8 dei paesaggi più belli del mondo

11 minuti di lettura

Il nostro pianeta è ricchissimo di meraviglie e abbracciarle con lo sguardo è un’emozione unica. gli spettacoli della natura, per cominciare: cascate che riversano tonnellate d’acqua ogni secondo, montagne frastagliate che svettano su vallate fiorite, canyon modellati dai fiumi nell'arco di millenni e spiagge dorate di fronte a barriere coralline che pullulano di vita. Poi ci sono le opere dell'ingegno umano, dai templi millenari ai grattacieli vertiginosi, fino agli edifici splendidi e inconfondibili come il Taj Mahal, in India. E questi sono solo alcuni esempi: quando si tratta di scenari mozzafiato, il mondo non conosce limiti. Da dove dovrebbero iniziare, dunque, i viaggiatori curiosi? Un ottimo punto di partenza è questa selezione di 8 dei paesaggi più belli del mondo.

Pochi paesaggi sulla Terra possono eguagliare le proporzioni del Grand Canyon. © LHBLLC/Shutterstock
Pochi paesaggi sulla Terra possono eguagliare le proporzioni del Grand Canyon. © LHBLLC/Shutterstock
Pubblicità

1. Grand Canyon National Park, Stati Uniti

Una maestosa, immensa grandezza


La meraviglia naturale più famosa d’America si trova all’interno dell’omonimo parco nazionale nello stato dell’Arizona. Lasciatevi alle spalle i sofisticati contesti urbani di Phoenix e Tucson e ammirate le tracce di miliardi di anni di storia geologica della Terra impresse negli strati color arcobaleno del Grand Canyon.


Ciò che più colpisce i visitatori sono le proporzioni immense del Grand Canyon, una fenditura aperta da due miliardi di anni nella crosta terrestre. L’azione paziente e incessante della natura ha lasciato il segno: lo noterete nel gioco di luci sulle creste illuminate dal sole, nelle butte (le sommità piatte delle enormi rocce) scarlatte, nelle macchie lussureggianti che costeggiano il fiume sinuoso.


Il Grand Canyon si presta ad avventure di ogni genere: escursioni a piedi o in mountain bike, rafting su acque tumultuose o gite a dorso di mulo. Se non avete voglia di grandi emozioni, accomodatevi semplicemente lungo il South Rim e osservate il paesaggio cambiare colore davanti ai vostri occhi, rapiti dalla maestosità del luogo.


E a proposito di vedute mozzafiato, non perdetevi la Skywalk del Grand Canyon West, tra Sedona e Las Vegas: una spettacolare piattaforma in vetro, costata 30 milioni di dollari, sospesa a 1219 m sopra il canyon (se soffrite di vertigini non è il posto per voi!).


Quando andare: il periodo migliore per visitare il Grand Canyon va da marzo a maggio, quando le temperature diurne sono più gradevoli e si pongono le condizioni perfette per il rafting.


Come arrivare: l’ideale per raggiungere il Grand Canyon è un viaggio on the road, con partenza da Las Vegas, Phoenix o Salt Lake City.

Il cielo si specchia nelle saline del Salar de Uyuni. © Art Wolfe/Getty Images
Il cielo si specchia nelle saline del Salar de Uyuni. © Art Wolfe/Getty Images

2. Salar de Uyuni, Bolivia

Per sentirsi trasportati in un altro mondo


Dalle montagne dell’Alaska alle foreste dell’Amazzonia, le Americhe vantano alcuni dei paesaggi più belli del mondo. Fra di essi c’è il Salar de Uyuni, la più grande distesa naturale di sale del pianeta, situata in Bolivia.


La perfezione cristallina di questa distesa bianca abbagliante è semplicemente spettacolare, così come le illusioni ottiche vivide e spiazzanti prodotte dalla sua superficie riflettente. Un’escursione tra le formazioni rocciose erose dal tempo, i campi di geyser e le sorgenti termali fumanti – raggiungibili con un viaggio di tre giorni su strada – vi lascerà ricordi indimenticabili.


Un tour in fuoristrada di tre o quattro giorni attraverso il Salar de Uyuni freddo e desolato, sferzato da un vento che intirizzisce i viaggiatori, è probabilmente l’esperienza più memorabile che si possa vivere in Bolivia. Chi avrebbe mai pensato che soffrire il freddo potesse farci sentire così bene?


Quando andare: il periodo migliore va da maggio a ottobre, quando il clima è più favorevole e le viste spettacolari. A ottobre-novembre sono in vigore le tariffe più vantaggiose.


Come arrivare: La Paz, capitale della Bolivia, è il principale punto di partenza per i tour nel Salar de Uyuni, ma è possibile raggiungere la regione anche dal Cile, partendo da San Pedro de Atacama. Molti viaggiatori arrivano in aereo al piccolo aeroporto di Uyuni per proseguire poi in fuoristrada.

Pubblicità
Dall’elicottero si ammira tutta la magnificenza delle Cascate Vittoria. © Vadim Petrakov/Shutterstock
Dall’elicottero si ammira tutta la magnificenza delle Cascate Vittoria. © Vadim Petrakov/Shutterstock

3. Cascate Vittoria, Zambia e Zimbabwe

L’impressionante potenza della natura


Le spettacolari Cascate Vittoria sono uno dei principali motivi di richiamo dello Zambia e dello Zimbabwe: non faticherete a rendervi conto del perché quando sentirete nelle orecchie il fragore dell’acqua che cade e sentirete sul viso la nebbia umida che si sprigiona dal salto ribollente, alto in media 128 m. 


Le cascate possono essere ammirate da un sentiero lungo un chilometro che percorre la cima della gola, con punti panoramici che regalano straordinarie vedute di questa titanica meraviglia d’acqua. 


Uno dei posti migliori per abbracciare con lo sguardo le cascate è il belvedere occidentale, noto come Cataract View; per i più temerari, un sentiero conduce al Danger Point (un nome del tutto meritato!), posto a picco su uno strapiombo di 100 m e privo di protezioni. Seguendo una diramazione del sentiero principale si possono ammirare alcune delle migliori vedute del ponte ferroviario che collega le due rive del fiume Zambesi.


Per aggiungere un tocco di adrenalina, partecipate a un tour in elicottero sopra le cascate o fate un bagno nella cosiddetta Devil’s Pool. E le emozioni non si fermano qui: le Cascate Vittoria offrono l’occasione di praticare tante eccellenti attività all’aria aperta, come bungee jumping, zipline e rapide di grado V per fare rafting e kayak lungo il corso dello Zambesi. 


Quando andare: le cascate si fanno apprezzare nel loro massimo splendore subito dopo le piogge, da marzo a maggio; il momento più favorevole per un viaggio nella regione va invece da luglio a settembre: stabilite le vostre priorità. Le condizioni migliori per fare rafting sulle mitiche rapide dello Zambesi si manifestano tra luglio e dicembre.


Come arrivare: lo Zambia e lo Zimbabwe sono raggiungibili con voli internazionali da Kenya, Sudafrica, Namibia ed Etiopia. Aerei e treni collegano Harare, Bulawayo e Mutare alle Cascate Vittoria. Nello Zambia, da Lusaka si può volare su Livingstone, circa 10 km a nord delle cascate.

Il paese del fuoco e del ghiaccio: il Parco Nazionale del Vatnajökull in Islanda. © kovop/Shutterstock
Il paese del fuoco e del ghiaccio: il Parco Nazionale del Vatnajökull in Islanda. © kovop/Shutterstock
Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

4. Parco Nazionale del Vatnajökull, Islanda

Le meraviglie del ghiaccio


Vulcani che sbucano fuori da coltri di ghiaccio: per vivere un’esperienza degna de Il Trono di Spade immergetevi nello splendido scenario del Parco Nazionale del Vatnajökull, in Islanda


Il parco nazionale più grande d’Europa copre quasi il 14% della superficie dell’isola e tutela il possente Vatnajökull, la più estesa calotta di ghiaccio al di fuori dei poli (è grande tre volte il Lussemburgo). Sotto il ghiaccio si celano picchi montuosi e vulcani attivi (l’eruzione più recente risale al 1996). Questa è la massima espressione del tema “fuoco e ghiaccio” che ha reso l’Islanda famosa in tutto il mondo: rimarrete incantati dai paesaggi strabilianti e dall’assoluta particolarità di questo parco gigantesco.


Le attività all’aperto praticabili qui sono virtualmente infinite: potrete esplorare grotte di ghiaccio, percorrere sentieri che si snodano in uno scenario dal fascino senza pari, fare escursioni con il gatto delle nevi o la motoslitta o uscire in kayak tra gli iceberg ai margini del Vatnajökull. Nlon mancate di fare una sosta alla splendida cascata di Dettifoss e dedicate un po’ di tempo alla Riserva Naturale di Skaftafell.


Quando andare: la fresca estate islandese, da giugno ad agosto, è il periodo migliore per le attività all’aperto. Tenete presente che questi mesi coincidono con l’apice della stagione turistica, quindi i prezzi sono più alti. Da aprile a maggio il tempo è instabile, ma c’è meno gente e le tariffe sono più basse. 


Come arrivare: la soluzione più semplice per raggiungere il parco è atterrare nella piccola capitale islandese, Reykjavik, e noleggiare un’automobile. Numerosi operatori organizzano attività nell zona del Vatnajökull.

L’ingresso della grotta di Tham Kong Lor sembra il portale che schiude un mondo fantastico. © evenfh/Getty Images
L’ingresso della grotta di Tham Kong Lor sembra il portale che schiude un mondo fantastico. © evenfh/Getty Images

5. Tham Kong Lor, Laos

Alla scoperta di un mondo fantastico 


A Tham Kong Lor, nella remota provincia di Khammuan, c’è una caverna nella giungla, lunga 7 km e mezzo, con una volta di stalattiti alta come una cattedrale. Si tratta di una delle grotte più grandi dell’Asia e addentrarsi in barca nelle sue profondità significa scoprire un mondo fantastico: sarebbe davvero un peccato visitare il Laos e non spingersi fin qui.


Situata nel Parco Nazionale di Phu Hin Bun, la caverna è scavata in un’immensa montagna calcarea. La vostra immaginazione galopperà quando la barca passerà sotto una cortina di stalattiti simili a zanne prima di sprofondare in un’oscurità quasi impenetrabile. I fiumi sono vie di comunicazione fondamentali in Laos e questo viaggio sotterraneo è una delle esperienze più suggestive che si possano fare in questo splendido paese. 


Quando andare: il periodo più indicato va da novembre a febbraio, quando il clima “invernale” fa sì che le temperature siano tollerabili, mentre il livello dell’acqua rimane piuttosto alto e rende la caverna navigabile. 


Come arrivare: il mezzo più comodo per raggiungere Tham Kong Lor è un autobus dalla capitale Vientiane al villaggio di Kong Lor.

Pubblicità
Le maestose montagne del Banff National Park. © Brian A Jackson/Shutterstock
Le maestose montagne del Banff National Park. © Brian A Jackson/Shutterstock

6. Banff National Park, Canada

Le montagne da ammirare e da vivere


Sul confine tra British Columbia e Alberta, la sezione canadese delle Montagne Rocciose incute un certo timore e allo stesso tempo invita i viaggiatori all’azione. Cinque parchi nazionali - Yoho, Kootenay, Waterton Lakes, Jasper e Banff – offrono innumerevoli opportunità di immergersi nella natura selvaggia, tra sentieri escursionistici, fiumi impetuosi e piste da sci. 


Il Banff National Park potrebbe da solo occupare un’intera estate, con la sua miriade di possibilità e la sua ruvida bellezza: dedicategli non meno di tre giorni. Fate un’escursione sulla Sulphur Mountain, rilassatevi nelle sorgenti termali, andate alla ricerca dei castori intorno ai Vermilion Lakes, quindi dirigetevi verso le acque turchesi del Lake Louise, dove si trova la Plain of Six Glaciers Teahouse. 


Nei dintorni della vicina Jasper non perdetevi il Maligne Lake, il monte Whistlers e l’apprezzato comprensorio sciistico di Whistler-Blackcomb. Se avete più tempo a disposizione, prendete una navetta per ammirare il Moraine Lake (i veicoli privati non possono arrivarci) e i paesaggi montani dal Columbia Icefield Skywalk.


Quando andare: sebbene Banff sia una destinazione accessibile tutto l’anno, il periodo migliore per visitarla va da maggio a settembre, quando la maggior parte dei sentieri e dei campeggi sono aperti. In inverno le escursioni sono in buona parte impossibili, per contro alcune delle migliori piste da sci del Nord America aprono per la stagione.


Come arrivare: l’aeroporto internazionale più vicino è quello di Calgary, collegato ogni giorno con Banff grazie all’autobus Banff Airporter. 

Niente vi preparerà ai colori della Grande Barriera Corallina australiana. © Aaronejbull87/Shutterstock
Niente vi preparerà ai colori della Grande Barriera Corallina australiana. © Aaronejbull87/Shutterstock
Pubblicità

7. Grande Barriera Corallina, Australia

Lo spettacolo sotto il mare


Il Queensland settentrionale è la base ideale per partire alla scoperta della Grande Barriera, il più grande sistema corallino del mondo, colonizzato da una straordinaria varietà di vita in tutte le forme e dimensioni. 


Celebrata da Sir David Attenborough come uno dei luoghi più belli della Terra, la barriera è un ecosistema complesso, tanto fragile quanto affascinante. Estesa per circa 2300 km lungo la costa del Queensland, pullula di coralli variopinti, tartarughe marine che nuotano con grazia, mante sinuose, timidi squali della barriera e pesci tropicali di ogni colore immaginabile.


Che scegliate di immergervi con le bombole o di ammirarlo da una barca con fondo di vetro (o, perché no, dall’alto, con un volo panoramico), questo regno sottomarino è semplicemente stupendo, così come le sue isole orlate da coralli e spiagge da sogno. Per godere di questo spettacolo non è necessario immergersi a grandi profondità: lo snorkelling nelle sezioni più basse della barriera è un’esperienza memorabile.


Quando andare: i mesi dell’inverno australe caldi e secchi, in particolare da giugno a ottobre, sono il momento migliore per visitare la Grande Barriera Corallina. Conseguentemente, è anche il periodo che fa registrare il maggiore affollamento nei siti di immersione e sulle isole.


Come arrivare: la barriera si estende lungo gran parte della costa del Queensland; Cairns, la città più vicina, è il punto di partenza più comodo. Decine di tour operator e centri di immersioni offrono uscite in mare giornaliere e safari subacquei di più giorni.

Geyser zampillanti, fauna selvatica e sorgenti termali arcobaleno vi aspettano a Yellowstone. © Mia2you/Shutterstock
Geyser zampillanti, fauna selvatica e sorgenti termali arcobaleno vi aspettano a Yellowstone. © Mia2you/Shutterstock

8. Yellowstone National Park, Stati Uniti

Meraviglie geologiche e fauna selvatica


Su cosa poggia il fascino del più vecchio parco nazionale del mondo? Le meraviglie geotermiche giocano indubbiamente un ruolo importante. Tra gli altipiani boscosi e gli affioramenti rocciosi di Yellowstone i getti dei geyser si proiettano verso l’alto e le sorgenti termali fluorescenti creano disegni arcobaleno, mentre le fumarole e le pozze di fango ribollenti emanano un forte odore di zolfo. 


Questo ambiente così straordinariamente americano è abitato da moltissimi animali selvatici. Mandrie di bisonti pascolano nella prateria, insieme ad antilocapre, alci, lupi e possenti grizzly. Esteso su circa 9000 kmq, questo è uno dei parchi nazionali più popolari del continente.


Se cercate il massimo dell’intensità prendete in considerazione di venire fin qui in inverno. Vedere questi posti magnifici con la neve è davvero magico (anche se il clima renderà alcune escursioni impraticabili o perlomeno molto impegnative). 


Per godere dei panorami migliori, date la priorità ai campi di geyser che circondano l’Old Faithful, cercate le mandrie di bisonti e altri animali selvatici (tra cui i lupi) nella Lamar Valley e ammirate le fragorose cascate che scrosciano nel Grand Canyon di Yellowstone.


Quando andare: i mesi tra novembre e marzo sono i migliori per visitare Yellowstone al riparo dalle grandi folle. Tuttavia, l’alta stagione (giugno-settembre) porta con sé un clima piacevolmente caldo e maggiori probabilità di avvistare gli animali selvatici. Si tenga presente che molti servizi del parco non sono operativi da novembre ad aprile. 


Come arrivare: Yellowstone è raggiungibile in auto o in autobus da città vicine come Bozeman, nel Montana, o Jackson, nel Wyoming. Il parco ha cinque ingressi, quindi scegliete una base che sia vicina alle aree del parco che intendete vedere.

Pubblicità

Guide e prodotti consigliati:

Guida di viaggio

Australia

Pubblicato nel
Condividi questo articolo
Pubblicità