Scoprire Klimt nel Belvedere di Vienna

L'esposizione permanente del Belvedere Superiore di Vienna custodisce preziose opere di Gustav Klimt, uno dei massimi esponenti della Secessione Viennese. Tra queste, c’è anche l’iconico Il Bacio, indiscusso fulcro della collezione del Belvedere. Ma quello che caratterizza quest’esposizione è la sua capacità di unire arte e società per capire come la produzione artistica sia in grado di riflettere la complessità del proprio tempo.

Il Belvedere Superiore di Vienna, Austria ©Mistervlad / Shutterstock
Il Belvedere Superiore di Vienna, Austria ©Mistervlad / Shutterstock
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Il Bacio è senza dubbio l’opera più famosa di Gustav Klimt. Dipinto tra il 1908 e il 1909, all’apice di quella che viene definita la sua “fase d’oro”, raffigura una coppia di amanti chiusa in un intimo abbraccio, come a volersi isolare completamente dal resto del mondo per concentrarsi solo sull’altro e sul loro amore. Questo dipinto rappresenta una vera e propria dichiarazione allegorica universale sull’amore, sentimento che per Klimt si colloca al centro dell’esistenza umana.

Art Leap, il gioco interattivo creato dal Museo Belvedere, Vienna © Karin Pirker / Belvedere, Vienna
Art Leap, il gioco interattivo creato dal Museo Belvedere, Vienna © Karin Pirker / Belvedere, Vienna

Il Bacio è anche una della quattro opere che si possono vivere in modo interattivo grazie ad Art Leap, un nuovo gioco creato dal Museo Belvedere e disponibile su Roblox. Art Leap trasforma ogni dipinto in un mondo dinamico fatto di minigiochi e sfide. Per quanto riguarda Il Bacio, usando Art Leap si possono vestire i panni di uno degli assistenti di Klimt e immergersi nell’epoca d’oro dell’arte viennese. Un’esperienza unica e indimenticabile per il pubblico di ogni età, in grado di rendere l’educazione all’arte più accessibile, coinvolgete e divertente. 

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La Sposa, Gustav Klimt © Klimt Foundation, Vienna
La Sposa, Gustav Klimt © Klimt Foundation, Vienna

Due esposizioni temporanee per conoscere meglio Gustav Klimt

Dal 20 febbraio al 7 settembre 2025, il Belvedere Inferiore ospita l’esposizione temporanea Gustav Klimt - Pigmento e pixel. Riscoprire l’arte attraverso la tecnologia. La mostra svela diversi affascinanti retroscena, tra cui i metodi di lavoro usati dall’artista e il fatto che, in alcuni casi, ci sono enormi divergenze tra il disegno preliminare e l’opera finale. Oltre a questo, la mostra spiega nel dettaglio il metodo usato da Klimt per realizzare i suoi leggendari dipinti dorati. Nell’esposizione è presente anche l’ipotetica ricostruzione dei colori dei cosiddetti Quadri di Facoltà di Klimt, resa possibile grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Queste tele monumentali, raffiguranti le allegorie della Filosofia, della Medicina e della Giurisprudenza, furono commissionate per il soffitto dell’Aula Magna dell’Università di Vienna. Purtroppo, però, sono state distrutte da un incendio durante la Seconda Guerra Mondiale, prima di essere esposte. Le uniche testimonianze rimaste di questi magnifici dipinti sono delle fotografie in bianco e nero.

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Un’altra mostra da non perdere è quella che ha come protagonista uno dei più importanti dipinti incompiuti di Klimt, La sposa, iniziato nel 1917 e mai finito a causa della prematura morte dell’artista nel febbraio 1918. IN-SIGHT: Gustav Klimt. La sposa sarà aperta ai visitatori dal 15 maggio al 5 ottobre 2025, nel Belvedere Superiore.

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