Battambang: il treno di bambù, le risaie e una Cambogia tutta da scoprire

Battambang possiede un fascino tutto particolare, che seduce immancabilmente i suoi visitatori. Poco importa se, in realtà, non c’è molto da fare: l’architettura coloniale un po’ trasandata, la posizione lungo il fiume e i tranquilli caffè compensano ampiamente l’assenza di vere attrazioni turistiche. La città è infatti una perfetta fusione fra (relativa) modernità urbana e serenità provinciale. Fuori dall’abitato vi attendono poi templi abbarbicati su colline dove il tempo sembra essersi fermato e bucolici villaggi, per non parlare del più spettacolare itinerario fluviale cambogiano, quello che collega Battambang con Siem Reap. Infine, non è un caso che il più noto circo cambogiano (lo strepitoso Phare Ponleu Selpak) abbia sede qui: la città può infatti contare su una duratura tradizione artistica che ha prodotto cantanti, attori e pittori molto apprezzati.

Il tempio Wat Ek Phnom a Battambang ©Sophie Lenoir
/Shutterstock
Il tempio Wat Ek Phnom a Battambang ©Sophie Lenoir /Shutterstock
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Il famoso “bambù train”

Il “Battambang bamboo train”, detto anche norry, è l’icona della zona e, sebbene la sua forma e la posizione siano cambiate negli anni a causa della ripresa del servizio ferroviario, l’esperienza rimane un modo autentico per vedere le risaie e i villaggi nei dintorni della città. Originariamente nato come soluzione locale per spostare merci e persone, il norry è stato ricreato vicino a Wat Banan per turismo ed è ancora possibile salire su queste piattaforme di bamboo motorizzate in alcune tratte dedicate. Se volete provare il battambang bamboo train mettete in conto che l’offerta è cambiata rispetto agli anni d’oro e che oggi trovate versioni sia “tradizionali” sia ricostruite per i visitatori.

Cosa vedere a Battambang

Il villaggio Wat Kor

Circa 2 km a sud del centro di Battambang, il villaggio di Wat Kor è tutto raccolto intorno all’omonimo tempio. Si tratta di un bel luogo per una passeggiata, specie nel tardo pomeriggio, quando la riva opposta (quella orientale) del fiume Sangker assume tonalità ambrate alla luce del sole calante. Tutt’intorno pittoreschi ponti scavalcano il fiume, mentre le guglie del Wat Kor esibiscono scintillii color platino e il villaggio khmer brulica di attività.

Circa 1,5 km oltre il Wat Kor, si incontra un gruppetto di case tradizionali khmer per le quali il villaggio è famoso. Costruite quasi un secolo fa con legname oggi raro e circondate da giardini di orchidee, sono caratterizzate da ampi porticati e hanno un’atmosfera d’altri tempi.

Il Museo di Battambang

Questo museo piccolo e polveroso ospita una collezione di splendidi architravi risalenti al periodo angkoriano e statue provenienti da tutta la provincia di Battambang, tempio di Prasat Banan e città di Sneng compresi. Le didascalie sono in khmer, inglese e francese. All’epoca della nostra ultima visita la struttura era oggetto di lavori di modernizzazione e ampliamento.

La residenza del governatore

Edificio a due piani con balconi e persiane di legno, splendido lascito del primo Novecento. L’interno non è visitabile, ma si può passeggiare nel parco. Fu progettato da un architetto italiano su commissione dell’ultimo governatore thailandese, che lasciò la città nel 1907. S

La stazione ferroviaria

L’orologio della stazione ferroviaria in disuso di Battambang segna da anni le 8.02. Camminando lungo i binari in direzione sud, si incontra un affascinante e rugginoso insieme di capannoni per le riparazioni di epoca francese, magazzini e materiale ferroviario. Non si tratta di una zona molto sicura: conviene quindi visitarla in gruppo.

I templi

I templi buddhisti di Battambang sono sopravvissuti pressoché indenni al periodo dei khmer rossi grazie a un plenipotenziario locale che ignorò gli ordini ricevuti dall’alto. Fra i più notevoli vanno citati il Wat Phiphétaram (St 4), il Wat Damrey Sar e il Wat Kandal.

L’area intorno al Wat Ek Phnom  ©Wirestock Creators/Shutterstock
L’area intorno al Wat Ek Phnom ©Wirestock Creators/Shutterstock
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Vita rurale sulla strada per il Wat Ek Phnom

Il disordinato reticolo di stradine di campagna che si snodano intorno a Battambang consente di ammirare bei panorami di risaie e attraversare villaggi dove sono ancora vive attività e produzioni tradizionali. Particolarmente interessanti sono le strade verso il Wat Ek Phnom, che formano un magnifico itinerario di mezza giornata alla scoperta di siti di interesse storico e scorci di vita rurale.

Alcune tra le principali attrattive che incontrerete sono:

Wat Somrong Knong. Costruito nel XIX secolo sul sito di un tempio preangkoriano, questo wat fu usato come prigione dai khmer rossi e si dice che qui siano state giustiziate circa 10.000 persone. Oggi il complesso presenta una splendida pagoda principale e antiche rovine che si alternano a luccicanti strutture moderne e a monumenti commemorativi dedicati alle persone che qui persero la vita.

Fabbrica di prahoc. I visitatori hanno la possibilità di vedere come viene prodotto il famoso prahoc (pasta di pesce fermentato) cambogiano; i ripiani in bambù su cui viene posto a seccare il pesce sono un buon soggetto fotografico.

Pheam Ek. Il villaggio di Pheam Ek è specializzato nella produzione di carta di riso per gli involtini primavera. Lungo la strada potrete vedere piccoli laboratori a gestione familiare, dove la pasta di riso viene cotta al vapore e poi fatta asciugare al sole su telai di bambù.

Wat Ek Phnom. Superata una variopinta pagoda moderna e una colossale statua del Buddha, si incontra questo suggestivo tempio dell’XI secolo parzialmente in rovina. La base del Wat Ek Phnom misura 52 m per 49 m ed è circondata dai resti di un muro in laterite e di un antico baray (bacino artificiale). Sopra il portale orientale del tempio centrale (con pregevoli bassorilievi sui lati) c’è un architrave che raffigura la leggendaria Zangolatura dell’Oceano di Latte.

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Pedalare tra villaggi e risaie

Se preferite esplorare con calma, il Battambang bike tour è probabilmente la scelta migliore: pedalando tra canali, villaggi di contadini e campi di riso incontrerete pilastri angkoriani isolati, mercati rurali e il ritmo lento della vita agricola. Le bici permettono di raggiungere templi minori come Wat Kor e Wat Somrong Knong e offrono anche la libertà di fermarsi a osservare la lavorazione del riso o una famiglia che cucina lungo la strada. Gli operatori locali propongono itinerari diversi, dalla mezza giornata all’escursione di più giorni, con guide che raccontano usi e costumi.

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Collegamenti e come arrivare

Arrivare in questa zona della Cambogia è più semplice di quanto sembri. Si vola fino a Phnom Penh o Siem Reap, poi si procede con bus o minivan fino a Battambang.

Una possibilitò molto scenografica è raggiungere Battambang da Siem Reap via fiume: un tragitto lento su lungo il fiume Sangker che permette di raggiungere la città lentamente, guardando villaggi galleggianti e paesaggi acquatici.

Per chi sta pensando in grande, il collegamento Battambang-Bangkok esiste (via bus e frontiera) ma richiede tempo e pianificazione: attraversate la frontiera cambogiana-tailandese in auto o bus e proseguite verso Bangkok. Considerate il trasporto, i documenti per la frontiera e i tempi: non è un semplice spostamento urbano.

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