asburgico. Infilatevi subito in uno dei caffè storici di Trieste per concedervi il piacere di un nero, ovvero un caffè liscio, un capo, cioè un macchiato, un capo in b, servito nel bicchiere di vetro, o un cafelate, un cappuccino. Al celebre Caffè degli Specchi in Piazza Unità (ma ce ne sono molti: il Caffè Tommaseo sulla riva, il Caffè San Marco rifugio di irredentisti, il Caffè Torinese…) pianificate la vostra visita che potrà proprio partire da qui.

Leggi anche:

Cosa vedere nel centro di Trieste

Piazza Unità si stende davanti al Palazzo del Municipio, un tempo residenza reale, come una grande terrazza sul mare, con al centro, arretrati rispetto alla riva, la Fontana dei Quattro continenti (1751) e il Monumento a Carlo VI (1728), l’imperatore che, con la dichiarazione del porto franco, favorì il consistente sviluppo economico di Trieste. Una sequenza di meravigliosi palazzi occupa gli altri lati della piazza che attraverserete in direzione sud ovest per un viaggio a ritroso nella storia della città. Le vie ampie e rettilinee da città mitteleuropea lasciano il posto ai vicoli di un borgo marinaro, la parte più vecchia della città che si sviluppa attorno a Piazza e Via di Cavana. Come ogni retroporto che si rispetti, fino a non molto tempo fa era un luogo malfamato, oggi invece è una delle zone più tranquille e caratteristiche della città vecchia, dove convivono l’anima popolare legata alle tradizioni e lo spirito più moderno di Trieste, negozietti di frutta e verdura e locali particolari, tanti con i tavoli all’aperto, e un po’ di movimento la sera.

Pubblicità
Veduta del castello di Miramare
Il rapporto dei triestini con il mare è molto stretto e sentimentale ©RossHelen

Il Colle di San Giusto e i monumenti più antichi di Trieste

Come preannunciano le testimonianze romane alle sue pendici, ad esempio il Teatro Romano, che si affacciava sul mare oggi occupato dal Piazza Unità, il colle fu il nucleo primitivo dell’antica Tergeste, per quanto oggi sia sicuramente più evidente il retaggio dell’epoca medievale. Da qui iniziò la costruzione della città, quando fu colonizzata nel II secolo a.C. dai romani. Tutti i maggiori edifici civili, il foro, la basilica civile e i templi, erano qui. L’Arco di Riccardo, schiacciato tra le case, sembra dare ufficialmente ingresso al nucleo più antico e, fra strade tortuose e ripide, si raggiunge la Cattedrale di San Giusto, annunciata dall’enorme rosone gotico e dalle figure di epoca romana inserite sul portale. Alla sua sinistra il Campanile sorge sui resti di un propileo romano e oltre si trovano le rovine del Foro al cospetto del Castello di San Giusto, museo e luogo panoramico eccezionale. 

Ridiscendendo il colle le scelte possibili sono molte, fra eccezionali musei come il Museo Revoltella o il Museo Sartorio, oppure una passeggiata attraverso il bel parco delle Rimembranze, che occupa un crinale del colle, verso il centro. Ma se la vista dal Colle vi ha ammaliato con il blu del mare, potreste aver voglia di fare già un bagno e le possibilità sono diverse, anche senza uscire dalla città.

Guide e prodotti consigliati:

Capitolo PDF

Trieste e il Carso

Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Dove andare al mare a Trieste

Il rapporto dei triestini con il mare è molto stretto e sentimentale, tanto che non ha bisogno di spiagge. Anche senza recarsi nei luoghi deputati per bagno e tintarella, ovvero a Barcola e Miramare, dove si fa il bagno tuffandosi direttamente dal lungomare, è possibile fruire appieno del mare direttamente nel centro della città. I bagni urbani sono infatti una caratteristica unica di Trieste. Si tratta di stabilimenti organizzati, con camerini e sdraio, docce e anche piccoli bar, che sorgono nelle vicinanze del porto, ma senza che questo pregiudichi la qualità delle acque. I bagni Ausonia, costruiti a partire dal 1909, ed eternamente calati in un’atmosfera anni ’60, si proiettano nel mare con banchine e palafitte e dispongono anche di una piscina di acqua di mare che annualmente ospita ‘L’Olimpiade delle Clanfe’ una sorta di torneo di tuffi a bomba. Molto vicino si trova lo storico bagno pubblico La Lanterna, che si trova appunto all’ombra della ‘lanterna’, ossia il faro sul Molo Fratelli Bandiera. Si tratta di bagni comunali super economici, che ancora rispettano la vecchia tradizione asburgica della separazione tra sessi. I piccionicini che vogliono provare però non disperino, possono ricongiungersi in acqua.

Usciti dall’acqua probabilmente verrete colti da un languorino e Trieste, città godereccia, saprà placare la vostra fame. Ma come per religione, storia e cultura anche qui le influenze sono tante e bisogna sapersi orientare.

Palazzo della Prefettura  Trieste dettagli
Dettagli del Palazzo della Prefettura ©Mazerath

Cosa mangiare a Trieste

Crocevia anche in cucina, Trieste accoglie nella sua cucina l’influsso di varie tradizioni. Dall’universo austro-ungarico arrivano i buffet, il più celebre è Da Pepi, ma ce ne sono molti, mentre la cucina nata nel territorio è legata ai sapori del mare, esaltati dalle ricette della tradizione adriatica-veneta e istriano-dalmata, e ai prodotti del Carso. È una cucina di origine povera e semplice, che in alcuni casi ha prodotto grandi classici (come la buzara, un brodetto denso di pomodoro, peperoncino e pesce, specialmente scampi). In città è poi diffusa la tradizione del rebechin, ovvero uno spuntino di metà mattina accompagnato da un calice di vino e poco alla volta comincia a prendere piede anche qualche realtà che possa interessare vegetariani e vegani.

Pubblicità

Leggi anche:

Come arrivare a Trieste

Trieste si trova a 33 km dall’Aeroporto del Friuli Venezia Giulia ed è collegata a quest’ultimo dalla linea G51 di TPL FVG. Alla stazione ferroviaria arrivano in treni provenienti da Milano e Roma via Venezia-Mestre.

I principali autobus partono e arrivano in città presso l’autostazione di Trieste, un edificio accanto alla stazione ferroviaria che ospita anche le biglietterie e gli uffici delle compagnie. Il sito della stazione è piuttosto ben fatto e si possono acquistare i biglietti per le corriere in partenza.

Trieste si raggiunge con l’autostrada A4 uscendo a Trieste-Cattinara. Imboccate poi la SS202 e seguite le indicazioni per il centro: ci arriverete in poco tempo.

Come arrivare al Castello di Miramare e a Barcola

Il Castello di Miramare e Barcola si raggiungono con le linee 6 e 36 di TPL FVG: Barcola è raggiungibile in estate anche con le motonavi di TPL FVG (€2,55) in partenza dal porto di Trieste.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Italia
Condividi questo articolo
Pubblicità