Spartan travel, per chi ama i viaggi estremi ed essenziali

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C'è un nuovo trend che fa capolino e mette al centro avventure outdoor ed essenzialità estrema: si chiama Spartan Travel ed è un nuovo modo di viaggiare che mescola le bellezze di luoghi "al limite" con esperienze a tutta adrenalina. Tra deserti lunari e ghiacci, onde giganti e piogge perenni, i viaggiatori spartani portano con sé solo il proprio corpo e la sete di avventura e si mettono alla prova per vedere dove è possibile arrivare quando la natura esplode in tutta la sua vitalità. Rigorosamente digital-free.

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Il deserto di Atacama in Cile somiglia alla superficie di Marte: è considerato il luogo più asciutto del mondo ©Helder Geraldo Ribeiro/Shutterstock
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Ci sono cose che i viaggiatori amanti dell'esplorazione estrema non farebbero mai: sedersi su una sdraio assaporando un drink al cocco e guardando il mare caraibico, ad esempio. Più probabile che li si veda arrampicati su un monte a mani nude o pronti a lanciarsi in parapendio sull'oceano. A questi travellers non serve altro che il proprio corpo, energia fisica e un po' di sana incoscienza: il trend dello spartan travel celebra l'essenzialità della scoperta, a cui non servono fronzoli se non la voglia di provare sulla propria pelle cosa vuol dire vivere in condizioni estreme. E soprattutto non servono hotel, letti e comodità: ci si accampa in tenda, si dorme sotto le stelle, si cercano grotte e insenature in cui rifugiarsi per godere al massimo della bellezza della natura. E non ci si lamenta mai di quello che manca, perché per i viaggiatori che lo fanno spartano uno zaino in cui portare a spasso tutta la propria vita è già sufficiente.

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Viaggiare spartani in condizioni estreme, quando corpo e sete d'avventura sono l'unico bagaglio

Nel bagaglio dei viaggiatori che esplorano il mondo in modalità "spartan" non c'è altro che l'essenziale per la sopravvivenza. Si preparano al deserto o alla scalata dei ghiacciai più impervi come gli atleti e poi partono all'esplorazione dei luoghi più remoti ed estremi del mondo, lì dove anche i locali fanno fatica a vivere. Così raggiungono il deserto di Atacama in Cile per vedere che effetto fa trovarsi in un luogo che sembra la Luna ma tra le sue bellezze ha anche laghi salatissimi, dune e geyser come quello di El Tatio a sud di San Pedro de Acatama, dove le escursioni partono alle prime luci dell'alba e ci si tuffa nelle acque termali naturali caldissime per ritemprarsi dalla levataccia.

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Oppure vanno a fare surf a Teahupo'o, a Tahiti: ai viaggiatori spartani serve solo la muta e la tavola per affrontare le onde dure, alte anche 3 metri, che appassionano i surfer di tutto il mondo.

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Nel bagaglio degli spartan travellers non c'è spazio neanche per la claustrofobia o la paura dell'altitudine: nella Cava di Chéve in Messico si tuffano nella pancia della terra che nel suo punto più profondo tocca i 1.400 metri, oppure risalgono in superficie e vanno sul Monte Thor, in Canada, toccando quota 1.600: qui piantano una tenda e dormono sotto le stelle aspettando l'alba.

A Mawsynram, il villaggio indiano più piovoso del mondo, i viaggiatori che amano le escursioni spartane ci vanno senza ombrello e attraversano i living root bridges dei vicini villaggi di Nongriat e Cherrapunji: sono ponti ricavati dalle radici degli alberi intrecciate tra loro per formare un passaggio e anche uno spettacolo suggestivo per chi li guarda dal basso.

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Per chi ama le avventure oltre il limite, da San Pietroburgo in Russia partono le spedizioni in Siberia per vivere come gli allevatori di renne della Penisola Jamal, a 47 ore di treno di distanza (25 delle quali trascorse sui binari della Transpolar Railway). Un gruppo di nomadi attende gli avventurieri ai confini del mondo senza servizi igienici e a meno 50 gradi, ma sono disposti a insegnare tutti i trucchi per vivere (e farcela) in quelle condizioni.

Viaggiare essenziale: una deriva possibile

Viaggiare digital free, senza schermi del telefono a filtrare il mondo, è un'altra deriva dello spartan travelling. Lì dove Instagram e il wi-fi non arrivano ci sono curiosità e natura incontaminata che esplode e se le condizioni meteo sono estreme, ancora meglio. In futuro, tra viaggi nello spazio e spedizioni artiche, sempre di più i viaggiatori sceglieranno di lasciare a casa il bagaglio pieno di comfort per correre alla conquista di terre inesplorate ai confini del mondo, dove le cose materiali non servono e a volte bastano solo gli occhi per tornare indietro più ricchi.

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