Il Parco di sculture Beaufort: un museo a cielo aperto sulla costa belga
Immaginate di fare una passeggiata sul lungomare, con il vento del nord che scompiglia i capelli e le onde che si infrangono sull’arenile. E all’improvviso vi trovate davanti un’opera d’arte contemporanea che dialoga con il paesaggio, e poi ancora una e un’altra ancora. Siete nel Parco di sculture Beaufort, un museo a cielo aperto sulla costa fiamminga.
 
                                                                                            Nato nel 2003 dopo la prima edizione della Triennale di Beaufort, il parco ospita oggi una cinquantina di opere, disseminate in dieci comuni costieri, da De Panne fino a Knokke-Heist, passando per Koksijde-Oostduinkerke, Nieuwpoort, Middelkerke-Westende, Oostende, Bredene, De Haan-Wenduine, Blankenberge e Zeebrugge. Visitabile tutto l’anno, il parco cresce dopo ogni edizione della Triennale grazie all’acquisizione permanente di alcune opere da parte dei comuni interessanti all’evento.
 
                                                                                            Queste opere accendono la curiosità e stimolano l’intelletto. A Oostende, per esempio, è impossibile non notare i Rock Strangers di Arne Quinze, figure di colore rosso-arancione brillante che sembrano essere state portate a riva dalla marea. E ancora, a De Haan si trova Benjamin, una scultura fiabesca realizzata da Maen Florin che invita a dialogare con il diverso. A Nieuwpoort, invece, le statue equestri Men di Nina Beier appaiono e scompaiono al volere delle maree.
 
                                                                                            Searching for Utopia è la gigantesca tartaruga dorata, con sul carapace un cavaliere seduto che scruta l’orizzonte, realizzata da Jan Fabre. Inizialmente posizionata sul lungomare durante la prima edizione della Triennale di Beaufort, è stata poi spostata nella piazza del Centro Culturale Ysara, dov’è circondata da una cortina d’acqua. All the words in the world è una tastiera senza tasti, opera di Jorge Macchi che si trova lungo la promenade di Koksijde, mentre Windswept, di Els Dietvorst, è un omaggio agli shrugs irlandesi, alla vulnerabilità e un modo per creare interazione tra diversi gruppi della società. E poi, solo per citarne un’altra tra le opere che rendono questo parco un unicum nel suo genere, c’è Touching To Sea You Through Our Extremities, di Laure Prouvost. Si tratta della scultura di un polpo gigantesco realizzata come se fosse stato portato a riva, sulla spiaggia di De Panne, dal mare. Un’opera intelligente e ironica, dove la sinestesia trasforma la tattilità dei tentacoli in un tentativo di connessione tra culture diverse.
 
                                                                                            Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
Il modo migliore per immergersi nel Parco di sculture Beaufort è partecipare a una visita guidata, così da poter conoscere meglio le storie dietro le opere. Se invece le conoscete già, sperimentare la libertà di esplorarlo in biciclette è un’ottima soluzione, anche grazie alla presenza di percorsi ciclabili che collegano i vari comuni.
 
                                     
                 
         
         
         
         
         
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
             
            