15 cose da sapere prima di partire per le Samoa

8 minuti di lettura

Sono cresciuto in Polinesia e credo che nessun paese sia più “polinesiano” delle isole Samoa. Ciò è dovuto a diversi aspetti, a cominciare dal Faʻa Samoa, un sistema culturale profondamente radicato che è anche uno stile di vita: si basa sul rispetto della famiglia, della comunità, degli anziani e delle tradizioni, oltre che sul rifiuto di ogni frenesia. Qui i capi villaggio hanno più potere della polizia e molti abitanti vivono ancora come i loro antenati. Alle Samoa ho trovato dunque la purezza dell’essenza polinesiana. In questo incanto di montagne verdi e lagune blu la vita sembra un sogno, un paradiso in terra. Organizzate il vostra viaggio seguendo questi consigli che riguardano vari temi, dalla logistica alla sicurezza ai codici di comportamento.

Lalomanu, una delle spiagge più belle delle Samoa. © Martin Valigursky/Shutterstock
Lalomanu, una delle spiagge più belle delle Samoa. © Martin Valigursky/Shutterstock
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Pianificare il viaggio alle Samoa

1. Quando andare? 

Alle Samoa si alternano due stagioni ben distinte, una secca e una umida. La stagione secca va da maggio a ottobre ed è il periodo migliore dal punto di vista climatico, ma inevitabilmente anche il più affollato e costoso. La stagione umida va da novembre ad aprile: in questi mesi i prezzi sono più bassi e ci sono meno visitatori. È anche la stagione dei cicloni, ma è dal 2012 che sulle Samoa non se ne abbattono di rovinosi (anche se, ovviamente, ciò non esclude l’eventualità) e i temporali pomeridiani non durano troppo a lungo. Il mio suggerimento è quello di prendete in considerazione i mesi di aprile e ottobre, quando non ci sono grandi folle e il clima è normalmente piacevole.


2. I contanti sono ancora la soluzione migliore

La maggior parte degli hotel e dei ristoranti nelle zone più frequentate delle Samoa accettano le carte di credito (non l’American Express, in molti casi), ma una volta usciti dai principali centri turistici i contanti diventano indispensabili. Ci sono sportelli bancomat intorno all’aeroporto e ad Apia, la capitale, ma pochi altrove. Non aspettatevi che i venditori nei mercati accettino transazioni elettroniche. La valuta locale è il tala samoano.

I campi di lava di Sale’aulaI, sull’isola di Savaiʻi. © edierdel/Shutterstock
I campi di lava di Sale’aulaI, sull’isola di Savaiʻi. © edierdel/Shutterstock

3. Le isole principali sono due

La maggior parte dei viaggiatori conosce solo l’isola più popolata di Samoa, ʻUpolu, dove si trovano l’aeroporto internazionale e la vivace capitale Apia. Tuttavia Savaiʻi, conosciuta colloquialmente come “Grande Isola” perché è circa una volta e mezza più estesa di ʻUpolu, dista solo un’ora di traghetto: non ve la fate scappare! Più tranquilla e legata alle tradizioni, vi permetterà di approfondire molti aspetti dell’antica cultura samoana. Qui grandi montagne svettano proprio al di sopra delle lagune, e sempre qui si trova maggiore vulcano a scudo del Pacifico meridionale. 


4. Esistono due paesi diversi chiamati Samoa

Lo Stato indipendente di Samoa non va confuso con le Samoa Americane, distanti circa 150 km. Le isole vennero spartite nel 1899 tra la Germania, cui andarono quelle occidentali, e gli Stati Uniti, che presero il controllo di quelle orientali. Le ex Samoa tedesche, passate sotto amministrazione neozelandese dopo la Prima guerra mondiale, divennero indipendenti nel 1962.


Le Samoa Americane sono più difficili da raggiungere direttamente, hanno meno infrastrutture turistiche e più fast food. I prezzi, in dollari statunitensi, sono mediamente molto più alti. Vale comunque la pena prendere il volo della Samoa Airways che in poco più di mezz’ora raggiunge l’arcipelago. Tenete presente che le Samoa sono 24 ore avanti rispetto alle Samoa Americane (la Linea internazionale del cambio di data divide infatti i due paesi) e che si guida a destra invece e non a sinistra come alle Samoa indipendenti. 

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La piscina naturale To Sua Ocean Trench, sull’isola di ’Upolu. © edierdel/Shutterstock
La piscina naturale To Sua Ocean Trench, sull’isola di ’Upolu. © edierdel/Shutterstock

5. Alle Samoa c’è molto da vedere: prendetevi tutto il tempo che serve

Molte isole del Pacifico meridionale sono piccole e possono essere visitate in pochi giorni. A Samoa la situazione è diversa: le isole sono abbastanza estese e ricchissime di spunti. Realisticamente, se vi limitate a ʻUpolu (anche se dovreste visitare Savaiʻi), vi serviranno almeno 10 giorni per cominciare davvero ad apprezzarla. Qui c’è di tutto, dai circuiti delle cascate Lalomanu, una delle spiagge più belle del paese, e poi l’iconica To Sua Ocean Trench, profonda 30 metri, una piscina naturale senza eguali circondata da alte scogliere rocciose.


6. Prenotate un’auto a noleggio

A meno che non vogliate partecipare ai numerosi tour giornalieri organizzati nelle isole, il mezzo più comodo per muoversi alle Samoa è l’automobile. Ci sono molte compagnie di noleggio affidabili che operano dall’aeroporto internazionale. Avrete bisogno di una patente di guida temporanea rilasciata dalla Land Transport Authority: può essere richiesta tramite la compagnia di autonoleggio presentando la patente di guida.


Guidare qui fa parte dell’esperienza turistica: il limite di velocità nei centri abitati è di 40 km/h nei villaggi, ma vi consigliamo di andare molto più piano, sia per godervi il villaggio mentre lo attraversate, sia perché polli, maiali e cani razzolano per le stradaea loro piacimento. Nessuno va veloce alle Samoa, e anche sulle strade extraurbane, dove il limite di velocità è di 55 km/h, raramente vedrete automobilisti che superano i 40. Ci vogliono circa cinque ore per fare il giro completo di ‘Upolu.

I fale su una spiaggia delle Samoa. © zstockphotos/Getty Images
I fale su una spiaggia delle Samoa. © zstockphotos/Getty Images
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7. Trascorrete almeno una notte in un fale sulla spiaggia 

Niente è più tipico delle Samoa che soggiornare in un fale, una tradizionale capanna con tetto di paglia, senza pareti, situata proprio sul mare. Molte famiglie locali gestiscono fale in cui è possibile sperimentare la semplice vita degli isolani. I pasti, solitamente inclusi, sono sempre deliziosi e cucinati in casa. Le opzioni vanno dai fale di grande richiamo, come quelli sulla famosa spiaggia di Lalomanu, alle strutture piccole dei villaggi remoti. È possibile prenotare in anticipo, ma può valere la pena guardarsi intorno una volta giunti sul posto: molte sistemazioni incantevoli, infatti, non si trovano online.


8. Si parla inglese ovunque, ma qualche parola nella lingua locale rende tutto più semplice

Benché la lingua ufficiale del paese sia il samoano, l’inglese viene insegnato nelle scuole ed è utilizzato dappertutto, a parte nelle zone più remote e presso la popolazione di età più avanzata. Detto questo, vi consigliamo di imparare alcune parole elementari in samoano prima di partire: la gente del posto ne sarà felice e vi porgerà un caloroso benvenuto.

Ciao – talofa 

Grazie – fa’afetai

Arrivederci – tofa


9. Non aspettatevi di riuscire a usare il Wi-Fi e il cellulare dappertutto

Molti ristoranti e caffè di Apia e le strutture ricettive di livello più alto dispongono di Wi-Fi, ma al di fuori di questi luoghi l’accesso a Internet è limitato e spesso lento. La copertura mobile sta migliorando costantemente e acquistare una SIM card sul posto garantisce maggiore affidabilità, ma tenete presente che potreste essere assolutamente irraggiungibili in diverse zone di ʻUpolu e Savaiʻi.

Un villaggio sulla costa di ’Upolu. © Valery Shanin/Shutterstock
Un villaggio sulla costa di ’Upolu. © Valery Shanin/Shutterstock

Etichetta e norme di comportamento

1. Rispettate il Faʻa Samoa, lo stile di vita samoano

La società samoana, molto tradizionale, ruota intorno al Faʻa Samoa, un sistema culturale che poggia su pilastri quali la famiglia, gli anziani, le antiche usanze e l’autorità dei capi che ancora oggi governano i villaggi. I samoani sono gente molto cordiale ed è doveroso mostrare rispetto per le loro tradizioni.

I costumi da bagno sono perfettamente accettabili in spiaggia, ma non nei villaggi, dove dovreste tenere le ginocchia e le spalle coperte, oltre a evitare di scattare foto alle persone senza il loro esplicito consenso. Toglietevi le scarpe prima di entrare nelle case, non state in piedi se vede degli anziani seduti e non orientate le punte dei piedi verso gli altri quando vi trovate seduti: meglio ancora, coprite i piedi con un lungo lava-lava (sarong).


2. La domenica è dedicata alla famiglia e al riposo

Alle Samoa la domenica è assolutamente sacra. In questo giorno è quasi tutto chiuso, compresi i negozi e molti ristoranti e bar (fanno eccezione i locali annessi ai resort). È consigliabile non entrare nei villaggi e, se possibile, partecipare a una funzione religiosa locale, dove potrete ascoltare splendidi inni cantati all’interno di antichi edifici con pareti di corallo. Con un po’ di fortuna, al termine del rito verrete invitati a un pranzo della domenica in famiglia e avrete modo di gustare cibi preparati in un forno sotterraneo chiamato umu.

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Le Sopoaga Falls a ’Upolu. ©. Radoslav Cajkovic/Getty Images
Le Sopoaga Falls a ’Upolu. ©. Radoslav Cajkovic/Getty Images

3. A volte bisogna pagare per nuotare

Molti siti naturali, fra cui cascate, spiagge e piscine, si trovano su terreni di proprietà dei villaggi. Una piccola quota di ingresso (di norma tra 5 e 20 tala) viene solitamente richiesta per sostenere le comunità locali: portate dunque con voi banconote di piccolo taglio o monete. Rivolgendovi alla gente del posto (che si riunisce, e spesso dorme, nei siti naturali) per versare la quota avrete peraltro un’ottima occasione di osservare da vicino la realtà locale: i samoani sono sempre felici di scambiare quattro chiacchiere e vi indicheranno i posti migliori per nuotare.


4. Mettetevi in modalità sonno

Alle Samoa, dormire è una sorta di passatempo nazionale: se esistessero medaglie olimpiche per i sonnellini, i samoani farebbero man bassa di ori, argenti e bronzi. Nei negozi capita spesso di vedere i commessi sonnecchiare e, passeggiando per i villaggi, si nota gente che riposa in qualsiasi momento della giornata. Se vi va, abbracciate senza remore questa usanza locale e non sorprendetevi se doveste trovare addormentate anche persone teoricamente in servizio, come l’addetto al parcheggio dell’aeroporto (a noi è successo tre volte!). 

Apia, la capitale delle Samoa, sull’isola di ’Upolu. © Ramunas Bruzas/Shutterstock
Apia, la capitale delle Samoa, sull’isola di ’Upolu. © Ramunas Bruzas/Shutterstock
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Precauzioni e sicurezza

1. Attenti alle zanzare

Alle Samoa, in particolare nei mesi più piovosi, si sono verificate epidemie di malattie come la dengue e la chikungunya, trasmesse dalle zanzare. Non lesinate sui repellenti, soprattutto nei villaggi, e indossate abiti coprenti. Le zanzariere andrebbero utilizzate sempre, sia quelle applicate a porte e finestre, sia quelle a protezione dei letti.


2. Siate vigili ad Apia

La criminalità è quasi inesistente nell’arcipelago. Fa parzialmente eccezione la capitale, Apia, la sola vera città della Samoa (con una popolazione di circa 40.000 abitanti): non è pericolosa, ma dopo il tramonto è consigliabile usare una certa cautela. Evitate di camminare da soli a tarda notte nel quartiere dei bar e dei locali. Apia è afflitta dalle problematiche più o meno presenti in tutti i centri urbani, mentre al di fuori della capitale la popolazione vive sotto l’autorità dei capi tradizionali e il tessuto sociale è più compatto e coeso.

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