Il meglio della Camargue
Dove il Piccolo Rodano e il Grande Rodano sfociano nel Mediterraneo si estende la Camargue, 930 kmq di sansouires (saline), étangs (stagni di acqua salata) e paludi. Ecco cosa non perdervi in questo micro mondo di paludi e tempo ritrovato.
Dimenticatevi dell’esistenza del tempo e lasciatevi incantare dalla bellezza di questa regione provenzale popolata da tori neri, cavalli bianchi e fenicotteri rosa. Il ritmo scorre lento in questo mosaico di saline argentate e risaie allagate, con tradizionali gardians (mandriani). Gli uccelli sono i grandi protagonisti del delta del Rodano, dove oltre ai noti fenicotteri ci sono altre innumerevoli specie da avvistare.
La città principale della regione, Arles, è incantevole. Aggirandovi fa le stradine dalle sfumature dorate che hanno ispirato Van Gogh, scoprirete il delizioso anfiteatro romano restaurato con cura, eccellenti musei e ottimi ristoranti.
Gli altri due maggiori centri della Camargue sono Les Saintes-Maries-de-la-Mer, una meta di pellegrinaggio sul mare, e la fortificata Aigues-Mortes, a nord-ovest.
1 Arles
Tesori romani, piazze ombreggiate e la ricca cultura della Camargue rendono Arles un’affascinante porta d’accesso alla regione. Se le sue case colorate baciate dal sole suscitano una sensazione di déjà-vu, è perché le avete già viste nelle tele di Van Gogh: l’artista infatti ha dipinto circa 200 opere in città, ma purtroppo la sua famosa ‘casetta gialla’ in 2 place Lamartine, che immortalò nel 1888, fu distrutta durante la seconda guerra mondiale. Il mercato del sabato è uno dei più belli della Provenza.
2 Saintes-Maries-de-la-Mer
Le sante che danno il nome a questa candida cittadina sul mare sono Maria Salomé e Maria di Giacomo, due sante paleocristiane che giunsero dalla Palestina per sfuggire alle persecuzioni. Secondo la leggenda, erano accompagnate dalla domestica Sara, santificata con il nome di Santa Sara la Nera, patrona dei rom e di altri popoli ‘gitani’ per i quali la città è diventata un’importante meta di pellegrinaggio. Saintes-Maries-de-la-Mer ha un’atmosfera da località di villeggiatura alla buona, con edifici coperti di salsedine allineati lungo vie polverose e affollate. Durante i pellegrinaggi dei rom, gruppi di chitarristi, ballerini e mandriani a cavallo creano un caotico clima carnevalesco e le strade si riempiono della fragranza della paella cucinata per strada in grandi pentole.
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3 Parc Ornithologique du Pont de Gau
In Camargue ci sono innumerevoli fenicotteri, ma questo parco è uno dei posti migliori per osservare molte altre specie migratorie e stagionali che vivono nelle paludi. Aironi, cicogne, garzette, alzavole, avocette e svassi sono soltanto alcuni dei molti uccelli avvistabili nei vari periodi dell’anno. I 7 km di sentieri della riserva offrono ampie opportunità di osservare i volatili che la popolano e c’è anche un centro di recupero per uccelli malati e feriti. Da Les Saintes-Maries-de-la-Mer seguite la D570 verso nord per 4 km.
4 Aigues-Mortes
In un territorio paludoso e circondata da alte mura in pietra, la pittoresca Aigues-Mortes fu fondata nella metà del XIII secolo per volere di Luigi IX affinché la Corona francese disponesse di un porto sul Mediterraneo direttamente sotto il proprio controllo. Le vie acciottolate all’interno della cerchia muraria pullulano di ristoranti, caffè e bar che creano un’atmosfera festosa e la rendono un luogo splendido in cui fare base per esplorare la Camargue. La città si trova in realtà oltre il confine della Provenza nel département di Gard, 28 km a nord-ovest di Les Saintes-Maries-de-la-Mer, nell’angolo occidentale della Camargue.
5 Les Salins du Midi
Le vaste saline pianeggianti che si estendono da Aigues-Mortes verso sud brillano sotto il sole con i loro riflessi rosa e producono da secoli il famoso sale della regione. Il sale viene ancora estratto in modo tradizionale, con i sauniers (raccoglitori) che lo raccolgono a mano a fine estate. Le saline possono essere visitate con il treno elettrico (un’ora e 15 minuti, fino a 10 partenze al giorno) o con un tour in bicicletta (tre ore, due partenze al giorno). Occorre prenotare per tempo.
6 Domaine de la Palissade
Questo remoto centro naturalistico, 12 km a sud di Salin de Giraud, organizza fantastiche escursioni a piedi e a cavallo nei 702 ettari di paludi protette, fra distese di arbusti di salicornia e limonio (ad agosto) e nelle lagune (per le passeggiate a cavallo occorre prenotare). Prima di mettervi in marcia, noleggiate un binocolo (€2) e procuratevi una cartina gratuita dei tre sentieri segnalati (lunghi da 1 km a 8 km) che si snodano nel parco con partenza dall’ufficio. Le escursioni sono tanto divertenti quanto istruttive.
7 Digue à la Mer
Questa diga alta 2,5 m fu costruita nel XIX secolo per isolare il delta dal mare e rendere coltivabile la parte meridionale della Camargue. Per tutta la sua lunghezza si snoda un percorso ciclopedonale che collega Les Saintes-Maries-de-la Mer con il Phare de la Gacholle (1882), un faro automatizzato negli anni ’60 e alimentato dall’energia solare. Alcuni sentieri da percorrere a piedi conducono a incantevoli spiagge di sabbia e vedere i fenicotteri rosa che avanzano impettiti sulle piane paludose è magnifico. È vietato accedere, anche a piedi, sulle fragili dune di sabbia.