La mini guida definitiva per un viaggio in Francia in auto

Redazione Lonely Planet
12 minuti di lettura

È l’itinerario per eccellenza: il percorso per un viaggio in Francia in auto di tre settimane. Dalle acque gelide della Manica al blu scintillante del Mediterraneo questo tour della Francia in macchina è perfetto per scoprire il meglio che la nazione ha da offrire. Lungo la strada farete tappa presso alcuni dei siti più celebri di tutta la Francia, come la reggia di Versailles, l’abbazia del Mont Saint-Michel, la vetta del Monte Bianco e le spiagge della Costa Azzurra. Allez-y!

Un viaggio in auto è il modo migliore per esplorare la Francia ©Francois Roux /Shutterstock
Un viaggio in auto è il modo migliore per esplorare la Francia ©Francois Roux /Shutterstock
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Parigi

Se cercate l’autentica atmosfera parigina, Montmartre è imbattibile: questo quartiere di vie acciottolate e piazzette circondate da caffè ha attratto scrittori e pittori sin dal XIX secolo. Un tempo era una zona fatiscente e malfamata, disseminata di case di piacere, sale da ballo, bar e dai primi locali di can-can. Sebbene quell’epoca sia ormai lontana, Montmartre conserva il fascino di un piccolo villaggio nonostante le folle di turisti.

Il centro è costituito da place du Tertre, in passato la piazza principale, oggi invasa da suonatori ambulanti e ritrattisti. Potrete farvi un’idea di com’era una volta il quartiere al Musée de Montmartre, che illustra il suo passato bohémien. È allestito in uno degli edifici più antichi del quartiere, una dimora signorile del XVII secolo dove ebbero il proprio studio diversi artisti, tra cui Renoir e Utrillo. Il più bel panorama di Montmartre si apprezza dalla cupola della Basilique du Sacré-Cœur, nelle vicinanze. Nelle giornate limpide la vista spazia fino a 30 km di distanza.

Il percorso

Dal centro di Parigi raggiungete l’autostrada A13, imboccatela in direzione ovest da Porte d’Auteuil e prendete l’uscita ‘Versailles Château’. Versailles si trova 28 km a sud-ovest della capitale.

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Versailles

Intorno alla metà del Seicento, Luigi XIV trasformò la palazzina di caccia del padre nello Château de Versailles, creando quello che è ancora oggi il palazzo più sontuoso di Francia. Fu sede della corte reale dal 1682 fino ai fatidici eventi del 1789, quando i rivoluzionari massacrarono le guardie e costrinsero Luigi XVI e Maria Antonietta a tornare a Parigi, dove vennero ghigliottinati. La reggia di Versailles è davvero spettacolare. Da non perdere i Grands Appartements du Roi et de la Reine (saloni di rappresentanza) e la celebre Galerie des Glaces, una sala da ballo lunga 75 m con una profusione di lampadari in cristallo ed enormi specchi. All’esterno, l’ampio parco vanta terrazze, aiuole e sentieri alberati, oltre al Grand Canal e al Petit Canal. A nord-ovest del corpo principale del palazzo, il Domaine de Trianon permetteva alla famiglia reale di sottrarsi per un po’ agli intrighi e alla rigida etichetta di corte.

Il percorso

La N10 corre in direzione sud-ovest da Versailles attraverso un bel paesaggio di boschi e campagna fino a Rambouillet, dove s’imbocca la D906 per Chartres (76 km in totale).

Notre-Dame di Chartres ©Altosvic /Shutterstock
Notre-Dame di Chartres ©Altosvic /Shutterstock

Chartres

Saprete di essere prossimi a Chartres molto prima di arrivarci grazie alla coppia di campanili della Cathédrale Notre-Dame, uno dei più strabilianti edifici sacri della cristianità. L’odierno edificio, costruito alla fine del XII secolo dopo che la struttura originaria fu distrutta da un incendio, è sopravvissuto intatto a guerre e rivoluzioni; le straordinarie vetrate istoriate in un’intensa sfumatura di blu hanno persino ispirato una particolare tonalità nota come ‘blu di Chartres’. All’interno è custodito il Voile de la Vierge, il velo che si dice indossasse Maria al momento della nascita di Gesù.

Il percorso

Seguite la D939 in direzione nord-ovest per 58 km fino a Verneuil-sur-Avre, quindi prendete la D926 verso ovest per 78 km fino ad Argentan; entrambe le strade attraversano la tipica campagna normanna. Subito a ovest di Argentan, la D158/N158 punta a nord verso Caen, per poi svoltare in direzione nord-ovest e connettersi con la N13 per Bayeux, 94 km più avanti.

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Bayeux

La Tapisserie de Bayeux è l’arazzo più celebre del mondo del mondo, un capolavoro di 58 pannelli che illustra la conquista dell’Inghilterra per mano di Guglielmo il Conquistatore nel 1066. Commissionato nel 1077 dal vescovo Oddone di Bayeux, fratellastro di Guglielmo, l’arazzo racconta l’invasione con dovizia di particolari, come i cavalli intrappolati nelle sabbie mobili intorno al Mont Saint-Michel e l’apparizione della cometa di Halley nella scena 32.

Il percorso

Il modo più veloce per raggiungere il Mont Saint-Michel, situato 125 km a sud-ovest di Bayeux, è seguire la D6 e poi l’autostrada A84.

Il Mont Saint-Michel ©SCStock /Shutterstock
Il Mont Saint-Michel ©SCStock /Shutterstock

Le mont Saint-Michel

Anche se l’avete ammirato milioni di volte in fotografia, niente può eguagliare la vista dal vivo del Mont Saint-Michel. Vera meraviglia architettonica, si tratta di un complesso abbaziale dell’XI secolo sopra uno scoglio di granito che si erge nel mezzo di un’ampia baia.

All’arrivo verrete indirizzati in uno dei vasti parcheggi, poi proseguirete a piedi (o a bordo della navetta gratuita) lungo la strada rialzata fino all’isolotto. Nel biglietto d’ingresso è compresa la visita guidata, ma potete visitare il sito anche per conto vostro con un’audioguida.

L’Église Abbatiale (Chiesa Abbaziale) si raggiunge percorrendo la ripida Grande Rue. La chiesa è circondata da un gruppo di edifici chiamati La Merveille (La Meraviglia), tra cui il chiostro, il refettorio, la sala degli ospiti, l’ambulacro e varie cappelle.

Per una prospettiva diversa, potete partecipare a una passeggiata guidata sulla sabbia intorno all’isolotto rivolgendovi a Découverte de la Baie du Mont Saint- Michel o a Chemins de la Baie, due agenzie situate a Genêts. Non affrontate questo tour da soli perché le maree della baia sono molto insidiose.

Il percorso

Percorrete la A84, la N12 e la A81 per 190 km fino a Le Mans, quindi prendete la A28 per 102 km fino a Tours. Chambord dista circa 75 km da Tours sulla D952.

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Chambord

Se avete tempo per un solo castello della Loira, vi consigliamo di optare per il più sfarzoso, e Chambord è senz’altro la scelta giusta. Dalle dimensioni sbalorditive persino per un castello della Loira, con non meno di 426 stanze, è uno dei massimi capolavori dell’architettura rinascimentale francese, dallo scalone a doppia spirale all’intrico di guglie, torrette e comignoli del tetto. Se avete tempo, fate una deviazione per visitare anche l’elegante Château de Chenonceau, che sfoggia lussuosi arredi.

Il percorso

Bordeaux dista 425 km da Chambord via Blois e la A10. Si può spezzare il viaggio con un paio di soste al Futuroscope e a Poitiers, che sorgono più o meno a metà strada.

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Bordeaux

Quando l’UNESCO ha deciso di porre sotto la propria tutela i tesori architettonici di Bordeaux nel 2007, praticamente metà della città (18 kmq) è diventata Patrimonio dell’Umanità, cosa che ne fa il più esteso sito urbano ad aver ricevuto questo riconoscimento.

Le punte di diamante sono la Cathédrale Saint-André, dalle squisite sculture in pietra, e la sua Tour Pey Berland, il campanile adorno di doccioni. Vale tuttavia la pena di visitare tutta la città vecchia, soprattutto la zona intorno al Jardin Public, le belle esplanade des Quinconces e place Gambetta, e la passeggiata lungofiume di 4 km, con parchi giochi, sentieri e laghetti da esplorare in canoa. Tappa d’obbligo per gli enofili è poi il superbo museo La Cité du Vin.

Il percorso

Sarlat-la-Canéda si trova a 194 km di distanza sulla A89; in alternativa, si può imboccare la D936, più lunga ma anche più gradevole.

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Sarlat-la-Canéda

Se cercate l’anima e il cuore della Francia, li troverete tra i campi e le foreste della Dordogne. Castelli in riva ai  fiumi, borghi medievali, gabarres (imbarcazioni in legno dal fondo piatto) e mercati con banchi stracolmi di tartufi, noci e vini. In breve, la quintessenza del sogno francese. La cittadina di Sarlat-la- Canéda ne è l’esempio perfetto, con un bel centro medievale e tanti vivaci mercati.

Si trova inoltre in posizione ideale per esplorare la Valle della Vézère, circa 20 km a nord-ovest, che custodisce le pitture rupestri più pregevoli del paese. Le più famose sono quelle della Grotte de Lascaux, che tuttavia non sono accessibili in quanto il sito è stato chiuso per preservare i di- pinti dal deterioramento. Oggi è possibile vedere solo una riproduzione delle parti principali della grotta originale all’interno di una struttura artificiale situata nei pressi.

Il percorso

Il tragitto in direzione est fino a Lione è molto lungo, con oltre 400 km da percorrere, in parte sulla cresta del Massif Central. Vi consigliamo di seguire la A89 fino all’uscita 6, quindi di imboccare la N89/D89 per Lione (circa 420-30 km in totale).


Tra i vicoli di Lione ©ColorMaker /Shutterstock
Tra i vicoli di Lione ©ColorMaker /Shutterstock

Lione

Siete appassionati di cucina francese? Allora vi innamorerete di Lione (Lyon), con i suoi bouchons (piccoli bistrot), i vivaci mercati e l’affascinante cultura culinaria. Iniziate da Vieux Lyon, la città vecchia, e dalla pittoresca Presqu’île, la penisola che costituisce il centro di Lione, poi prendete la funicolare che sale sulla cima della collina di Fourvière per visitare le rovine della città romana e godervi la vista su tutta la città.

Imperdibile per gli amanti del cinema è il Musée Lumière dove, il 19 marzo 1895, i fratelli Auguste e Louis Lumière realizzarono la prima pellicola della storia del cinema, La sortie des usines Lumières (L’uscita dalle officine Lumières).

Il percorso

Prendete la A42 verso il lago Léman, poi la A40 per Saint-Gervais- les-Bains. Avvicinandosi a Chamonix, l’autostrada diventa la N205 (un tragitto di almeno 225 km).

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Chamonix

Annidata tra montagne ammantate di neve, tra cui il Monte Bianco, la vetta più alta d’Europa, la spumeggiante Chamonix è un punto di partenza ideale per visitare le Alpi francesi. D’inverno è una vera mecca per chi ama lo sci e lo snowboard, mentre d’estate, quando la neve si scioglie, i sentieri d’alta quota sono il paradiso degli escursionisti.

A Chamonix ci sono due cose da fare assolutamente. La prima è salire con la vertiginosa funivia fino alla cima dell’Aiguille du Midi per scattare qualche fotografia del Monte Bianco. La seconda è prendere la ferrovia a cremagliera e poi la cabinovia dalla Gare du Montenvers per raggiungere la Mer de Glace (Mare di Ghiaccio), il ghiacciaio più esteso di Francia. Indossate indumenti caldi se intendete visitare le sculture e le grotte di ghiaccio.

Il percorso

Il viaggio verso la Costa Azzurra regala panorami mozzafiato. Un percorso affascinante è seguire la D1212 fino ad Albertville e poi la A43, che varca il confine con l’Italia. Attraversata la galleria del Fréjus, raggiungete la N94 che passa per Briançon e poi, prendendo la A51, la N85 e la D6085, proseguite in direzione sud fino a Nizza (un tragitto di almeno 430 km).

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Costa Azzurra

Percorrere la strada costiera della Costa Azzurra è uno dei must di un viaggio on the road, un itinerario sublime di scogliere, intriso del profumo della macchia mediterranea, con vedute spettacolari sul mare che, fin dal XIX secolo, non mancano di incantare gli amanti del sole.

Potrete iniziare dalla vivace Nizza (Nice) e da Cannes, la città del cinema, ma per gli scorci più incantevoli dovrete seguire la splendida Corniche de l’Estérel fino a Saint-Tropez, ancora oggi punto di riferimento del glamour balneare. D’estate è molto trafficata, ma in primavera o in autunno avrete i suoi tornanti e le sue colline profumate tutti per voi. Per i migliori panorami, rimanete sulle litoranee: la D6098 per Antibes e Cannes, la D559 nei pressi della Corniche de l’Estérel e la D98A fino a Saint-Tropez (in tutto circa 120 km).

Il percorso

Da Saint-Tropez, portatevi sulla veloce A8 e seguitela per circa 125 km in direzione ovest fino ad Aix-en-Provence.

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Aix-en-Provence

La placida Provenza, ammantata di lavanda e costellata di borghi collinari, è una regione che riassume il meglio della Francia. Il modo più bello per conoscerla è percorrerne le strade secondarie e gironzolare tra i mercati. L’artistica Aix-en- Provence racchiude la classica atmosfera provenzale, con gli edifici color pastello e i richiami a Cézanne, mentre la Montagna di Sainte-Victoire, a est, è meta di splendide escursioni.

Il percorso

Le Gorges du Verdon si trovano 140 km a nord-est di Aix-en- Provence, seguendo la A51 e la D952.

Le Gorges du Verdon, chiamate talvolta il Grand Canyon d’Europa. 
 ©JFFotografie /Shutterstock
Le Gorges du Verdon, chiamate talvolta il Grand Canyon d’Europa. ©JFFotografie /Shutterstock

Gorges du Verdon

Terminate la vostra avventura in Francia una memorabile spedizione alle Gorges du Verdon, chiamate talvolta il Grand Canyon d’Europa. Queste gole profonde aprono un varco di 25 km negli altopiani dell’Alta Provenza e, in alcuni punti, le pareti raggiungono i 700 m, due volte l’altezza della Tour Eiffel (321 m).

I due villaggi in cui far base sono Moustiers-Sainte-Marie, a ovest, e Castellane, a est. Chi viaggia in auto o in moto può ammirare il panorama percorrendo due strade da brivido che rasentano le pareti rocciose, ma il fondo del canyon è accessibile soltanto a piedi o facendo un’escursione in canoa.

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Quanto costa e come noleggiare un’auto in Francia

Gli aeroporti e le stazioni ferroviarie principali sono ben forniti di compagnie di noleggio, comprese le catene internazionali, oltre a operatori locali come Rent a Car e DLM, non sempre però aperti nel weekend.

Per noleggiare un’auto bisogna avere più di 21 anni ed essere titolari di patente di guida da almeno un anno (talvolta 3) e di una carta di credito di un circuito internazionale. Chi ha meno di 25 anni deve spesso pagare un sovrapprezzo giornaliero.

La formula assicurativa CDW (limitazione di responsabilità per danni) può variare molto, ma spesso è possibile ridurre o azzerare la franchigia pagando un supplemento giornaliero. La vostra carta di credito potrebbe coprire l’assicurazione CDW: verificate con la compagnia di emissione prima di prenotare.


Le auto elettriche in Francia

Le stazioni di ricarica non mancano (il 15% delle nuove auto in circolazione è elettrico). Chargemap (sito o app) permette di trovare le stazioni e filtrare per tipo di veicolo e connettore. Le app Izivia e Fulli permettono di pagare le ricariche.

La Francia è in prima linea nella transizione alla mobilità elettrica, ma le auto elettriche e ibride a noleggio sono meno disponibili al di fuori delle grandi città. Noleggiare un SUV Toyota C-HR o BMW X5 eDrive risulta piuttosto costoso (ma s’inquina meno).

Quando si guida un’auto elettrica la pianificazione è vitale, in quanto le stazioni di ricarica non sono adatte a ogni tipo di veicolo. Prima di partire registrate il vostro veicolo sull’app, che vi servirà anche per verificare che i punti di ricarica non siano fuori servizio. Guidare nel traffico, in particolare in una città come Parigi, vi scaricherà le batterie (calcolate di avere sempre abbastanza riserva).

Per risparmiare tempo, ricaricate di notte, durante le pause pranzo e quando fate la spesa.

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Come si paga l’autostrada in Francia

Evitate le corsie télépéage (t), riservate a chi ha un apposito badge sul parabrezza, e puntate invece i caselli con freccia verde o icona che indica pagamento con carta/contanti. Si ritira il biglietto in entrata e si paga in uscita (come in Italia).

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