12 tra le più belle isole d'Europa
Una delle peculiarità dell'Europa è la straordinaria varietà dei paesaggi, che si estende anche alle sue magnifiche isole. Che desideriate ammirare edifici imbiancati a calce aggrappati a ripide scogliere o vedere l'aurora boreale che danza nel cielo del nord, in Europa troverete il posto per voi. Ecco allora, tratte dal Libro delle isole, 12 destinazioni incantevoli.

1. Korčula, Croazia
Un arazzo di vigneti, uliveti e fitte foreste ricopre Korčula (Curzola), la più verde delle isole dalmate. Separata dalla terraferma da appena 3 km di mare, è prevedibilmente affollata in estate, ma al di fuori dell’alta stagione è un luogo placidamente bello da visitare. Le città e i villaggi medievali ben conservati sono ricchi di edifici storici, dai palazzi gotici, rinascimentali e barocchi di Korčula-capoluogo alle semplici casette in pietra e alle fattorie dell’interno. L’isola si presta a meraviglia alle escursioni a piedi o in bicicletta alla volta delle piccole cantine e dei frantoi; potrete anche assistere a danze popolari tradizionali, processioni religiose e spettacoli musicali, oppure, meglio ancora, oziare su una spiaggia sabbiosa, una rarità in Croazia.

2. Skiathos, Grecia
Chiudete gli occhi e immaginate la spiaggia greca dei vostri sogni. Una baia scintillante di ciottoli? Una distesa lussureggiante di sabbia bianca e sottile? Uno sperone roccioso che abbraccia il mare al tramonto? Skiathos è tutto questo e molto di più. Terra natale del grande scrittore greco Alexandros Papadiamantis (1851-1911) e luogo chiave durante la Guerra d’indipendenza greca, quest’isola ricca di storia e di pini si trova a metà strada tra Atene e Salonicco, nelle scintillanti Sporadi. Il piccolo e rilassato capoluogo, anch’esso di nome Skiathos, mostra un dedalo di strade dai muri bianchi, mentre antichi monasteri si nascondono tra le montagne silenziose e il litorale, di incredibilmente fascino, si dispiega in una serie di arenili orlati da dolci uliveti. Lungo la costa settentrionale le colline scoscese scendono fino ad appartate calette di ciottoli argentei; qui le vecchie taverne a conduzione familiare servono insalate con la feta, patatine fritte dorate e pesce freschissimo.

3. La Sardegna
Seconda isola del Mediterraneo per dimensioni dopo la Sicilia, la Sardegna ha alle spalle una storia intensa di conquiste e occupazioni che non ne hanno comunque intaccato lo spirito. Prima di entrare a far parte dei possedimenti dei Savoia, nel Settecento, e poi dell’Italia unita, nel 1861, l’isola è stata contesa da diverse potenze mediterranee. Non pensate solo a spiagge bianche tra le più incantevoli d’Europa: andare alla scoperta di questo ambiente può essere un’avventura sfrenata, con vertiginosi sentieri costieri e spettacolari baie incorniciate da scogliere, aspre montagne e un entroterra punteggiato di piccoli villaggi collinari, tombe neolitiche e città medievali pervase da un misterioso fascino.

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4. La Corsica
Fa parte della Francia da oltre 200 anni, ma la selvaggia e fiera Corsica, l’Île de Beauté, è radicalmente diversa dal resto del paese. Che si tratti di costumi, cultura, cucina o lingua, l’identità corsa erompe da ogni singolo, grazioso villaggio di collina, da ogni armoniosa canzone polifonica, da ogni struggente lamentu (lamento) ascoltato davanti a un bicchiere di Cap Corse Mattei rosso sangue. L’ambiente naturale della Corsica, dal canto suo, è caleidoscopico. Le spiagge sabbiose e le insenature dorate, le fitte foreste e le valli verdeggianti, le creste frastagliate delle montagne e i promontori rocciosi sono il paradiso di chi ama le avventure all’aria aperta. E su questa marcatissima diversità geografica si è sviluppata la peculiare storia dell’isola.

5. Minorca, Spagna
Benvenuti alle propaggini orientali della Spagna: Minorca è un autentico gioiello, ricca di sole e di spiagge, bagnata dallo scintillante mare delle Baleari, dove la sostenibilità era al centro delle politiche turistiche già molto prima che diventasse una parola d’ordine globale. Dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO nel 1993, la splendida Minorca vanta suggestive rovine dell’Età del Bronzo, sentieri costieri profumati di pini, sistemazioni caratteristiche come gli agroturismes e una serie di spiagge tra le più belle del paese. Due eleganti città testimoniano il passato dell’isola: il capoluogo Maó (Mahón), affacciato sul porto, è caratterizzato da un’architettura che risente dell’influenza britannica, mentre la colorata Ciutadella mostra un’impronta più spagnola. Dalle spiagge protette alla vigorosa tradizione gastronomica, Minorca si sta dunque affermando come destinazione all’insegna del viaggio responsabile.

6. Saaremaa, Estonia
Se cercate l’anima dell’Estonia, lasciate indietro le torri medievali di Tallinn e il fervore universitario di Tartu e dirigetevi verso i vasti spazi aperti di Saaremaa. L’isola più estesa del paese ospita foreste di querce e ginepri, ripide scogliere e piccoli villaggi che seguono ancora i ritmi della società rurale. Per gli estoni, i mulini a vento, i prati in fiore e le tradizioni popolari di Saaremaa custodiscono una magia ineffabile che risale a molti secoli fa. Uno dei castelli più imponenti del paese si erge sopra la pittoresca città di Kuressaare – il principale insediamento dell’isola – e i labirintici corridoi al suo interno sono ricchi di tesori. Saaremaa è nota anche per il cibo, dal pane di segale preparato secondo antiche ricette di famiglia al pesce affumicato venduto nei piccoli mercati, oltre ad alcune delle migliori birre dei Paesi Baltici.

7. Isole Lofoten, Norvegia
Gli irresistibili vortici e le capanne da pesca rosso fuoco su palafitte delle Lofoten, evocati dal romanziere francese Jules Verne nel grande classico Ventimila leghe sotto i mari, non erano semplici voli di fantasia. Questo arcipelago alle estreme propaggini d’Europa, collegato alla Norvegia continentale da traghetti e da una serie di gallerie e ponti stradali, sembra nato per lasciare senza fiato i visitatori. La cruda bellezza naturale, per non parlare dell’irriproducibile luce artica, sono semplicemente sbalorditive. La pesca, l’agricoltura e il turismo scandiscono le stagioni dell’arcipelago, dove gli effetti della Corrente del Golfo mitigano il clima in un modo che non ha eguali nelle altre terre artiche. Nelle bianche notti d’estate, il sole di mezzanotte ammanta d’oro le montagne e tinge il Mare di Norvegia di un viola pallido che nessun pittore è in grado di catturare. E d’inverno si apre la caccia – in kayak o slitta trainata da husky, con le racchette da neve o a cavallo – all’aurora boreale che danza nel cielo scuro: uno spettacolo maestoso e assolutamente indimenticabile.

8. Gotland, Svezia
Conosciuta come la "Regina del Baltico", Gotland è un’isola magica dove le città e le chiese medievali affiancano spiagge e dune sabbiose, faraglioni scultorei, prati verdissimi e villaggi addormentati. La maggiore delle isole svedesi si trova nel Mar Baltico, circa a metà strada tra la Svezia continentale e l’Estonia: una posizione strategicamente importante che propiziato la nascita dei primi insediamenti già 8000 anni fa. A Gotland ammirerete gli stretti vicoli acciottolati e i caratteristici cottage di Visby, il capoluogo, Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, con una meravigliosa architettura in stile gotico antico che emana un fascino straordinario nelle lunghe serate estive. Al di fuori di Visby, l’isola è placida e tranquilla, scarsamente popolata, perfetta per essere esplorata in bicicletta. In agosto si tiene una settimana di eventi a tema medievale, mentre a novembre c’è il festival del tartufo; se gli eventi non vi attraggono, venite a Gotland semplicemente per vagare dai mercati delle pulci alle spiagge ai borghi più piccoli, ammirando gli incantevoli panorami.

9. Texel, Paesi Bassi
Spiagge di sabbia bianca, riserve naturali ricche di fauna selvatica, foreste scaldate dal sole e villaggi caratteristici sono solo alcuni dei punti di forza di Texel (pronuncia "tes-sel"), la più grande e la più visitata delle isole Frisone, che si estendono lungo la costa nord-orientale dell’Olanda. Un tempo scalo principale per le navi in rotta verso l’Asia, l’Africa e il Nord America (la prima missione commerciale verso le Indie Orientali iniziò e si concluse qui), la conformazione pianeggiante di Texel la rende ideale per le gite in bicicletta. Le pecore sono ovunque: la lana locale è molto apprezzata e l’agnello è sempre presente nei menu. Durante la stagione dell’agnellatura, intorno a Pasqua, vedrete tantissimi agnelli saltellanti; unitevi alla gente del posto per una Lammetjes Wandeltrocht (una "passeggiata per vedere gli agnelli"). Con un numero sufficiente di attrazioni per intrattenere i visitatori per giorni e giorni, Texel è molto popolare tra gli olandesi e i tedeschi, ma per il resto è poco conosciuta, il che la rende una bellissima e inaspettata scoperta.

10. Isole Scilly, Inghilterra
Considerato il clima dell’Inghilterra, spesso cupo e non troppo clemente, è davvero straordinario che il paese nasconda un Eden ecologico dove piante subtropicali, cactus tipici del deserto e palme delle Seychelles crescono liberamente vicino a spiagge meravigliose. Ma d’altronde le Isole Scilly, 45 km al largo della costa sud-occidentale della Cornovaglia, nell’Oceano Atlantico, sono sempre state tagliate fuori dalla Gran Bretagna continentale, il che ha dato vita a un ecosistema unico, al riparo da specie animali o vegetali invasive. Questo paradisiaco arcipelago di circa 200 isole – appena cinque abitate - appartiene alla contea della Cornovaglia, ma gode di ampie facoltà di gestione autonoma degli affari locali. Il retaggio inglese è molto radicato sulle isole. Ve ne accorgerete soprattutto quando vi verrà fame e potrete assaggiare panini al granchio e fish and chips, il gelato cremoso fatto con il latte e i fiori dell’isola e il dolce e goloso fudge che si prepara nelle fattorie.

11. Isola di Skye, Scozia
La seconda isola scozzese per dimensioni, situata nelle Ebridi Interne, è la più spettacolare, con un paesaggio che passa da baie tranquille e loch innevati a pinnacoli frastagliati, cascate e scogliere irregolari. Le montagne scenografiche e le brughiere ondulate di Skye sono facilmente raggiungibili, attraverso un ponte, dalla terraferma, ma per accedere agli angoli più remoti e ai panorami più impressionanti dovrete camminare parecchio per le campagne, pedalare su strade di montagna scoscese o muovervi in kayak lungo la costa. Scoprirete così castelli fiabeschi, colorati villaggi di pescatori e diversi musei, gallerie e negozi di artigianato nelle vivaci città dell’isola. Portatevi però un impermeabile: il nome Skye deriva dall’antico norreno sky-a, che significa "isola delle nuvole". Il tempo qui è a dir poco imprevedibile, ma le nuvole e i cieli cupi non fanno che aumentare le suggestioni.

12. Inis Mór, Irlanda
La più grande delle tre isole Aran, nella baia di Galway, Inis Mór (il cui nome significa appunto “Isola Grande”) è una fiorente comunità in cui si parla l’irlandese e la musica, la cultura e il patrimonio tradizionali sono celebrati da un vivace calendario di festival ed eventi. Una vasta rete di muri di pietra costruiti a mano solca il frastagliato paesaggio calcareo; dalla sola strada dell’isola si diramano innumerevoli viottoli e sentieri che conducono ad antichi monumenti, chiese medievali, alte croci, pozzi sacri e poderosi fari. Non perdete dunque le occasione che Inis Mór offre: camminare, cavalcare o andare in bicicletta ai confini dell’Europa, partecipare a un ritiro di yoga o imparare a intrecciare una cesta tradizionale, suonare un bodhrán (tamburo di pelle di capra) o a cantare nel tradizionale stile sean-nós. Potrete anche banchettare con l’aragosta fresca, celebrare il solstizio d’estate o semplicemente ammirare la luce e la cultura che per secoli hanno richiamato qui artisti e scrittori.