Come viaggeremo dopo il Covid? Idee per continuare a esplorare consapevoli (e distanziati)
Lo sappiamo, la parola d'ordine è distanziamento sociale. E il lockdown (e l'imminente Fase 2 in continua evoluzione) ci hanno insegnato che un'abitudine non è una cosa granitica e anche ciò che ci veniva naturale come viaggiare si plasmerà su nuovi bisogni, limiti e necessità personali ancora per un po' di tempo. Non sarà come prima ma non è detto che non possa essere meglio: noi abbiamo provato a immaginare lo scenario per organizzare viaggi in sicurezza non soltanto in solitaria ma anche in famiglia (o con piccoli gruppi di affetti e amici) con idee alla portata di tutti che possano tenere insieme la voglia di vedere il mondo con l'esigenza di farlo con consapevolezza e prudenza.
C'è una malinconia sottile che, dall'inizio della pandemia di Covid-19, ormai associamo alla parola viaggio. La paura che non sarà più come prima; che sarà troppo diverso; che prudenza non faccia rima con "esplorazione". Però ci siamo adattati a viaggiare in poltrona, a sostenere le imprese del turismo grandi e piccole (come gli ostelli), a riflettere su come sarà per farlo più sostenibile, più consapevole e perché no, mantenendo l'abitudine di distanziamento sociale anche nei mesi che verranno. Abbiamo letto libri di viaggio per rispolverare i ricordi e cercato di immaginare come sarà lo scenario futuro perché non possiamo smettere di farci domande sulla questione. E proprio per questo abbiamo pensato a tipologie di viaggi che rispondono a tutte queste necessità, senza per forza sacrificarne qualcuna per strada, non solo esperienze in solitaria ma anche viaggi di famiglia e perché no, con qualche amico.
L'emozione del tour in camper
L'emozione di un viaggio in camper forse solo i bambini sanno raccontarla bene. E così gli adulti che della vita da camperisti hanno fatto un credo, trasferendo all'intera famiglia la passione dell'esplorazione del mondo su quattro ruote. Tra gli scenari possibili in epoche di distanziamento sociale e prudenza, quella della vacanza all-in, con una casa che si sposta insieme a tutto quello che serve per diventare auto-sufficienti potrebbe aiutare a mettere insieme necessità di gioco e libertà, di sostenibilità e di natura.
Viaggio in barca a vela privata
Sull'affittare una barca a vela da soli o in famiglia per guardare il mondo dall'acqua spesso ruota lo stereotipo del prezzo elevato. Ma la realtà è che, oltre le false credenze, le spese per un'esperienza simile non sono poi così invadenti e spesso il gioco vale la candela. Di solito lo skipper provvede anche alla preparazione dei pasti così che il personale di bordo oltre a voi sia ridotto all'osso. E in fatto di isolamento e distanziamento, ritrovarsi in mezzo al mare regala massima garanzia, no?
Riscoprire i road trip
Gli amanti dei viaggi in strada, a macinare chilometri sotto sole e pioggia, apprezzeranno questo ritorno all'essenziale. E che sia in moto o in auto, i viaggi on the road magari per riscoprire l'Italia e i suoi borghi saranno la risposta per chi non vedrà l'ora di muoversi ed esplorare. E forse saranno i piccoli B&B sparsi sulla penisola (che nel frattempo si saranno adeguati alle nuove norme di sicurezza) ad avere la loro rivincita in un periodo post-pandemia in cui gli strascichi si faranno ancora sentire ma avremo ormai internalizzato le buone pratiche di prudenza.
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Hiking, trekking e scalate selvagge
Riscoprire le montagne, col silenzio e la pace delle cime, potrebbe regalare una svolta agli amanti del trekking ma anche a quelli che vorrebbero concedersi il lusso di una vacanza senza nessuno intorno. La camminata in montagna avrà tutto un altro sapore (e il beneficio di essere anche una soluzione green). E così anche chi ama scalare le vette, ritroverà il gusto di farlo com'era un tempo, persino in cordata con gli amici alla giusta distanza.
A caccia di borghi dimenticati (e abbandonati)
Un'altra prospettiva potrebbe essere quella della riscoperta dei borghi abbandonati, a meta tra fatiscenza e cultura del passato da riscoprire. Una possibilità che ben si combina con la voglia di esplorare i contorni dell'Abandonalism (perché i paesi e le case fantasma ci piacciono?) ma anche con la voglia di inforcare camper, auto o moto e viaggiare in tutto autonomia e con un un piccolo nucleo di persone al seguito. E se la deriva fosse la voglia di rimettere in moto questi posti, dando vita di nuovo a un micro-cosmo che altrimenti rimarrebbe sospeso nel tempo? L'Italia di questi luoghi è piena e tutti avrebbero bisogno della buona volontà e di tante buone idee per rimettersi in sesto. Quella, possiamo starne sicuri, nessun lockdown e nessuna pandemia ce la potranno togliere.