Bee-tourism, il turismo green che sensibilizza sulla salvaguardia delle api

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

E se il turismo non fosse soltanto una possibilità di svago, ma anche un'occasione di approfondimento e sensibilizzazione? E se i viaggi diventassero un momento per interrogarsi sui complessi equilibri che governano il nostro pianeta, e la nostra relazione con gli altri esseri viventi? Sono queste le domande che stanno alla base di un nuovo trend di turismo sostenibile che sta prendendo piede negli ultimi anni: il bee-tourism, il turismo dedicato alla scoperta e alla sensibilizzazione sul mondo delle api. Dagli incontri con gli apicoltori ai laboratori esperienziali con i prodotti dell'alveare, dalle degustazioni di miele alle experience di smielatura, il bee-tourism promette di diventare un interessante traino anche per i territori marginali e meno battuti dal turismo di massa.  

bee tourism
Il bee-tourism, o apiturismo, è un nuovo trend di turismo sostenibile | Foto di Annie Spratt su Unsplash
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Bee-tourism, un trend in evoluzione

La nicchia del bee-tourism va a inserirsi nei sempre più numerosi percorsi di turismo lento e sostenibile che affiancano al gusto del viaggio l’occasione per conoscere mondi, lavori e tradizioni affascinanti e antichi. Come l’apicoltura, appunto, che l’essere umano pratica da millenni e che è sempre stata fondante nella relazione delle persone con i propri territori.  

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Dopotutto, ci confermano anche gli scienziati, le api (e in generale gli insetti impollinatori) sono delle vere e proprie “antenne di sostenibilità”, che ci permettono di comprendere lo stato di salute degli ecosistemi e degli ambienti naturali in cui operano. L’incessante lavorio di questi piccoli insetti ci racconta le fioriture, il clima, il passaggio delle stagioni nei vari luoghi; ed è anche un legame stretto con le tradizioni locali connesse alle produzioni alimentari. Si pensi al miele, ovviamente, ma anche alla pappa reale e alla propoli, oppure alla cera d’api... L’importanza della relazione api-esseri umani è un dato di fatto.

E allora, perché non usarla per costruire esperienze di turismo sostenibile, lento rispettoso? È esattamente questa l’idea che sta alla base del bee-tourism.  

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apiturismo, turismo sostenibile
Il bee-tourism permette di conoscere le tradizioni dei territori e gli ecosistemi | Foto di Damien TUPINIER su Unsplash

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Dalle degustazioni ai laboratori: il bee-tourism offre esperienze a tutti

Ma cosa significa, nella pratica, bee-tourismo? La definizione comprende tutti quei percorsi che i territori possono strutturare – o già stanno strutturando! – connessi al mondo delle api e dell’apicultura. Alcuni esempi? Le degustazioni di miele non possono mancare, così come le esperienze immersive a contatto con gli apicoltori, che permettono di avvicinarsi a questo mondo antico e affascinante. E ancora, incontri con produttori dei vari territori, visite guidate, laboratori per grandi e piccini con i prodotti dell’alveare... Fino ad arrivare a esperienze da sogno: come, ad esempio, la possibilità di dormire all’interno di un vero alveare... In sicurezza, ovviamente! Accade in Basilicata, dove da un anno circa ha aperto Air Bee& Bee, un apiario integrato che permette a due persone di dormire in una stanza in legno direttamente connessa a nove arnie: si dorme cullati dal ronzio degli alveari e dal profumo di miele e di cera d’api, e si godono gli effetti – già conosciuti dall’antichità – dell’apiterapia. Provare per credere!  

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Le esperienze immersive nel mondo dell’apicoltura sono la base del bee-tourism | Foto di Michael Strobel da Pixabay

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