Il Vietnam rilancia l’ecoturismo
Agli ultimi World Travel Awards 2025, il Vietnam ha conquistato due riconoscimenti importanti che segnano una nuova fase nello sviluppo di un turismo capace di valorizzare la natura e le comunità locali, trasformando destinazioni fragili in modelli di sostenibilità. L’altopiano carsico di Dong Van, nel Nord del paese, è stato eletto Migliore destinazione culturale regionale dell’Asia, mentre il Parco Nazionale di Phong Nha–Ke Bang, nel Vietnam centrale, ha conquistato una doppia vittoria come Migliore destinazione naturale del Vietnam e Miglior parco nazionale dell’Asia 2025. Scopriamo insieme queste due destinazioni dove lentezza e rispetto sono le parole chiave del viaggio.
Lo spettacolare altopiano carsico di Dong Van
Nella provincia di Hà Giang, nel Nord del Vietnam, si trova il Dong Van Karst Plateau, un altopiano carsico che dà vita a uno dei paesaggi più spettacolari del paese. A oltre 1.600 metri d’altitudine, le montagne diventano un intreccio di pinnacoli calcarei, canyon e terrazze agricole. Le sue rocce, risalenti a 550 milioni di anni fa, raccontano alcuni passaggi chiave della storia della Terra, tra cui le estinzioni di massa del Frasniano-Famenniano e del Permiano-Triassico.
Per questa sua peculiarità, nel 2010 l’altopiano carsico di Dong Van è stato riconosciuto dall’UNESCO come membro ufficiale della Rete Globale dei Geoparchi, diventando così il primo parco geologico del Vietnam e il secondo nel Sud-Est asiatico. Da non perdere per godersi appieno il paesaggio è la Tham Ma Slope, una ripida strada a tornanti che collega le località di Yên Minh e Lung Thầu, lungo il celebre Hà Giang Loop.
Dong Van custodisce anche una ricca diversità culturale. Qui, infatti, vivono 17 gruppi etnici diversi, tra cui gli Hmong, i Dao, i Tay e i Lo Lo, che hanno mantenuto tradizioni, lingue e architetture proprie. Negli ultimi anni l’area è diventata un modello di geoturismo sostenibile, promosso in cooperazione con le comunità locali. Molte famiglie hanno trasformato alcune case costruite con metodi tradizionali in homestay, dando così ai viaggiatori la possibilità di partecipare alla vita quotidiana e di contribuire direttamente all’economia del territorio.
Leggi anche:
Il meglio del Vietnam senza spendere una fortuna
Alcune organizzazioni sostengono progetti di trekking responsabile e tour etnobotanici, pensati per valorizzare il paesaggio e la conoscenza ambientale degli abitanti. Il periodo migliore per visitare questa zona va da settembre a novembre, quando il clima è secco e i campi di grano saraceno colorano le valli di rosa e lilla.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
Il Parco Nazionale di Phong Nha–Ke Bang
Il Phong Nha–Ke Bang National Park, situato nella provincia di Quang Binh, è una delle meraviglie naturali del Vietnam centrale. Patrimonio dell’Umanità UNESCO, il parco protegge oltre 200.000 ettari di montagne calcaree e foreste tropicali, attraverso cui scorrono fiumi sotterranei che nel tempo hanno formato centinaia di grotte. La più famosa è la Son Doong, la grotta più grande del mondo, scoperta negli anni Novanta e visitabile solo con spedizioni autorizzate. Il parco ospita più di 800 specie animali, tra cui langur, zibetti e rari uccelli tropicali. Degno di nota è anche il Giardino Botanico di Phong Nha–Ke Bang, un percorso tra foreste, cascate e piccoli laghi dove è possibile nuotare e partecipare a escursioni guidate alla scoperta della biodiversità locale.
Negli ultimi anni il parco è diventato un modello per l’ecoturismo, grazie a una serie di iniziative. Per esempio, le visite alle grotte sono strettamente regolamentate per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Anche i percorsi più accessibili, come la Paradise Cave o la Phong Nha Cave, prevedono controlli giornalieri sul numero di visitatori e la presenza obbligatoria di guide autorizzate che hanno una formazione in biologia, geologia e sicurezza ambientale. I tour operator locali, poi, reinvestono parte dei proventi nella tutela dell’ecosistema, nei progetti di riforestazione e nel sostegno alle comunità di Tan Hoa e Son Trach, che vivono ai margini del parco. Il periodo migliore per visitare Phong Nha–Ke Bang va da marzo ad agosto, durante la stagione secca, quando le grotte sono accessibili e i fiumi navigabili.