Il traffico aereo internazionale potrebbe tornare alla normalità solo nel 2023
L’associazione internazionale per il trasporto aereo (IATA) ha pubblicato una nuova analisi che dimostra come danni che il COVID-19 ha portato al traffico aereo avranno ripercussioni fino al 2023, con un impatto maggiore sui voli a lunga distanza.
Non appena sarà possibile ripartire, saranno i voli domestici a trainare il mercato, ma la IATA stima che il traffico di passeggere non tornerà ai livelli precedenti alla crisi fino, almeno, al 2023. Nel 2021 ci si aspetta un calo del 24% rispetto al 2019 e del 32% rispetto alle previsioni fatte a ottobre 2019. Questi dati si basano sull’ipotesi di una lenta riapertura dei vari paesi e di una graduale eliminazione delle restrizioni legate al viaggio che, però, in alcuni casi potrebbero protrarsi nel terzo quadrimestre a causa di possibili seconde ondate del virus.
L’organizzazione sostiene, inoltre, che le misure di quarantena obbligatoria all’arrivo danneggeranno ulteriormente il traffico aereo, come ha dimostrato un recente questionario a cui il 69% dei partecipanti ha risposto indicando che non hanno intenzione di considerare i voli se questi comportano una quarantena di 14 giorni nel paese di arrivo. I governi devono trovare situazioni alternative alla quarantena come parte del processo di ritorno alla normalità. Per il futuro del viaggio in aereo è necessario trovare delle misure alternative, che garantiscano un’armonia globale e che garantiscano la sicurezza.
Ma anche così ci vorrà molto tempo per ricostruire la fiducia dei viaggiatori, secondo il direttore generale e CEO, Alexandre de Juniac, che sostiene che chi viaggia per piacere o per affari sarà più portato a risparmiare e a viaggiare in zone vicine a casa. “Per proteggere la possibilità dell’aviazione di essere un vettore di sviluppo economico dobbiamo cercare di non peggiorare la situazione rendendo i viaggi impraticabili con estenuanti misure di quarantena”, ha affermato. “Dobbiamo trovare una soluzione per viaggiare in sicurezza ma che risolva queste due sfide: i passeggerei devono ritrovare la fiducia di viaggiare in modo sicuro, senza sforzi superflui e i governi devono ritrovare la fiducia nel fatto che li stiamo proteggendo dal virus.
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Potrete trovare maggiori informazioni sul sito dell’associazione IATA.