Samarcanda tra mito e realtà lungo la Via della Seta

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

Samarcanda rapisce l’immaginazione con un tramonto. È questa l’ora in cui i suoi monumenti principali indossano l’abito più bello per ammaliare l’occhio di chi viene in questa storica città dell’Uzbekistan in cerca di un tempo che non c’è più. Florida città commerciale lungo la Via della Seta, Samarcanda è stata trasformata da Tamerlano in una delle città più belle di tutta l’Asia centrale. Due o tre giorni bastano per visitare le sue attrattive principali ma se avete tempo lasciatevi conquistare dal suo fasciano e passateci qualche giorno in più per capire davvero cosa rende così famosa Samarcanda.

Il Registan, il cuore dell'antica città di Samarcanda, Uzbekistan ©monticello/Shutterstock
Il Registan, il cuore dell’antica città di Samarcanda, Uzbekistan ©monticello/Shutterstock
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Dove si trova Samarcanda

Prima di addentrarci nel cosa vedere, parliamo della geografia di questa zona e un po’ anche della storia di Samarcanda. Samarcanda oggi si trova in Uzbekistan, non troppo distante dal confine con il Tagikistan. Storicamente Samarcanda è stata un importante centro commerciale situato lungo la Via della Seta, l’antica strada che collegava la Cina al Mediterraneo.

Il Registan illuminato al crepuscolo, Samarcanda, Uzbekistan ©MehmetO/Shutterstock
Il Registan illuminato al crepuscolo, Samarcanda, Uzbekistan ©MehmetO/Shutterstock

Samarcanda (chiamata Marakanda dai greci) è uno degli insediamenti più antichi dell’Asia centrale. La sua fondazione, infatti, sembra risalire al VIII secolo a.C. Conquistata da Alessandro Magno nel 329 a.C. – che ne rimase ammaliato –, Samarcanda è passata di impero in impero, diventando poi nel VI secolo un punto focale dei commerci lungo la Via della Seta. Samarcanda, infatti, sorgeva al crocevia delle strade che conducevano in Cina, in India e in Persia. Nel 1220 Gengis Khan spazza via la città. Per fortuna, nel 1370 Tamerlano decide di rifondarla. È in questo momento che Samarcanda affonda le sue radici nel mito, diventando epicentro culturale ed economico dell’Asia centrale. Il lento declino di Samarcanda inizia nel XVI secolo, con il trasferimento del potere nella vicina Bukhara.

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Cosa vedere a Samarcanda

Il Registan, il fulcro della città vecchia

Il Registan ‒ in tagiko significa ‘luogo sabbioso’ ‒ era il centro commerciale della Samarcanda medievale, quando questa imponente piazza era molto probabilmente occupata interamente dal bazar. Oggi questo complesso architettonico è formato da tre maestose e imponenti madrase. La Madrasa di Ulugbek è la più antica. Situata nel lato occidentale del Registan, questa madrasa fu terminata nel 1420 durante il regno di Ulugbek. Le stelle che si intravedono sul portale riflettono il profondo amore che il sovrano nutriva per l’astronomia. Sotto le piccole cupole collocate agli angoli dell’edificio c’erano le aule. Oggi, invece, ospitano una mostra dedicata a Ulugbek, il sultano astronomo. Le altre due madrase che compongono il Registan sono la Madrasa Sher Dor (del Leone) e la Madrasa Tilla-Kari (Rivestita d’Oro), entrambe costruite un paio di secoli dopo la prima. 

La Moschea di Bibi-Khanym

Situata a nord-est del Registan, un tempo questa moschea era tra le più grandi del mondo islamico. Nel cortile interno si trova un imponente leggio in marmo per il Corano e altre due moschee più piccole. Riguardo alla sua costruzione c’è una leggenda. Si narra che Bibi-Khanym, la moglie cinese di Tamerlano, avesse ordinato la costruzione della moschea come sorpresa per il marito mentre lui era assente. L’architetto incaricato dei lavori, però, si innamorò perdutamente di lei e si rifiutò di portare a termine la costruzione a meno di ricevere un bacio. Lei glielo concesse ma Tamerlano lo scoprì e fece giustiziare il malcapitato. Inoltre ordinò alle donne di Samarcanda e di tutto il suo regno di indossare il velo per non rappresentare una tentazione.

Un dettaglio del mosaico d'oro nella Madrasa di Tilla-Kari a Samarcanda, Uzbekistan ©Shutterstock / NICOLA MESSANA PHOTOS
Un dettaglio del mosaico d’oro nella Madrasa di Tilla-Kari a Samarcanda, Uzbekistan ©Shutterstock / NICOLA MESSANA PHOTOS

Lo Shah-i-Zinda, il luogo più suggestivo e amato di Samarcanda

Si tratta di un viale costellato da mausolei, ornati con alcune delle più belle decorazioni in piastrelle del mondo musulmano. Il nome fa riferimento al santuario originario e significa “Tomba del Re Vivente”. La tomba più bella è il Mausoleo di Shodi Mulk Oko, il secondo sulla sinistra dopo le scale d’ingresso. Qui riposano una sorella e una nipote di Tamerlano. Nel visitare questa importante meta di pellegrinaggi, consigliamo di indossare abiti sobri e mantenete un atteggiamento rispettoso.

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Un particolare dello Shah-i-Zinda a Samarcanda, Uzbekistan ©helovi/Getty Images
Un particolare dello Shah-i-Zinda a Samarcanda, Uzbekistan ©helovi/Getty Images

Il Mausoleo di Gur-e-Amir

Questo è il luogo in cui riposa Tamerlano, insieme a due figli e due nipoti (tra cui Ulugbek). A parte il bellissimo portale e la caratteristi cupola azzurra scanalata, il Mausoleo di Gur-e-Amir è un edificio sorprendentemente modesto. Tamerlano, infatti, non pensava di esservi sepolto. Aveva in mente per sé una semplice cripta a Shakhrisabz, sua città natale, ma il caso ha voluto che morisse improvvisamente e che la strada per Shakhrisabz fosse bloccata dalla neve. Tamerlano aveva fatto costruire questo mausoleo per il nipote Mohammed Sultan, suo successore in pectore, mancato invece troppo presto.

Il Mausoleo di Gur-e-Amir a Samarcanda, Uzbekistan ©NICOLA MESSANA PHOTOS/Shutterstock
Il Mausoleo di Gur-e-Amir a Samarcanda, Uzbekistan ©NICOLA MESSANA PHOTOS/Shutterstock
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Osservatorio di Ulugbek

I resti del quattrocentesco Osservatorio di Ulugbek sono considerati una delle più grandi scoperte archeologiche del XX secolo. Il sultano Ulugbek, come abbiamo visto prima, era un appassionato astronomo. Di questo complesso è arrivata a noi solo l’enorme parte ricurva di un quadrante di 30 metri, che Ulugbek aveva fatto costruire per osservare la posizione delle stelle.

Il Bazar Siob

Chiamato anche Bazar Siab, è il più grande bazar di Samarcanda. Frenetico e pittoresco, questo mercato si tiene nei dintorni della Moschea di Bibi-Khanym. Qui si può trovare di tutto, dal pane alla carne, alle spezie e ai dolci. 

La Tomba del Re Vivente a Samarcanda, Uzbekistan ©NICOLA MESSANA PHOTOS/Shutterstock
La Tomba del Re Vivente a Samarcanda, Uzbekistan ©NICOLA MESSANA PHOTOS/Shutterstock
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Quando andare a Samarcanda

Da aprile a giugno, oppure settembre e ottobre. Sono questi i periodo migliori per andare Samarcanda perché le temperature sono clementi – né troppo caldo, né troppo freddo – e i cieli sono tersi.

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Come arrivare a Samarcanda dall’Italia

Il mezzo più veloce è sicuramente l’aereo. Dall’Italia si può prendere un volo per Tashkent, la capitale dell’Uzbekistan, e da lì poi proseguire via aereo, treno, autobus, o taxi collettivo

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La Madrasa Tilla-Kari al tramonto, Samarcanda, Uzbekistan ©xusenru/Shutterstock
La Madrasa Tilla-Kari al tramonto, Samarcanda, Uzbekistan ©xusenru/Shutterstock

Vaccinazioni consigliate in Uzbekistan

Al momento in cui scriviamo questo articolo non ci sono vaccini obbligatori necessari per andare in Uzbekistan. Tra le vaccinazioni preventive consigliate ci sono quelle contro tifo, tetano, epatite A e B, difterite, rabbia e meningite. Per essere sempre aggiornati, però, vi consigliamo di parlare con il vostro medico nel momento in cui si sta programmando di recarsi in Uzbekistan.

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