Tutto quello che c'è da sapere sulle Isole Cicladi, in Grecia
Casette imbiancate a calce, infissi blu, meltemi a soffiare sul paesaggio spoglio e brullo e mare così azzurro da sembrare un sogno: con i loro colori e i loro profumi, le Cicladi sono l'immagine stessa della Grecia, il simbolo della vacanza perfetta all'insegna del relax e dell'autenticità. Che cerchiate cucina raffinata o spiagge da cartolina, siti archeologici o cittadine vivaci, nelle Cicladi lo troverete: semmai, il vero problema sarà scegliere l'isola perfetta per voi.
Arcipelago delle Cicladi: alcune informazioni
Un po’ di storia cicladica
Site nel cuore del mar Egeo, le Cicladi devono il proprio nome alla parola greca “cyclos”, cioè cerchio, dalla posizione che le isole hanno attorno a Delos, l’isola sacra di Apollo. Si parla di oltre duecento isole tra abitate e disabitate: le principali sono una ventina, abitate fin da tempi antichissimi (pare dal 70000 a.C.). Le testimonianze archeologiche a partire dal 3000 a.C. raccontano della nascita della civiltà cosiddetta cicladica, che ha lasciato ai posteri le caratteristiche statuette in marmo a forma di donna stilizzata: influssi minoici, micenei e ateniesi si succedettero nell’arcipelago, che divenne poi provincia romana e luogo strategico per i commerci nel Mediterraneo.
Dopo la divisione dell’impero romano, le Cicladi finirono sotto la giurisdizione di Bisanzio, ma dopo la caduta di Costantinopoli, furono cedute a Venezia, che le spartì tra un gruppo di aristocratici. L’influenza veneziana si può ancora riconoscere nell’architettura di alcune isole, come Naxos, Paros, Ios, Sifnos, Milos, Amorgos e Folegandros.
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Nei secoli successivi, le isole caddero sotto il dominio ottomano ma – data la loro posizione e la difficoltà nel tutelarle – divennero facile bersaglio delle scorrerie dei pirati: fu per questo motivo che gli abitanti andarono a rifugiarsi nelle aree più interne, dando vita a quelle che oggi conosciamo come Chora, cioè gli insediamenti capoluogo rappresentativi delle Cicladi.
Nel corso del tempo le isole persero il loro ruolo strategico e andarono impoverendosi e spopolandosi, anche durante i due conflitti mondiali: fu solo negli anni Settanta, grazie al boom del turismo, che l’economia cicladica si risollevò. Oggi sono considerate tra le mete vacanziere più popolari e apprezzate da tutto il mondo.
Isole Cicladi in Grecia: quali sono?
Oltre duecento isole, dicevamo, tra abitate e disabitate. La maggior parte, a dire il vero, è poco più di uno scoglio dirupato nel “mare colo del vino” dell’Egeo, mentre le isole abitate e frequentate sono poco più di venti. Soprattutto, le Cicladi sono molto variegate e accolgono nella propria schiera perle famosissime e iconiche, regni di movida e divertimento oppure lembi di terra dirupati e isolati: insomma, ce n’è per tutti i gusti.
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Partendo dalle Cicladi più vicine alla terraferma e ad Atene, ci sono Andros, Tinos, Kea, Kythnos e Syros, facilmente raggiungibili dal Pireo e frequentate per la maggior parte dai greci. Scendendo poi verso sud, nel cuore dell’Egeo, si incontrano Mykonos e Delos, le “gemelle diverse” Sifnos e Serifos, la grande Naxos, Ios, Paros con la più piccola Antiparos, la bella Milos e la minuscola Kimolos, la fascinosa Folegandros e la defilata Sikinos, la lunga Amorgos, l’iconica Santorini e infine l’eremitica Anafi, la più remota delle Cicladi.
E poi, come dimenticare le Piccole Cicladi? Piccole sì, ma con un magnetismo tutto loro, fatto di rocce e di vento, di erbe aromatiche e di spiagge deserte, e soprattutto ciascuna con un suo carattere specifico. Situate nel tratto di mare tra Naxos e Amorgos, sono sei isole di cui solo quattro abitate in modo permanente: Iraklia, Schinousa, Ano Koufounisi e Donoussa.
Come raggiungere le isole Cicladi?
Delle ventiquattro isole abitate che compongono l’arcipelago, sei sono dotate di aeroporti che le collegano giornalmente con Atene tutto l’anno, e sporadicamente nei mesi estivi con diverse città europee, con voli charter o di linea: si tratta di Mykonos, Syros, Paros, Naxos, Santorini e Milos. Se viaggiate in estate, potete quindi considerare una di queste isole come la base di partenza e arrivo del vostro viaggio. Attenzione però: sebbene ci siano gli aeroporti, raramente le isole sono collegate tra loro via aereo. Se quindi voleste andare – ad esempio – da Mykonos a Santorini volando, dovreste necessariamente fare scalo ad Atene.
L’alternativa è la via d’acqua, che soprattutto in estate collega con un reticolo di traghetti tutte le isole e le isole con la terraferma. I principali porti di riferimento a terra sono il Pireo, Rafina e Lavrio: scegliete da quale partire in base all’isola che volete raggiungere, così da evitare lunghissimi tragitti via mare. In ogni caso, sappiate che con il Pireo andrete quasi certamente sul sicuro: vi partono e attraccano traghetti per tutte le isole, in particolar modo in alta stagione.
Per tracciare un itinerario tra le varie isole, quindi, dovrete verificare attentamente orari e tragitti dei traghetti, tenendo presente che alcune isole – soprattutto le più remote, come Anafi – potrebbero richiedere transfer più disagevoli.
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Quando andare nelle Cicladi?
La risposta giusta è... Dipende! Indicativamente il lasso di tempo in cui è meglio visitare le Cicladi va da aprile a ottobre: in questi mesi infatti si trovano locali, alloggi e ristoranti aperti e un minimo di vivacità. Nei mesi invernali, molte attività commerciali e di accoglienza turistica chiudono i battenti e spesso anche molti residenti si spostano altrove, soprattutto se si parla di isole molto piccole.
In primavera, le Cicladi offrono clima mite, poco affollamento e prezzi molto convenienti. Da giugno ad agosto è considerata alta stagione: i prezzi si alzano, aumenta a dismisura il numero di turisti che si affollano più o meno ovunque e spesso il meltemi – vento secco e tiepido che spira nell’Egeo durante l’estate – può essere fastidioso: ma tranquilli, basta cambiare versante dell’isola per non subirne gli effetti. L’estate nelle Cicladi significa anche bel tempo assicurato, mare da favola e relax incontrastato. Se invece siete più da mare in bassa stagione, allora considerate di visitare le Cicladi tra settembre e ottobre: il mare è caldo, le spiagge tranquille e gli entroterra carichi del profumo di erbe selvatiche.
Arcipelago delle Cicladi: come scegliere l’isola perfetta
Scegliere l’isola (o le isole!) delle Cicladi a propria misura non è sempre facile. È vero, l’arcipelago ha caratteristiche comuni, ma il principio dell’”una vale l’altra” qui non può essere più sbagliato. Ciascuna isola ha infatti il suo carattere peculiare, e conoscerlo è il modo ideale per costruirsi una vacanza cicladica perfetta.
Alcuni esempi? Se cercate movida, allure chic e scintillio di vita mondana, allora puntate verso Mykonos, la regina festaiola dell’Egeo, oppure verso la vicina Ios: entrambe hanno ben altro da offrire oltre alle feste e alla musica, ma è innegabile che soprattutto nei mesi estivi esse diventino le mete predilette degli amanti di vacanze sfrenate. Volgete sguardo e traghetto verso Santorini o Milos se cercate la Grecia da cartolina: paesaggi iconici e mozzafiato e spiagge indimenticabili vi accompagneranno nella perfetta vacanza ellenica.
Le isole più vicine alla terraferma – come Kea, Syros o Kythnos – mantengono una loro tipicità tutta ellenica, frequentate come sono in prevalenza da un turismo “di casa”, mentre bisogna andare nelle isole più remote e defilate (Anafi, Amorgos, oppure le Piccole Cicladi) per trovare la sperdutezza blu e i silenzi che identificano la Grecia nel subconscio collettivo. Isole come Andros, Paros o Naxos sono variegate e offrono la risposta ideale più o meno a tutte le tipologie di viaggiatori: amanti della vita da spiaggia così come trekker a caccia di sentieri, famiglie con bambini e coppiette romantiche. Sifnos e Serifos spesso vengono presentate in coppia, ma non possono essere più diverse: dolce e raffinata la prima, aspra e selvaggia la seconda, sono l’accoppiata ideale se volete vivere due mondi diversi nella stessa vacanza.