Kôyô, che festa! Dove ammirare il foliage in Giappone
In primavera in Giappone ci si riunisce per l’hanami, tradizione secolare che invita ad assistere alla strepitosa fioritura dei sakura, i ciliegi. Anche l’autunno però offre il suo spettacolo imperdibile. Il Paese del Sol Levante è infatti una delle migliori destinazioni al mondo per ammirare il foliage autunnale, che qui viene chiamato kôyô o, se ci si riferisce in particolare alle suggestive foglie di acero rosso, momiji. Ecco i luoghi migliori in cui assistere allo spettacolo dell’autunno giapponese, magari prendendo parte a uno dei tanti festival tipici con cui si festeggia l’arrivo dei mesi più freddi dell’anno.

Il foliage autunnale a Tokyo
Tokyo e Kyoto sono due tappe irrinunciabili durante un viaggio in Giappone, specialmente se si visita il Paese per la prima volta. Qui giardini e parchi urbani si stanno già tingendo di rosso, arancione e giallo, ma il culmine della colorazione verrà raggiunto tra la fine di novembre e la prima settimana di dicembre. Per essere sicuri di visitare gli spot migliori nel momento giusto (in queste due città, ma anche nel resto dell’arcipelago) è possibile consultare i bollettini meteorologici che, in modo analogo a quanto viene già fatto ogni primavera per l’hanami, indicano per ciascuna prefettura il periodo esatto in cui la colorazione del fogliame raggiunge il picco di bellezza.

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A Tokyo una tappa obbligata per assistere al kôyô è nel modaiolo quartiere di Aoyama. Qui si trova il santuario shintoista più imponente della capitale, Meiji-jingū, situato in un’ampia area verde con 120mila alberi. L’unica zona aperta al pubblico è il giardino da passeggio Meiji-jingū Gyoen, i cui alberi di ginkgo di colore giallo brillante sono uno spettacolo della natura che promette di farsi ricordare a lungo. Un altro luogo che vale la pena visitare in questa stagione è il giardino della Villa imperiale, nel raffinatissimo quartiere Ginza. Hama-rikyū Onshi-teien, questo il nome, include alberi centenari e un esteso laghetto con le anatre, al centro del quale sorge un’isola con un padiglione per il tè. A Tokyo ci sono tanti altri spot notevoli per ammirare la natura che si tinge con i colori autunnali, ma tra tutti bisogna citare il monte Takao: 599 metri di altitudine, è una meta popolare per chi ha voglia di fare una gita in giornata. Ci sono diversi sentieri che risalgono il monte, con vari gradi di difficoltà: novembre è il mese giusto per percorrerli scoprendo la bellezza degli aceri giapponesi e di più di mille altre specie arboree.

Dove vedere la bellezza del foliage a Kyoto
Chi cerca un ottimo spot per il momiji a Kyoto può andare sul sicuro a Eikan-dō, tempio buddista tra i più famosi e frequentati della città soprattutto in questa stagione, data la presenza di scenografici alberi di acero e di una indimenticabile vista su Kyoto. La natura si veste di splendore autunnale anche ad Arashiyama e Kiyomizudera, due località che possono risultare parecchio affollate tutto l’anno e in cui è consigliabile, soprattutto a novembre, recarsi in orari strategici. Una vera chicca invece è Shūgaku-in Rikyū, nella zona nord-orientale della città. Questa elegante residenza estiva della famiglia imperiale si può visitare solo esibendo il passaporto e avendo già compiuto 18 anni di età: gli spazi esterni sono suddivisi in tre vasti giardini e sono rinomati per la tecnica dello shakkei, che consiste nell’integrare nel panorama le colline circostanti. È consigliabile prenotare i biglietti in anticipo, perché c’è un numero massimo di visitatori ammessi. Per un’esperienza diversa dalla classica passeggiata in un giardino si può valutare invece la super panormaica gita fluviale sullo Hozu-gawa. Si parte da Kameoka, una trentina di chilometri a ovest della stazione di Kyoto, e in un paio d’ore si arriva ad Arashiyama. Il viaggio, che consente di ammirare dal fiume spettacolari canyon, monti e foreste, avviene a bordo di imbarcazioni dal fondo piatto manovrate da barcaioli esperti con lunghe canne di bambù.
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L’isola di Hokkaido nel 2023 è stata la prima zona del Giappone a vestirsi di colori autunnali, che generalmente è possibile ammirare soprattutto nel parco di Onuma, popolato da aceri, querce e faggi; nel parco nazionale di Daisetsuzan, il più grande del Giappone; e nel parco nazionale di Shiretoko, che è patrimonio Unesco. Tohoku (la zona a nord di Tokyo che comprende le prefetture di Miyagi, Yamagata, Iwate, Fukushima, Akita e Aomori) è una delle destinazioni più amate in autunno. Chi è a caccia di scatti indimenticabili al foliage qui può compiere l’escursione di dodici chilometri fino alla vetta dello Hakkōda-san oppure esplorare la gola del fiume Oirase, che scorre ai piedi dell’Hakkōda-san attraversando una splendida foresta. Scenografici sono anche i dintorni del castello di Hirosaki, nella prefettura di Aomori, dove ogni anno a febbraio si tiene la tradizionale Festa delle lanterne di neve, con centinaia di lanterne di neve e igloo in miniatura.

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Oltre a Kamakura e Hakone, un’altra eccellente località per ammirare il kôyô è Nikko, sempre a nord di Tokyo. Chi non vorrebbe godersi lo spettacolo dei colori caldi dell’autunno dopo un bagno rigenerante in un onsen? O magari passeggiando tra i boschi sulle sponde del lago Chūzenji-ko? Un altro sentiero naturalistico particolarmente bello parte dalla cascata Ryūzu-no-taki, segue il corso dello Yu-gawa, passa accanto alla maestosa cascata di Yu-daki e, costeggiando il lago Yuno-ko, arriva al tranquillo villaggio termale di Yumoto Onsen.

A Chubu, nel Giappone centrale, uno degli spot più rinomati per il foliage è Korankei, località vicino a Nagoya i cui numerosi aceri vengono illuminati quando cala il buio. Gli aceri non mancano nemmeno a Miyajima, isola non distante da Hiroshima in cui si possono fare diverse escursioni nella natura, tra cui la salita alla collina Misen. Una meta autunnale perfetta è altrimenti Koyasan, che si trova sulle colline della prefettura di Wakayama a sud di Osaka. L’antico tempio buddista Kongōbu-ji, sede della scuola Shingon e residenza dell’abate del Kōya-san, include un parco e il banryutei (giardino roccioso) più esteso del Giappone. Nei dintorni ci sono lunghi viali di cedri giapponesi e altri magnifici giardini.

Nella zona montuosa di Kyushu bisogna segnalare Sogi-no-Taki, nella prefettura di Kagoshima. Alte dodici metri e larghe duecento, queste spettacolari cascate (che nella seconda parte di novembre vengono illuminate) sono circondate da una rete di sentieri e da fitta vegetazione. A Fukuoka invece quest’anno il foliage autunnale raggiunge il picco intorno al 9 dicembre. In questa città vicino ai resti del castello c’è Ōhori-kōen, un ampio giardino tradizionale con un laghetto, ruscelli, una cascata, un giardino di pietra e una casa tradizionale da tè.
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Ci sono diversi festival che celebrano l’arrivo dell’autunno, specialmente tra settembre e ottobre. A inizio ottobre a Nagasaki si tiene ad esempio il Kunchi Matsuri, spettacolare manifestazione con costumi elaborati, fuochi d’artificio e draghi cinesi che danzano per tutta la città. Ma anche a novembre si possono intercettare alcuni appuntamenti. A inizio mese ricorre l’Hakone Daimyo Gyoretsu, una parata che attraversa le strade della nota città termale con centinaia di persone vestite da samurai, principesse e altri personaggi. Nello stesso periodo si svolge il festival d’autunno Karatsu Kunchi. L’appuntamento è a Karatsu, nella prefettura di Saga, dove per tre giorni la cittadina è percorsa da grandi carri allegorici chiamati hikiyama. Il 15 novembre (ma se la data cade in un giorno feriale, solitamente si festeggia nel weekend più vicino) si tiene annualmente in tutto il Giappone il Shichi-go-san, cioè la Festa del 7-5-3. In questo festival-rito di passaggio le bambine di 7 e 3 anni e i bambini di 5 anni indossano dei kimono in miniatura e visitano i santuari shintoisti per ricevere una benedizione.

All’inizio di dicembre invece le vie a sud-ovest del municipio di Kōbe si trasformano in una sorta di cattedrale a cielo aperto ricreata con luminarie e archi luminosi. L’evento, che è l’appuntamento principale del calendario di Kōbe, ha lo scopo di commemorare le migliaia di vittime del Grande Terremoto di Hanshin del 1995. A metà dicembre tocca al Kasuga Wakamiya-on Matsuri, antico festival invernale con costumi tipici che si tiene dal XII secolo nel Santuario Kasuga Wakamiya.