Una passeggiata tra le luci della natura al Jardin des Plantes di Parigi

La lava di un vulcano in eruzione, gli occhi di un gatto selvatico che brillano nella notte, sciami di lucciole, funghi luminosi, gamberi dai riflessi blu, aurore boreali e stelle cadenti. Sono tutti esempi di fenomeni luminosi presenti in natura ma che, spesso, a occhio nudo non vediamo. Ed è a loro che è dedicata l’esposizione “En voie d'illumination: Lumières de la Nature” che, dal 12 novembre 2025 al 18 gennaio 2026, trasformerà il Jardin des Plantes di Parigi in un percorso multisensoriale alla scoperta di bioluminescenza, fluorescenza e incandescenza. Un'occasione in più per decidere di passare qualche giorno nella capitale della Francia.

L'esposizione “En voie d'illumination: Lumières de la Nature” è dedicata ai fenomeni luminosi presenti in natura ©Nouvelle Cuisine
L’esposizione “En voie d’illumination: Lumières de la Nature” è dedicata ai fenomeni luminosi presenti in natura ©Nouvelle Cuisine
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Grazie all’uso di tecnologie immersive come video mapping, laser, ologrammi, luci ultraviolette, proiezioni video, LED, e paesaggi sonori, si potranno vedere diversi fenomeni luminosi che in natura spesso sfuggono al nostro sguardo. Si tratta della bioluminescenza, la capacità di alcune piante e animali di emettere luce per comunicare, difendersi o attrarre le proprie prede. Un esempio classico sono le lucciole, o i pesci lanterna, o ancora alcune specie di meduse. C’è poi la fluorescenza, l’emissione di luce (solitamente invisibile all’occhio umano) da parte di minerali, rocce, piante o animali quando sono esposti a una luce ad alta energia. Infine c’è l’incandescenza, la luce emessa da rocce e minerali riscaldati, come succede con la lava dei vulcani o la superficie delle meteoriti che brucia attraversando l’atmosfera terrestre.

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La passeggiata inizia dal mondo dei minerali. In questa sezione quattordici ologrammi 3D rivelano sotto la luce UV i colori nascosti di diversi minerali fluorescenti. Due splendide fluoriti, provenienti dalle collezioni della Galleria di Geologia e Mineralogia, mostrano bagliori blu elettrici, mentre un vulcano olografico mostra l’incandescenza del magma in un gioco di fumi e proiezioni.

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“En voie d’illumination: Lumières de la Nature” ©Cosmo AV
“En voie d’illumination: Lumières de la Nature” ©Cosmo AV

Si entra poi nel mondo terrestre. Tre foreste appartenenti a tre diversi contenenti (America del Sud, Europa e Asia) fanno da sfondo per scoprire la luminescenza di piante, funghi e animali. Qui si possono osservare funghi giganti, cervi, ermellini e gatti selvatici dagli occhi scintillanti. Poco più avanti, con un semplice battito di mani si può far danzare uno sciame interattivo di lucciole. A concludere la sezione c’è la Grande Serra tropicale, trasformata in un universo di luce e suoni grazie a un’illuminazione scenografica e un paesaggio sonoro creato ad hoc.

“En voie d’illumination: Lumières de la Nature” ©Cosmo AV
“En voie d’illumination: Lumières de la Nature” ©Cosmo AV
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Il percorso prosegue alla scoperta delle luci negli abissi. Davanti alla facciata della Grande Galerie de l’Évolution, un video mapping di oltre 400 metri quadrati trasforma l’edificio in un mare di luce in movimento. Da qui ci si può virtualmente immergere negli abissi oceanici per capire meglio come gli organismi bioluminescenti utilizzino la luce per comunicare, difendersi o attirare le proprie prede. Una delle creature simbolo di questa sezione è la baudroie abyssale, la temibile rana pescatrice che usa un’esca luminosa per attirare le sue prede

“En voie d’illumination: Lumières de la Nature” ©Cosmo AV
“En voie d’illumination: Lumières de la Nature” ©Cosmo AV

La passeggiata si conclude volgendo lo sguardo al cielo. L’ultima sezione, infatti, è dedicata al mondo dei temporali, delle aurore boreali e delle stelle cadenti. Il percorso prevede di camminare sotto una volta stellata, passando a fianco di una luna gigante. Poi si attraversa la Galassia dove si incontrano stelle, nebulose e comete, fino ad arrivare al Sole che con i suoi raggi chiude questo viaggio nei fenomeni luminosi del mondo naturale, non prima però di aver osservato un vero meteorite di 420 chili, esposto all’aperto per la prima volta.

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