Alla scoperta di Tartu, capitale Europea della Cultura 2024, e dell'Estonia del Sud

A fine ottobre ho avuto la fortuna di essere invitata al lancio del programma di Tartu Capitale Europea della Cultura 2024. Meno conosciuta di Tallinn, Tartu è in realtà la più antica città dei Paesi Baltici e il cuore della cultura estone: mettete quindi nei vostri programmi del 2024 un viaggio in Estonia per andare dalla capitale fino al sud. Ecco qualche consiglio sulle cose da non perdere.

Il 2024 è l’anno giusto per scoprire la varietà della cultura estone ©Silver Gutmann
Il 2024 è l’anno giusto per scoprire la varietà della cultura estone ©Silver Gutmann
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Cosa vedere a Tartu

La strada che da Tallinn porta a Tartu è nera di pioggia e attraversa dritta un paesaggio di campi coltivati circondati da boschi su cui si affaccia l’autunno. L’orizzonte è vasto e indisturbato, i raggi di sole giocano divertendosi a scaldare di tanto in tanto un pezzo di campagna. Le case di legno si nascondo tra i pioppi senza dare nell’occhio, promettendo calore sotto questo cielo nordico.

Dopo circa due ore di autobus ci si aspetterebbe di arrivare in un borgo tutto legno e folletti, mentre Tartu, storicamente la capitale culturale dell’Estonia, mi accoglie con grandi viali, centri commerciali e palazzi moderni. La cosa mi incuriosisce, dato che Tartu risale al V secolo, quando l’Estonia era una regione selvaggia e pagana. La costruzione vera e propria iniziò con le fortificazioni in legno intorno a Toomemägi (collina di Toome), oggi sede dell’Università, fondata nel nel 1632. 

Passata attraverso la dominazione russa, svedese, polacca, tedesca e sovietica, Tartu fu anche vittima di un incendio che a fine Settecento distrusse quasi interamente il centro storico. I palazzi che si affacciano su Raekoja plats, la piazza del Comune, sono quindi stati ricostruiti in stile neoclassico, cosa che da un’atmosfera da set cinematografico, con i colori tenui, le strade acciottolate e le linee rigorose.

Del resto la rilevanza culturale di questa cittadina non sta nelle mura antiche, ma nella vivacità culturale che si ritrova nei numerosi musei allestiti con spettacolari mostre, nei piccoli bar che animano il centro e nei nuovi luoghi della cultura come Aparaaditehas. Motivo per cui se decidete di dedicare a Tartu pochi giorni (scelta comunque da ponderare con attenzione), dovrete prendere importanti decisioni in merito ai musei da vedere.

Tra le strade del quartiere Ülejõe ©Giulia Grimaldi/Lonely Planet
Tra le strade del quartiere Ülejõe ©Giulia Grimaldi/Lonely Planet

Laulupeomuuseum

Appena arrivata in città, stretta nel cappotto, sono andata dritta verso il Song Celebration Museum, un curioso luogo che custodisce l’unicità della cultura estone, ovvero l’importante tradizione legata al canto. SI trova nel quartiere Ülejõe, in una casa del 19esimo secolo. Tutto intorno troverete le caratteristiche abitazioni in legno colorato e molti scorci che si perdono nei numerosi parchi da cui la natura fa l’occhiolino per ricordarvi che dovrete trovare il tempo per qualche escursione fuori città.

All’interno del Song Celebration Museum una signora scavalca le barriere linguistiche facendomi indossare un visore VR e catapultandomi direttamente nell’arena in cui a Tallinn, nel 2019, si è tenuto l’ultimo laulupidu, il festival della canzone tradizionale. Sono circondata da più di 100.000 persone, in maggior parte vestite con abiti tradizionali, che sventolano bandiere bianche e blu e cantano all’unisono. Una volta tornata alla realtà leggo la storia del ruolo del laulupidu nella definizione dell’identità nazionale, le storie dei musicisti vessati dal dominio sovietico e capisco come il canto sia diventato un atto di resistenza. Per vostra fortuna, il prossimo festival della canzone estone si terrà in occasione degli eventi del 2024 e tornerà proprio a Tartu, qui dove è nato insieme al nazionalismo estone.

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Dettaglio dell’esposizione all’interno del Museo Nazionale Estone ©Giulia Grimaldi/Lonely Planet
Dettaglio dell’esposizione all’interno del Museo Nazionale Estone ©Giulia Grimaldi/Lonely Planet

Il Museo Nazionale Estone

Proseguendo verso il confine nord della città, vedrete poi apparire in mezzo al verde l’imponente Museo Nazionale Estone: 6000 metri quadrati di spazio espositivo dedicato alla cultura e alla vita quotidiana estone, con un approfondimento permanente e affascinante (l’Eco degli Urali) sulla vita delle diverse popolazioni che parlano lingue ugro-finniche e che hanno attraversato le zone settentrionali di questo angolo del mondo.

Se poi volete approfondire la conoscenza di Tartu sotto diversi punti di vista (soprattutto se venite nella stagione fredda) potete poi scegliere tra il Tartu Art Museum, il City Museum, il museo del KGB, la casa museo dello scrittore Oskar Luts o, se viaggiate con i bambini, la casa a testa in giù.

Pagaiando sul fiume Emajõgi ©ManaKaasik_
Pagaiando sul fiume Emajõgi ©ManaKaasik_
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Cosa fare a Tartu Capitale Europea della Cultura 2024

Considerato tutto quello che c’è da fare in un giorno qualunque, immaginate quanti eventi vi aspettano per Tartu Capitale Europea della Cultura 2024!

Il programma è stato lanciato con una serie di eventi a Aparaaditehas, l’hub culturale che ha ridato vita a un vecchia fabbrica sovietica e dove vi aspettano negozi, caffè, librerie nascoste dietro gallerie d’arte da cui si avvede a ristoranti vegani e molto altro. Qui, sotto la neve, Tartu ha dato il via a un anno in cui si vuole presentare all’Europa, uscire dall’anonimato e richiamare l’attenzione.

Come ha detto il sindaco di Tartu, Urmas Klaas, all’evento di lancio,”non pensiate che l’Estonia sia una nazione piccola: è solo compatta”. Del resto servirebbe un viaggio piuttosto lungo per poter apprezzare tutto il programma di Tartu 2024. Il tema è già di per sé un condensato di spunti: Art of survival (l’arte della sopravvivenza) è nato come spunto per parlare di quelle qualità che servono al giorno d’oggi per sopravvivere e per vivere meglio in un mondo in costante cambiamento. Purtroppo il tema ha acquisito nel tempo connotazioni sempre più concrete, considerando la pandemia, la guerra in Ucraina e quella in Palestina. Attuale e rilevante: un motivo in più per visitare l’Estonia, che aspetta 1 milione di visitatori, principalmente da Lituania, Norvegia, Lettonia, Inghilterra e Germania.

Il programma si divide in quattro categorie principali, che danno il senso dei valori su cui punta l’organizzazione: Tartu con la Terra, Tartu con l’Umanità, Tartu con l’Europa, Tartu con l’Universo.

All’interno di questi maxi contenitori troverete di tutto, a partire dalle manifestazioni culturali votate a stimolare pensiero critico e soluzioni per il futuro, come il festival letterario Prima Vista, un festival interdisciplinare che esplorerà le moderne interpretazioni di utopie e distopie in forme artistiche e critiche; il programma Arts of Survival Documentaries, che ha visto otto registi estoni e internazionali raccontare con la loro sensibilità la regione dell’Estonia Meridionale o il Hybrid European Democracy Festival.

Cultura, natura e tecnologia saranno al cuore di tutti glie venti di Tartu 2024 ©Nima_Sarabi
Cultura, natura e tecnologia saranno al cuore di tutti glie venti di Tartu 2024 ©Nima_Sarabi

Ma il bello della cultura nordica è che i grandi temi trovano modo di esprimersi anche con leggerezza, quindi ecco nascere Kissing Tartu, un’iniziativa che promuove la compassione e il rispetto verso gli altri e verso se stessi. Consisterà in un programma educativo, un grande concerto e un bacio di massa senza precedenti. O, ancora, the Naked Truth, a maggio: un festival dell’opinione che si tiene, però, nelle saune. Le panche diventano i palcoscenici della discussione e l’obiettivo è un piacevole incontro, la promozione della cultura della sauna e lo sviluppo della cultura della conversazione regolata dalle regole di galateo della sauna.

L’ambiente, in questo paese coperto al 50% di foreste, non è solo un tema centrale di Tartu 2024, ma è anche lo spunto di eventi perfetti per meglio conoscere la regione, soprattutto in primavera. Curated Biodiversity riempirà di vita i parchi e le aree verdi del centro di Tartu; The Route Diverse esplorerà l’Estonia meridionale attraverso gli occhi di

gruppi linguistici e culturali in una serie di spettacoli itineranti; Nature Creates è un festival che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla biodiversità intorno a noi. Wild Bits è una mostra all’aperto di arte tecnologica che

invita i visitatori a contemplare le connessioni tra natura e tecnologia. Reclaiming the River Emajõgi and the Great Lakes è un festival internazionale che consentirà agli estoni e ai visitatori europei di esplorare in barca le emozionanti e poco conosciute vie d’acqua che collegano il lago di Võrtsjärv al Lago Peipus. Insomma, gli eventi sono davvero tanti, e sono degli approcci illuminati per parlare in modo fresco e coinvolgente dei grandi temi di oggi: la sostenibilità, la diversità, l’identità, l’uso della tecnologia e molto altro. Qui trovate il programma completo.

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Il centro di Tartu, Capitale Europea della Cultura 2024 © Maanus Kullamaa
Il centro di Tartu, Capitale Europea della Cultura 2024 © Maanus Kullamaa

Esperienze da non perdere a Tartu

  • Fate due passi sulla collina boscosa di Toome: è molto frequentata, ma abbastanza estesa da essere sempre tranquilla. 
  • Passeggiate nel Giardino botanico dell’Università di Tartu: fondato nel 1803, oggi ospita 6500 piante, tra cui una serra di specie esotiche. 
  • Esplorate le vie di Tartu in cerca delle sue "rinomate sculture, come quella di Oscar Wilde con lo scrittore estone Eduard Vilde. 
  • Visitate il parco di Raadi Manor, antica residenza della famiglia von Liphartide. Fu ceduta all’Università di Tartu negli anni ’20, mentre parte del parco fu utilizzata dai sovietici per costruire un campo di aviazione durante la seconda guerra mondiale. 
  • Osservate gli antichi telescopi e apparecchi astronomici al Vecchio Osservatorio di Tartu, un’attrazione inspiegabilmente poco apprezzata. 
  • In estate cercate i posti balneabili lungo l’Emajõgi. Seguendo le sponde del fiume che attraversa Tartu vi farete un’idea della città mentre puntate a nord per fare un tuffo. 

Come arrivare a Tartu

Tartu offre ottimi collegamenti con Tallinn, tra cui autobus e un treno di linea che copre i 200 km di distanza in circa due ore. Se avete noleggiato una macchina per esplorare l’Estonia, il viaggio da Tallinn a Tartu attraverso il cuore del paese richiede circa lo stesso tempo del treno.

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