Avventura in Cappadocia: mistica bellezza tra le colline dell'Anatolia
Un viaggio in Cappadocia, in Turchia, sembra un tuffo in un libro di fiabe. Le brulle pianure dell’Anatolia sono una bizzarria geologica di colline a nido d’ape e formazioni rocciose dalla bellezza mistica. E non c'è stagione in cui non renda onore alla sua fama, che si tratti dell'inverno che la spruzza di neve, della primavera che ne esalta i colori o dell'estate che la fa respirare di poesia.
Perché visitare la Cappadocia
Questa topografia fantastica racconta la storia della presenza umana: le rocce friabili della regione hanno offerto rifugio sotterraneo alle popolazioni locali, che hanno disseminato la campagna di affascinanti caverne. Le formazioni rocciose note come ‘camini delle fate’, le chiese rupestri affrescate del Museo a Cielo Aperto di Göreme e le città sotterranee di Derinkuyu e Kaymaklı sono le attrattive più famose, ma anche trascorrere semplicemente la notte in uno degli hotel della Cappadocia ricavati nelle grotte è un’esperienza unica. La Cappadocia richiama appassionati di trekking e di storia e chi desidera vivere una notte da moderni cavernicoli, ma ciò che lascia un ricordo indelebile in tutti i visitatori sono i suoi paesaggi lunari. Le valli ondulate, immerse in una tavolozza di tonalità ocra, arancione e panna, sono un’autentica rivelazione e ricordano un sogno psichedelico.
Quando andare in Cappadocia? Estate o inverno, no problem
Madre Natura ama giocare, come si evince arrivando in Cappadocia. Qui il tufo, una roccia friabile, è stato scolpito dagli agenti atmosferici in un’irreale distesa di gole, altipiani e torrette, la cui magia si rinnova in ogni stagione, alta o bassa che sia.
Se l’estate permette infatti di godere la Cappadocia all’aria aperta e dedicarsi ad affascinanti trekking alla scoperta dei suoi meandri, anche la bassa stagione offre panorami indimenticabili. Spolverate di neve, queste formazioni naturali - come anche le antiche abitazioni e chiese scavate nella roccia - sono ancora più belle, e durante la bassa stagione i prezzi ridotti e pochi turisti rendono le esplorazioni più gradevoli. Alcuni esempi? Quelle al monastero di Keşlik, alla labirintica città sotterranea di Kaymaklı e alle chiese rupestri affrescate del Museo a Cielo Aperto di Göreme. Poiché molti di questi siti sono sotterranei o scavati nella roccia, visitarli significa anche evitare il brutto tempo; nelle giornate limpide, invece, passeggiate nella ventosa Valle di Ihlara, riscaldandovi poi in un hammam o accanto a una stufa rovente con una scodella di minestra di lenticchie in mano. Di notte, godetevi il comfort e l’intimità di uno dei molti boutique hotel scavati nella roccia della Cappadocia.
I migliori itinerari
Cosa fare in 3 giorni
Tre giorni possono bastare per esplorare la Cappadocia. Partite dalla città turca di Kayseri, nota come Cesarea di Cappadocia, per andare alla scoperta della regione. Scegliendo come base un hotel in una grotta, visitate le chiese rupestri affrescate del Museo a Cielo Aperto di Göreme e le città bizantine sotterranee di Kaymaklı e Derinkuyu. Fate un’escursione in mongolfiera sopra questo paesaggio fantastico o una passeggiata a cavallo nelle valli. Ammirate il panorama dal Castello di Uçhisar, uno degli elementi più caratteristici della Cappadocia, e trovate il tempo per un’escursione a piedi nella Valle di Güllüdere (Valle Rosa), alla ricerca di chiese nascoste tra le rocce perforate da nidi di piccioni e i sottili pinnacoli rocciosi noti come ‘camini delle fate’.
Cosa fare in 10 giorni
È facile prolungare un viaggio in Cappadocia e farlo durare 10 giorni o più. Dopo aver esplorato la regione per tre giorni, puntate verso il resto dell’Anatolia. Durante il viaggio verso Eğirdir fermatevi a Konya e visitate il Museo Mevlâna, che custodisce la tomba del fondatore dell’ordine dei dervisci rotanti (XIII sec.). Situata sul lago omonimo, Eğirdir è una buona base di appoggio per un’escursione sui Monti Tauri (Toros Dağları). Non mancate di visitare le splendide rovine di Sagalassos, città greco-romana posta sui Tauri a 1500 m di quota. Fate una deviazione a İznik, sul lago omonimo, rinomata per le sue maioliche. L’ultimo tratto dell’itinerario è la traversata in traghetto nel Mar di Marmara verso İstanbul.
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Come organizzare il viaggio
Come arrivare in Cappadocia
Due aeroporti servono la Cappadocia centrale: Kayseri e Nevşehir. Entrambi ricevono numerosi voli al giorno da İstanbul, e il secondo anche da qualche città europea. Le principali compagnie sono Turkish Airlines e Pegasus Airlines. Le stazioni ferroviarie più vicine si trovano a Niğde e Kayseri. Quasi tutti gli autobus provenienti da İstanbul e da altre località della Turchia occidentale viaggiano di notte.
Trasporti interni
Un servizio di dolmuş (minibus) tra Ürgüp e Avanos passa da Ortahisar, il Museo a Cielo Aperto di Göreme, Göreme, Çavuşin, Paşabağı e Zelve, e in direzione opposta da Avanos. Lungo il tragitto si può salire e scendere su richiesta.