I ghat di Varanasi, una delle meraviglie del pianeta
L’India è ricca di città sacre, ma a Varanasi, una delle città sul Gange più antiche al mondo ad essere stata abitata ininterrottamente, è il fiume sacro che la bagna a conferirle un significato spirituale così profondo.
Cosa vedere a Varanasi
Il Gange, il più venerato dei sette fiumi sacri dell’India, assume a un ruolo particolare a Varanasi: secondo l’hinduismo, infatti, chi finisce i propri giorni nei pressi del fiume sacro viene liberato dal ciclo delle reincarnazioni e raggiunge uno stato di unificazione con il divino (moksha). Lungo le rive del fiume si susseguono i ghat cerimoniali, le antiche scalinate che scendono fino al bordo dell’acqua dove i pellegrini si recano a pregare, meditare e accendere pire funebri che ardono giorno e notte a Manikarnika e Harishchandra, per accompagnare i defunti nell’aldilà.
Varanasi, dove tutti gli aspetti della vita e della morte, anche i più intimi, sono davanti agli occhi di tutti, possiede un palpabile senso di energia spirituale e colori irresistibili. Schiere di pellegrini affollano le sponde del fiume per consultare i sadhu, ricevere le benedizioni, accendere lampade rituali e bagnarsi nelle acque sacre. Visti da una barca che ondeggia sul Gange, i ghat, con la loro tavolozza iridescente e lo sfondo dei templi e delle torri, sono una delle immagini più straordinarie del pianeta.
I migliori itinerari a Varanasi, India
Itinerario di 4 giorni
Con quattro giorni riuscirete a farvi coinvolgere dall’atmosfera dei ghat. Dedicate un paio di giornate a percorrere l’intero tratto dall’Assi Ghat al Raj Ghat a piedi e in barca. Trascorrete almeno una sera al Dashashwamedh Ghat per assistere alla cerimonia del ganga aarti, con i fuochi che ardono nelle lampade. Allontanandovi dal fiume, esplorate i vicoli della città vecchia fino al Vishwanath Temple, un magnifico tempio con rivestimenti in oro dedicato a Shiva nella sua incarnazione di Signore dell’Universo. Usate l’ultimo giorno per scoprire Sarnath, alla periferia della città, dove il Buddha tenne i suoi primi sermoni dopo aver raggiunto l’illuminazione.
Itinerario di 7-10 giorni
Avendo più tempo a disposizione, potrete ampliare il vostro raggio di esplorazione. Visitate con calma i ghat e Sarnath, poi recatevi all’affascinante Banaras Hindu University, con il suo museo ricco di miniature dipinte. Per vedere qualcosa di diverso, in tre ore di treno si arriva a Prayagraj (Allahabad), dove il dio hindu Brahma scese sulla terra santificando la confluenza di tre fiumi sacri, il Gange, lo Yamuna e il mistico Saraswati. Dopo aver visto la confluenza (sangam) e il forte e le tombe di Prayagraj, prendete il treno verso nord per Ayodhya, luogo di nascita del dio Rama, prima di fare ritorno a Varanasi.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
Come organizzare un viaggio a Varanasi, India
Come arrivare
Il minuscolo Lal Bahadur Shashtri Airport di Varanasi è servito attualmente solo da pochi voli internazionali provenienti da Bangkok, Colombo e il Golfo Persico. È più facile prendere un volo con una compagnia indiana low cost da Delhi o Bengaluru (Bangalore). Air India offre un’interessante rotta via Agra che consente di inserire la visita al Taj Mahal. In alternativa, potrete volare su Delhi e prendere un treno notturno per un’avvincente introduzione alle ferrovie indiane.
Trasporti interni
Le strade della città vecchia sono chiuse al traffico dalle 9 alle 21, per cui i risciò e gli autorisciò fanno scendere i visitatori a Godaulia Crossing, da dove con una breve passeggiata si raggiunge il Dashashwamedh Ghat, il più frequentato dai pellegrini. I ghat si estendono per vari chilometri a nord e a sud di Dashashwamedh. Risciò e taxi possono farvi scendere in vari punti, ma la visuale migliore dei ghat è quella che si gode da una barca sul fiume. Tutti i ghat principali sono affollati di operatori che offrono escursioni ai turisti.
Quando andare
Il periodo migliore per visitare Varanasi è l’inverno (da novembre a febbraio), secco e caldo, ma terribilmente affollato. Ottobre e marzo sono mesi un po’ più tranquilli, almeno dal punto di vista dell’afflusso turistico. Nella stagione dei monsoni, da giugno a settembre, le piogge allagano le strade, ma il calendario prevede alcune delle feste più importanti.