Non solo lavanda e Van Gogh: una settimana in Provenza

Lavanda, Van Gogh, mercati agricoli, antichi borghi acciottolati. Bastano davvero poche parole per evocare la magia della Provenza, regione del sud della Francia che molto più di altre riesce a disegnare nella mente e nel cuore dei suoi visitatori una suggestione che dura in eterno, cangiante come i colori che il sole riesce a disegnare su questa terra multiforme. Merito della storia antichissima? Dell'anima selvaggia che s'insinua tra borghi affascinanti, sotto forma di gole impervie o di branchi di cavalli selvatici? O merito della sua luce dorata, che è stata capace di ispirare nel tempo artisti e poeti? Chissà. Quel che è certo, è che una settimana in Provenza riesce a regalare un viaggio vicinissimo e familiare, eppure al tempo stesso capace di farsi subito immortale.


provenza lavanda
L’Abbaye de Senanque immersa nei campi di lavanda della Provenza ©ISchmidt/Shutterstock
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Perché visitare la Provenza?

La regione della Provenza, in Francia, è celebre soprattutto per la straordinaria varietà dei paesaggi che è in grado di offrire. Quando si dice che qui c’è davvero tutto, non si esagera: si sta semplicemente enunciando un dato di fatto. Dalle propaggini dirupate delle Alpi Marittime fino alle morbidezze mediterranee dal sapore di dolce vita della Costa Azzurra, dall’entroterra aspro e rurale punteggiato di paesini pietrosi alle verdi distese della Camargue dal cielo infinito, la regione sud-orientale della Francia è un vero e proprio scrigno.

A due passi dall’Italia, ricca di mete e proposte culturali così come di esperienze a contatto con la natura, la Provenza può essere visitata comodamente in auto ed è meta perfetta per un viaggio on the road pieno di suggestioni. Non da ultime quelle gastronomiche: qui, dove la tradizione francese incontra gli influssi mediterranei e si fa influenzare dalla vicinanza con l’Italia, il buon mangiare è un vero e proprio stile di vita, e comprende sia piatti di pesce sia proposte più campagnole, valorizzate dalla straordinaria proposta di prodotti freschi, frutta e ortaggi a chilometro zero, venduti nei mercati di paese che rappresentano una delle particolarità della regione. Provare per credere! 

città della provenza
Avignone è una delle città più suggestive della Provenza ©FenlioQ/Shutterstock

Le città della Provenza

Sebbene di primo acchito quando si dice “Provenza” non si pensi subito alle proposte urbane, la regione è invece ricchissima di città e cittadine di diverse dimensioni, capaci di rispondere ai gusti di ciascuno. Cominciamo da Marsiglia, vivace e contraddittoria città francese dall’anima multietnica e dalle origini antichissime che ha saputo superare la nome di città malfamata e investire nelle proprie attrattive culturali: oggi è una meta articolata, non scontata, in cui la storia si intreccia alla contemporaneità e in cui riscoprire un’autenticità francese che – forse – nella ben più rinomata Parigi rischia di essere ormai un po’ sbiadita.

Venite a Marsiglia per visitare l’animato Vieux Port o il Panier, il quartiere più antico della città, e per godervi i suoi locali e la sua bouillabaisse, il piatto marsigliese più caratteristico: nato come piatto preparato dai pescatori con gli avanzi invenduti dal mercato, richiede almeno quattro tipi di pesce, viene servito con soupe de poisson e pesce spinato al tavolo e accompagnato da crostini, rouille all’aglio e peperoncino e formaggio grattugiato. Non è economica ed è molto sostanziosa, ma merita assolutamente una prova!

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Tra le altre città imperdibili della Provenza, non si può poi non citare la celeberrima Nizza: il clima mite e soleggiato per tutto l’anno, lo scintillio del mare e la combinazione tra fascino retrò e vivacità metropolitana la rendono una meta dal fascino ineguagliabile. La “perla della Costa Azzurra” va visitata a cominciare da Vieux Nice, la città vecchia che ha mantenuto la sua struttura dal XVIII secolo e l’ha combinata con bar, locali e boutique... Senza dimenticare la tradizione, che in Provenza si declina nei mercati: a Vieux Nice troveremo il Mercato Alimentare e il Mercato dei Fiori, e poi ogni lunedì un pittoresco Mercato delle Pulci e – ancora – un animato Mercato del Pesce. Ad essi vanno poi aggiunte le ricchezze architettoniche, come la barocca Cathédrale Sainte-Réparate o la sfarzosa Chapelle de la Miséricorde. 

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Monaco, con il suo appeal da Belle Epoque, oppure la medievale Avignone sono altre città provenzali che meritano una visita tra un’esplorazione naturalistica e l’altra. Per non parlare poi dei gioielli della Provenza interna e probabilmente le sue cittadine più famose: Arles, porta d’accesso sulla Camargue, ricca di tesori romani e città d’elezione per l’artista Vincent Van Gogh, che ne immortalò gli scorci in numerose tele; e Aix-en-Provence, luogo di nascita di Paul Cezanne e raffinata città universitaria dal fascino esclusivo ed elegante. 

aix en provence
Un mercato ad Aix-en-Provence ©Aurelien Laforet/Shutterstock

Provenza di borghi e villages perchés

Nell’immaginario collettivo, Provenza significa villaggi arroccati e case pietrose color ocra infiammate dalla luce del tramonto. E in effetti i villages perchés sono una caratteristica intrinseca del territorio e rappresentano il retaggio storico dei costruttori medievali, in grado di edificare questi villaggi spesso in luoghi molto impervi. E, soprattutto, sono l’occasione perfetta per immergersi completamente nell’atmosfera autentica provenzale e per godersi favolosi paesaggi sulla campagna circostante. 

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viaggio in provenza
Il villaggio di Gordes ©extravagantni/Getty Images

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Alcuni esempi? C’è Les Baux-de-Provence, costruito sulla sommità di uno sperone calcareo e sormontato da un castello in rovina: è molto frequentato, quindi organizzatevi in modo da evitare i momenti di massima affluenza. Oppure c’è Gordes, nella zona del Luberon, un vero e proprio dedalo di tetti in tegole, campanili e vicoli. E ancora, il borgo di Èze – le sue case in pietra strette l’una sull’altra sono impreziosite dalla splendida vista sul mare della Costa Azzurra – e quello di Bonnieux, fondato 2000 anni fa dai Romani. Ma l’elenco potrebbe continuare ancora a lungo, e forse il vero suggerimento è quello di lasciarsi sorprendere da ciò che compare dietro la prossima curva. 

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dove si trova la provenza
Nel centro di Bonnieux sembra di tornare indietro nel tempo © Getty Images

Lavanda, l’oro viola della Provenza

La lavanda è una delle attrattive più caratteristiche della Provenza. Le ondulate distese violette in piena fioritura attirano visitatori, turisti e fotografi da tutto il mondo, in particolar modo tra i mesi di giugno e agosto. Il modo migliore per godersela è percorrere le Routes de la Lavande, oltre 1000 chilometri complessivi di percorsi nei luoghi della lavanda provenzale, come il Plateau de Valensole, la zona di Sault sulle pendici del Mont Ventoux.

Da non perdere anche l’Abbaye Notre-Dame de Sénanque, abbazia cistercense del XII secolo immersa tra i campi di lavanda, oppure il Château du Bois, con i suoi oltre 80 ettari color violetto.

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Campi di lavanda a Sault ©ventdusud/Shutterstock
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Itinerari provenzali di natura

Colline, montagne, promontori rocciosi, scogliere dirupate nel mare oppure verdeggianti pianure fluviali ricche di uccelli: la natura provenzale ha la straordinaria capacità di stupire per la sua ricchezza e varietà, spesso nel giro di pochi chilometri. Se avete quindi una settimana da trascorrere in Provenza, non potete certo perdervi l’occasione di scoprirne tutti i meandri: dalle vette alpine alle suggestive valli fluviali, dalle calette tuffate nel Mediterraneo fino alle paludi brulicanti di vita.

Gli amanti di trekking e montagna troveranno pane per i propri denti sul Mont Ventoux (la vetta più alta della Provenza e Riserva della Biosfera UNESCO in virtù della sua straordinaria ricchezza di flora e fauna) oppure nel Parc National du Mercantour, che con i suoi 685 kmq comprende sette valli alpine e offre numerose possibilità di escursioni. L’intera Provenza è poi percorsa da diverse grandes randonnées (GR; sentieri a lunga percorrenza) e da una fitta rete di sentiers balisés (sentieri segnalati). 

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Un abitante del Parc du Mercantour © Alamy Stock Photo
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Se invece accanto alla natura selvaggia piace scorgere l’occhieggiare blu del mare, allora meglio dirigersi verso il Parc National des Calanques – attorno alla costa marsigliese, dove alti promontori rocciosi si innalzano come torrioni bianchi dal Mediterraneo, regalando anche calette nascoste e spiagge tutte da esplorare – o verso la suggestiva Camargue, la vasta regione paludosa dove il Piccolo Rodano e il Grande Rodano sfociamo nel mare. Tra saline, risaie, canneti e lagune in cui è possibile ammirare fenicotteri rosa, cavalli allo stato brado e numerosissime specie di volatili, la Camargue è luogo dove perdersi per qualche giorno, riponendo orologio e telefono e lasciandosi sedurre dalla magia mormorante di questo regno d’acqua e terra.


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Calanque d’en-Vau nel Parc National des Calanques ©Marco Bottigelli/Getty Images

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4 minuti di lettura Agosto 2020
Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Francia
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