I sapori di Madrid: cosa e dove mangiare nella capitale della Spagna

I piatti più rappresentativi di Madrid, come i callos e il cocido, sono stufati sostanziosi che si consumano al meglio d’inverno nelle tipiche taverne rustiche di Calle de la Cava Baja. In primavera e in estate impazzano i festival imperniati sui cibi fritti e i madrileni amano fermarsi ai chioschi per un panino di calamari o una cioccolata con churros. Ecco i nostri consigli su cosa e dove mangiare a Madrid, per vivere tutto il gusto della capitale spagnola.

È sempre un buon momento per i churros ©Alex Segre / Shutterstock.com
È sempre un buon momento per i churros ©Alex Segre / Shutterstock.com
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I piatti tipici di Madrid

  • Cocido: carne di maiale e ceci sono gli ingredienti principali di questo piatto classico di Madrid, che si pensa abbia avuto origine dalla cucina ebraica o nordafricana.
  • Tres vuelcos: talvolta il cocido si serve in tres vuelcos (tre tempi o portate): prima il brodo con pasta fine, quindi i ceci con le verdure e infine la carne.
  • Callos: I callos a la madrileña sono un piatto di trippa in umido che contiene anche cipolle, sanguinaccio e paprica.

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Il tipico cocido madrileño alla Posada del León de Oro

Per entrare nello spirito dei mercanti del passato che arrivavano in città, si può fare poi tappa in una delle iconiche locande della via  Calle de la Cava Baja. La restaurata Posada del León de Oro, risalente all’Ottocento, ospita anche un ristorante raffinato che riserva qualche sorpresa, come un pavimento trasparente che permette di vedere i resti delle mura cristiane del XII secolo.

Callos e frattaglie gourmet negli stellati di Madrid

Oggi la cucina spagnola non si esaurisce con le tapas. Negli ultimi dieci anni Madrid è diventata un punto di riferimento gastronomico con concept restaurant che servono piatti tradizionali rivisitati in modo creativo e un gran numero di talentuosi chef pluripremiati come David Muñoz, Quique Dacosta, Marcos Granda e Paco Roncero, per citarne solo alcuni.

L’elegante quartiere residenziale di Chamberí è emerso come epicentro culinario della capitale iberica, con un numero incredibile di ristoranti sul radar Michelin. Che si tratti di istituzioni con tovaglie bianche o spazi innovativi che sfidano i canoni del ristorante tradizionale (tipo una cena elegante fra scatole di polistirolo e musica house), questo placido quartiere abbonda di locali stellati.

Saddle Madrid propone un’esperienza raffinata in un grande spazio in cui camerieri perfettamente sincronizzati spingono carrelli carichi di burro, pane, formaggio e olio d’oliva, il tutto rigorosamente artigianale. Il menu degustazione di Clos Madrid s’ispira all’eccezionale cantina di Marcos Granda, che conta oltre 300 etichette di produttori locali. Sul fronte sperimentale, La Tasquería, una new entry del barrio, si è fatta un nome rivalutando le umili frattaglie e persino le criadillas (testicoli di toro), servite in un menu degustazione davvero memorabile. Sempre in zona Michelin ci sono il Restaurante Coque e El Invernadero, premiati con le stelle verdi per l’economia circolare e la sostenibilità. Ma non è sempre necessario sbancarsi per mangiare in questi templi dell’alta cucina. Il ristorante indiano Benares, anch’esso con stella Michelin, propone un menu a pranzo con prodotti di stagione a €24, da gustare nel patio accanto a una bella piscina.

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Uno degli ingressi su Plaza Mayor ©Cavan-Images / Shutterstock.com
Uno degli ingressi su Plaza Mayor ©Cavan-Images / Shutterstock.com

Un bocadillo de calamares alla maniera dei madrileni in Plaza Mayor

Plaza Mayor era il cuore commerciale e culturale di quella che viene chiamata ‘Madrid de los Austrias’, in riferimento alla dinastia asburgica che regnò sulla Spagna dal 1517 al 1700. Un’impronta che nel tempo si è conservata pressoché intatta, con antiche botteghe sotto le arcate di pietra e un vivace mercato di Natale.

Qui la domenica mattina le bancarelle lungo il perimetro della piazza vendono monete, banconote e francobolli. Voi puntate a Calle de Botoneras e unitevi alla gente in fila per un panino di calamari.

I churros con cioccolata alla Chocolatería de San Ginés

La cioccolata calda con i churros servita alla Chocolatería de San Ginés è ancora la migliore della zona, come dimostrano le lunghe code all’ingresso. Questi bastoncini di pastella fritta inzuppati in una tazza di densa cioccolata calda sono il modo migliore per iniziare o terminare la giornata. Molto frequentata sia dai più anziani sia da giovani reduci da una nottata di bagordi, San Ginés è aperta 24 ore su 24 nei weekend. Inaugurata nel 1884, fu immortalata nei romanzi di Benito Pérez Galdós e di Valle-Inclán, e le foto all’interno raccontano questa lunga storia. Pur avendo esportato il proprio marchio in tutto il mondo, la qualità del prodotto è rimasta invariata. Se tuttavia non volete fare la coda e preferite sedervi, le vicine Chocolatería Tacita de Plata e Churrería-Chocolatería Las Farolas seguono a ruota per prestigio e qualità.

Il maialino da latte cotto in forno a legna nel ristorante più antico del mondo

Il Restaurante Sobrino de Botín, fondato nel 1725 pare essere il ristorante più antico del mondo e deve la sua longevità all’irresistibile cochinillo (maialino da latte arrosto) e all’agnello.


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