Al riparo dalla folla: nove tesori nascosti della Francia
I luoghi più conosciuti e simbolici della Francia sono quasi sempre molto affollati. Con le Olimpiadi di Parigi gli occhi del mondo sono puntati sul Paese: folle enormi sono attese nella capitale e nelle altre città in cui si svolgono le gare (Lille, Lione, Saint-Etienne, Nizza, Bordeaux, Nantes e Marsiglia, oltre a Teahupo’o nei Territori d’oltremare, a Tahiti). Se tuttavia, persino in estate e persino con le Olimpiadi, non volete rinunciare a una vacanza tranquilla, vi proponiamo alcune meraviglie nascoste o quasi, abbinate a destinazioni più note. Ecco allora qualche alternativa.

La meta popolare: le scogliere di Étretat
Già molto amata per le scogliere bianche e le formazioni rocciose, la cittadina balneare di Étretat, nel nord della Francia, è diventata un punto di riferimento internazionale dopo essere stata protagonista della serie Lupin, con Omar Sy, un grande successo Netflix. Il villaggio conta circa 1.200 abitanti, ma in estate i visitatori possono essere fino a 10.000 al giorno.
L’alternativa: Yport
Guidando verso est lungo la costa, in appena 20 minuti si arriva a Yport, un villaggio di pescatori che vanta le stesse alte scogliere e la stessa vista sull’oceano, senza visitatori formicolanti. Dopo aver esplorato l’incantevole paesino, andate in spiaggia per fare surf, canoa, paddle boarding o per prendere il sole; potrete anche decidere di allacciare le scarpe da trekking e partire per un’escursione lungo la costa.
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La meta popolare: Mont Saint-Michel
Semplicemente uno dei luoghi più visitati in Francia in virtù della fiabesca abbazia benedettina che si erge dalla baia: questo sito Patrimonio dell’UNESCO ha compiuto mille anni nel 2023.
L’alternativa: l’Abbazia di Solesmes
Nella valle della Sarthe, nella Francia occidentale, si trova un’altra abbazia benedettina che ha più di un aspetto in comune con Mont Saint-Michel: mille anni di storia alle spalle, vedute panoramiche sull’acqua (anche se di un fiume) e un’impronta solenne e monumentale. Centro tuttora attivo della Congregazione dell’Ordine di San Benedetto, l’abbazia di Solesmes ospita 40 monaci. Visitate il suo parco in bicicletta o fate un giro in barca sulla Sarthe per abbracciare con lo sguardo l’intero complesso.
La meta popolare: le calette di Marsiglia
Le formazioni calcaree uniche e le 26 calette attirano innumerevoli turisti nel Parco Nazionale delle Calanques, il primo in Europa a essere allo stesso tempo periurbano, terrestre e marino. Per preservare l’integrità ambientale dell’area, le autorità hanno imposto dei limiti ai visitatori.
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L’alternativa: la Costa Blu
Chiamata così per il colore delle acque, la Côte Bleue si estende a nord-ovest di Marsiglia e presenta insenature, spiagge e piccoli porti, tutti molto amati dagli abitanti del luogo. Fate un’escursione sul sentiero dei Douaniers, noleggiate una barca per esplorare le insenature, curiosate nei mercati di Sausset-les-Pins e Martigues, oppure sfidate le onde negli spot famosi per il surf.

La meta popolare: la Reggia di Versailles
La splendida residenza reale alle porte di Parigi e il suo parco sono un simbolo straordinario del potere e dell’influenza della monarchia francese sull’Europa durante il suo periodo di massimo splendore: sono circa sette milioni i visitatori che vi si recano ogni anno. Nel 2023 sono state peraltro riaperte al pubblico le stanze private di Maria Antonietta.
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L’alternativa: Il castello di Chantilly
Più o meno alla stessa distanza rispetto a Parigi, il castello di Chantilly è un’alternativa validissima se amate l’arte e i giardini: vanta infatti la seconda più grande collezione di dipinti antichi dopo il Louvre e i suoi estesi giardini vennero progettati dallo stesso architetto di Versailles, il grande André Le Nôtre. Le sette casette che compongono l’hameau (un "capriccio", una stravaganza architettonica) del giardino anglo-cinese del castello servirono inoltre da modello per l’hameau della regina Maria Antonietta nel Petit Trianon di Versailles.

La meta popolare: Giverny
Il pittore impressionista Claude Monet visse e lavorò nella casa di famiglia a Giverny per 43 anni, curando i giardini e le ninfee che ispirarono alcune delle sue opere più famose. Aspettatevi una grande folla durante l’alta stagione, in primavera e in estate.
L’alternativa: Auvers-sur-Oise
Come Giverny, Auvers-sur-Oise si trova a meno di un’ora di treno da Parigi ed è famosa anche per il legame con un altro maestro della pittura. Vincent van Gogh trascorse infatti gli ultimi due mesi della propria vita, solitari e prolifici, in questa piccola e tranquilla cittadina, che definì «di una bellezza severa» in una lettera al fratello Théo. Seguite le orme dell’artista: visitate la chiesa che van Gogh raffigurò in un dipinto oggi esposto al Museo d’Orsay e l’Auberge Ravoux, dove la camera del pittore è rimasta com’era nel 1890, anno della morte di lui.

La meta popolare: Saint-Malo
Questa storica città marittima della Bretagna è famosa per le alte mura di granito, costruite nel XII secolo, e per le affascinanti strade e stradine medievali. La città ha cominciato a incrementare nettamente il numero dei visitatori dopo che nel 2014 Anthony Doerr vi ha ambientato il proprio romanzo Tutta la luce che non vediamo, vincitore del premio Pulitzer, da cui nel 2023 è stata tratta una miniserie Netflix. L’anno scorso, però, gli abitanti del luogo hanno espresso la loro rabbia per il sovraffollamento delle strade della città, appendendo cartelli con la scritta: "Stop al turismo eccessivo. Saint-Malo non è Disney Malo".
L’alternativa: Roscoff
Sempre in Bretagna, e anch’essa città portuale, Roscoff condivide molte delle caratteristiche che rendono St-Malo così popolare: un centro storico, il fascino di un pittoresco villaggio di pescatori, l’architettura in granito, le boutique e le gallerie. Ma Roscoff si fa anche apprezzare per le sue stazioni balneari specializzate in talassoterapia, trattamenti termali di acqua marina con una storia che risale alla fine del XIX secolo. Con una breve traversata in traghetto si raggiunge poi l’Île de Batz, che offre vari sentieri lungo la costa e il Giardino Georges Delaselle, in cui crescono oltre 2500 specie di piante e fiori.

La meta popolare: la Tour Eiffel
Non c’è bisogno di presentazioni: la Tour Eiffel, il monumento più visitato al mondo tra quelli per cui si paga un biglietto, attira ogni anno 7 milioni di visitatori, con conseguenti lunghi tempi di attesa.
L’alternativa: la Tour Montparnasse
Dalla cima della Tour Montparnasse, unico grattacielo ed edificio più alto di Parigi, si gode la migliore veduta panoramica sulla città. L’ascensore, il più veloce d’Europa, porta i visitatori al 56° piano in appena 38 secondi. Nelle giornate limpide lo sguardo spazia per 40 km in ogni direzione. Una delle attrazioni più recenti è un’esperienza di realtà virtuale che mostra l’evoluzione di Parigi attraverso i secoli. Anche il tetto dei grandi magazzini Galeries Lafayette, nel 9° arrondissement, regala vedute sulla città, ma l’effetto è decisamente meno suggestivo.

La meta popolare: Biarritz
Situata nel sud-ovest della Francia, Biarritz è popolare tra i turisti facoltosi, i surfisti in cerca di onde e gli appassionati di golf.
L’alternativa: Guéthary
Per una versione più piccola e tranquilla di Biarritz, dirigetevi un po’ più a sud lungo la costa e trascorrete la giornata a Guéthary, un villaggio basco di pescatori che un tempo era strettamente legato alla caccia alla balena. Guéthary ha tre spiagge e vanta alcuni dei migliori e più impegnativi spot per il surf della regione, tra cui Parlementia e Avalanche. Dopo aver osservato i surfisti dal promontorio della Terrasse, che si affaccia sull’oceano, seguite il sentiero costiero per un’escursione litoranea, prima di fermarvi a mangiare all’aperto in uno dei tanti ristoranti con vista sul mare.

La meta popolare: Disneyland Paris
Anno dopo anno, Disneyland Paris è regolarmente in cima alla lista dei posti più visitati di Francia, il che vuol dire lunghi tempi di attesa per accedere alle giostre e alle attrazioni, piuttosto stancanti non solo per i bambini.
L’alternativa: Le Jardin d’Acclimatation, Parigi
È vero che nell’unico parco divertimenti di Parigi città non ci sono Topolino e Minnie, ma se l’obiettivo è quello di far felici e divertire i bambini per qualche ora, il Jardin d’Acclimatation, situato nella periferia occidentale, nel Bois de Boulogne, si dimostra pienamente all’altezza. Inaugurato nel 1860 come parte delgli ambiziosi piani di Napoleone III per la capitale dell’impero, il parco ha riaperto nel 2018 dopo un grande progetto di ristrutturazione realizzato dal suo più recente proprietario, il gruppo Louis Vuitton Moët Hennessy. Si estende su 18 ettari e dispone di 42 attrazioni, tra cui mini montagne russe, una giostra delle catene, esperienze di realtà virtuale e laboratori per bambini.