Il cibo pazzesco dell'isola di Skye

Redazione Lonely Planet
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Skye è sulla cresta di una superba onda gastronomica, e speriamo che ci rimanga a lungo. Situata nel nord-ovest della Scozia, la più grande delle Ebridi Interne è anche, probabilmente, il luogo da cui provengono le migliori materie prime della zona. Le scure e frastagliate coste di Skye sono sfiorate dalle acque più pulite del Regno Unito, ideali per pescare ottime capesante e coltivare succulente ostriche. Sull’isola vivono migliaia di cervi rossi, e il clima temperato e i loch riparati garantiscono aglio ursino e alghe in abbondanza. Negli anni passati Skye ha visto nascere molti ristoranti di lusso, ma oggi una nuova ondata di locali e food truck rustici e privi di fronzoli offre ostriche aperte al momento, pizze, dolci a ottimi prezzi: sono locali aperti dalla gente del posto per la gente del posto.

Dall’isola di Skye provengono le migliori materie prime della zona ©SDebono/Shutterstock
Dall’isola di Skye provengono le migliori materie prime della zona ©SDebono/Shutterstock
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Spesso i ristoratori di Skye non hanno mai lasciato l’isola, e si avvalgono di materie prime fornite da amici d’infanzia o pescatori che proseguono da generazioni la tradizione di famiglia, mentre piccole distillerie producono alcolici ispirati dalla natura che le circonda. Skye è remota ma non troppo, grazie al ponte che la collega alla terraferma: un innegabile vantaggio rispetto alle altre isole scozzesi. Il ponte, inaugurato nel 1995, in effetti ha favorito l’apertura delle attività dell’isola oltre la stagione turistica, che va da marzo a ottobre. Alla base di molti itinerari ci sono i paesaggi incantevoli e l’innegabile alone mistico di Skye. Qui vagavano un tempo fate e dinosauri (questi di sicuro, come dimostrano le orme su An Corran Beach). Oggi, l’autoproclamatasi Misty Isle (Isola nebbiosa) è una meta per numerosi gourmet che gustano qui il meglio della cucina scozzese.

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Red Skye

A poco più di 3 km oltre lo Skye Bridge che collega l’isola al resto della Scozia, Red Skye è la sosta perfetta per un primo assaggio delle squisitezze dell’isola. Il capo chef John Brown ha trascorso oltre 35 anni lavorando sulla costa occidentale scozzese e la sua esperienza si riflette nel menu ispirato a prodotti locali. Aragosta, capesante e cervo non mancano mai in cucina. La location (una ex scuola elementare) è tranquilla, priva di fronzoli, e il costo del menu fisso è competitivo. Non sorprende dunque che in questo locale le prenotazioni dei tavoli si esauriscano velocemente.

Isle of Skye Baking Company

Chi non ama il profumo del pane fresco appena sfornato? Questo delizioso negozio nell’Old Woolen Mill di Portree offre di tutto: pane, dolci, torte ai semi di papavero e molto altro. Si trova in una zona industriale, poco lontano dal porto, ma la location non basta scoraggiare i fan. Qui troverete Infatti prodotti originali come shortbread al gin Raasay e crema spalmabile di cioccolato al whisky Talisker. Gli orari di apertura variano nei mesi estivi perché i proprietari partecipano a mercatini ed eventi in tutta la Scozia: controllate online prima di arrivare.

Isle of Skye Distillers

Le isole scozzesi hanno forgiato la storia e il gusto dell’alcolico più famoso del paese, e a Skye le distillerie hanno una lunga tradizione. Una delle più nuove, Isle of Skye Distillers, produce un gin che ha ricevuto diversi premi, il Misty Isle, realizzato con le fresche acque degli Storr Lochs e botaniche uniche dell’isola. Il mercoledì e il venerdì potrete unirvi a esperti distillatori della Gin School, che vi aiuteranno a preparare un gin personalizzato. In tre ore di lezione imparerete ogni fase del processo, dalla selezione delle botaniche all’etichettatura della bottiglia (e beneficerete di un buono sconto del 10% per il negozio).

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I colori dell’isola di Skye ©Stephen Bridger /Shutterstock
I colori dell’isola di Skye ©Stephen Bridger /Shutterstock

Edinbane Lodge

Ospitato in un edificio datato 1543, Edinbane Lodge è l’unico ristorante delle Highlands ad aver ricevuto quattro Rosettes di AA (Automobile Association; si tratta di un riconoscimento di eccellenza gastronomica nel Regno Unito e in Irlanda). Lo chef e patron Calum Montgomery, originario di Skye, si avvale dei suoi legami con pescatori e coltivatori locali, alcuni dei quali sono suoi amici d’infanzia. I menu stagionali dello chef prevedono ostriche, cozze e carne di Wagyu, e di recente il locale ha elaborato un menu a km 0: quando si parla di ingredienti dalla fattoria alla tavola, qui lo si intende alla lettera.

Loch Bay

Fondato nel 2016 dal rinomato chef Michael White, Loch Bay è ospitato in uno dei cottage imbiancati che affacciano sulla Waternish Peninsula. La cittadina rurale di Stein può sembrare una location insolita per l’unico ristorante stellato di Skye, ma fidatevi: provarlo ne vale davvero la pena. Questo ristorante scozzese/francese conta 20 coperti e ha un menu squisitamente marino: gli scampi, freschissimi, sono pescati sul molo di fronte. Un caminetto scoppiettante e l’arredamento in stile Harris Tweed lo rendono ancora più accogliente; il pub più antico di Skye, The Stein Inn, è proprio alla porta accanto.

The Three Chimneys

È probabilmente il ristorante più famoso di Skye, e per questo motivo è molto difficile trovare posto. Pertanto, se volete cenare in questo bel locale sulle spettacolari sponde di Loch Dunvegan, prenotate per tempo. L’head chef Scott Davies utilizza le ottime materie prime (di terra e di mare) dell’isola per comporre i suoi menu ricchi di pesce e selvaggina. Vi consigliamo di non perdervi i granchi di Loch Dunvegan, e di assaggiare le succulente capesante di Sconser. Non manca poi la possibilità di concedervi un trattamento speciale: prenotate lo ‘chef’s table’ e quindi pernottate in una delle lussuose stanze annesse.

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The Oyster Shed

Paul McGlynn, originario di Skye, ha ereditato questo allevamento di ostriche da suo padre nel 1981; ha rischiato di perdere tutto quando un’infezione batterica ha ucciso 1,75 milioni di ostriche nel 2011. Fortunatamente l’allevamento è sopravvissuto, e nel 2012 McGlynn ha fondato l’Oyster Shed, dove gli acquirenti potevano acquistare i molluschi senza intermediari. Con gli anni si è trasformato in questo chiosco rustico e di poche pretese che vende pesce fresco. Granchi pescati localmente, langoustine e capesante compaiono sul menu tutto l’anno, apprezzati tanto dagli abitanti del posto quanto dai turisti. Venite qui per un antipasto di ostriche prima di concedervi un bicchierino nella rinomata distilleria di Talisker ai piedi della collina.

An Crùbh

An Crùbh, cioè ‘l’hub’ in scozzese gaelico, è una sorta di emporio, caffetteria e sala eventi che sostiene, con l’acquisto e lo smercio di prodotti locali, coltivazioni integrate a basso impatto. Miele di Skye, pesce, carne, verdure e birre sono alcune delle specialità che troverete in vendita qui, assieme a creazioni d’artigianato. Aggiungeteci la vista sul Sound of Sleat e capirete che il posto vale senza alcun dubbio una visita – soprattutto nelle serate di stand-up comedy, saldi, o cèilidh (serate danzanti tradizionali accompagnate da musica tipica e balli scozzesi).


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