Valencia 2026, un anno da mettere in agenda
Chi conosce Valencia sa quanto la città del Turia abbia la capacità di reinventarsi senza perdere il proprio carattere. Il 2026 sembra destinato a confermare questa inclinazione naturale: arte, tradizioni, paesaggio urbano ed eventi internazionali si intrecciano in un calendario che offre nuovi motivi per sceglierla come meta di viaggio. Alcune inaugurazioni, anniversari e fenomeni naturali renderanno il prossimo anno un’occasione particolarmente interessante per riscoprirla o farne la conoscenza.
Un viaggio tra spiritualità e storia
Valencia ospita da secoli il Santo Calice, custodito nella sua Cattedrale, ma nel 2026 il legame con questa reliquia sarà ancora più evidente. Fino a ottobre 2026, la città vivrà infatti il terzo Anno Giubilare a essa dedicato, un periodo che permetterà ai pellegrini di ottenere l’indulgenza plenaria e di partecipare ad appuntamenti speciali. Tra le iniziative previste, spicca una visita guidata settimanale che ripercorre luoghi e simboli legati al calice, occasione ideale per scoprire anche il ruolo centrale della città nel Mediterraneo medievale. Per chi ama unire cultura, fede e storia, sarà un tassello significativo del viaggio.
Il 2026 di Sorolla, con un nuovo museo e una nuova luce sulla città
Nel cuore di Valencia, il Palacio de las Comunicaciones sta per trasformarsi in uno dei centri culturali più attesi dell’anno: il nuovo Museo Sorolla, che ospiterà più di duecento opere dell’artista valenciano, restituendo alla città una parte preziosa della sua identità visiva. Le tele provenienti dalla Hispanic Society of America permetteranno di ricostruire l’universo luminoso del maestro impressionista, collocando Valencia tra i punti di riferimento europei per l’arte ispanica. L’apertura arricchirà ulteriormente un panorama museale già dinamico, che negli ultimi anni ha investito anche su progetti innovativi come il museo paleontologico interattivo.
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Le Fallas, dieci anni di riconoscimento UNESCO
Marzo è sempre un mese speciale a Valencia, ma il 2026 avrà un valore particolare: ricorrerà il decimo anniversario del riconoscimento UNESCO delle Fallas come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. La città diventa un vero teatro a cielo aperto, popolato da monumenti effimeri che mescolano satira, ingegno creativo e tradizioni artigiane tramandate nel tempo. Le sculture, i celebri ninots, sono il segno più evidente di una festa che unisce interi quartieri e che culmina nella spettacolare Cremà del 19 marzo, quando il fuoco illumina la notte e annuncia simbolicamente l’arrivo della primavera. Musica, parate, fuochi d’artificio e la figura iconica della Fallera Mayor completano un’esperienza che racconta la città molto più di qualsiasi guida.
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La città si reinventa attraverso il verde
Accanto ai nuovi spazi culturali, Valencia continua a lavorare sul paesaggio urbano. I progetti in arrivo nel 2026 puntano a rinnovare e ampliare la presenza del verde in città. Un esempio è il Giardino Trini Simó, pensato per evocare il paesaggio agricolo mediterraneo con coltivazioni tradizionali e varietà autoctone. Nel grande parco lineare del Turia sono previsti interventi dedicati alla biodiversità, come un’area speciale per insetti impollinatori vicino alle Torres de Serranos. Complessivamente, più di sessanta aree verdi verranno riqualificate, con nuovi specchi d’acqua e rifugi per uccelli e pipistrelli. Il risultato sarà una città ancora più accogliente, ideale da esplorare a piedi o in bicicletta.
L’eclissi totale che farà parlare di Valencia
Il 12 agosto 2026 la città sarà uno dei migliori punti in Europa da cui osservare un’eclissi solare totale. Intorno alle 20:32, per poco più di un minuto, la luce calerà come in una notte improvvisa, prima di lasciare spazio ai colori del crepuscolo. Sarà un evento raro — non accadrà di nuovo sulla penisola iberica fino al 2090 — e potrebbe rappresentare il fulcro perfetto per programmare un viaggio estivo. I parchi orientati a ovest e i grandi spazi aperti offriranno condizioni ottimali per ammirare il fenomeno.
Sport e inclusione: un anno ad alta intensità
Valencia è da tempo una città che vive lo sport come parte della propria identità. Nel 2026, questo spirito si rinnoverà grazie ai XII Gay Games, in programma dal 27 giugno al 4 luglio, con oltre 3.000 atleti provenienti da tutto il mondo. Sarà una settimana che unisce competizioni, cultura e momenti di incontro, e che conferma la vocazione inclusiva della città.
A ciò si aggiunge un calendario ricco di appuntamenti: la Coppa del Re di Basket e la Coppa del Re di Pallavolo, l’Ironman di aprile, le grandi corse autunnali — mezza maratona e maratona, con un nuovo sistema di iscrizioni a estrazione — e il Gran Premio di Motociclismo di novembre. Per chi ama abbinare sport e viaggio, Valencia sarà una destinazione di riferimento per tutto l’anno.
Nuove infrastrutture tra cultura e salute
Un altro luogo destinato a diventare familiare ai visitatori è il Roig Arena, che nel giro di poco tempo si è affermato come uno dei nuovi epicentri culturali e sportivi della città. Concerti, eventi internazionali e le partite del Valencia Basket ne fanno uno spazio versatile, arricchito da servizi e ristorazione accessibili tutti i giorni.
Parallelamente, nel settore sanitario sono previsti nuovi ospedali privati dotati di tecnologie all’avanguardia, soprattutto nella zona sud della città. Centri specializzati come Ascires, Vithas Valencia Turia e il nuovo progetto di Quirónsalud contribuiranno a consolidare il ruolo di Valencia come destinazione sicura e qualificata anche nell’ambito del turismo medico.
Nel 2026 Valencia si presenterà con molte facce diverse, tutte coerenti tra loro: la città della luce raccontata da Sorolla, quella delle tradizioni che bruciano nella notte di marzo, quella verde che si espande nei quartieri e quella che ospita eventi globali. È un anno che offrirà una prospettiva nuova, perfetta per chi desidera conoscere Valencia con profondità e curiosità, lasciandosi sorprendere da una città che continua a evolversi senza rinnegare la propria anima mediterranea.