Il Giappone allenta le restrizioni, ma con cautela
Dalle prime news trapelate sembrava che il Giappone dovesse riaprire le frontiere come ai tempi pre-pandemia. Ma la cautela e la prudenza, nonostante la voglia di tornare ai vecchi fasti turistici, hanno prevalso. In vigore dal 10 giugno 2022, le nuove regole di accesso impongono l'ingresso a soli 20 mila turisti al giorno. Il piano di ripresa arriva dopo un fitto periodo di test, in cui solo agli addetti ai lavori e a una selezionatissima platea di turisti è stato concesso di varcare i confini. Basterà per far tornare il paese alla floridità di un tempo?
La news ha fatto il giro del mondo e in un primo momento sembrava che tutte le restrizioni anti-covid che hanno fino ad ora stretto in una morsa il Giappone stessero magicamente per crollare. Il paese però è sì pronto a riaprire, la data ufficiale è il 10 giugno 2022, ma con grandissima cautela e prudenza. E mentre le restrizioni in gran parte del mondo sono ormai cadute e il turismo ha ricominciato a respirare come ai vecchi tempi, il Giappone ha deciso di schiudere i suoi confini con grandissima cautela.
Leggi anche:
Come si legge sul sito ufficiale dell’ente del turismo, prima dell’allentamento dei confini è stato messo in atto un lungo periodo di test, con accesso solo di addetti ai lavori tri-vaccinati di alcuni paesi specifici, tra cui gli Stati Uniti. Dal 10 gennaio invece potranno accedere circa 20 mila persone al giorno, compresi i residenti, tramite tour guidati, dunque con prenotazioni via agenzia o tour operator. Una scelta, quella della prudenza, che non piace a nessuno di quelli che lavorano nel prostratissimo settore turistico, vittima, suo malgrado, della grande cautela con la quale il Governo ha scelto di gestire l’emergenza sanitaria.
Secondo gli esperti, il Giappone si riaprirà al turismo individuale non prima di ottobre, sempre che nel frattempo la situazione non torni a peggiorare: questo senz’altro ridurrà di molto le prenotazioni di chi non ama i viaggi organizzati e predilige le vacanze più libere da vincoli. I piani del Governo puntano, entro il 2030, ad accogliere circa 60 milioni di turisti all’anno: un obiettivo ambizioso e non certo perché le meraviglie del Sol Levante non abbiano il potere per attirarne così tanti, basti pensare che, solo nel 2019, sono arrivati circa 32 milioni di visitatori.
Leggi anche:
Le tradizioni del Tōhoku: nel profondo nord del Giappone
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
La vaccinazione, i rigidi controlli in ingresso per verificare la presenza o meno di infezione SARS-CoV, il piano di attacco in case di contagio sono il modo che il paese ha trovato per tutelarsi il più possibile dal covid. La voglia di tornare a vedere le meraviglie di Tokyo, con i suoi quartieri in rinascita; di scoprire le regioni più remote e affascinante come lo Shikoku; di ammirare la fioritura dei ciliegi, di perdersi nei templi e nelle metropoli è fortissima: bisogna solo tenerla a bada ancora per un po’.