In Costa Azzurra alla ricerca delle mimose in fiore

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Ogni anno, fra gennaio e marzo, l'inverno della Costa Azzurra di tinge di giallo. È il colore delle mimose in fiore, simbolo della Riviera francese che a questa specie esotica, arrivata dall'Australia nella seconda metà dell’Ottocento, ha dedicato un itinerario turistico, la Route du Mimosa e che oggi scopriremo insieme.

La mimosa a Mandelieu-La Napoule© Camille Moirenc / OTC Mandelieu
La mimosa a Mandelieu-La Napoule© Camille Moirenc / OTC Mandelieu
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In tutto sono 130 chilometri: si parte da Bormes-les-Mimosas e si arriva a Grasse in un succedersi di splendidi paesaggi, da quelli tipicamente marini lungo il litorale a quelli montuosi dell’interno, quando il percorso attraversa i rilievi dei Mauri, dell’Estérel e del Tanneron. Gli scenari sono mutevoli, ma il comune denominatore è il profumo intenso e inebriante che ci accompagnerà in questo viaggio fra giardini, vivai e foreste.

La mimosa appartiene al genere Acacia e fa la sua apparizione verso il 1880 nella zona della Croix de Gardes, appena all’interno di Cannes. Con tutta probabilità l’arrivo sulla costa francese si deve a qualche rappresentante dell’alta società internazionale che aveva iniziato a svernare nel dolce clima mediterraneo e a costruire ville e giardini con piante esotiche. I loro nomi sono diventati dei miti nella storia del turismo, a partire da Lord Brougham, a cui Cannes deve l’inizio della sua fama mondana. All’aristocratico e politico inglese, la città ha dedicato una statua che si trova in una piazza, davanti al Palazzo del Cinema.

L’itinerario parte da parte da Bormes-les-Mimosas ©Damien BONFILS
L’itinerario parte da parte da Bormes-les-Mimosas ©Damien BONFILS

Bormes-les-Mimosas, un paese in fiore. Km 0

L’itinerario parte da questo villaggio di origine medievale le cui origini risalgono al XII secolo: fino a marzo le strade sono magnificamente addobbate con diverse varietà di mimosa, tanto che Bormes si è meritata il titolo di "uno dei più bei villaggi fioriti", molto apprezzato in Francia. Qui operano molti vivaisti: il più famoso è Julien Cavatore che possiede una collezione di circa 180 varietà di mimosa esportate in tutta Europa. Da non mancare la visita al Parc Gonzalez Jardin Austral dove, come suggerisce il nome, si possono osservare oltre 500 specie provenienti dagli antipodi, fra cui molte varietà di mimosa.

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Rayol Canadel-sur-Mer, dove la natura è protetta Km 15

È uno dei tratti paesaggisticamente più belli dell’itinerario: in questo tratto di costa le verdi pendici collinari dei Mauri si gettano nelle acque blu del Mediterraneo. E proprio attorno al concetto di "paesaggio mediterraneo" ma allargato ad altre regioni del mondo con lo stesso clima (dalla California, al Cile, dal Sud Africa all’Australia) che Gilles Clement, uno dei più celebri paesaggisti francesi, ha disegnato il Domaine du Rayol. Si tratta di uno spazio naturale protetto di circa 20 ettari sulle rive del mare, dove volendo si può trascorrere un’intera giornata, passeggiando e facendo una sosta al Café des Jardiniers.

Il tour di 130 Km vi porterà nei luoghi più belli della Costa Azzurra © Camille Moirenc / OTC Mandelieu
Il tour di 130 Km vi porterà nei luoghi più belli della Costa Azzurra © Camille Moirenc / OTC Mandelieu

Sainte-Maxime, le sfilate dei carri infiorati Km 42

Dopo aver attraversato all’interno la penisola di Saint-Tropez, arriviamo a Sainte-Maxime, un’apprezzata località balneare che si trova di fronte alla capitale mondana della Costa Azzurra. È qui che il 5 febbraio si svolge il primo corso della stagione: si tratta delle sfilate dei carri decorati a tema, un evento tipico di tutte le principali feste invernali della Riviera francese, dal Carnevale di Nizza alla Festa dei limoni di Mentone. Quest’anno saranno dodici i carri che sfileranno, uno per ogni mese dell’anno. Sosta golosa a La Muscadine per provare le creazioni di Jean-Louis Vaissaud: cioccolatini al gusto di lavanda, rosa, violetta e naturalmente di mimosa.

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Saint-Raphaël, le meraviglie dell’Estérel Km 59

Siamo ormai alle porte dell’Estérel, il massiccio (ma stiamo parlando di un’altezza massima di 614 metri) che separa il dipartimento del Var, fin qui attraversato, da quello delle Alpi Marittime. La Corniche d’Or è uno splendido tratto di strada costiera, tagliata fra le rocce che in alcuni tratti assumono un suggestivo colore rosso. Piccole insenature rocciose, falesie e spiaggette si susseguono in uno scenario selvaggio. Più all’interno la vegetazione riprende rigogliosa e le mimose ne sono parte importante. Dal villaggio di Agay partono le escursioni a tema "Le mimosa dans l’Estérel": accompagnati da una guida si raggiungono i laghi di Peguières. Altre uscite si effettuano in minibus con sosta per degustazioni di marmellate e sciroppi al gusto di mimosa.

Tra i vicoli di Mandelieu La Napoule © Camille Moirenc / OTC Mandelieu
Tra i vicoli di Mandelieu La Napoule © Camille Moirenc / OTC Mandelieu
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Mandelieu La Napoule, la capitale della mimosa Km 108

La località che chiude a ovest il Golfe de la Napoule (quello di Cannes) è una delle capitali storiche della mimosa e non a caso qui viene organizzata la Fête du Mimosa, quest’anno dall’8 al 12 febbraio, uno dei grandi classici fra le feste invernali della Costa Azzurra. Il tema di quest’anno è la Grande course autour du monde, ispirata al film di Blake Edwards La grande corsa. Saranno cinque giorni all’insegna delle parate, delle sfilate dei carri colorati e infiorati, delle animazioni per i bambini, delle strade e dei mercati ornati da decorazioni floreali. L’Ufficio del turismo è il posto giusto dove informarsi sulle escursioni che vengono organizzate nel Tanneron , la zona della più grande foresta di mimose d’Europa. Troverete anche tanti prodotti con la mimosa protagonista: confetture, sciroppi, profumi, saponi e il Mimocello (vodka e infusione di fiori freschi di mimosa). La città di Mandelieu-La Napoule è l’unica dove si può visitare una cappella dedicata a Notre Dame des Mimosas. Venne costruita nel 1927 nel quartiere Termes grazie alla generosità degli abitanti che erano soprattutto contadini e "mimosistes", ovvero i coltivatori specializzati nella pianta dai fiori gialli.

Tanneron, fra le borgate dell’entroterra Km 112

Rientriamo nell’entroterra, in un territorio formato da 22 piccole borgate circondate da coltivazioni di mimosa che si mescolano alle pinete, agli uliveti e ai castagneti. Nel capoluogo, sulla place de la Mairie, si può visitare l’Oustaou dòu Païs Maison du mimosa et de l’agriculture, una novità del 2023, dove sono esposti gli attrezzi e si racconta il savoir faire dei coltivatori della pianta dal fiore giallo.

Pégomas, culla della coltivazione di mimose Km 115

In questo villaggio fondato da emigrati Italiani nel XVI secolo la cultura di uliveti, vigneti e alberi da frutto è antica di secoli. Successivamente si è aggiunta la tradizione delle piante aromatiche e della mimosa. All’inizio del XIX secolo la mimosa conobbe un enorme successo commerciale e dalle vicine stazioni di Mandelieu e di Cannes partivano spedizioni per tutte le principali città francesi e d’Europa.

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Grasse, profumi e grande pittura Km 130

La città dove si conclude la Route du Mimosa è la capitale mondiale della profumeria. Dal 1989 c’è uno splendido museo, il Musée International de la parfumerie, che racconta in modo accattivante la storia dei profumi dall’Antichità a quello delle Maison contemporanee. Altro indirizzo imperdibile è il Musée Fragonard dedicato al celebre pittore Jean-Honoré Fragonard (1732-1806) e ospitato nel magnifico Hôtel de Villeneuve, edificio storico del XVIII secolo. Il museo dispone della più grande raccolta di opere del grande pittore francese, dopo quella del Louvre.

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