Una mini guida alla Ciudad de las Artes y las Ciencias di Valencia

Il complesso della Ciudad de las Artes y las Ciencias, a Valencia, occupa un tratto di 1,5 km del vecchio letto del fiume Túria. Gli edifici sono per lo più opera dell’architetto Santiago Calatrava, nato qui e famoso in tutto il mondo. È una figura controversa per alcuni, a causa dei costi e di alcuni problemi di progettazione. Tuttavia, si tratta di un’opera impressionante e adatta alle famiglie. Qui trovate i nostri consigli su come visitarla, ma anche su come viverla e qualche curiosità su questo luogo iconico.

L’immensa opera di Calatrava a Valencia ©Chizhevskaya Ekaterina
/Shutterstock
L’immensa opera di Calatrava a Valencia ©Chizhevskaya Ekaterina /Shutterstock
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Palau de les Arts Reina Sofía

A dispetto dei vari problemi di budget e di realizzazione, questo progetto iniziato nel 1994 e costato 1,2 miliardi di euro ha completamente trasformato la città. È un’architettura possente e tutta curve, che Calatrava ha bilanciato con l’uso del trencadís, il tipico mosaico di frammenti di ceramica, e che forse raggiunge il suo culmine nel Palau de les Arts Reina Sofía, annidato sul letto del fiume come un gigantesco insetto.

Questo complesso ultramoderno ha quattro auditorium, il più grande dei quali destinato all’opera (vi ha cantato Plácido Domingo numerose volte).

Non è necessaria la prenotazione, basta andare alla biglietteria oltre il ponte.

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Hemisfèric e Museo de las Ciencias

A sud, l’occhio dell’Hemisfèric, che non batte ciglio, ospita un cinema IMAX con un enorme schermo di 900 mq. Anche se non volete vedere un film, camminate attraverso l’edificio. Le barre lungo il tetto sembrano le ciglia dell’occhio e la pupilla nasconde il cinema.

Vicino all’Hemisfèric, dall’altra parte dello specchio d’acqua, il Museo de las Ciencias si estende come un gigantesco scheletro di balena. Questo museo della scienza offre una vasta gamma di materiale interattivo, che spazia dagli indovinelli sul DNA ai giochi con la palla comandati dalla mente.

C’è poi il CaixaForum che sembra una gigantesca cozza viola e che per molti anni è stato una sorta di cattedrale nel deserto, ma ora ospita interessanti mostre su svariati temi.

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Il progetto nel suo insieme ha completamente trasformato la città ©Giulia Grimaldi
Il progetto nel suo insieme ha completamente trasformato la città ©Giulia Grimaldi

Oceanogràfic

A est si trova lo straordinario Oceanogràfic. L’attrattiva principale di questo acquario è il tunnel degli squali, mentre il centro di riabilitazione della vita marina ARCA del Mar si prende cura delle tartarughe ferite e rilascia in mare i piccoli in parte già maturati per garantire un miglior tasso di sopravvivenza. Purtroppo però l’acquario tiene delfini e beluga in cattività, il che, a quanto dicono le ricerche, nuocerebbe al loro benessere.

Arte e giardini

L’Umbracle, che occupa la parte occidentale del sito, deve essere il parcheggio più elegante del mondo, coperto da giardini e da un tetto di archi. All’esterno troverete il Jardín de Astronomía, pieno di strumenti per osservare il cielo. Fermatevi a misurare l’altezza del sole o a calcolare dove si trova la luna.

Il vicino Paseo del Arte è una galleria all’aperto che ospita mostre temporanee di artisti da tutto il mondo: il polacco Igor Mitoraj ha schierato lungo il viale le sue imponenti sculture ispirate all’antica Grecia, mentre Hung Yi ha sistemato cigni dai colori brillanti, ispirati alla sua cultura.

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Un po’ di musica

Valencia è uno degli avamposti del prestigioso Berklee College of Music di Boston e, per tutto aprile e maggio, ospita il festival musicale Un Lago de Conciertos. I concerti all’aperto, gratuiti, vedono la partecipazione dei migliori gruppi formati da diplomati e studenti della scuola e i generi spaziano dal jazz al R&B. Il palco si trova dietro il Museo de las Ciencias; verificate le date sul sito valencia.berklee.edu. Gli studenti del college si esibiscono anche in concerti più formali al Palau de les Arts Reina Sofía. Date un’occhiata al sito web del Berklee College per vedere se sono in programma esibizioni a pagamento.

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I nostri consigli per un pomeriggio alla Ciudad de las Artes y las Ciencias

  • Avete problemi di budget? Una passeggiata nel complesso non costa nulla, così come lasciare le piccole borse al guardaroba del Museo de las Ciencias.
  • Il cordone rosso all’ingresso del Restaurante Contrapunto, sotto il Palau de les Arts, intimidisce, ma lo staff è molto cordiale. Accomodatevi su un divano in vimini e ordinate la cheesecake.
  • Calatrava è l’autore di altri edifici meno noti, ma altrettanto interessanti da vedere, in giro per Valencia. Il Pont del Nou d’Octubre è stata la sua prima opera nella città natale. Completato nel 1989, il ponte mostra i segni dell’estetica che Calatrava avrebbe poi sviluppato: parapetti dell’era spaziale e forme organiche. Osservate anche la sua stazione della metropolitana Alameda, del 1995, con il suo scintillante rivestimento in trencadís.
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