In viaggio lungo la Loira, fra castelli, giardini e vigneti nel "giardino di Francia"

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Un territorio puntellato di castelli, villaggi, città storiche e di meravigliosi giardini, circondati da un paesaggio ricco di boschi, frutteti e vigneti. La Valle della Loira è una grande area verde che, non a caso, è da sempre denominata "il giardino di Francia" e si dipana lungo l'asse di quello che è considerato l'ultimo fiume selvaggio d'Europa, perché scorre senza argini artificiali. Una regione ideale per abbinare le attività all'aria aperta con le visite culturali e con una delle migliori offerte gastronomiche della provincia francese. Il territorio è talmente ricco di proposte, di soste imperdibili che suggeriamo di non visitare a tutti costi quanti più castelli, giardini e città in un solo viaggio. Meglio piuttosto rallentare il ritmo, prendersi il tempo di assaporare un'esperienza, visto che da queste parti si può ancora comprendere appieno cosa significhi l'art de vivre alla francese.

Castello di Blois sulla Loira
Il castello di Blois ©saiko3p
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In bicicletta lungo la Loira

In questo itinerario circolare ci concentriamo sulla zona compresa fra Blois e Tours. Ci si può spostare in auto, ma almeno in parte si può optare per la bicicletta, la canoa o provare l’ebbrezza di un volo in mongolfiera. Con 5.000 chilometri di itinerari e piste ciclabili la Valle della Loira è una delle destinazioni più amate in assoluto dai cicloturisti. Lunga ben 900 km, la Loire à vélo è la regina delle ciclovie e non si allontana mai molto dalle rive del fiume. Ci sono poi altri itinerari, come Indre à Vélo, Saint-Jacques à Vélo, Véloscénie, Scandibérique, Cœur de France à Vélo, che attraversano la regione in ogni direzione e permettono di raggiungere anche località che si trovano un po’ discoste dalla Loira. Perché bisogna ricordare che alcuni dei castelli più famosi si trovano su fiumi che sono suoi affluenti e la denominazione turistica "Valle della Loira" comprende in realtà una regione molto più ampia.

Blois, il castello dei re e delle regine di Francia

L’immagine più bella di Blois la si ha dalla sponda sinistra (orografica) della Loira: il magnifico ponte in pietra Jacques Gabriel permette di superare il fiume avendo di fronte il centro storico dominato dal Castello Reale, fra le cui mura sono passati un numero impressionante di re, regine e personaggi illustri. Durante la visita si può utilizzare l’HistoPad, un tablet che offre la ricostruzione virtuale in 3D dei vari ambienti che si attraversano. Passando dagli appartamenti nell’ala Luigi XII alla cucina di Francesco I o ancora nella sala degli Stati Generali si potranno scoprire oggetti, opere d’arte, elementi oggi scomparsi oppure invisibili a occhio nudo.

Per un soggiorno all’altezza di un re si potrà scegliere il nuovo hotel Fleur de Loire che lo chef stellato Christophe Hay, uno degli ambasciatori della gastronomia della Valle della Loira, ha aperto sulla riva sinistra e che offre una magnifica vista sul fiume e sulla città. Oltre alle 44 camere, la struttura ricavata dal recupero di un edificio storico dispone di un ristorante gourmet, un bistrò, piscina e spa.

Vista su Blois dall’Hotel Fleur de Loire © Dario Bragaglia
Vista su Blois dall’Hotel Fleur de Loire © Dario Bragaglia
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Chaumont-sur-Loire, destinazione imperdibile per gli appassionati di giardini

Dal 1992 il castello di Chaumont-sur-Loire è lo scenario del Festival internazionale dei giardini: ogni anno artisti e paesaggisti danno vita a creazioni botaniche effimere attorno ad un tema assegnato. Quello del 2023 sarà Les Jardins Résilients (I Giardini Resilienti), un tema molto attuale in tempi di cambiamento climatico.

Sebbene la fondazione del castello risalga all’anno Mille, le forme attuali si devono in parte agli ultimi proprietari, la principessa De Broglie e a suo marito, il principe Henri-Amédée de Broglie. Due protagonisti della Belle Époque che hanno ispirato anche alcuni personaggi della Recherche di Marcel Proust. Nella loro tenuta da cui si godono splendidi scorci sulla valle della Loira, i due principi hanno ospitato sovrani d’Europa e d’Oriente (Edoardo VII d’Inghilterra, Don Carlos del Portogallo, Carlo I di Romania, diversi maragià indiani), oltre ad artisti famosi come Francois Poulenc e Sarah Bernhardt.

Per prolungare l’esperienza si può soggiornare nel nuovo hotel Bois des Chambres, costruito a pochi passi dall’ingresso del parco con criteri eco-sostenibili. Le "camere-giardino" di questa antica fattoria affacciano su spazi verdi dove sono stati piantati alberi da frutto, filari di vigneto seguendo le indicazioni dei progettisti Patrick Bouchain e Loïc Julienne. Anche il ristorante Grand Chaume, una costruzione originale che assomiglia a una grande capanna sulle rive di uno stagno, saprà stupirvi con le creazioni del giovane chef Guillaume Foucault.

Il castello reale di Ambroise © BearFotos
Il castello reale di Ambroise © BearFotos

Ad Amboise c’è la tomba di Leonardo

Se c’è un posto che evoca in Francia la figura di Leonardo da Vinci (oltre al Louvre, dove è conservata la Gioconda) questo è il Castello Reale di Amboise. La cappella di Saint-Hubert ospita la tomba del genio italiano che era arrivato sulle rive della Loira per mettersi al servizio di Francesco I. L’edificio gotico è in fase di restauro, ma il cantiere è aperto al pubblico che può seguire il lavoro degli artigiani. Il castello ha anche degli magnifici giardini panoramici dove, nella bella stagione vengono organizzate molte attività, dai picnic ai concerti. Fra le ultime novità, c’è la piantumazione dei gelsi per rievocare la storica tradizione della bachicoltura, introdotta qui nel ’400 dal re Luigi XI che istituì le seterie reali a Tours.

A pochi passi o a pochi colpi di pedale dal complesso reale si trova il Clos-Lucé, il castello dove visse Leonardo. Qui gli ambienti sono a dimensione più familiare: è stato ricostruito un percorso di visita che ci fa immaginare la sua vita domestica, compresa la stanza da letto, dove la leggenda vuole sia spirato fra le braccia di Francesco I. Nuovi invece gli spazi espositivi che in modo ludico e interattivo spiegano le ricerche nel campo dell’anatomia, della matematica, dell’architettura, compresa la ricostruzione di alcune delle sue celebri macchine.

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Il Château du Rivau è citato da François Rabelais nel ciclo di Gargantua et Pantagruel e diede ospitalità a Giovanna d’Arco © Dario Bragaglia
Il Château du Rivau è citato da François Rabelais nel ciclo di Gargantua et Pantagruel e diede ospitalità a Giovanna d’Arco © Dario Bragaglia

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Château du Rivau, un viaggio nel paese delle fiabe

Spostiamoci adesso dal corso della Loira e dirigendoci verso sud-ovest arriviamo allo Château du Rivau. Isolato in mezzo alla campagna, questo castello venne citato da François Rabelais nel ciclo di Gargantua et Pantagruel e diede ospitalità a Giovanna d’Arco. Acquistato nel 1995 da Patricia Laigneau è stato restaurato, anno dopo anno, con infinita cura. Si può anche trascorrere una notte al castello in una della belle camere ricavate in quelle che un tempo erano le scuderie. Nel tardo pomeriggio, quando gli ultimi visitatori giornalieri hanno lasciato il maniero, questo straordinario domaine, che in ogni stagione dell’anno offre sontuose fioriture, si trasformerà davvero nel castello delle fiabe. Nel silenzio quasi assoluto si udrà solo lo zampillare delle fontane. Osservando il passaggio elegante dei pavoni che vivono liberi, si scopriranno in solitudine angoli segreti dei giardini, dove sono coltivate quasi 500 varietà di rose. Nelle sale del castello antichi arazzi e mobili medievali si alternano a opere di arte contemporanea di Jeff Koons, Pierre et Gilles, Orlan e altri. A tavola, sia nel ristorante gastronomico Jardin secret sia in quello più informale La table des fées vengono proposti molti piatti che utilizzano verdure e fiori commestibili biologici coltivati direttamente dalla proprietaria e dal suo staff di giardinieri.

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Il castello di Chenonceau si specchia sulla Loira
Il castello di Chenonceau, uno dei più belli e romantici della valle della Loira ©proslgn

Chenonceau, il castello delle Dame

Sulla via del ritorno verso Blois incontriamo uno dei castelli più belli e romantici della valle della Loira, anche se, per la verità, ci troviamo sulle rive di un suo affluente, il fiume Cher. La particolarità dell’edificio, capolavoro del Rinascimento francese, è quella di essere pensato come una lunga galleria sospesa sopra le acque. Noleggiate un kayak o una canoa e arrivare al castello pagaiando in tutta tranquillità fino a passare sotto i famosi archi del castello: sarà un’esperienza eccezionale.

Il Castello di Chenonceau è legato in particolare al nome di alcune donne che hanno amato questo luogo e lo hanno protetto e abbellito nel corso dei secoli: Catherine Briçonnet, Diana di Poitiers, Caterina de’ Medici e Madame Louise Dupin. Nel "castello delle Dame" potrete trascorrere un’intera giornata seguendo il percorso museale, dedicando molto tempo ai magnifici giardini: quelli storici di Diana e di Caterina, il Labirinto, quello contemporaneo dedicato al paesaggista inglese Russell Page. C’è anche un magnifico potager des fleurs: un intero ettaro dedicato alla coltivazione dei fiori che servono all’equipe di fioristi dell’Atelier Floral per comporre ogni giorno dei bouquet che abbelliscono i vari ambienti del castello. Poi c’è un parco di 80 ettari, popolato di animali e uccelli dove si può passeggiare liberamente. Andate alla scoperta anche degli angoli meno conosciuti dell’immenso domaine: le cantine, la fattoria del XVII secolo, e due spazi aperti di recente: l’Apothicairerie de la Reine (la farmacia reale) e lo Studiolo delle curiosità scientifiche (novità 2023) di Jean-Jacques Rousseau, il filosofo illuminista che fu ospitato al castello a metà del XVIII secolo.

L’Apothicairerie de la Reine (la farmacia reale) al Castello di Chenonceau © Dario Bragaglia
L’Apothicairerie de la Reine (la farmacia reale) al Castello di Chenonceau © Dario Bragaglia
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Consigli pratici per visitare la valle della Loira

Chi sceglie la bici come mezzo di spostamento (anche solo per alcune parti dell’itinerario) può fare affidamento sui TER (Treni Espressi Regionali) in servizio sull’asse da Orléans a Nantes. Blois e Tours sono stazioni servite da questi treni dove è possibile caricare gratuitamente la bici. In settimana, meglio evitare le fasce orarie 7-9 e 17-19 perché più affollate.

Da giugno a settembre il servizio è rafforzato con i treni La Loire à Vélo, specificamente dedicati ai cicloturisti.

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