In collaborazione con :

Sardegna

Sardegna outdoor: l’isola che invita all’avventura

Redazione Lonely Planet
3 minuti di lettura

Terra di mare trasparente, montagne aspre e sentieri scolpiti dal vento, la Sardegna è un paradiso per chi ama vivere la natura passo dopo passo, pagaiata dopo pagaiata, pedalata dopo pedalata. Qui il paesaggio cambia continuamente: alle scogliere granitiche seguono foreste silenziose, ai canyon calcarei si alternano dune che sembrano deserti africani, mentre l’entroterra rivela un mondo antico fatto di nuraghi, domus de janas, tradizioni e rocce modellate dal tempo. Ogni angolo dell’isola offre uno scenario diverso, perfetto per attività outdoor memorabili e per chi desidera un contatto autentico con l’ambiente.

Cala Goloritzè; © Intel21/Shutterstock
Cala Goloritzè; © Intel21/Shutterstock
Pubblicità
Kayak a Cala Luna; © fokke baarssen/Shutterstock
Kayak a Cala Luna; © fokke baarssen/Shutterstock

In kayak lungo coste selvagge

Scivolare sull’acqua in kayak è uno dei modi più affascinanti per scoprire la Sardegna. Nel Golfo di Orosei, le pareti del Supramonte precipitano nel blu tra archi naturali, grotte marine e calette di sabbia chiarissima raggiungibili solo dal mare. Pagaiando verso Cala Goloritzé o Cala Luna, il paesaggio assume tonalità sempre nuove, mentre il silenzio della scogliera amplifica il fascino di questo tratto di costa.

A nord, l’Asinara accoglie con acque limpidissime e un sorprendente patrimonio faunistico: asini bianchi, mufloni e una ricchissima avifauna accompagnano il percorso lungo le sue baie protette. Tra La Maddalena e la Costa Rossa il granito scolpito dal vento crea labirinti rocciosi e piccole insenature dove il tempo sembra fermarsi. Nel Sulcis e a Capo Teulada, invece, la pagaia si muove tra dune candide, faraglioni e un mare in cui non è raro avvistare delfini che nuotano vicino alla costa. Un’esperienza lenta e immersiva, ideale per cogliere la natura da un punto di vista privilegiato.

Arrampicata a Baunei; © trattieritratti/Shutterstock
Arrampicata a Baunei; © trattieritratti/Shutterstock
Pubblicità

Arrampicata e canyoning: la Sardegna verticale

Dalle falesie affacciate sul mare alle strette gole dell’entroterra, l’isola è un riferimento internazionale per il climbing. A Cala Gonone le pareti calcaree offrono vie di tutti i livelli, con settori che alternano panorami sul mare e scorci di foresta. Ulassai, immersa in un anfiteatro di roccia, è un’altra mecca per gli arrampicatori, con falesie ombrose ideali in ogni stagione. L’Aguglia di Goloritzé resta però l’icona assoluta: un’imponente guglia che domina una delle spiagge più belle del Mediterraneo, meta ambitissima dai climber più esperti.

Nel sud-ovest, le scogliere di Masua e il Castello dell’Iride combinano adrenalina e orizzonti infiniti, offrendo vie esposte e scenografiche. Gli appassionati di canyoning trovano percorsi unici: Badde Pentumas, nel cuore del Supramonte, conduce tra pareti vertiginose e meandri modellati dall’acqua; Rio Pitrisconi regala cascate, pozze cristalline e tratti divertenti ideali per un bagno rigenerante.

In bici tra mare e montagna; © robertonencini/Shutterstock
In bici tra mare e montagna; © robertonencini/Shutterstock

Cicloturismo: pedalare tra mare e montagne

In Sardegna la bici è un invito alla scoperta. Strade silenziose, borghi sospesi nel tempo e continui cambi di scenario rendono ogni itinerario unico. La spettacolare litoranea tra Alghero e Bosa è un nastro d’asfalto sospeso sul mare, mentre nell’interno la Barbagia e il Supramonte offrono salite impegnative e vedute solitarie che ripagano ogni sforzo.

Gli amanti dell’enogastronomia possono pedalare tra i vigneti del Cannonau o del Carignano, incontrando piccoli paesi ricchi di tradizioni e sapori autentici. Sulla Costa Verde e nel Sinis, invece, il mare accompagna ogni curva: dune immense, scogliere frastagliate e lagune popolate da fenicotteri regalano un susseguirsi di paesaggi quasi irreali. Il clima mite e il traffico ridotto fanno dell’isola una meta ideale per pedalare in tutte le stagioni.

Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Gola di Gorropu, tra i canyon più profondi e spettacolari d'Europa; © Sandronize/Shutterstock
Gola di Gorropu, tra i canyon più profondi e spettacolari d’Europa; © Sandronize/Shutterstock

Trekking per tutti, tra le meraviglie dell’isola

Il modo più intimo per conoscere la Sardegna resta il trekking. Le lunghe traversate come il Selvaggio Blu, celebre per i suoi passaggi a picco sul mare, o la Grande Traversata del Supramonte, che attraversa altopiani rocciosi e antichi ovili, offrono emozioni forti e paesaggi primordiali.

Per chi cerca percorsi panoramici sul mare, Punta Giglio, Capo Caccia e la Sella del Diavolo regalano camminate accessibili con vedute luminose e cambi di prospettiva continui. Nell’entroterra dominano i mondi di roccia: Punta La Marmora, vetta più alta dell’isola, e Monte Corrasi offrono panorami infiniti, mentre la Gola di Gorropu, profonda e imponente, è uno dei canyon più spettacolari d’Europa. Non mancano itinerari che intrecciano natura e archeologia, come quello che conduce al villaggio nuragico di Tiscali, nascosto in una dolina, o il periplo di Capo San Marco, dove natura e storia fenicia convivono armoniosamente.

Escursionisti sul Monte Albo, Supramonte; © Frank Lambert/Shutterstock
Escursionisti sul Monte Albo, Supramonte; © Frank Lambert/Shutterstock
Pubblicità

Un’isola da vivere all’aria aperta

Che si navighi tra falesie, si pedali lungo strade solitarie o si cammini nella macchia mediterranea, la Sardegna offre una natura che sorprende sempre. Un mosaico di mare, roccia e foreste che invita a rallentare, osservare e respirare, lasciando emergere una bellezza essenziale e profonda. Un invito continuo a tornare, ogni volta con la voglia di esplorare un nuovo angolo di questa isola straordinaria.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Sardegna
Condividi questo articolo
Pubblicità