Alla scoperta della Cina con Nicola Jiang
Oh, guardate chi c’è su Lonely Planet! Nicola Jiang, il travel influencer di Pesaro che, dopo essere stato bloccato in Cina durante il Covid, ha deciso di viaggiare nel Paese per scoprirlo e raccontarlo. Nei suoi video ci ha portato negli angoli meno conosciuti della Cina e dell’Asia, sempre pronto ad assaggiare qualche piatto curioso, a raccontarci in tradizioni culinarie lontane e a mostrare la vita di tutti i giorni di luoghi anche lontani dalle rotte turistiche più battute. Gli abbiamo fatto qualche domanda.

Ci racconti come è nata la tua passione per il viaggio?
Da piccolo, il mio sogno nel cassetto era di poter vivere in ogni paese del mondo per poter imparare anche le varie lingue, così da poter comunicare con chiunque (una cosa impossibile.. e si vede che ero un bambino).
Comunque il tutto è iniziato nel 2019, quando sono andato in Cina (Pechino) per visitare i miei parenti e festeggiare insieme a loro il Capodanno cinese. La mia intenzione era di restarci 1 mese e ritornare in Italia (infatti avevo già comprato il biglietto di ritorno). Ma quel mese, per colpa del COVID, son diventati 2 anni… non ero mai stato in Cina così a lungo! Mi posticipavano di continuo il biglietto di ritorno e alla fine ho deciso di restare in Cina finché non si fosse calmata la situazione.
Per quasi due mesi siamo stati barricati in casa perché non si poteva uscire se non per buttare via la spazzatura. E ciò mi ha fatto venire voglia di uscire ancora di più! Appena ci hanno permesso di viaggiare all’interno del paese, ho preso subito un volo per Sanya.
Non conoscevo una Cina del genere: non pensavo esistesse una parte del Paese in cui fa caldo tutto l’anno, col mare e un paesaggio simile a quello di Bali. Questo mi ha reso felice e mi ha fatto venire voglia di fare tantissimi altri viaggi. L’essere stati rinchiusi in casa per così a lungo mi ha fatto anche riflettere su quanto sia importante vivere al meglio la propria vita tutti i giorni.

E la tua passione per la cucina, invece, da dove arriva?
Sono cresciuto mangiando nel ristorante cinese che i miei genitori avevano aperto alla mia nascita, per cui gli unici piatti cinesi che conoscevo erano il menù di quel ristorante (che ormai non esiste più da anni).
Dopo Sanya ho fatto altre tappe come Chongqing e Xishuangbanna (Yunnan), dove ho scoperto che in ogni angolo della Cina si mangiano piatti totalmente differenti (a Chongqing si mangia l’hotpot piccantissimo, mentre a Xishuangbanna si mangia con le mani il riso servito con altri ingredienti su delle foglie di banano). Da lì ho capito che oltre a viaggiare, mangiare è altrettanto importante per conoscere davvero a fondo la cultura di ogni parte del mondo!

Quando ti è venuta l’idea di unirle e raccontarle sui social?
Durante il covid, la noia mi ha portato a utilizzare tantissimo Douyin (TikTok versione cinese), che mi ha fatto venire voglia di provare a creare video e condividerli su Facebook. Dopo un po’ ho scoperto che esisteva un’app che si chiamava TikTok, che era l’equivalente di Douyin ma in versione Internazionale e ho pensato “perché non mostrare un po’ di vera Cina” magari potrebbe interessare: e così è stato. Poi ho iniziato a pubblicare anche sugli altri social come Facebook, Instagram e oggi sono anche su Youtube, dove sto condividendo video più lunghi per mostrare a 360 gradi ogni viaggio che faccio.
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Che risposta hai avuto dal pubblico?
Ho incominciato con i video in cui facevo vedere come erano fatti i centri commerciali, i power bank a noleggio, le caffetterie, i vari tipi di robot. La maggior parte del pubblico era curiosa e molto interessata a una cultura così diversa e lontana, ciò mi ha spinto a continuare a postare più frequentemente e ad inserire anche la mia quotidianità, oltre che a culture e cibi di altri paesi.

Quali sono i pregiudizi con cui hai dovuto interfacciarti di più?
"Sei ricco? Come fai a viaggiare sempre?" Come se viaggiare fosse solo una questione di soldi. In realtà dietro c’è tantissima organizzazione, scelte economiche e sacrifici. Per esempio, quando giro in macchina in Italia, soprattutto nelle alte stagioni e il prezzo degli hotel è alle stelle, dormo addirittura in auto.
Cosa è più difficile da capire per il pubblico italiano?
Forse il fatto che il mondo è molto più vario di quanto immaginiamo. A volte mi rendo conto che c’è ancora uno sguardo un po’ "occidentalcentrico", come se certe culture fossero strane, perché diverse dalla propria. In realtà ogni paese ha la sua tradizione, la sua logica, la sua bellezza e anche le sue contraddizioni.

Cosa invece interessa di più?
Sicuramente il cibo! Ormai in ogni paese che vado, il cibo non può mai mancare e alla gente piace guardare e immaginare di averlo mangiato anche loro insieme a me. Mi dicono spesso che faccio venire fame, anche se a volte un po’ di meno perché capita che mangio anche delle cose un pochino più estreme, meno appetitose del solito.
I tre piatti che ti sono piaciuti di più durante i viaggi:
- Il Khao Soi (Noodles con brodo di curry e latte di cocco), tipico della Thailandia del Nord.
- Il Wan Za Mian (Noodles asciutti piccanti con piselli e carne macinata), tipici di Chongqing.
- La Pizza di Napoli: una volta provata, è difficile scordarla.

I tre piatti che invece sono troppo buoni a casa tua e non hai trovato chi li fa meglio
Le canocchie con olio, limone e prezzemolo che fa mio padre non esiste chi le fa meglio.. ne mangerei a quintali!!
La Pizza Rossini non esiste al di fuori di Pesaro, nemmeno nelle città più vicine.. si tratta di una pizza Margherita con mayonese e uovo sodo a fette, la mia preferita fin dall’infanzia!!
Non mi viene altro in mente perché a casa mia non è che ci sia così tanta varietà di piatti, per questo mi piace viaggiare e scoprire nuovi sapori!
Qual è stata la cosa più strana che hai mangiato? E come è andata l’esperienza?
Al momento la cosa più strana in assoluto che ho mangiato è stato in un night market in Thailandia ed erano dei piccoli gamberetti saltellanti ancora vivi, conditi con salse e varie spezie e storditi con una bella shakerata. Non era nè cattivo nè buono come gusto: l’unico sapore che si percepiva era quello dei condimenti e il pizzichio dei gamberetti che ti saltellavano all’interno della bocca.
Che destinazione consiglieresti a chi vuole viaggiare in Asia ed ama il food?
- Chongqing (Cina)
- Penang (Malaysia)
- Osaka (Giappone)
- Bangkok (Thailandia)