Konya, la città che danza: viaggio nella Turchia dei dervisci e della mistica sufi

Konya è una città dal profondo valore religioso e storico, conosciuta come la patria del mistico sufi Mevlâna, noto in Occidente come Rumi, e dei suoi dervisci rotanti. L’atmosfera conservatrice, i musei, le moschee e i mercati rendono questa antica tappa della Via della Seta un luogo capace di intrattenere per più giorni, arricchendo l’esperienza con una cucina locale ricca di piatti tradizionali a base di carne. Konya è una meta imprescindibile per chi desidera comprendere la cultura turca, la religione in Turchia e le radici del sufismo, che qui hanno trovato uno dei loro epicentri più significativi.

Konya, la città di Rumi © yusuf.yilmaz/Shutterstock
Konya, la città di Rumi © yusuf.yilmaz/Shutterstock
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Konya: dove si trova e come arrivare

Situata nell’Anatolia centrale, Konya è facilmente raggiungibile via autobus da numerose città della regione e rappresenta una tappa strategica per chi viaggia tra Ankara e la Cappadocia. La città è ben collegata anche alle mete circostanti, come il villaggio storico di Sille, il sito neolitico di Çatalhöyük o il Lago Beyşehir, tutti raggiungibili tramite autobus locali o taxi per i tratti finali.

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Il Mevlana Museum: il cuore mistico di Konya

Il Mevlana Museum (Mevlâna Müzesi) è l’attrazione simbolo della città e rappresenta uno dei luoghi più visitati di tutta la Turchia, attirando ogni anno oltre un milione di persone. Sotto la caratteristica cupola rivestita di maioliche turchesi riposa Mevlâna, maestro sufi del XIII secolo la cui eredità spirituale ha dato vita alla tradizione dei dervisci rotanti. Il complesso ospita la tomba, il giardino di rose e il monastero dell’ordine mevlevi, con celle trasformate in spazi espositivi dedicati alla vita quotidiana e ai rituali sufi.

Per chi desidera approfondire la figura di Rumi, questo luogo è la chiave per comprendere la mistica islamica dell’epoca selgiuchide.

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Dervisci rotanti di fronte al Mevlana © IKOSTOCK/Shutterstock
Dervisci rotanti di fronte al Mevlana © IKOSTOCK/Shutterstock

La danza dei dervisci in Turchia: un rito senza tempo

Konya è una delle capitali storiche della danza dei dervisci. Ogni dicembre, in occasione dell’anniversario della morte di Mevlâna, la città celebra un festival di due settimane con cerimonie quotidiane di sema, concerti di musica tradizionale e momenti di incontro spirituale. Durante il resto dell’anno è comunque possibile assistere alla sema nei principali centri culturali della città, come il Centro Culturale Mevlâna e l’İrfan Medeniyeti, con esibizioni regolari nel weekend o nei mesi estivi nel giardino delle rose del museo. Partecipare a una cerimonia significa immergersi nella mistica islamica, osservando una danza che rappresenta simbolicamente l’unione dell’anima con il divino.

L’interno del Mevlâna  e la tomba di Rumi © lapas77/Shutterstock
L’interno del Mevlâna e la tomba di Rumi © lapas77/Shutterstock
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Moschee da non perdere: Alaeddin Mosque, Selimiye e Kapu Mosque

Il centro storico di Konya custodisce alcuni importanti esempi di architettura selgiuchide e ottomana. Sull’Alaaddin Tepesi sorge l’Alaeddin Cami, edificio del XIII secolo costruito nel luogo in cui si trovava l’antica cittadella bizantina e poi selgiuchide.

A pochi passi dal Mevlana Museum si trova la Moschea Selimiye, con la sua presenza monumentale, mentre la Kapu Mosque rappresenta uno dei punti di riferimento del centro cittadino. Queste moschee rendono evidente la stratificazione culturale e religiosa che caratterizza Konya.

I musei di Konya: un viaggio nella storia anatolica

La città offre una sorprendente varietà di musei. Tra i più importanti rientrano:

  • Il Museo delle Maioliche (Karatay Medresesi), con splendide ceramiche selgiuchidi provenienti dagli scavi del palazzo reale e dalla cittadella.
  • Il Museo Archeologico di Konya, che conserva sarcofagi romani e reperti da Çatalhöyük, inclusi mosaici bizantini.
  • Il Museo dell’Intaglio del Legno e della Pietra, ospitato in una medrese del XIII secolo, e il Sahib-i Ata Vakıf Müzesi, situato in un’antica dimora di dervisci, entrambi attualmente chiusi per restauro durante le ricerche della guida.

Questi musei offrono uno sguardo completo sulla storia dell’Anatolia centrale, dal Neolitico all’epoca bizantina, fino alle dinastie selgiuchidi e ottomane.

Il villaggio di Sille © muART/Shutterstock
Il villaggio di Sille © muART/Shutterstock
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Sille: un villaggio storico alle porte di Konya

A soli 10 km da Konya, il villaggio di Sille è una meta perfetta per una mezza giornata tra stradine acciottolate, case tradizionali e antichi luoghi di culto. Qui si trova il Museo di Sille, ricco di fotografie storiche, e la Chiesa di Sant’Elena del IV secolo, restaurata con cura dopo il trasferimento della comunità greca nel 1923. Le colline circostanti ospitano chiese e case rupestri, testimoni della lunga storia del villaggio.

Il Neolitico a Çatalhöyük

Tra i più importanti siti archeologici del mondo, Çatalhöyük è considerato da molti la prima città della storia, abitata oltre 9500 anni fa. Le capanne in mattoni crudi, i dipinti murali e i reliquiari rinvenuti sotto i pavimenti hanno rivoluzionato la conoscenza della preistoria anatolica.

Il moderno centro visitatori inaugurato nel 2023 rende il sito accessibile e coinvolgente, con una visita che permette di immergersi nella vita quotidiana del Neolitico grazie a mostra interattive e a un percorso completo attorno all’area di scavo.

Kilistra  © muratart/Shutterstock
Kilistra © muratart/Shutterstock
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Una Cappadocia in miniatura: Kilistra

A sud-ovest di Konya si trova Kilistra, un antico insediamento rupestre immerso tra colline di tufo vulcanico simili a quelle della Cappadocia. Le rovine comprendono monasteri, una bottega di ceramiche, una cisterna e varie chiese scavate nella roccia. Un luogo affascinante, ideale per chi è interessato alla storia del primo cristianesimo e desidera esplorare un paesaggio naturale incontaminato.

La Moschea sito UNESCO Eşrefoğlu Camii © Selcuk Oner /Shutterstock
La Moschea sito UNESCO Eşrefoğlu Camii © Selcuk Oner /Shutterstock

Un nuovo sito UNESCO: la magistrale Eşrefoğlu Camii

Entrando nella Eşrefoğlu Camii di Beyşehir, 90 km a sudovest di Konya, non si sa dove posare lo sguardo: un ingresso ad arco incorniciato da maioliche multicolori, il mihrab rivestito di maioliche turchesi dai motivi geometrici e botanici, il mimber (pulpito) in legno finemente scolpito. Su tutto si innalzano le colonne di cedro, i cui capitelli sorreggono un soffitto ligneo dipinto con abbozzi floreali. Questa moschea selgiuchide risale alla fine del XIII secolo ed è la più grande e la meglio conservata tra le cinque moschee anatoliche ipostile (con esterni in muratura e interni in legno) inserite nel 2023 nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. La Eşrefoğlu Camii condivide una piazza nel centro storico di Beyşehir con un bedesten (mercato coperto) in pietra dello stesso periodo e con la İsmail Ağa Medresesi del XIV secolo. Più a sud, in riva al Lago di Beyşehir, si trovano un parco, ristoranti di pesce e barche a noleggio per brevi gite.

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I caravanserragli selgiuchidi lungo la Via della Seta

Nella regione di Konya sopravvivono alcuni spettacolari caravanserragli dell’epoca selgiuchide. Il più grande è il Sultanhanı, con il suo imponente portale in marmo e la sala di preghiera sopraelevata nel cortile. Lo Zazadın Han, poco distante, conserva oltre 200 elementi architettonici di riutilizzo romano e permette di osservare come erano organizzati gli spazi dedicati a mercanti e viandanti.

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