Il dizionario essenziale dei viaggiatori ai tempi del Covid

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Cambiano i tempi, cambiano i modi di viaggiare. Se poi ci si mette anche il mondo a cambiare a causa della pandemia, va da sé che anche le parole che usavamo per parlare di viaggi oggi non bastano più. Per chi ha voglia di pianificare ed esplorare ma ha difficoltà a decifrare (o tradurre dall'inglese) i termini legati al settore del turismo che sono spuntati fuori nell'emergenza Covid, abbiamo preparato un piccolo dizionario con il loro significato. Cercando di calare queste parole il più possibile nella realtà e riscoprire che esiste un intero glossario di idee per ricominciare a viaggiare.

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Come cambiano le parole del turismo e dei viaggi dopo una pandemia? ©Gable Denims
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Se il mondo cambia, cambiano anche la parole che usiamo per riferirci a esso. È una vecchia regola della filosofia del linguaggio che, anche per chi non l'ha mai approfondita, risulta subito intuitiva: basti pensare a come la pandemia ha plasmato il dizionario con termini ed espressioni che ora sono di uso comune e che prima non lo erano affatto, dagli "assembramenti" agli "ingressi contingentati". Così anche il dizionario delle parole legate ai viaggi si è evoluto, aggiungendone di nuove alla lista e proiettandoci nel futuro, nell'era dopo-Covid: non ci dice come esploreremo d'ora in poi, ma ci regala una fotografia del qui e dell'ora per muoverci senza limiti linguistici e semantici nel nuovo glossario dei viaggiatori.

Spesso sono parole mutuate dall'inglese (o mantenuti in originale perché in italiano non esiste un corrispettivo abbastanza univoco) oppure nuovi trend di viaggio ad alto distanziamento sociale tradotti in possibilità per chi non vede l'ora di ricominciare a esplorare. Altre invece sono parole di uso comune e consolidato che però hanno acquisito un valore tutto nuovo nell'ultimo periodo.

Dizionario essenziale dei viaggiatori nel dopo-Covid

Cicloturismo: il cicloturismo mette insieme sport, natura e sostenibilità. La bicicletta è la protagonista di questo trend in crescita, grazie anche ai bonus per l'acquisto in arrivo, che già nel 2019, secondo i dati di ISNART, contava più di 55 milioni di presenze solo in Italia.

FIT: l'acronimo FIT sta per free independent travellers, i viaggiatori indipendenti. Quelli che, con mezzi propri, hanno sempre organizzato le proprie vacanze da soli (magari con l'aiuto di una guida di viaggio) e continueranno a farlo nell'epoca post-Covid.

Glamping: il glamping è una forma di campeggio di lusso che abbina l'esigenza di fare un'esperienza della natura alle comodità di un alloggio più confortevole di una tenda. Una soluzione che piace alle famiglie

Lockdown di Lusso: di questo trend ha raccontato il Guardian che ha svelato i lockdown a 5 stelle dei magnati della terra su yacht incredibili. Per il viaggiatore comune e con possibilità di spesa non stratosferica si traduce in una vacanza lontano da tutto, in cui isolamento e distanziamento sociale sono gli ingredienti principali, oltre a una serie di comfort e servizi a disposizione.

Passaporto sanitario: un documento che attesta lo stato di salute del viaggiatore, aggiornato a pochi giorni prima dell'ingresso in una nuova regione/nazione. Alla luce della diffusione del Covid, l'accoglienza dei turisti sembra essere guidata dall'esigenza di un maggiore controllo che non limiti la loro voglia di viaggiare. Al momento non esiste una procedura univoca e si sta cercando una strada per applicare questo passaporto speciale anche in Italia in vista dell'estate 2020.

(Turismo di) Prossimità: forse è il termine più sfruttato in un momento storico in cui il traffico aereo è lontano da un ritorno alla normalità e la prudenza impone di spostarsi in zone conosciute. La prossimità nei viaggi mette al centro borghi, città d'arte e spiagge vicine a casa, raggiungibili facilmente in auto o con mezzi propri. Sarà uno dei trend in crescita nei mesi di riassestamento dopo il lockdown che coinvolgerà milioni di viaggiatori, da quelli più esperti ai meno avventurosi. E che premierà nel nostro caso l'Italia come meta da visitare (e rivedere) con occhi nuovi.

Revenge Tourism: significa, letteralmente, turismo di vendetta. Ma più che un'accezione negativa, questa espressione in epoca Covid-19 va ad identificare un flusso di consumi (non solo legati al viaggio) che cresce dopo un periodo di austerità come quello del lockdown. Questo si tradurrà, dove possibile, in un boom per le strutture all inclusive ed esperienze di viaggio extra lusso spesso abbinate al turismo di prossimità.

Staycation: il termine staycation abbina le parole inglesi "vacation" al verbo "to stay" e intende una vacanza in cui non ci si muove dal proprio domicilio e in cui si riscoprono bellezze architettoniche e opportunità nella propria città.

Undertourism: vuol dire, letteralmente, turismo a numero chiuso. Una soluzione a cui stavano pensando già prima dell'emergenza sanitaria tantissime città d'arte (come Venezia) ma anche molti paradisi incontaminati nel mondo per preservare l'equilibrio naturalistico. La logica alla base di questo termina? Trovare una chiave per la ripresa che, per molte nazioni, si traduce in un controllo quantitativo degli arrivi, magari su prenotazione. Le Hawaii ci stanno provando proprio in queste settimane con un piano ragionato che punta su sostenibilità e turismo.

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