Tra terra e mare nella Bretagna degli Abers
Gli Abers, in Bretagna, sono profonde insenature oceaniche che penetrano nella costa soggetta alle maree, protette allʼimbocco da isole e isolotti. Paradisi incontaminati dove mare e fiume si confondono, sono custodi di un patrimonio culturale assai vitale che ha in primo piano lʼostricoltura. Con la bassa marea si trasformano in vaste distese di limo popolate di uccelli. La regione bretone del Finistère ne conta parecchi (lʼAber Ildut a sud che sfocia nel Mare dʼIroise, ma anche gli estuari dellʼÉlorn e dellʼAulne nella rada di Brest), ma lʼAber Benoît e lʼAber Wracʼh sono i più profondi, oltre che i più bucolici e selvaggi. Ecco i nostri consigli su cosa fare durante un weekend in questa zona della Francia. E se vi interessano esperienze in barca, non perdete le proposte di Globe Sailor.
Per saperne di più su queste terre visitate i musei che ne illustrano le ricchezze naturali: il Museé des Goémoniers et de lʼAlgue a Plouguerneau, dedicato alle alghe e a coloro che le raccolgono, e la Maison des Abers a Saint-Pabu, un piccolo centro di interpretazione situato sulla duna di Corn-Ar-Gazel che organizza anche escursioni di carattere naturalistico. Ottime basi per visitare questo angolo di Finistère sono il vivace porto dellʼAber Wracʼh, frequentato da vecchi lupi di mare e giovani velisti, e Lilia, nel comune di Plouguerneau.
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In kayak al largo dell’Aber Wrac’h
Gli isolotti di Erch, Cézon, Wracʼh e Stagadon, piccoli paradisi circondati da acque turchesi al largo dellʼAber Wracʼh, sono tutti meta di belle escursioni guidate in kayak. Cézon ospita un forte progettato nel 1694 da Vauban per sorvegliare lʼingresso dellʼaber, mentre Stagadon ha un gîte (sistemazione rustica) ristrutturato e una graziosa spiaggia. Altre possibilità sono risalire lʼAber o partire per una giornata alla scoperta dellʼÎle Vierge. Contattate la scuola di vela dellʼAber Wracʼh.
Lungo il Sentier des Douaniers
Dal porto dellʼAber Wracʼh parte un percorso escursionistico ad anello di 23 km (6 h circa) che vi fornirà unʼidea dei paesaggi degli Abers, che mutano con il mutare delle maree. Da poco dotato di segnavia, il tracciato passa in particolare dalla PresquʼÎle Sainte-Marguerite, che si protende nel Canale della Manica con le sue dune selvagge, regalando magnifici panorami, e costeggia la riva settentrionale dellʼAber Benoît.
Panorami dal faro dell’Île Vierge
È il faro in pietra più alto del mondo (82,5 m), una possente vedetta sugli Abers e sulle isole circostanti che segna lʼingresso dellʼAber Wracʼh e indica ai marinai la terraferma. Per godervi la vista dalla sua sommità dovrete affrontare 397 gradini che salgono tra pareti rivestite di piccole piastrelle di opalina (foto sotto). Per raggiungere il faro, imbarcatevi su una motonave sulla Pointe de Castel Acʼh, a Lilia.
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Un bicchiere con vista da Hoalen a Lilia
Questo Ocean Store della casa di abbigliamento bretone Hoalen, il capostipite del marchio, si trova in unʼex rimessa per barche a Lilia-Plouguerneau (località Kelerdut), di fronte al faro dellʼÎle Vierge. In estate il panorama sensazionale ne fa un posto ideale per bere qualcosa allʼaperto (è infatti anche caffetteria).
Le ostriche degli Abers
Introdotte a Lannilis dallʼindustriale francese Édouard Delamare- Deboutteville alla fine del XIX secolo, le ostriche hanno trovato negli Abers un ambiente ideale. Oggi sono una decina le aziende che, tra lʼAber Benoît e lʼAber Wracʼh, portano avanti la tradizione ostricola.
Negli Abers lʼacqua di mare, agitata e ricca di plancton, incontra quella dolce dei fiumi, anchʼessa ricca di nutrienti. Il risultato è un prodotto dal gusto particolare, riconosciuto anche dai più grandi ristoranti − le ostriche allevate allʼimbocco degli Abers hanno un gusto salato, mentre quelle più a monte sono quasi dolci. La Maison Prat- ar-Coum, presente nellʼAber Benoît dal 1898, è un punto di riferimento in materia.