Atene: via le impalcature dal Partenone dopo vent'anni

Si è conclusa dopo oltre vent’anni di lavoro una fase chiave del restauro del Partenone. La facciata occidentale, quella che si affaccia sulla città ed è visibile anche dal basso, è finalmente libera dalle impalcature che per oltre due decenni ne hanno coperto la bellezza. Per chi visita Atene in questo periodo, l’esperienza è emozionante. Salendo verso l’Acropoli oppure osservando il Partenone dai quartieri di Plaka, Monastiraki o Thissio, si può finalmente coglierne tutta la sua maestosità

Il Partenone, Atene ©Preto Perola / Shutterstock
Il Partenone, Atene ©Preto Perola / Shutterstock
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Una tappa importante, questa, nel lunghissimo percorso di restauro del Partenone. Gli interventi sistematici di conservazione e restauro dei monumenti dell’Acropoli, infatti, sono iniziati nel 1975, come operazione di salvataggio per far fronte agli urgenti problemi strutturali e al degrado delle superfici marmoree. Le attività di restauro si sono poi intensificate a partire dagli anni 2000 con programmi di consolidamento strutturale, reintegrazione dei blocchi originali e per fare alcune correzioni a precedenti restauri. Nonostante le impalcature siano state tolte, il restauro del Partenone non si è ancora del tutto concluso. L’obiettivo del Ministero della Cultura greco è di finire questa fase di restauro entro l’estate del 2026, per poter poi finalmente togliere tutte le impalcature. Nel frattempo, per i prossimi lavori di restauro verranno usate impalcature più leggere e meno invasive, progettate per integrarsi meglio con l’estetica e la logica architettonica del monumento.

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Il Partenone e l’Acropoli di Atene

L’Acropoli di Atene, patrimonio dell’umanità UNESCO, è il sito più visitato della Grecia. E non è difficile capire perché. Il Partenone è per antonomasia l’emblema della classicità. Progettato dagli architetti Ictino e Callicrate, e decorato dalla mano dello scultore Fidia, il Partenone venne costruito tra il 447 e il 432 a.C. durante l’età d’oro di Pericle. Dedicato alla dea Atena Parthenos, protettrice della città, è realizzato quasi interamente in marmo pentelico e rappresenta un capolavoro di ingegneria e armonia. Ogni colonna, infatti, è leggermente inclinata verso l’interno e la stilobate presenta una lieve curvatura per correggere gli effetti ottici, e creare così una sensazione di perfetta proporzione

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L’Acropoli di Atene ©Getty Images
L’Acropoli di Atene ©Getty Images

Nel corso dei secoli il Partenone ha avuto molte vite, da tempio a chiesa cristiana, a moschea sotto il dominio ottomano, e ha subito diversi danneggiamenti. Tra i più gravi, un’esplosione nel 1687 che fece crollare gran parte della naos, la cella interna al tempio, dove una volta si trovava l’imponente statua in oro e avorio dedicata ad Atena Parthenos.

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