Malaysia, un viaggio tra natura e modernità

8 minuti di lettura

“Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli”, sosteneva Emilio Salgari, che tra i mari e la natura selvaggia della Malaysia ha ambientato la saga di Sandokan e delle Tigri di Mompracem, romanzi che hanno acceso la fantasia di tanti lettori. Per quanto l’affermazione dello scrittore possa essere condivisibile, i motivi per non assecondarla e mettersi in viaggio per esplorare questo paese sono innumerevoli, dalla grandissima biodiversità all’infinita varietà di ecosistemi con mangrovie, montagne che superano i duemila metri, barriere coralline, le foreste pluviali tra le più antiche del mondo, tigri, elefanti pigmei, oranghi, tartarughe marine, squali balena, mante e tante altre specie di animali. E poi c’è Kuala Lumpur, città moderna e vivace, capace di sorprendere con architetture vertiginose che si sono integrate nei quartieri dove la storia e le tradizioni si mescolano alla mondanità.  

Il KLCC Park, ai piedi delle Petronas Twin Towers; © Denis Falconieri
Il KLCC Park, ai piedi delle Petronas Twin Towers; © Denis Falconieri
Pubblicità
Le Petronas Twin Towers di sera; © Denis Falconieri
Le Petronas Twin Towers di sera; © Denis Falconieri

Kuala Lumpur e le iconiche Petronas Twin Towers

Impossibile parlare di Kuala Lumpur senza iniziare dalle Petronas Twin Towers, le torri gemelle che dominano lo skyline cittadino con i loro 452 metri di altezza. Questi due giganti di vetro e acciaio, completati nel 1998, sono stati per anni gli edifici più alti del mondo e rappresentano tuttora il simbolo della Malaysia moderna. Al piano 42° si trova lo Sky Bridge, un ponte sospeso che collega le due torri e offre una vista incredibile sulla città, ma non quanto quella che si gode dall’Observation Deck del piano numero 86: qui il panorama che si apre a 360 gradi sulla metropoli è vertiginoso. Se di giorno le torri sono affascinanti, la sera, quando si illuminano, regalano uno spettacolo magico, con giochi di luce che ne mettono in evidenza le architetture avveniristiche, tra giunti d’acciaio e ampie vetrate. E sono tanti i palazzi moderni, tutti costruiti da una trentina d’anni a questa parte, diventati uno dei tratti distintivi della capitale malese. Tra gli altri, il Merdeka 118, il grattacielo più alto della città, quello più alto della Malaysia, nonché il secondo edificio più alto al mondo, con i suoi 678,90 metri d’altezza.

Tempio di Thean Hou, Kuala Lumpur; © Denis Falconieri
Tempio di Thean Hou, Kuala Lumpur; © Denis Falconieri
Pubblicità

I quartieri della città e la vita notturna

Una volta che il vostro sguardo sarà sazio di architetture moderne, prendetevi il tempo per scoprire la vita che scorre tra le strade passeggiando tra i quartieri. Iniziate dal quartiere cinese, concentrato intorno a Jalan Petaling, un’esplosione di colori, odori e suoni. Ci sono negozi che traboccano di merci, dai tessuti alle spezie, dai souvenir ai gadget tecnologici, e ci sono alcuni dei templi più antichi della città, come il Tempio Sin Sze Si Ya e il Tempio Sri Mahamariamman, con la sua torre gopuram riccamente decorata. E non mancano i ristoranti e le bancarelle di street food che offrono piatti come il char kway teow (noodles saltati), i bak kut teh (costine di maiale in brodo speziato) e i dim sum fumanti.

Se poi volete fare un viaggio nella cultura indiana, andate a Jalan Masjid India e Lebuh Ampang: qui l’atmosfera cambia completamente e si trovano negozi che vendono sari dai colori sgargianti, gioielli dorati, spezie profumate e collane di fiori, con l’aria permeata dall’aroma dell’incenso e del curry.

Kuala Lumpur rivela la sua anima vivace anche la sera. Il quartiere di Bukit Bintang è il fulcro del divertimento, con una concentrazione impressionante di bar, club e alcuni dei locali più esclusivi della città. Se cercate un’atmosfera più rilassata, i rooftop bar sono un must: fermatevi a sorseggiare un cocktail con vista sulle Petronas Towers, con la brezza notturna e le luci della città illuminata che creano un’atmosfera indimenticabile.

Per dormire le possibilità sono pressoché infinite, ma se volete rendere il vostro soggiorno indimenticabile, fate una pazzia, lasciatevi andare e scegliete il Ritz-Carlton: a parte la posizione comoda per raggiungere anche a piedi i quartieri e le cose da vedere in città, questo hotel sarà la ciliegina sulla torta del viaggio, con un servizio impeccabile, ambienti raffinati, stanze confortevoli e una colazione superba.


Statua dorata del dio Murugan, Batu Caves; © Denis Falconieri
Statua dorata del dio Murugan, Batu Caves; © Denis Falconieri

Batu Caves, un mix di spiritualità e natura

A circa 13 chilometri dal centro città, le Batu Caves rappresentano uno dei siti più sacri dell’induismo fuori dall’India. L’esperienza inizia ai piedi della collina calcarea, dove la statua dorata del dio Murugan alta 42 metri accoglie i visitatori con la sua imponenza. Per raggiungere il tempio principale occorre salire 272 gradini colorati, un’ascesa che diventa quasi un rito di passaggio, lungo la quale dovrete prestare attenzione ai macachi dispettosi che cercheranno di derubarvi di qualsiasi cosa. Raggiunta la grotta principale, capirete che è stata battezzata Cathedral Cave per la sua solennità, resa ancora più suggestiva dalla luce che filtra dall’alto creando un’atmosfera mistica. Il complesso di grotte ospita diversi templi hindu che ogni giorno accolgono migliaia di fedeli e di viaggiatori curiosi.

Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

Resort di Pangkor Laut; © Denis Falconieri
Resort di Pangkor Laut; © Denis Falconieri

Rilassarsi a Pangkor Laut, paradiso tropicale dove risuona l’opera

Dopo aver vissuto il fermento di Kuala Lumpur, risalite verso nord e raggiungete Pangkor Laut, isola privata al largo della costa occidentale della Malaysia, dove vi attende uno spettacolare resort. Ricoperta da una foresta pluviale risalente a due milioni di anni fa, che si può anche esplorare con un breve trekking in compagnia di una guida locale, l’isola è un rifugio di pace e bellezza con spiagge di sabbia bianchissima che si affacciano su un mare color smeraldo, piscine a sfioro, case sull’acqua, ristoranti che servono piatti sfiziosi e una SPA dove abbandonarsi al relax. Passeggiando tra le palme e le aiuole fiorite si possono avvistare varani, macachi, pipistrelli appesi ai mandorli indiani, lontre e una miriade di insetti colorati. E poi ci sono i bucerotidi, che qui sono di casa, tanto che ognuno dei circa 40 uccelli dal becco doppio che popolano l’isola è stato battezzato con un proprio nome.

Questo luogo ideale per disconnettersi dal mondo ha mantenuto un legame particolare con Luciano Pavarotti, che, arrivato qui, l’aveva definito un vero paradiso. Per omaggiare il Maestro, e per celebrarne la memoria, una volta all’anno, in autunno, il Resort organizza ‘Opera in Paradise’, un concerto di musica lirica che si svolge in una location da sogno, un piccolo teatro affacciato sul mare tropicale, dove la magia della musica esalta la bellezza di questo luogo superbo.

Vi basterà quindi mettere piede sull’isola per essere trasportati nella dimensione del benessere: il Pangkor Laut Resort non lascia nulla al caso. Potete prenotare una villa sulle palafitte per dormire con il rumore del mare sotto di voi, oppure uno degli appartamenti immersi nella giungla, abbracciati dalla natura potente e dai suoni dei tanti animali che vivono tra le piante tropicali. E tra un bagno in piscina, un massaggio nella SPA e una passeggiata sulla spiaggia, vi aspettano tre fantastici ristoranti che propongono diverse esperienze culinarie, compreso un raffinatissimo street food, dove potrete vedere gli chef all’opera mentre preparano i piatti della tradizione malese. Abbracciate dal verde della foresta pluviale e dalle spiagge di sabbia bianchissima, le iconiche ville galleggianti su palafitte, le Sea Villas, si protendono sull’acqua turchese dello Stretto di Malacca, offrendo una privacy assoluta e la sensazione di dormire cullati dalle onde. Per chi preferisce l’atmosfera della giungla, le Jungle Villas sono nascoste tra la vegetazione lussureggiante, dove al mattino vi sveglierete con il canto degli uccelli tropicali e delle scimmie che saltano tra gli alberi. Fiore all’occhiello del resort è la Spa Village, vero santuario del benessere, dove potrete concedervi trattamenti ayurvedici, massaggi malesi tradizionali e terapie olistiche mentre ascoltate il dolce sciabordio delle onde. Le spiagge private, tra cui la celebre Emerald Bay – votata come una delle più belle al mondo – sono oasi di tranquillità dove rilassarsi su lettini all’ombra delle palme da cocco.

Coltivazioni di tè, Cameron Highlands; © Denis Falconieri
Coltivazioni di tè, Cameron Highlands; © Denis Falconieri
Pubblicità

Cameron Highlands, il giardino montano della Malaysia

Se volete scoprire una zona meno battuta della Malaysia, risalite verso le montagne, dove il clima tropicale lascia spazio a una temperatura che si aggira intorno ai 18-25 gradi e il panorama, unito alle architetture in stile coloniale delle case, vi farà sentire in un altro mondo. Situate tra i 1300 e i 1800 metri di altitudine, le Cameron Highlands sono conosciute soprattutto per le coltivazioni di tè: le colline sono ricoperte dal manto verde brillante delle piantagioni che si estendono a perdita d’occhio, creando un paesaggio stupefacente. Le piantagioni più famose offrono tour che permettono di seguire l’intero processo di produzione del tè, dalla raccolta delle foglie alla lavorazione finale. Il posto giusto dove soggiornare in questo paradiso tra le montagne malesi è il Cameron Highlands Resort, che vi farà rivivere l’atmosfera coloniale coccolandovi con un servizio attento, camere spaziose e ristoranti dove assaggiare ottimi piatti. Tra le cose da non perdere, il trekking in compagnia di una guida e il rito del tè a metà pomeriggio, servito nell’elegante salone con tazze in porcellana decorate a mano e ottimi spuntini dolci e salati.

Come arrivare: in volo con Singapore Airlines

Raggiungere la Malaysia dall’Italia è sorprendentemente comodo grazie a Singapore Airlines, compagnia aerea che offre collegamenti a Kuala Lumpur con uno scalo a Singapore (servizio giornaliero dal lunedì alla domenica da Milano Malpensa e quattro volte alla settimana da Roma Fiumicino). Il volo da Milano Malpensa a Singapore dura circa 12 ore, che sembrano meno grazie al servizio impeccabile della compagnia, all’intrattenimento di bordo con un’ampia selezione di film e ai pasti preparati con cura. E se fare scalo può sembrarvi scomodo, ricordatevi che il Changi Airport di Singapore è uno degli aeroporti più belli del mondo. Una passeggiata al Terminal 1 per sgranchirvi le gambe vi permetterà di vedere i giardini tropicali interni con la scenografica cascata che scende dal tetto, cinema gratuiti, aree relax con poltrone massaggianti, negozi e tanto altro.

La connessione per Kuala Lumpur è efficiente, i bagagli vengono trasferiti automaticamente e il cambio aereo è ben organizzato: in meno di due ore di volo sarete pronti a iniziare il vostro viaggio nella capitale malese. Se avete qualche giorno in più a disposizione, non esitate a fare uno stop over a Singapore per visitare questa città incredibile: ad attendervi ci sono la modernità e le architetture intrepide di edifici che vi proietteranno nel futuro, la bellezza sconfinata dei Gardens By the Bay, con la Cloud Forest e il Flower Dome che ospitano una strabiliante quantità (e varietà) di piante provenienti da tutto il mondo, e il fascino del quartiere cinese, dove assaggiare i piatti di street food al mercato è d’obbligo, e i colori sgargianti del quartiere indiano.



Denis ha viaggiato con Tourism Malaysia e YTL Hotels. I collaboratori di Lonely Planet non accettano gratuità in cambio di recensioni positive.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Malaysia
Condividi questo articolo
Pubblicità