Itinerario di 2 settimane in Cile: cosa vedere
Il Cile è lungo e stretto. Quando si pianifica una visita in questo paese è d’obbligo calcolare bene i tempi e decidere cosa vedere perché le sue distanze possono essere disarmanti. Dal deserto di Atacama nel nord del Cile fino allo Stretto di Magellano e il remoto Puerto Williams nell’estremo sud della Patagonia cilena, le bellezze paesaggistiche e culturali che questo paese offre sono tantissime. Qui vi proponiamo tre itinerari diversi di circa due settimane ciascuno tra cui scegliere per scoprire una parte del Cile.
Santiago del Cile, Valparaíso e Rapa Nui
Questo itinerario dura 13 giorni e permette di scoprire Santiago del Cile, le valli ricoperte di vigneti che circondano la capitale e Valparaíso, prima di volare a Rapa Nui, conosciuta anche come Isola di Pasqua.
Leggi anche:
Iniziamo da Santiago del Cile, dove passeremo tre giorni. Con un po’ di organizzazione si può scoprire una buona parte dell’anima di questa affascinante città, ricca di musei, parchi, mercati e dalla vibrante vita culturale. La mattina del primo giorno la dedichiamo al centro della capitale. Fate una passeggiata dalla storica Plaza de Armas fino al Palacio de La Moneda, il palazzo presidenziale, passando per il Museo Chileno de Arte Precolombino e il Centro Cultural La Moneda. Nel pomeriggio ci si può perdere tra i banchi dei vivaci mercati La Vega Central e Mercado Central. Poi, visitate i musei d’arte del Barrio Lastarria. Dopo cena, concedetevi uno spettacolo organizzato nel complesso polifunzionale Centro Gabriela Mistral (GAM) o al Teatro Municipal de Santiago.
Il secondo giorno lo dedichiamo a esplorare con la funicolare Cerro San Cristobal, mentre nel pomeriggio si va a visitare Barrio Italia. Il terzo giorno inizia con una visita al Museo de la Memoria y los Derechos Humanos (Museo della memoria e dei diritti umani) dedicato alle vittime del regime di Pinochet. Poi vi consigliamo di fare una passeggiata nel Barrio Yungay e al Parque Bicentenario. Per gli amanti di Pablo Neruda, La Chascona è una tappa imperdibile. È la casa che il poeta ha fatto costruire per incontrarsi segretamente con Matilde Urrutia. Il nome – La Chascona – è ispirato proprio dai ricci ribelli della donna.
Il quarto giorno lasciamo Santiago per dirigerci verso Santa Cruz, nel cuore della Valle de Colchagua, la principale regione vinicola cilena. Ci si impiega circa due ore e mezza di macchina. Il quinto giorno, ci spostiamo a Matanzas, una piccola e incantevole località di mare, dalle lunghe spiagge di sabbia grigia e le onde impetuose dell’Oceano Pacifico.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
Da qui, proseguiamo verso nord per raggiungere la colorata Valparaíso. Camminate per le sue strade e fatevi incantare dal suo vivace temperamento artistico. E se siete amanti di Pablo Neruda, anche qui troverete una sua casa: La Sebastiana, situata nel Cerro Bellavista.
Tornando verso Santiago del Cile, ci fermiamo a Valle de Casablanca per una degustazione di vini, in particolare Sauvignon blanc e Pinot noir. Una volta rientrati nella capitale, ci prepariamo a prendere un volo per trascorrere cinque giorni nell’Isola di Pasqua. Rapa Nui si trova nel mezzo dell’Oceano Pacifico e con i suoi misteriosi moai è un vero e proprio museo a cielo aperto.
Tra laghi e vulcani nella terra dei Mapuche
Questo itinerario dura 10 giorni e si snoda tra laghi, vulcani, fitte foreste pluviali temperate, bucolici pascoli verdi e suggestivi bagni geotermici. Siamo nel Sur Chico, a sud di Santiago del Cile.
Iniziamo il nostro viaggio da Castro, capoluogo di Chiloé, cuore pulsante dell’omonimo arcipelago. Situata su una scogliera, Castro è il posto ideale per ammirare i caratteristici palafitos, case colorate costruite dai contadini del XIX secolo seguendo un particolare stile architettonico. Castro è anche una base perfetta da cui partire per visitare le chiese di legno patrimonio UNESCO e le foreste temperate del Parque Nacional Chiloé.
Dopo due giorni trascorsi a Castro, ci muoviamo in macchina verso nord, per arrivare a Puerto Varas, città di origine tedesca situata sulle sponde del Lago Llanquihue e con vista sul vulcano Osorno. Anche qui trascorreremo due giorni, tra escursioni e attività sportive. Se avete più tempo vi proponiamo una variante che allunga di circa una settimana l’itinerario. Dalla vicina Puerto Montt prendete un traghetto verso Chaitén e poi proseguite per esplorare il Parque Nacional Pumalín. Ma torniamo al nostro itinerario standard. Da Puerto Varas arriviamo a Valdivia in due ore e mezza di macchina, passando per Frutillar, dove merita fare una sosta per la bellezza del paesaggio e la spettacolare vista sul vulcano Osorno. A Valdavia passiamo un solo giorno. Questa cittadina universitaria è famosa per la sua energia, le fortezze spagnole che la caratterizzano e per la birra artigianale. Qui infatti ha sede la rinomata Cervecería Kunstmann.
Riprendiamo la macchina e in due ore e mezza siamo nella riserva biologica di Huilo-Huilo, situato ai piedi del Volcán Mocho-Choshuenco, tra i due meravigliosi laghi Pirihueico e Panguipulli, attraversata dall’impetuoso e glaciale Río Fuy. A Huilo-Huilo vale la pena fermarsi un paio di giorni per poter esplorare la biodiversità locale e godere appieno delle tante attività che qui si possono fare.
La nostra prossima tappa è Pucón, rinomata località per gli sport di avventura, le escursioni nei parchi circostanti e la presenza di sorgenti calde. Infine, il nostro itinerario si conclude nel Parque Nacional Conguillío, ai piedi del Volcán Llaima, uno dei vulcani più attivi del paese.
Patagonia on the road, lungo la Carretera Austral
Questo itinerario dura 14 giorni e prevede anche di prendere un traghetto per attraversare i fiordi di Puerto Natales, punto d’accesso al celebre Parque Torres del Paine.
Da Balmaceda, imbocchiamo l’iconica Carretera Austral verso sud fino ad arrivare a Cerro Castillo. Qui ci fermiamo due giorni. C’è solo l’imbarazzo della scelta su quali escursioni fare in questa parte della Patagonia. Da Cerro Castillo ripartiamo in direzione Puerto Río Tranquilo, ottima base per esplorare in kayak o in barca le meravigliose Capillas de Mármol. Il resto della giornata potete trascorrerlo nella vicina Valle Exploradores.
Il giorno seguente ripartiamo per il Parque Nacional Patagonia, dove ci fermeremo due giorni. Creato nel 2018 grazie a filantropi americani, questo parco è uno dei più belli del Cile meridionale e il luogo ideale dove osservare la fauna selvatica. La tappa successiva è Caleta Torte, un isolato paesino che sembra uscito da un libro delle fiabe. Da qui prendiamo il traghetto che in 40 ore di navigazione ci porta a Puerto Natales.
Puerto Natales si trova sul Seno di Última Esperanza e tutt’oggi rimane un pittoresco villaggio con una bellissima passeggiata sul lago. Un sito storico e archeologico interessante da visitare nei dintorni di Puerto Natales è Cueva del Milodón, dove nel 1895 sono stati ritrovati i resti di un milodonte (un bradipo gigante terrestre). Il Parque Nacional Torres del Paine è l’ultima meta di questo nostro itinerario. In questo paradiso del trekking abbiamo pensato di fermarci cinque giorni così da riuscire a percorrere l’itinerario “W”, conosciuto anche come Circuito del Paine.
Quando andare in Cile
Leggi anche:
Due itinerari per attraversare le Ande tra Bolivia, Cile e Argentina
Estendendosi da nord a sud per oltre 4000 chilometri, il Cile ha un clima estremamente vario. L’alta stagione va da dicembre a febbraio. È in questi mesi che la Patagonia offre il meglio di sé – ma è anche più costosa. Santiago del Cile è molto bella in primavera, con gli alberi di jacaranda in fiore e il tempo mite. Anche l’autunno è un buon periodo per visitare questa zona, per via della vendemmia. In inverno alcune aree della Patagonia meridionale sono inaccessibili, mentre è il periodo migliore per visitare alcune località nel nord del paese, come Iquique, Arica e il Deserto di Atacama.
Come muoversi in Cile
In generale, la rete stradale cilena è molto buona, così come la possibilità di muoversi prendendo gli autobus. Nella Patagonia cilena va considerata anche la possibilità di prendere un traghetto. Qui infatti non sempre ci sono strade percorribili e sovente si possono trovare strade sterrate. Lungo la Carretera Austral e nelle aree più isolate è consigliato avere sempre con sé una tanica piena di carburate.