Non solo ciliegi: tutte le fioriture del Giappone oltre la sakura

Quando si pensa alla fioritura in Giappone, la mente va subito ai ciliegi in fiore e all’hanami. In realtà ci sono altre straordinarie fioriture da non perdere. Dai Nanohana in primavera alle ortensie nella stagione delle piogge, fino ai fiori di loto estivi, ai gigli del ragno rosso e alle lavande del nord, ogni stagione regala nuove meraviglie floreali tutte da ammirare. Ecco una mini guida alle fioriture più spettacolari del Giappone.

La fioritura dei Nemophila menziesii nell’Hitachi Seaside Park, Giappone ©Teerayut Hiruntaraporn/500px
La fioritura dei Nemophila menziesii nell’Hitachi Seaside Park, Giappone ©Teerayut Hiruntaraporn/500px
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Le fioriture da febbraio a maggio

I primi a fiorire sono i fiori di prugno che sbocciano già a fine inverno (tra febbraio e marzo), annunciando così l’arrivo della primavera. Dotati di un profumo intenso e di una colorazione che vira dal bianco al fucsia, sono un’ottima alternativa per chi vuole evitare la folla durante l’hanami. Tra i luoghi migliori per ammirarli ci sono il Kairakuen di Mito, nella prefettura di Ibaraki, uno dei tre giardini paesaggistici più famosi del Giappone.


Tra marzo e aprile, invece, è possibile vedere molte campagne vestite di un giallo brillante. Sono i fiori di colza, qui conosciuti come Nanohana, simbolo di speranza e il rinnovamento. Questa fioritura è particolarmente suggestiva nelle zone rurali del Kyūshū e nella penisola di Bōsō, nella prefettura di Chiba. Altri luoghi consigliati per ammirarla sono le risaie terrazzate di Yusuhara, nella prefettura di Kōchi, sull’isola di Shikoku.

Fiori di loto ©asharkyu/Shutterstock
Fiori di loto ©asharkyu/Shutterstock

Con la loro spettacolare fioritura nelle tonalità del viola, rosa e bianco, i glicini giapponesi (chiamati fuji) rendono indimenticabili i mesi di aprile e maggio. Uno dei luoghi più celebri per ammirare i pergolati fioriti è l’Ashikaga Flower Park, situato a circa due ore da Tokyo.


Tra metà aprile e inizio maggio fioriscono i Nemophila menziesii, conosciuti come Blue Eyes per il loro intenso colore azzurro. Uno dei luoghi più suggestivi per ammirarne la fioritura è senza dubbio l’Hitachi Seaside Park, nella prefettura di Ibaraki. Qui ogni anno circa 4,5 milioni di Nemophila fioriscono trasformando le colline di Miharashi no Oka in un mare azzurro.

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Sempre in primavera, consigliamo di ammirare la spettacolare fioritura delle maestose peonie che incorniciano la lunga scalinata del tempio Hasedera, situato nei pressi di Nara. Questo antico complesso buddhista, fondato nel VII secolo, permette di vivere un’esperienza profondamente suggestiva grazie al perfetto connubio tra spiritualità e bellezza naturale.

Quella delle ortensie è una delle fioriture più amate dai giapponesi ©Triphibian Productions / Shutterstock
Quella delle ortensie è una delle fioriture più amate dai giapponesi ©Triphibian Productions / Shutterstock
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Le fioriture da giugno a settembre

Con l’inizio della stagione delle piogge arriva il momento degli iris giapponesi (hanashōbu). Tra maggio e giugno questi fiori, simbolo di purificazione e bellezza, diventano i protagonisti dei giardini storici di Tokyo e Kyoto. Uno dei luoghi più iconici per ammirarli si trova proprio nella capitale del Giappone, ed è il giardino Horikiri Shobuen.


Tra le fioriture più amate dai giapponesi c’è anche quella delle ortensie (ajisai), tra giugno e luglio. Da non perdere quella nel tempio Meigetsuin di Kamakura, conosciuto anche con il nome di “Ajisaidera”, cioè “Tempio delle Ortensie”.

Campo di lavanda nella Farm Tomita a Furano, Hokkaido ©Spyan / Shutterstock
Campo di lavanda nella Farm Tomita a Furano, Hokkaido ©Spyan / Shutterstock

I mesi di luglio e agosto vedono come protagonisti i fiori di loto e le distese di lavanda di Furano. I fiori di loto sbocciano all’alba nei grandi giardini acquatici del paese. I templi di Ueno a Tokyo e il tempio Tōdaiji a Nara sono due scenari ideali per ammirare questa fioritura. A Furano, nell’isola di Hokkaidō, ci si può immergere nei colorati campi viola di lavanda coltivata nella Farm Tomita.


A settembre è il momento dei manjushage, noti anche come higanbana, o gigli del ragno rosso. Questi fiori velenosi, dal colore rosso intenso, sono simbolicamente legati al regno dei morti. Fioriscono in corrispondenza dell’equinozio d’autunno (higan) e, tradizionalmente, venivano piantati vicino a templi e cimiteri perché si credeva potessero tenere lontani gli animali scavatori proprio grazie alla loro tossicità. Il parco Kinchakuda, nella prefettura di Saitama, ospita una delle più spettacolari fioriture di higanbana di tutto il Giappone.

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