Scalare le montagne per ritrovare se stessi
Impegnatevi per raggiungere i vostri obiettivi passando per il Cammino di Santiago di Compostela. Ogni momento è quello buono per mettervi in cammino tra Spagna e Francia.
Quand’è stata l’ultima volta che vi siete sentiti davvero arrivati? Pensateci bene. Non vi viene in mente niente? Capita spesso che la vita diventi un ammasso confuso di piccoli successi e delusioni irritanti. Allora ci si rilassa un po’, si mette il pilota automatico e le cose vanno per conto loro. In una società che prevede di essere divorati dallo stress o immersi nell’autogratificazione, è facile finire per accontentarsi.
La tradizione del pellegrinaggio è comune a molte culture, e in alcune zone continua a essere osservata. Nell’evoluto mondo occidentale, però, è ormai praticamente scomparsa. Un’illustre e splendida eccezione è il Cammino di Santiago, pellegrinaggio cattolico che si snoda in un’area molto vasta, che si estende dalla Francia alla Spagna, per terminare in una chiesa a Santiago di Compostela.
Il Cammino affonda le radici nel Medioevo, e attrae ancora schiere di fedeli, anche se per molti di loro il significato del percorso è profondamente mutato. Di questi tempi viene spesso intrapreso con intenti non propriamente religiosi, ma per tenersi in forma, per vedere l’Europa da un punto di vista insolito, per passare qualche giorno immersi in meditazione ‘on the road’. Qualunque sia la ragione per cui si decide di affrontarlo, è comunque un’esperienza straordinaria; molti partecipanti raccontano di aver vissuto lungo la strada una sorta di progresso, un’inaspettata epifania, che sarebbe stata impossibile senza questa sfida.
Se non vi è possibile provarci subito, potete provare a riprodurne gli effetti. Scegliete una montagna all’orizzonte, e impegnatevi a fondo per raggiungerla: questo vi darà il senso di quanto sia limitante l’idea di avere dei limiti.