Tutto quello che c'è da sapere per un viaggio in Turchia
Vicina e lontana, geograficamente già Asia eppure strettamente legata all'Europa, terra di confine tra continenti, dalle radici antichissime e dalle innumerevoli bellezze naturalistiche e culturali, dall'anima multiforme e variegata, talvolta contraddittoria ma sempre affascinante: benvenuti in Turchia, terra che saprà stupirvi con i suoi profumi mediterranei e asiatici, con i suoi colori levantini e con il calore ineguagliabile delle sue genti.

Nonostante la sua vicinanza geografica e il suo essere affacciata sul Mare Nostrum, la Turchia gode ancora in larga parte di un fascino ipnotico e misterioso, di luogo da scoprire lasciandosene scoprire a propria volta. Il motivo non risiede soltanto nella sua vastità e nella diversificazione di paesaggi che vanno dal mare alle montagne, dalle raffinate città millenarie ai deserti, dai villaggi scavati nella roccia alle rovine classiche, ma anche e soprattutto nel suo essere composita e multiforme: culture, civiltà e grandi religioni si sono susseguite e stratificate sul territorio turco, rendendo il paese un caleidoscopio di mondi da esplorare.
Mondi talvolta anche contraddittori, a riprova del fatto che la grande penisola anatolica è sempre stata e rimane tutt’oggi area nevralgica sullo scacchiere mediterraneo, europeo e mediorientale: e se è vero che i recenti accadimenti geopolitici (non da ultime le crisi umanitarie legate alla gestione del flussi dei profughi e la questione curda) hanno hanno reso alcune aree del paese un po’ più movimentate e necessitanti di qualche accortezza in più per visite e viaggi, è altrettanto vero che le cose da vedere e assaporare in tutta sicurezza non mancano di certo. Il nostro consiglio? Partire sempre informati per poter così viaggiare sicuri, senza lasciare che timori infondati pregiudichino il gusto di conoscere un paese così affascinante.
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Dalla forma che ricorda un grande rettangolo, protesa tra il Mar Mediterraneo e il Mar Nero, con la testa in Europa, i piedi in Asia e il cuore a metà, la Turchia ha un territorio grande circa due volte quello dell’Italia e quasi 90 milioni di abitanti. Data la sua vastità, è difficile immaginare di scoprirla tutta in un unico viaggio: meglio concentrarsi di volta in volta su una o due regioni, assaporandone caratteristiche e peculiarità specifiche. Oppure, ancora, scegliere che tipo di viaggi si desidera: un’immersione nell’antichità? Oppure un’esplorazione naturalistica outdoor? Ancora, preferite l’atmosfera moderna e cosmopolita delle grandi città turche come Istanbul o Ankara, o cercate la magia sospesa della Cappadocia? Qui, in questa terra di passaggio e crocevia di imperi e culture, si trova davvero pane per tutti i denti.

Le città della Turchia, storia millenaria e fascino contemporaneo
Le glorie di İstanbul
Non si può parlare di Turchia senza citare la metropoli che fu Bisanzio e poi Costantinopoli, capitale di grandi imperi, la città a cavallo del Bosforo e punto d’incontro tra Oriente e Occidente: İstanbul. Ricchissima di monumenti indimenticabili, tra chiese bizantine e moschee ottomane, palazzi regali e quartieri dal fascino levantino, mercati colorati e aromatici bazar, prima di essere una città İstanbul è un’esperienza totalizzante.
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Tra gli imperdibili must di İstanbul, c’è ovviamente il complesso di Aya Sofia, fatto costruire dall’imperatore Giustiniano e consacrato come chiesa nel 537, convertito in moschea da Mehmet II il Conquistatore nel 1453, dichiarato museo da Atatürk nel 1935 e nuovamente trasformato in moschea nel 2020: un condensato di spiritualità, arte, storia e culture. Come non citare poi la Moschea Blu, che deve il suo nome ufficioso (quello ufficiale è Sultanahmet Camii) alla profusione di maioliche blu di İznik al suo interno? Con i suoi sei minareti e le sue splendide cupole, è uno degli edifici più fotogenici della città. Ancora, immancabili sono il palazzo Topkapı (sede dell’impero ottomano tra il XV e il XIX secolo, dove poter immaginare la vita dell’epoca tra le mura dell’harem, del Tesoro imperiale o degli splendidi giardini), la Cisterna Basilica (struttura sotterranea fatta costruire da Giustiniano nel 532, che è ancora oggi la più grande cisterna d’epoca bizantina ancora esistente in città) o i numerosi musei.
Ma forse, la vera magia di İstanbul la si scopre solo perdendovisi. Solo così ci si possono godere gli innumerevoli bazar, come il Gran Bazar, il Bazar delle Spezie, il Bazar Arasta oppure i mercati alimentari, come quello di Kadıköy, il Mercato del Pesce o il Bazar delle Donne. E solo così si possono scoprire le diverse anime e i diversi quartieri della città: Haliç (il Corno d’Oro) con il suo eterogeneo retaggio etnico e artistico, il cuore pulsante della vita notturna Beyoğlu, Kadıköy sul versante asiatico della città, il sobborgo operaio di Üsküdar con le sue moschee di epoca imperiale e i sobborghi sul Bosforo.

Ankara, la capitale della Turchia
Se İstanbul è il condensato dell’esperienza ottomana, la capitale turca Ankara – sita nel cuore dell’Anatolia - rappresenta la vivace modernità del paese. Niente palazzi antichi e facciate regali, da queste parti: piuttosto città dal ritmo serrato, giovanile, metropolitano. La presenza delle ambasciate e delle principali università del paese rendono Ankara una città di studenti e dal fascino internazionale, oltre che hub degli affari del paese. Forse il paragone con il fascino magnetico di İstanbul può rischiare di essere impietoso: conviene quindi lasciarlo da parte e concentrarsi su ciò che la metropoli può offrire: come lo splendido Museo delle Civiltà Anatoliche, il Museo dell’Archeologia e delle Arti Erimtan e l’Anıt Kabir, tributo al padre fondatore della Turchia moderna Atatürk. Nei pressi di Ankara sono presenti anche numerosi resti di edifici di epoca romana, come templi, teatri o terme.
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Spiagge in Turchia tra Egeo, Mediterraneo e Mar Nero
Basta dare un’occhiata a una mappa della Turchia per rendersi conto di quanto questo Paese sia fortunato sotto il profilo delle coste. La Turchia è bagnata da ben tre mari diversi e offre a chi cerca una vacanza tra spiagge e relax sotto l’ombrellone un’infinita varietà di possibilità, proposte e paesaggi.
Prendiamo ad esempio la costa egea settentrionale, attorno alla località di İzmir: una regione antichissima, che porta ancora tracce greche e dove è possibile trovate sinagoghe sefardite e architettura levantina. Ma anche rovine classiche che si alternano a villaggi tradizionali, splendide spiagge (come quelle di Bozcaada, di facile accesso, oppure Bavadut Plaj a sud di Ayvalık) e gustose occasioni di cucina locale. Sempre lungo la costa egea, poi, si trova la penisola di Dilek, che arriva quasi a toccare l’isola greca di Samos e ospita un omonimo parco nazionale. Nonché alcune delle spiagge più belle della costa turca occidentale. Come del resto anche Patara, nella provincia di Antalya: con i suoi 18 chilometri è la spiaggia più lunga del paese.
Una menzione a sé stante la merita poi la costa turca affacciata sul Mar Nero: meno turistica di quella mediterranea, forse, ma caratterizzata da un lussureggiante litorale di piantagioni di tè e frutteti, da un immediato entroterra montuoso che regala subito paesaggi da sogno e da cittadine come Amasra e Ünye e piccoli villaggi di pescatori.

Un passato glorioso: alla scoperta della Turchia antica
Pochi paesi come la Turchia possono vantare una tale ricchezza di patrimonio archeologico di culture e civiltà diverse tra loro. Accanto alle rovine grecoromane, infatti, il Paese è un pullulare di resti e testimonianze della miriade di stati, regni e staterelli che nel corso dei secoli hanno lasciato il loro segno sulla penisola anatolica, o su parti di essa. Tra rovine degli hatti, porte e bassorilievi in pietra degli ittiti, fortezze del regno di Urartu e di Ponto, tombe frigie e luoghi di culto armeni o selgiuchidi, è facile comprendere quanto la storia di questa terra sia complicata e intrecciata. Come scoprirla al meglio, se non concedendosi visite specifiche ai luoghi dell’antichità turca?
Un esempio su tutti è il sito archeologico ittita di Hattuşa, nei pressi del villaggio di Boğazkale, in Anatolia centrale. Inserita in una zona naturalistica di grande impatto caratterizzata da alte montagne, Hattuşa era la capitale di comando del regno ittita, che durante l’Età del Bronzo si estendeva dall’Egeo fino alla Siria: le rovine di questa gloriosa città furono scoperte solo nel 1834 dal viaggiatore francese Charles Texier, e oggi sono un sito di grande impatto, raggiungibile con una facile camminata dal paese e visitabile con un circuito ad anello di un paio d’ore circa. Un consiglio? Arrivateci al mattino presto, prima dell’assalto dei pullman turistici.

Altri siti meritevoli per una visita all’insegna dell’antichità sono le chiese di Ani, capitale medievale del regno di Armenia, oppure i giganteschi bassorilievi ittiti di sfingi e leoni di Karatepe, città ittita dell’VIII secolo a.C., o ancora – immancabile – il sito archeologico dell’antica Troia (Truva) nei pressi di Çanakkale: non il più suggestivo dei siti turchi odierni, ma certamente uno dei più famosi e mitologici.
Una delle immagini poi più emblematiche della Turchia è quella delle centinaia di mongolfiere in volo all’alba sopra i pinnacoli della Cappadocia, surreale e onirica regione montana dell’Anatolia centrale. La magia di vedere sorgere il sole dall’alto su questo paesaggio lunare e unico al mondo è effettivamente qualcosa di indimenticabile: ma la regione, oltre a una natura da sogno, ospita anche numerosissime chiese rupestri, fulcro della religione cristiana in questa regione e ricche di splendidi dipinti risalenti al periodo tra il X e il XII secolo.
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Le influenze greco-romane e persiane e il ruolo predominante giocato dal territorio anatolico nel Mediterraneo hanno fatto sì che la Turchia oggi possa vantare inoltre la presenza di alcune delle più importanti, vaste e meglio conservate città d’epoca classica presenti al mondo. Si pensi allo splendido sito archeologico di Efeso, ai resti dell’antica città di Sagalassos o, ancora, al teatro ellenistico di Pergamo.
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Quando andare in Turchia?
Organizzare una vacanza o un viaggio in Turchia significa confrontarsi con una sfida affascinante. Cosa vedere? Quando andare? Quali regioni privilegiare, e cosa fare per assaporare al massimo la ricchezza di questo Paese? Il paese offre infatti proposte per tutti i gusti e per tutte le stagioni. Anche se, forse, l’estate è la stagione meno indicata per un viaggio da queste parti: i mesi che vanno da giugno ad agosto sono i più caldi e affollati in assoluto ed è necessario prenotare alloggi e trasferimenti con largo anticipo. Anche i prezzi sono più alti. Meglio scegliere la media o bassa stagione, quando le temperature sono più miti e gli spostamenti più agevoli. Attenzione però: Natale, Capodanno e Pasqua sono considerati alta stagione, e i prezzi (oltre che la folla) tendono di nuovo a salire.

Valuta, lingua, religione e documenti
La valuta attualmente in uso il Turchia è la lira turca (Türk lirası), mentre le lingue più parlate sono il turco e il curdo (quest’ultimo principalmente nell’area sud-orientale del Kurdistan turco). L’inglese è parlato correntemente a İstanbul e nelle zone turistiche della Turchia occidentale; meno nell’Anatolia orientale e centrale, dove è utile conoscere alcune frasi in turco su argomenti quali l’alloggio. In generale, è buona norma provare a cimentarsi con il turco: non può che essere apprezzato dalla comunità locale!
La religione prevalente in Turchia è quella musulmana.
Per quanto riguarda invece i documenti, i cittadini dell’UE e svizzeri possono utilizzare il passaporto o la carta d’identità, con validità residua di almeno cinque mesi, per soggiorni turistici fino a 90 giorni senza che sia necessario il visto. Il visto turistico è invece richiesto ai cittadini di altri Paesi, e va acquistato online.
Quanto invece al fuso orario in Turchia, l’ora nel paese è per tutto l’anno avanti di tre ore rispetto al GMT/UTC.
Come spostarsi in Turchia?
La Turchia ha una buona rete di trasporti interni. Vista la vastità degli spazi, per spostarsi da una regione all’altra si può valutare il collegamento aereo, appoggiandosi a compagnie aeree turche che tendenzialmente mantengono prezzi abbordabili. Alcune compagnie aeree locali sono l’Andalou Jet, la Pegasus Airline o la Sun Express.
Molto efficiente e moderna è anche la rete turca di autobus interurbani, i cui biglietti possono essere acquistati in un’otogar, cioè un’autostazione (ma è meglio prenderli in anticipo!). Altre soluzioni di trasporto locale sono quelle costituite dai dolmuş minibus con un percorso prestabilito che collegano varie località e che di solito si usano per spostarsi tra cittadine e villaggi. Infine, si può optare per il noleggio di un’automobile: le strade sono tendenzialmente ben tenute, anche se le distanze spesso molto importanti.