Tra le montagne e il mare della Thailandia
Guardando una mappa della Thailandia si vede subito la diversità del suo paesaggio: due lunghe coste che vanno da nord a sud, isole dall’aspetto selvaggio circondate da un mare cristallino, montagne ricoperte da una verdeggiante giungla nel nord del paese e il maestoso Mekong che segna gran parte del confine con il Laos. Al centro, poi, c’è Bangkok, la capitale della Thailandia. A seconda del tempo a disposizione e di quello che più piace si può decidere cosa visitare e dove soggiornare, ricordando però che qui un turismo lento riserva maggiori soddisfazioni. Ecco allora i nostri consigli di viaggio su cosa fare e cosa vedere in Thailandia, in base a quel che cercate.

Bangkok e dintorni
Bangkok è una metropoli in cui modernità e tradizione si incontrano nello sfavillare dei grattacieli e dei templi dorati. La capitale thailandese è una città facile da amare per via della sua dinamica vita notturna, delle bancarelle in cui gustare un ottimo street food, dei mercati pittoreschi, degli sfarzosi centri commerciali, dei musei e delle gallerie d’arte. Ma è anche una città ricca di contraddizioni e se si vuole viverla come uno del luogo è bene tenerlo a mente.
Fare un giro in barca sul Chao Praya, visitare i templi di Wat Phra Kaew e Wat Pho, esplorare un mercato nascono o perdersi nei vicoli di Chinatown è qualcosa che non può mancare, specialmente se è la prima volta che si incontra Bangkok.
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Itinerario di 10 giorni
Se si hanno circa 10 giorni da passare in Thailandia, il consiglio è di tenersene un paio per esplorare Bangkok, compresi i tipici mercati galleggianti appena fuori città, e poi dedicare il resto del tempo a visitare alcuni luoghi a poche ore dalla capitale. Per esempio, si può prendere il treno panoramico per Kanchanaburi e qui tuffarsi sotto i sette salti della cascata di Erawan. Poi si può visitare l’Hellfire Pass Memorial, il monumento a memoria delle migliaia di prigionieri di guerra che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno perso la vita costruendo la Ferrovia della Morte per collegare Thailandia e Myanmar. Sempre qui si trova il ponte sul fiume Kwai, reso famoso dall’omonimo libro prima e dal film poi. Da qui si può prendere un minibus e arrivare ad Ayuthaya, l’antica capitale del Siam. Un’escursione in bicicletta di un giorno è sufficiente per vedere le rovine dei templi e cogliere l’atmosfera di maestosità che caratterizzava questa città nel suo momento di maggior splendore. Ultima tappa di questo itinerario è il Parco Nazionale di Khao Yai dove si può trascorrere una giornata nella giungla e campeggiare sotto le stelle prima di ritornare a Bangkok.
Chiang Mai e la Thailandia del nord
Chiang Mai è considerata la capitale culturale del nord. Qui ci si può dedicare a una miriade di attività diverse e immergersi in una città ancora autenticamente thailandese. Una visita alla Città Vecchia e ai suoi innumerevoli templi non può mancare. Solo per citarne alcuni: il Wat Phra Singh, il tempio più venerato di Chiang Mai, il Wat Chedi Luang, un suggestivo tempio in teak e il Wat Chiang Man, il tempo più antico di Chiang Mai. Ai margini della città si trovano due tra le montagne più sacre della Thailandia settentrionale: il Doi Suthep e il Doi Pui. Queste due vette gemelle sono spesso ingentilite da una corona di nubi e fanno parte del Parco Nazionale del Doi Suthep-Pui, un’area protetta di circa 265 kmq.

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La Thailandia del nord si divide in settentrionale e nord-orientale. In generale la Thailandia settentrionale è caratterizzata da una natura aspra e selvaggia che offre la possibilità di dedicarsi a diverse attività, dal rafting a Um Phang al trekking tra le orchidee selvatiche nella provincia di Mae Hong Son, a un trekking alla scoperta delle tribù di montagna nei dintorni di Mae Sariang, a un viaggio nel tempo nel Parco Storico di Sukhothai.
La provincia di Chiang Rai è quella più a nord. Il suo paesaggio è molto vario e va dalle spettacolari montagne dell’estrema regione orientale alle pianure alluvionali create dal fiume Mekong. Questa provincia confina con il Myanmar e con il Laos, ed è qui che si trova anche il famoso Triangolo d’Oro. A circa 13 chilometri a sud di Chiang Rai si trova il Wat Rong Khun, conosciuto come tempio bianco. Costruito nel 1997 dal famoso pittore thailandese e architetto Chalermchai Kositpipat custodisce rappresentazioni moderne del samsara ed è considerato una delle attrazioni più bizzarre della zona.

La Thailandia nord-orientale è conosciuta anche con il nome di Isan ed è meno turistica rispetto al resto del paese. Qui le influenze laotiane e vietnamite sono molto forti. Il paesaggio conserva ancora alcuni scorci di una Thailandia in via di estinzione: risaie che si perdono nell’orizzonte, bufali negli stagni fangosi e risciò a pedali lungo le strade cittadine.
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La Thailandia del sud e dove andare al mare
Il mare thailandese è una delle attrattive principali del paese. Nel Golfo meridionale inferiore si trovano le tre isole più gettonate della Thailandia: Ko Samui, Ko Pha-Ngan e Ko Tao. Sabbia finissima e acqua color smeraldo sono il comune denominatore di queste destinazioni. Ko Samui è l’ideale per chi desidera passare le proprie giornate a rilassarsi sotto il sole – o partecipando a riservati party sulla spiaggia – e a farsi coccolare dai trattamenti benessere di una spa esclusiva. Ko Pha-Ngan è un’isola dalle numerose attrattive naturali, tra cui un parco naturale e alcune tra le spiagge più spettacolari di tutta la Thailandia. Agli amanti dei party è consigliato andarci durante il plenilunio, quando l’isola diventa il set di feste scatenate. Ko Tao è una piccola isola avvolta dalla giungla e questo la rende particolarmente ricercata per escursionisti e amanti della solitudine. Ma la vera attrazione di Ko Tao sono i suoi siti di immersione facilmente raggiungibili dalla costa e molto diversi tra loro.

La Costa delle Andamane è un luogo da sogno: acque turchesi, sabbia bianca e morbidissima, imponenti scogliere di calcare e centinaia di isolette dove non c’è nient’altro se non il verde della lussureggiante vegetazione tropicale. La provincia di Krabi è una delle zone più suggestive di questa costa. Qui formazioni carsiche ad arco e dirupi formano una gigantesca fortezza calcarea che troneggia sulla spiaggia. Per gli amanti dell’arrampicata la palestra di roccia di Railay è il paradiso.
La meta per eccellenza di questa costa sono le due isole Phi-Phi Don e Phi-Phi Leh. La prima è un paradiso di edonismo mentre la seconda è visitabile solamente tramite escursioni in barca perché priva di strutture ricettive.
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Pattaya e la costa orientale
In questa parte della Thailandia ad attrarre i visitatori sono soprattutto due isole. Ko Samet è la maggiore tra quelle vicine a Bangkok ed è meta dei flashpacker, un tipo di backpacker di fascia più alta che qui ama sorseggiare vodka, guardare i mangiatori di fuoco e rilassarsi nelle tranquille spiagge dell’isola. Ko Chang è la seconda isola più grande della Thailandia ed è famosa per le immersioni.
Sulla terraferma uno dei luoghi più conosciuti è senza dubbio Pattaya, situata nella baia di Ao Pattaya. Qui all’inizio degli anni Sessanta venne creato uno dei primi resort della Thailandia per accogliere i militari americani in licenza. Pattaya è una cittadina multiculturale con centinaia di beer bar, go-go bar e centri per massaggi ed è in gran parte votata al turismo balneare di massa.

Thailandia in viaggio di nozze o con bambini
L’itinerario che parte da Bangkok, fa tappa via terra a Chiang Mai e in aereo arriva a Ko Samui è una delle scelte più gettonate per i viaggi di nozze perché permette in circa due settimane di immergersi nelle bellezze di questo paese e di godere del suo spettacolare mare.
La Thailandia è anche una meta ideale se si viaggia con bambini. In questo caso alcuni dei luoghi più consigliati sono Ko Chang e costa orientale, la spiaggia di Hua Hin, le grotte di Phetchaburi e Ko Samui nel Golfo meridionale, alcune isole della Costa delle Andamane e Chiang Mai.